Le riviste sostenitrici
Schifanoia | 2013 | N. 44-45
Anno 2013 – N. 44-45
A cura di Simona Spinelli
Titolo articolo: Avvertenza
Questo è l’ultimo numero della rivista dell'”Istituto di Studi Rinascimentali”, in cui Comune e Provincia di Ferrara sono soci. Finora il ruolo di direttore dell’Istituto è stato ricoperto da Marco Bertozzi e quello di presidente da Gianni Venturini. Mentre la Provincia di Ferrara, per ragioni amministrative ha rinunciato al ruolo di socio, il Comune di Ferrara ha voluto mantenere in vita l’ISR. L’Istituto è stato trasformato in ente comunale, facente parte dei “Musei Civici di Arte Antica”, ma seppure sia mutato nella veste ha mantenuto intatte funzioni e finalità del precedente ISR.
Lingua: ItalianoPag. 9
Etichette: Bertozzi Marco, Avvertenza, Duemila, Ferrara, Istituto di Studi Rinascimentali,
Titolo articolo: Congedo
Gianni Venturini, che ha rivestito il ruolo di presidente dell'”Istituto di Studi Rinascimentali” fino al 2012, con questa nota chiarisce la sua posizione circa la cessazione della collaborazione con l’ISR.
Lingua: ItalianoPag. 11
Etichette: Venturini Gianni, Congedo, Duemila, Istituto di Studi Rinascimentali, Ferrara,
Titolo articolo: Atti del Convegno internazionale XV Settimana di Alti Studi Rinascimentali
Si presenta il numero di “Schifanoia” dedicato al rapporto tra Censura e Letteratura. Questo è stato il tema della XV Settimana di Alti Studi Rinascimentali, che dal 22 al 24 novembre 2012 si è tenuta nella sala dell’ex “Fondazione Ermitage” di Ferrara. Il Convegno ha offerto la possibilità di tracciare un ampio quadro sulla pervasiva azione della prassi censoria, e ha messo in comunicazione discipline differenti, favorendo il dialogo tra storici, storici della letteratura, storici del libro e storici dell’arte.
Lingua: ItalianoPag. 13-14
Etichette: Convegno di studi, Censura, Letteratura, Storia, Duemila, Ferrara, Istituto di Studi Rinascimentali,
Titolo articolo: Censura e autocensura in prospettiva filologica
Nel saggio l’autore intende indagare la prassi dell’‘expurgatio’, offrendo un’analisi dei casi più esemplificativi di tale processo. A tal proposito, all’interno della categoria dell’espurgazione si esaminano prevalentemente i testi letterari che si muovono nell’arco temporale che va dal Cinquecento ai primi anni del Seicento, poiché in questi anni si ebbe la nascita e il perfezionamento del lavoro censorio. Muovendo dall’idea che la censura sia – dice l’autore – una forma di imperialistico esercizio interpretativo (p. 18), s’intende considerare tale prassi nella sua complessità al fine di far luce sulle sue diverse articolazioni.
Lingua: ItalianoPag. 17-31
Etichette: Saggio, Censura, Filologia, Letteratura, Cinquecento, Seicento,
Titolo articolo: Libri pericolosi. Censura, autocensura ed espurgazione dei testi epistolari nel Cinquecento
Dopo il successo delle “Lettere” di Pietro Aretino nel 1538, e l’anno successivo delle “Pistole vulgari” di Nicolò Franco, gli stampatori concentrarono la loro attenzione su questo genere, per tutto il XVI secolo. Tra i fattori che favorirono l’affermazione delle raccolte epistolari, c’è l’ampiezza delle tematiche trattate, che – precisa l’autrice – spaziavano dall’informazione politica e religiosa, a quella filosofica e letteraria (p. 34) e l’esistenza di un pubblico alfabetizzato. Nel saggio, si presta particolare attenzione alle analisi di storia religiosa, che hanno guardato al rapporto tra la circolazione di testi a stampa in volgare, con la diffusione di dottrine eterodosse. L’analisi delle diverse edizioni di una stessa antologia, consente di identificare l’uso che editori e curatori hanno fatto delle raccolte epistolari, e di osservare la misura in cui la Chiesa romana ha in quegli anni condizionato la produzione libraria.
