Schede umanistiche | 2007 | N. 1

Anno 2007 – Annata: XXI – N. 1
A cura di Daniela Focetola

Autore/i articolo: ANDREA SEGRÈ
Titolo articolo: Introduzione

Al centro del contributo c’è il convegno internazionale sui “Testi agronomici d’area emiliana e Rinascimento europeo: la cultura agraria fra letteratura e scienza da Pier de’ Crescenzi a Filippo Re”, tenuto a Roma nelle giornate del 31 maggio – 1 giugno del 2007. Il nodo concettuale sta nell’assunto che gli scritti di agronomia, come quelli dell’area medica, rientrano pienamente nell’ambito delle scienze umane.I testi agronomici emiliani sono caratterizzati dalla riflessione tecnico-produttiva ed economica della struttura agricola europea accompagnata da un confronto culturale con i testi dell’agronomia classica.

Lingua: Italiano
Pag. 7 – 10
Etichette: Trecento, Quattrocento, Agricoltura, Latino, Convegno,

Autore/i articolo: MAURO AMBROSOLI
Titolo articolo: L’agronomia emiliana da Pier de’ Crescenzi a Filippo Re: realizzazioni e contraddizioni nel contesto italiano ed europeo

Analizzare i testi di agronomia di una determinata regione significa identificare le variabili socio-economiche del territorio in cui questa agronomia si diffuse nell’ambito della più generale situazione italiana ma anche europea. Il saggio prende in esame i principali contributi relativi alla storia dell’agricoltura partendo dai testi agronomici del medioevo, attraversando l’età umanistico-rinascimentale, le pubblicazioni sette-ottocentesche fino al secolo XX, periodo in cui le produzioni inerenti le scienze agrarie sono diventate piuttosto numerose in Italia.Tutte queste pubblicazioni rimandono all’organizzazione del terreno agricolo, alla costruzione del suolo fertile, alla forma di proprietà delle terre e alla loro evoluzione secolare.

Lingua: Italiano
Pag. 11 – 48
Etichette: De’ Crescenzi Pier, Re Filippo, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Settecento, Ottocento, Novecento, Medioevo, Umanesimo, Rinascimento, Agricoltura, Agronomia,

Autore/i articolo: ANDREA BATTISTINI
Titolo articolo: Dalla gran selva della terra alla geometria dei campi arati. Ragioni scientifiche e letterarie della scrittura agronomica

Andrea Battistini ridefinisce nel saggio il ruolo dell’agricoltore il quale ha fin dai tempi remoti il compito di rimettere ordine alla natura che è caotica e disordinata. Come per Dante, infatti, il punto di partenza è stata la selva, sinonimo di disordine fisico e morale, così l’attività dell’uomo che è una continua lotta tesa a convertire il caos in cosmo, trova “nella coltivazione della terra un simbolo ancestrale e archetipo”. In tale ottica gli agronomi si sforzano continuamente a convertire il disordine delle colture spontanee in comparti ordinati di alberi e piante attraverso una razionalizzazione degli spazi e del lavoro. Attraverso questa “legge del compartire” l’originario disordine si trasforma in un ordine e in una forma geometrica che fa acquisire all’agronomia “la dignità di scienza che distribuisce le parti e assegna i ruoli”.

Lingua: Italiano
Pag. 49 – 76
Etichette: Agricoltura, Agronomia, Quattrocento, Cinquecento, Umanesimo, Rinascimento,

Autore/i articolo: LEONARDO QUAQUARELLI
Titolo articolo: “Che non è minga un dire di fola”: l’altra agronomia medievale bolognese

Accanto alla trattatistica agronomica inaugurata in latino da Pier de’ Crescenzi c’è il Thesaurus rusticorum di Paganino Bonafede che, nonostante il titolo in latino, presenta circa un migliaio di versi da cui è del tutto assente ogni traccia di libresco ed erudizione.Composto nel 1360 e attribuibile all’area bolognese, esso vanta il primato cronologico nella rimeria didascalico-georgica in volgare. Tuttavia mentre il testo del Crescenzi ebbe un eco vastissimo in tutta Europa, quello del Bonafede resta affidato a pochissime testimonianze poichè la sua storia letteraria resta confinata in poche ed incerte notizie. Tuttavia il Tesoro recentemente è stato antologizzato nei vv. 99-136 all’interno di una raccolta di testi regionali in cui il brano è accompagnato da una nota introduttiva, da annotazioni linguistiche e da qualche notizia biografica sul Bonafede.

