Le riviste sostenitrici
Schede umanistiche | 2004 | N. 1
Anno 2004 – Annata: XVIII – N. 1
A cura di Daniela Focetola
Titolo articolo: Mario Maffei e Martino Virgoletta: note a un carteggio della Biblioteca Nazionale di Roma
La BNCR alla fine del secolo XIX ha acquistato da Raffaello Scipione Maffei una parte dell’archivio di famiglia; si tratta di circa un migliaio di carte tra lettere autografe, copie, minuti e documenti che vanno dal XVI al XIX secolo. Fra questo materiale piuttosto eterogeneo, un nucleo consistente è rappresentato dall’epistolario intercorso tra Mario Maffei, un prelato del primo Cinquecento, e Martino Virgoletta, il suo segretario. Le più interessanti fra queste lettere sono quelle che si riferiscono agli avvenimenti relativi al Sacco di Roma del 1527, di cui costituiscono un’importante testimonianza. Le lettere sono circa 130 e coprono un’arco di tempo che va dal 1525 al 1537 e sono per la maggior parte inedite. Il loro contenuto è piuttosto vario: si passa da quelle di carattere familiare, a quelle politiche o a quelle di cronaca romana o anche a considerazioni di carattere metereologico, economico e sociologico.
Lingua: ItalianoPag. 5 – 18
Etichette: Maffei Raffaello Scipione, Maffei Mario, Virgoletta Mario, Epistolario, Cinquecento,
Titolo articolo: Il Lasca e la famiglia della Fonte (da alcune lettere inedite)
Il saggio parla di Antonfrancesco Grazzini, detto il Lasca, importante figura nell’ambito della cultura letteraria del nostro pieno Cinquecento. In particolare si tratteggia un episodio piuttosto circoscritto che, nella prima parte degli anni ’40 del secolo XVI, vide il Lasca in stretto contatto con alcuni esponenti della ricca famiglia dei della Fonte. Nel fondo della Rena dell’Archivio Pucci di Firenze, sono conservate una serie di lettere scritte dal Lasca a Giovanbattista della Fonte, le quali ribadiscono i rapporti del nostro scrittore con i membri di questa famiglia. L’epistolario contiene dieci lettere fino ad ora inedite, che sono state finalmente pubblicate alla fine di questo saggio; da esse però è difficile risalire e capire quale fosse nella realtà il rapporto tra il Lasca e i due fratelli della Fonte e, più generalmente, con l’intera famiglia.
Lingua: ItalianoPag. 19 – 40
Etichette: Grazzini Antonfrancesco, Epistolario, Cinquecento,
Titolo articolo: Viaggio e conoscenza scientifica nell’età moderna
L’articolo evidenzia il ruolo svolto da Ludovico Varthema, che fu un viaggiatore di rilievo nel periodo rinascimentale. Con questi prende avvio un nuovo modo di concepire, rispetto all’epoca medievale, la conoscenza della natura e delle genti del lontano Oriente. Varthema, infatti, è convinto che solo con la propria persona e attraverso i propri occhi si può recare la vera testimonianza di un dato fatto o evento. E’ la vista, dunque, l’esperienza diretta in luogo del sentito dire o del ricorso alle cosidette testimonianze degne di fede, che progressivamente si affermano come primari strumenti di conoscenza e al tempo stesso garanzia per i lettori della verità di quanto narrato nei resoconti dei viaggi.
Lingua: ItalianoPag. 41 – 43
Etichette: Varthema Ludovico, Cinquecento, Rinascimento, Viaggio, Scienza,
Titolo articolo: Raccogliere minerali e fossili nel Settecento: le ‘istruzioni’ di John Woodward (1696) e di John Strange (1772) a confronto
Nel corso del XVIII secolo il fenomeno del collezionismo naturalistico ha raggiunto una straordinaria evoluzione. I maggiori esperti del settore sono riusciti a cogliere tale evoluzione soprattutto grazie agli inventari e ai cataloghi delle raccolte, ma anche dai carteggi intercorsi tra i collezionisti e i loro agenti, nonchè dalle descrizioni lasciate dai viaggiatori che esaminarono queste raccolte. In tale cornice, Luca Ciancio esalta l’importanza, accanto alle fonti tradizionali, delle “istruzioni scientifiche” o di viaggio, nelle quali si rinvengono indicazioni piuttosto dettagliate sulle forme, le modalità e gli accorgimenti da usare nella raccolta degli oggetti naturali. Prende, pertanto, in esame tre documenti di questo genere prodotti nel periodo barocco e che sono rispettivamente di John Woodward e John Strange, evidenziandone analogie e differenze.