Lingua: ItalianoPag. 33-45
Etichette: Aretino Pietro, Franco Nicolò, Epistolario, Censura, Letteratura, Cinquecento, Venezia, Roma,
Titolo articolo: ‘E’ principi grandi hanno per male che un lor servo dolendosi dica la verità delle sue ragioni’. La censura dei “Trattati” di Benvenuto Cellini
Nel saggio si analizza l’opera di Benvenuto Cellini “Trattati dell’Oreficeria e della Scultura”, e le trasformazioni che hanno interessato il testo nelle fasi di transizione dal manoscritto alla stampa. Tale analisi mostra come nel testo a stampa del 1569, di Valente Panizzi e Marco Peri, siano presenti notevoli interventi che hanno modificato l’opera rispetto alla versione manoscritta (1565 – 1567). L’autore di questi interventi è probabilmente Gherardo Spini segretario del cardinale Ferdinando de’ Medici. L’emendatio oltre a interessare lo stile di Cellini, si è concentrata su interi passaggi dell’opera che sono stati eliminati, laddove ritenuti inappropriati o potenzialmente sovversivi.
Lingua: ItalianoPag. 47-61
Etichette: Cellini Benvenuto, Spini Gherardo, Trattato, Censura, Filologia, Cinquecento, Firenze,
Titolo articolo: Lingua e letture in età moderna, le peculiarità degli italiani
La ricerca ha per oggetto la letteratura di svago in Italia durante l’età moderna. Tale tematica, che sia dal punto di vista letterario che da quello metodologico ha confini vasti e non ben definiti, viene analizzata attraverso le tre fondamentali linee guida, identificate nella censura, nell’educazione e nel linguaggio. Tra i principali ostacoli per la diffusione e lo sviluppo del genere letterario ci furono gli interventi dell’Inquisizione, e il lento e carente processo di alfabetizzazione.
Lingua: ItalianoPag. 63-72
Etichette: Censura, Letteratura, Critica letteraria, Quattrocento, Cinquecento, Italia,
Titolo articolo: L’“Hercole” di Giovan Battista Giraldi Cinthio tra scaratafacci autografi e editio princeps durante il pontificato di Paolo VI
Nel contributo si analizza L'”Hercole” un poema in ottava rima composto da Giovan Battista Giraldi Cinthio, poeta ferrarese che godeva della protezione della famiglia d’Este, e che fu eletto nel 1547 segretario ducale da Ercole II d’Este. Il suo poema, che restò incompiuto, fu pubblicato nel 1557, e questa prima edizione comprendeva soltanto ventisei canti rispetto ai quarantotto progettati dall’autore. L’intento dietro alla composizione dell'”Hercole” non voleva essere soltanto encomiastico verso il duca e la famiglia d’Este, ma bensì mirava a fornire uno strumento di propaganda, utile per l’avanzamento in politica estera di Ercole II.
Lingua: ItalianoPag. 73-86
Etichette: Cinthio Giraldi Giovan Battista, Hercole, Letteratura cavalleresca, Storia, Politica, Cinquecento, Ferrara,
Titolo articolo: Girolamo Borsieri, un censore ‘impossibile’
L’autore analizza la figura del letterato Girolamo Borsieri, vissuto tra Como e Milano, tra il 1588 e il 1569. Nel ripercorrere il lavoro letterario di Borsieri, il principale nodo critico su cui il contributo si focalizza risiede nell’indagine circa la discussione critica sulla censura nel XVII secolo. A tal proposito ci si chiede se si possa pensare all’opera del letterato in termini di autocensura, oppure se la si debba guardare nell’ottica di un esplicito allineamento verso l’ideologia dominante.
Lingua: ItalianoPag. 87-103
Etichette: Borsieri Girolamo, Censura, Letteratura, Cinquecento, Seicento, Ferrara,
Titolo articolo: Romanzi philosophiques e antiphilosophiques nell’Italia del Settecento
Al fine di analizzare il rapporto tra censura e letteratura, si propone il caso del romanzo ‘philosophique’. Nel saggio si mostra l’influenza che l’apparato censorio ebbe su questo genere letterario, condannato poiché espressione dell’Illuminismo. Sui testi che rientravano in tale categoria, si concentrarono le attenzioni delle gerarchie ecclesiastiche romane, che in antitesi al genere ne promossero uno, che ribaltava gli obiettivi del modello originario, e che dunque viene definito ‘antiphilosophique’.
