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Schede umanistiche | 2012 | N. 26
Anno 2012 – Annata: XXVI – N. 26
A cura di Francesco Deponti
Titolo articolo: Il primo volume degli scritti di Augusto Campana
Il ricordo di Augusto Campana è qui condotto a partire dal suo corso di Paleografia e Diplomatica all’Università di Urbino (1960). Dalla laurea a Bologna nella disciplina nuova della Bibliologia ai sentimenti antifascisti che lo condussero a operare nella Biblioteca Apostolica Vaticana di Giovanni Mercati fino alla rinnovata stagione universitaria del dopoguerra che si aprì per lui nel 1950, la prolusione fa da sfondo alla rassegna critica dei testi campaniani stampati o ristampati nel volume “Ricerche medievali e umanistiche”.
Lingua: ItalianoPag. 5-25
Etichette: Campana Augusto, Mercati Giovanni, Ricerche medievali e umanistiche, Opera, Trecento, Quattrocento, Novecento, Biblioteca Apostolica Vaticana,
Titolo articolo: Matteo Griffoni lettore di Seneca: le tematiche gnomiche
Del notaio, cronista e poeta bolognese (1351-1426) si tratta qui l’aspetto di lettore di Seneca, rappresentato da segmenti dell’opera senecana compendiati nel “Liber-Registrum”, nelle quattro ballate. L’interesse va alla cifra gnomico-proverbiale che consente al notaio letterato di preservare con le sue scelte stilistiche l’impronta sentenziosa degli originali.
Lingua: ItalianoPag. 27-42
Etichette: Griffoni Matteo, Seneca, Liber-registrum, Trecento, Quattrocento, Poesia,
Titolo articolo: The Poet and the Pope. Francesco Filelfo’s Common Cause with Sixtus IV
Il saggio percorre l’impegno filelfiano per l’oganizzazione della crociata contro i Turchi, sulla base delle lettere dell’umanista e anche dei poemi sull’argomento indirizzzati a Sisto IV. L’ipotesi è che l’umanista si offra come propagandista autorizzato della causa della crociata.
Lingua: InglesePag. 43-65
Etichette: Filelfo Francesco, Sisto IV, Quattrocento, Crociata,
Titolo articolo: Le vicende umanistiche dello Stobeo di Vienna e l’ingrata fatica di rintracciarne la progenie
Si riprende il filo del dibattito impostato nel primo Cinquecento da Jacob Aurel Questenberg e riacceso nei nostri anni da Anna Lucia Di Lello-Finuoli e Michele Curnis sui codici di Stobeo posseduti da Giano Lascaris e sulla loro identificazione con manoscritti conservati. Recenti ricerche di David Speranzi permettono di verificare meglio gli elementi sicuri della storia del codice viennese che sta al centro del problema.
Lingua: ItalianoPag. 67-109
Etichette: Stobeo, Questenberg Jacob Aurel, Di Lello-Finuoli Anna Lucia, Curnis Michele, Lascaris Giano, Speranzi David, Opera, Manoscritto, Cinquecento, Vienna,
Titolo articolo: Some Notes on the Editio Princeps of Theophilus’ Commentary on Valerius Maximus (1508)
Il saggio affronta il tema dei commenti umanistici ai “Facta et dicta memorabilia” di Valerio Massimo nel rapporto con la stampa, con particolare riferimento all’edizione veneziana del 1508 del commento di Teofilo Calcondila e alla possibilità di metterne in discussione il ruolo di princeps al confronto con l’edizione milanese di Scinzeler.
Lingua: InglesePag. 111-118
Etichette: Calcondila Teofilo, Massimo Valerio, Facta et dicta memorabilia, Cinquecento, Scinzeler,
Titolo articolo: Una riscrittura ovidiana: l'”Historia di Tereo” di Levanzio di Guidicciolo
Si fa riferimento al capitolo rilevante delle riscritture in volgare delle “Metamorfosi” ovidiane nel secondo Cinquecento, come modello di sperimentazione narrativa fra ‘novelle’ e ‘romanzo’. In particolare si indaga sulla riscrittura ovidiana di Levanzio Guidicciolo inserita in una raccolta di novelle e ragionamenti concepiti come commento all'”Orlando furioso: Antidoto della Gelosia estratto da l’Ariosto”.