Lingua: ItalianoPag. 45 – 76
Etichette: Srange John, Woodward John, Opera, Settecento,
Titolo articolo: I viaggi compiuti da Ermenegildo Pini tra il 1777 e il 1782. Una breve stagione geografica
Nel saggio, l’autrice Agnese Visconti ci parla dei viaggi compiuti da Ermenegildo Pini tra il 1777 e il 1782, in Piemonte, Valle d’Aosta e Svizzera. Tali viaggi ebbero come scopo principale quello di fare osservazioni sulla costituzione delle montagne e delle miniere, e soprattutto raccogliere prodotti ed oggetti naturali per i Musei di storia naturale di Pavia e Milano. Da questi viaggi Ermenegildo Pini ricavò informazioni soprattutto sulle montagne, sull’altezza, la distribuzione e l’estensione dei rilievi, la loro influenza sul clima, la loro connessione con le valli, la linea delle nevi e dei ghiacciai, ma anche sulle miniere di ferro e di piombo, sulle argille e le pietre calcaree per l’edilizia. Alla fine di questi viaggi, Pini riversò tutte le sue esperienze, osservazioni e scoperte in una serie di Relazioni e Memorie, che offrirono qualche spunto per l’avvio di considerazioni più approfondite, lasciando intravedere la volontà di questo studioso di perseguire l’obiettivo di connettere fra loro gli oggetti naturali osservati e di interpretarli attraverso la puntuale e ripetuta verifica sul campo.
Lingua: ItalianoPag. 77 – 108
Etichette: Pini Ermenegildo, Opera, Settecento, Viaggio,
Titolo articolo: “Ciance e fole” dell’astrologia e dei prognostici
Il saggio è costituito da due interventi: uno di Andrea Battistini e l’altro di Paolo Prodi, entrambi i quali hanno costituito la presentazione del libro di Elide Casali “Le spie del cielo. Oroscopi, lunari e almanacchi nell’Italia moderna”. Nel primo intervento, l’autore sottolinea la pertinenza del titolo del libro della Casali, dal momento che esso echeggia la designazione assegnata, tra Cinque e Seicento, ai lavori di astrologia. In particolare, secondo Battistini, la Casali nel suo libro evidenzia che nel periodo sopra citato, un’identica ossessione di interrogare i cieli, vedere, scrutare, esplorare e scoprire, riguarda e agita indifferentemnte scienziati e astrologi, mossi entrambi dalla stessa “curiositas”. Il libro della Casali, dunque, suggerisce e avverte a non considerare impenetrabile la linea di confine tra astronomi e astrologi. Nel secondo intervento, Paolo Prodi osserva che il maggior pregio di questo libro è da ricercarsi nel fatto che esso si pone nell’interstizio tra la storia della letteratura, la storia delle idee, della cultura, la storia in generale senza aggettivi. Il libro della Casali ha il merito di aver analizzato il passaggio, che si verifica nell’Italia moderna, dal prognostico o profezia al moderno almanacco, all’agenda: all’almanacco, come strumento della vita pratica e dell’agire umano, all’agenda, come programmazione, per la prima volta nella storia dell’umanità, del proprio futuro.
Lingua: ItalianoPag. 109 – 122
Etichette: Casali Elide, Le spie del cielo, Cinquecento, Seicento, Astrologia, Astronomia,
Titolo articolo: Paradigma di regole e sregolatezze. L’antico a Bologna tra Quattrocento e Cinquecento.