Lingua: Italiano
Pag. 77 – 89
Etichette: Bonafede Paganino, Thesaurus rusticorum, Trecento, Medioevo, Agronomia, Poesia,

Autore/i articolo: CONCETTA BIANCA
Titolo articolo: La diffusione manoscritta e a stampa degli ‘Scriptores rei rusticae’ nel Quattrocento

Il saggio attraversa la storia e la relativa diffusione prima manoscritta e poi a stampa degli ‘Scriptores rei rusticae’ nel corso del XV secolo. La prima testimonanza è data da un elegantissimo codice, il Marc.Lat.462, commissionato negli anni’50 del Quattrocento dal cardinale Bessarione di Bologna, contenente Varrone, Catone e Columella, ossia quei testi di agricoltura che nel loro insieme costituivano gli ‘Scriptores rei rusticae’e che si presentavano come un forte avversario ai ‘Commoda’ di Piero de’ Crescenzi. La differenza tra i due era che i libri che costituivano i ‘Commoda’ di quest’ultimo potevano circolare liberamente; al contrario la tradizine degli Scriptores rei rusticae tendendevano a raggruppare tutto il possibile traendolo dall’antichità e liberandolo dall’oblio e dalla corruzione filologica.

Lingua: Italiano
Pag. 91 – 106
Etichette: De’ Crescenzi Pier, Quattrocento, Umanesimo, Manoscritto, Agricoltura, Agronomia, Codice, Latino,

Autore/i articolo: MASSIMO MIGLIO
Titolo articolo: Pier de’ Crescenzi. Organizzare gli spazi del paesaggio: utilitas e delectatio

Massimo Miglio ripercorre la storia e il contenuto dei Ruralia Commoda (Piaceri della Campagna) del bolognese Pier de’ Crescenzi. Essa fu un’opera di straordinario successo e si presenta agli inizi del Trecento come la teorizzazione più completa delle diverse attività del mondo agricolo. L’opera venne scritta in latino, ma subito volgarizzata e tradotta in varie lingue. Essa ebbe grande fortuna tanto che si conoscono oltre 140 manoscritti, di cui una trentina sono illustrati e conservati in biblioteche principesche. I Ruralia Commoda sono divisi in dodici libri che esaminano i diversi aspetti della vita agricola con uno sguardo anche all’allevamento, alla caccia e alla pesca.

Lingua: Italiano
Pag. 107 – 122
Etichette: De’ Crescenzi Pier, Ruralia Commoda, Trecento, Umanesimo, Manoscritto, Agricoltura, Agronomia,

Autore/i articolo: BRUNO ANDREOLLI
Titolo articolo: Tradizione e innovazione nell’opera agronomica di Pier de’ Crescenzi

L’opera di Pier de’ Crescenzi è caratterizzata dalla tendenza di andare oltre le considerazioni tecniche agricole e agronome e affronta tutti gli aspetti dell’arte di vivere in campagna,amministrando terreni, animali e persone. Non a caso, infatti, il titolo latino tradizionalmente assegnato al trattato del de’ Crescenzi è quello di “Opus ruralium commodorum” dal momento che egli non si limita a tematiche e problematiche specifiche, ma parla della vita ruale nella sua accezione più ampia. Partendo da queste considerazioni l’autore del saggio analizza i diversi aspetti dell’opera: le finalità e gli intendimenti dell’autore, la struttura dell’opera, le fonti utilizzate e gli aspetti innovativi del testo.

Lingua: Italiano
Pag. 123 – 139
Etichette: De’ Crescenzi Pier, Ruralia Commoda Trecento, Latino, Trattato, Agricoltura, Agronomia,

Autore/i articolo: MONIQUE ROUCH
Titolo articolo: Mondo agrario e letteratura popolare: Giulio Cesare Croce (1550-1609)

Il saggio attraversa l’opera di Giulio Cesare Croce, il quale ha scritto in italiano e dialetto bolognese un’opera ricca e di grande valore documentario sul mondo contadino. Nei suoi testi parla dei contandini e della loro vita offrendo, attraverso la diversità linguistica, due realtà opposte: l’opera in italiano delinea gli stereotipi negativi del mondo contadino, mentre quella in dialetto offre un quadro realistico e vario della vita nelle campagne bolognesi. Attraverso la rappresentazione di oggetti domestici, attrezzi agricoli, del lavoro della terra, degli stili di vita e delle abitudini mentali degli agricoltori, l’opera del Croce testimonia mezzo secolo vita contadina tra Cinque e Seicento.

Lingua: Italiano
Pag. 141 – 180
Etichette: Croce Giulio Cesare, Opera, Cinquecento, Seicento, Letteratura popolare, Agricoltura, Agronomia, Dialetto,