Lingua: ItalianoPag. 106-117
Etichette: Letteratura, Romanzo, Religione, Censura, Settecento, Illuminismo, Italia, Francia,
Titolo articolo: Il romanzo ottocentesco tra censure e nuove proposte
Nel contributo s’intende dare rilievo all’atteggiamento che la chiesa romana ebbe verso la letteratura d’intrattenimento, nel XIX secolo. Per tutto l’Ottocento – spiega l’autrice – repressione e persuasione convissero strettamente (p. 119) e la Congregazione dell’Indice fu molto attiva sia per la qualità che per il numero di procedimenti che mise in atto, di cui fu oggetto, in modo rilevante la produzione libraria francese.
Lingua: ItalianoPag. 119-127
Etichette: Letteratura, Romanzo, Censura, Religione, Ottocento, Illuminismo, Roma, Francia,
Titolo articolo: ‘vuol la nostra virtù solo per fede’, echi biblici, riscritture d’autore e strategie di censura in due sonetti spirituali di Vittoria Colonna
L’autore intende indagare la modalità in cui l’influenza del testo biblico è presente nelle “Rime spirituali” di Vittoria Colonna. La scrittura della poetessa fu caratterizza da un’evidente – dice Laurenti – filigrana petrarchesca (p. 131) che nel contributo si analizza alla luce del più ampio petrarchismo spirituale. Corrente scaturita dall’ambiente umanistico-rinascimentale, dal dibattito teologico coevo al periodo del Concilio di Trento, e dalla pubblicazione del “Petrarca spirituale” di Girolamo Malipiero.
Lingua: ItalianoPag. 131-139
Etichette: Colonna Vittoria, Rime Spirituali, Bibbia, Poesia, Critica letteraria, Quattrocento, Cinquecento, Petrarchismo, Roma,
Titolo articolo: I salmi di Gabriele Fiamma ritrovati nella biblioteca Vaticana, un caso di autocensura
Nel 1570, Gabriele Fiamma pubblicò le “Rime Spirituali”. Nelle annotazioni all’opera, l’autore fa vari riferimenti al lavoro di commento e traduzione che stava conducendo sui salmi, rendendo così evidente l’influenza che il testo biblico ha svolto nella sua produzione. L’autore aveva inoltre espresso la volontà di pubblicare un’edizione del “Salterio” commentato e volgarizzato. Agli inizi del XVII fu il nipote Carlo Fiamma a stampare un libro di parafrasi, con commento dei primi quaranta salmi. Da allora, per quattro secoli non si ebbero notizie del testo “Della parafrasi poetica del Rev. D. Gabriele Fiamma sopra Salmi libro I”, che qualche anno fa, fu ritrovato in copia unica nella Biblioteca Vaticana. Tale scoperta costutisce una testimonianza circa le dinamiche di autocensura e di censura che coinvolsero l’ambiente seicentesco della produzione libraria veneziana.
Lingua: ItalianoPag. 141-146
Etichette: Fiamma Carlo, Fiamma Gabriele, Salterio, Rime Spirituali, Filologia, Volgarizzamento, Censura, Cinquecento, Duemila, Venezia, Roma, Biblioteca Vaticana,
Titolo articolo: Le vicende editoriali del “Dialogo della unione spirituale di Dio con l’anima” di Bartolomeo Cordoni tra censure preventive e tardivi interventi della Congregazione dell’Indice
Il saggio è dedicato al “Dialogo della unione spirituale di Dio con l’anima”, uno dei testi più rappresentativi della letteratura mistica italiana del Rinascimento. L’opera fu composta dal frate francescano Bartolomeo Cordoni e pubblicata successivamente alla morte dell’autore, nel 1538. Il contributo nel ricostruire la storia editoriale dell’opera, mostra come la letteratura mistica in volgare fosse oggetto di attenzione da parte delle istituzioni di difesa dell’ortodossia cattolico-romana.