Il periodo che va dagli anni ’60 del Quattrocento al Cinquecento inoltrato, registra uno straordinario sviluppo dell’antiquaria bolognese. In particolare, la rinascita dell’antichità a Bologna trovò terreno fertile nell’intenso policentrismo che ne caratterizzò la vita culturale, animata dal prestigioso Studio pubblico, dagli Studi teologici fioriti nei conventi dei vari ordini e dagli intellettuali ed eruditi appartenenti alla corte di Giovanni II Bentivoglio. Tra le varie voci e testimonianze che confermano la vivacità di Bologna sotto il profilo culturale e antiquario, la più prestigiosa di tutte è senza dubbio quella di Angelo Poliziano, che a partire dal 1491, in compagnia di Pico della Mirandola, ebbe modo di ammirare le fornitissime biblioteche bolognesi e le numerose iscrizioni antiche, entrando in contatto con alcuni collezionisti numismatici.L’interesse per l’antico riguardò svariati settori: dalle iscrizioni funerarie, ai dipinti,alle sculture,alle opere letterarie.
Lingua: ItalianoPag. 123 – 157
Etichette: Quattrocento, Cinquecento,
Titolo libro/articolo recensito: Sulla perfetta traduzione
A cura di: Paolo Viti
Rivista: Sileni, fascicolo n. 10
Edizioni: Liguori, Napoli – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 159 – 164
Recensore/i: Lucia Gualdo Rosa
Etichette: Bruni Leonardo, Sulla perfetta traduzione, Quattrocento, Umanesimo, Traduzione,
Titolo libro/articolo recensito: Saggi di stampa. Tipografi e cultura a Roma nel Quattrocento
A cura di: Anna Modigliani
Edizioni: Roma nel Rinascimento, Roma – 2002
Lingua: Italiano
Pag. 164 – 171
Recensore/i: Davide Speranzi
Etichette: Quattrocento, Editoria, Stampa,
Titolo libro/articolo recensito: Dei, Semidei, Uomini. Lo spettacolo a Firenze tra neoplatonismo e realtà borghese (XV – XVII secolo)
Rivista: La Fenice dei teatri, fascicolo n. 17
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2003
Lingua: Italiano
Pag. 171 – 177
Recensore/i: Antonio Tropiano
Etichette: Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Teatro,
Titolo libro/articolo recensito: La biblioteca di Marcello II Cervini. Una ricostruzione delle carte di Jeanne Bignani. I libri a stampa
Rivista: Studi e testi, fascicolo n.
Edizioni: Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano – 2001
Lingua: Italiano
Pag. 177 – 180
Recensore/i: Soufiane Chaari
Etichette: Biblioteca Apostolica Vaticana, Libro, Stampa,
Titolo libro/articolo recensito: Pierrot ou Berenice? Les Lettres europeennes entre peuple et elites (XVII secle)
Rivista: Nouvelle poetique comparatiste, fascicolo n. 15
Edizioni: Interuniversitaries Europeennes – Peter Lang, Bruxelles – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 181 – 185
Recensore/i: Riccardo Campi
Etichette: Letteratura popolare, Seicento,
A cura di: Franca Zanelli Quarantini
Edizioni: Sellerio, Palermo – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 185 – 188
Recensore/i: Lara Michelacci
Etichette: Lettere dall’Europa, Donna, Episolario, Settecento, Ottocento,
Titolo libro/articolo recensito: Cultura e istituzioni nell’Ottocento italiano
A cura di: Roberto Pertici
Edizioni: Mulino, Bologna – 2004
Lingua: Italiano
Pag. 188 – 196
Recensore/i: Nunzia D’Antuono
Etichette: Saggistica, Ottocento, Cultura,
Titolo articolo: Manoscritti e nuove tecnologie
Il saggio è il risultato di un seminario tenuto all’Università di Padova il 26 maggio 2004. In esso, Marco Palma sottolinea la valenza epistemologica e funzionale delle nuove tecnologie, utili ed essenziali alla diffusione della conoscenza. Pertanto percorre la lunga strada che porta dal manoscritto ad internet;se prima di Gutenberg la diffusione della conoscenza avveniva attraverso la produzione dei manoscritti , per cui i tempi di circolazine erano piuttosto lunghi, la nascita dell’informatica e soprattutto la diffusione della rete hanno cambiato nettamente la situazione, per cui l’informazione è non solo più ampia ma soprattutto infinitamente più veloce.
Lingua: ItalianoPag. 197 – 206
Etichette: Cultura, Informatica, Manoscritto,