Lingua: ItalianoPag. 119-150
Etichette: Levanzio da Guidicciolo, Ovidio, Ariosto, Historia di Tereo, Metamorfosi, Orlando furioso, Cinquecento,
Titolo articolo: L’autobiografia di un’opera. La “Vita” di Giambattista Vico come proposta per l’autobiografia umanistica
L’autobiografia di Giambattista Vico si propone anche come la biografia della sua opera principale piuttosto che come la tradizionale storia della vita del suo autore. Vico sembra infatti interessato al resoconto minuzioso dell’origine della “Scienza Nuova” e al divenire del pensiero che ne determina la nascita all’interno di un processo generativo in cui l’opera è sempre prevista, sempre al centro della narrazione, ma continuamente rimandata, traguardo atteso di una vita di studi e di ricerche che ad essa si finalizzano. In questo senso, non è forse inverosimile sostenere che Vico identifichi la sua vita biologica con la sua vita intellettuale, che non solo incroci, cioè, ma sovrapponga se stesso all’opera, assimilandola alla propria crescita e al proprio sviluppo intellettuale. La “Vita” si presenta così come testimonianza concreta dell’educazione filosofica del suo autore che si materializza nel libro stesso, in un meccanismo che non solo non distingue, ma anzi intreccia la vita della mente con quella del corpo.
Lingua: ItalianoPag. 151-170
Etichette: Vico Giambattista, Vita, Opera, Autobiografia, Seicento, Settecento,
A cura di: Alessandro Ledda
Lingua: Italiano
Pag. 175-179
Recensore/i: Alessandro Ledda
Etichette: Tipografia, Stampa, Manoscritto, Archivio, Biblioteca,
Titolo libro/articolo recensito: Sposa di Cristo. Mistica e comunità nei “Ratti” di Caterina de’ Ricci, con il testo inedito del XVI secolo
Rivista: Scritture nel chiostro, Temi e testi, fascicolo n. 88
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 180-182
Recensore/i: Silvia Serventi
Etichette: de’ Ricci Caterina, Ratti, Savonarola Girolamo, Cinquecento,
Titolo articolo: Informatica umanistica. Andata… e ritorno
Introduzione alla rubrica Informatica umanistica con spiegazione dei contributi in essa contenuti.
Lingua: ItalianoPag. 183-184
Etichette: Informatica, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Note dal workshop DH-CASE 2013
I primi vent’anni di ‘informatica umanistica’, nata all’inizio degli anni Novanta, hanno aperto nuove possibilità nel campo della riproduzione di documenti, nella loro accessibilità, nello scambio di annotazioni nate dal connubio tra umanisti e informatici e da nuove piattaforme di lavoro e studio più flessibili e condivisibili. Tali nuove possibilità sono oggetto di riflessione e indagine nel workshop organizzato da Francesca Tomasi (curatrice della sezione “Informatica umanistica”) e Fabio Vitali e svoltosi a Firenze il 10 settembre 2013.
Lingua: ItalianoPag. 185-188
Etichette: Informatica, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Codifica ed edizioni digitali: appunti da una conferenza per una riflessione diacronica
Si analizza il tema delle Digital Humanities e il lavoro della TEI (Tex Encoding Initiative), realtà attiva nel proporre un modello di codifica per la digitalizzazione di documenti e testi umanistici. L’articolo compendia gli incontri e le conferenze degli ultimi anni, a livello nazionale e internazionale, nell’ambito dell’informatica umanistica ed evidenzia le innovazioni tecnologiche (linguaggi e biblioteche virtuali, elaborazione di dati relativi ai testi digitalizzati) e il contributo della TEI alla ricerca, alla condivisione di documenti e allo sviluppo delle possibilità di studio e analisi nel panorama delle Digital Humanities.
Lingua: ItalianoPag. 189-203
Etichette: Informatica, Novecento, Duemila,