Lingua: ItalianoPag. 147 – 160
Etichette: Cordoni Bartolomeo, Dialogo, Religione, Letteratura, Cinquecento, Seicento, Francescanesimo, Firenze,
Titolo articolo: Nicodemismo come autocensura. Achille Bocchi, le “Symbolicae Quaestiones” e il palazzo a Bologna
Il saggio ha per oggetto la figura dell’umanista bolognese Achille Bocchi, e la sua opera “Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat libri quinque”. Il testo fu stampato nel 1555 a Bologna, presso palazzo Bocchi, residenza dell’autore e sede dell’Accademia Ermatena. L’opera si compone di epigrammi illustrati da simboli, che furono incisi su rame da Giulio Bonasoni nella prima edizione, e ritoccati nella seconda da Agostino Carracci. Il contenuto è di carattere religioso – sottolinea l’autore – un preludio de gli altri simboli cabbalistici et theologici fondati sulla Sacra Scrittura (p. 161), nonostante sia presente nel testo una velata critica alla Chiesa di Roma, e tra i vari dedicatari figurino sia rappresentanti dell’Inquisizione che letterati tacciati di eresia.
Lingua: ItalianoPag. 161-169
Etichette: Bocchi Achille, Symbolicae Quaestiones, Poesia, Epigramma, Letteratura, Filologia, Cinquecento, Bologna,
Titolo articolo: il “Pasquillus extaticus” di Celio Secondo Curione. Eresia, censura, tradizione a stampa e manoscritta del testo
Nel contributo si esamina la tradizione manoscritta e a stampa del “Pasquillus extaticus” di Celio Secondo Curione, dando particolare rilievo al nesso tra la circolazione dell’opera e le pratiche censorie. L’opera fu identificata come uno dei principali esempi di ‘littérature de combat’ (p. 171). Esemplifica dunque quella letteratura eterodossa, che attirò su di se l’attenzione della censura, poiché portatrice di un ‘programma sovversivo’ che utilizzava l’insulto e il sarcasmo per colpire – spiega l’autrice – la teologia cattolica, la tradizione, l’organizzazione e la disciplina ecclesiastiche (p. 171).
Lingua: ItalianoPag. 171-182
Etichette: Curione Celio Secondo, Pasquillus extaticus, Pasquino in estasi, Censura, Letteratura, Chiesa, Filologia, Quattrocento, Piemonte, Torino,
Titolo articolo: ‘Ethruria principes disciplinam doceto’. Sacralizzazione, esercizio del potere e censura nelle feste fiorentine del 1565
Nel 1565 furono celebrate le nozze di Francesco de’ Medici e Giovanna d’Austria. Il progetto iconologico su cui furono allestisti i festeggiamenti fu elaborato da Vincenzio Borghini, priore dello Spedale degli Innocenti e luogotenente del duca Cosimo nell’Accademia del Disegno. Le celebrazioni sponsali si protrassero fino all’inizio della quaresima del 1566, e sancirono l’ascesa del nuovo regime. Nel saggio se ne conduce un’analisi, mostrandone la valenza politica, di cui è esemplificativa la lettera in cui Borghini esponeva al duca le sue intenzioni per le celebrazioni. Accanto a questo documento, da cui emergono i perni ideologici del governo cosimiano, ci sono una serie di pubblicazioni e descrizioni manoscritte che – sottolinea Lepri – documentano l”instauratio regni medicea’ (p. 184) e mostrano il processo di costruzione simbolica del nuovo ordine politico.
Lingua: ItalianoPag. 183-200
Etichette: Borghini Vincenzo, de’ Medici Francesco, Arte, Propaganda, Politica, Cinquecento, Firenze,
Titolo articolo: Tra permissione e repressione. La censura libraria in Toscana nella prima metà dell’Ottocento
L’autrice indaga la pratica censoria praticata in Toscana nella prima metà del XIX secolo. Nel 1814 fu reintrodotta la censura preventiva nei diversi Stati italiani, che colpiva sia la produzione libraria interna che quella di importazione. Nel contributo si analizzano le modalità in cui agiva la censura in quel periodo, mostrando come questa recepì e si rapportò ad autori quali Dante, Boccaccio, Ugo Foscolo, Walter Scott e Niccolò Tommaseo.
Lingua: ItalianoPag. 201-206
Etichette: Letteratura, Censura, Critica del testo, Storia, Ottocento, Firenze,