Le riviste sostenitrici
Rivista di studi danteschi | 2015 | N. 1
Anno 2015 – Annata: XV – N. 1
A cura di Francesco Giuliani
Titolo articolo: All’Inferno per amore. Lettura del canto V dell'”Inferno”
Lo studioso si sofferma su di uno dei canti più celebri e studiati dell’Inferno, il quinto, dominato dalle figure di Paolo e Francesca. I due amanti procedono insieme, sotto la furia della tempesta, e questa peculiarità diventa un supplemento di pena, dal momento che essi sperimentano in ogni momento il contrasto tra il ricordo della passata felicità terrena e la sofferenza attuale. La figura di Francesca, con la sua bellezza terrena, si contrappone alla bellezza celeste di Beatrice. Per amore, sottolinea Pirovano, l’uomo si perde o si salva, e il crinale è stretto. La ragione può sempre tenere sotto controllo l’amore, con il libero arbitrio, ma l’uomo è fragile e la tragedia di Francesca lo ricorda.
Lingua: ItalianoPag. 3-27
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Poema, Divina Commedia, Amor cortese, Trecento,
Titolo articolo: Dante giudice pentito
Lo studioso esamina il diverso comportamento di Dante nell’Inferno, da una parte, e nel Purgatorio e nel Paradiso, dall’altra. Nella prima cantica, il poeta appare un severo giudice, che preannuncia la condanna di alcuni personaggi ancora vivi nel 1300, come Gianciotto Malatesta, Bonifacio VIII e Clemente V. Dante non lascia loro alcuna speranza di redenzione, anche se Dio può sempre perdonare i peccatori, persino nell’ultimo istante di vita. Addirittura, Dante immagina che le anime della Tolomea, nel IX cerchio, nel momento stesso in cui tradiscono, precipitano nell’Inferno e un diavolo prende il controllo del corpo. Questa durezza di giudice viene attenuata nelle altre due cantiche, ed in particolare nell’Antipurgatorio, dove si incontrano personaggi come Manfredi e Bonconte da Montefeltro. Il progetto del poema presuppone anche degli sviluppi e dei cambiamenti in Dante, e il ‘pentimento’ del poeta, giudice troppo severo, ne è una prova.
Lingua: ItalianoPag. 28-65
Etichette: Alighieri Dante, Poema, Poesia, Divina Commedia, Trecento, Animale,
Titolo articolo: L'”Epistola a Cangrande”: elementi assodati e nuovi spunti a proposito di un testo contestato
Lo studioso pone al centro della sua analisi la Lettera a Cangrande attribuita a Dante e da sempre al centro di accese discussioni. Prendendo con chiarezza posizione sulla vexata quaestio relativa alla sua autenticità, Ricklin ritiene l’opera composta da Dante. La lettera, però, non attesta la dedica da parte di Dante dell’intero Paradiso a Cangrande, come spesso viene affermato, ma è semplicemente la dedica di un esemplare manoscritto della terza cantica, contenente soltanto pochi canti, forse solo il primo. Inoltre, lo studioso ipotizza l’esistenza di un ‘accessus’ che, basandosi sui paragrafi 17-43 della lettera, sarebbe responsabile delle tracce che la lettera ha lasciato in alcuni antichi commenti della Commedia. Ricklin è consapevole della mancanza di prove certe sul problema, ma si augura che il suo lavoro contribuisca a favorire una proficua discussione.
Lingua: ItalianoPag. 66-97
Etichette: Alighieri Dante, Prosa, Epistola a Cangrande, Trecento,
Titolo articolo: Alighiero ‘procurator’: due documenti inediti sul padre di Dante
La studiosa ricorda che nel Codice diplomatico dantesco sono conservati solo 11 documenti relativi a Alighiero di Bellincione Alighieri, ossia il padre del poeta Dante Alighieri. A questi documenti, però, vanno aggiunti altri 2, conservati nell’Archivio Diocesano di Lucca, relativi al 1254. Il primo, reso noto da Alberto Malvolti nel 1987, ma non pubblicato integralmente, attesta che Alighiero intervenne in veste di sindaco-procuratore dell’abate del monastero di San Salvatore di Fucecchio in una causa. Il secondo documento, del tutto sconosciuto, costituisce l’antefatto del primo, dal momento che si tratta della nomina del padre di Dante a procuratore dell’abate e del monastero di San Salvatore. La Regnicoli esamina con dovizia di particolari e di riferimenti i due documenti e il loro contesto. Ne deriva l’immagine di un uomo dalla non buona reputazione, che prestava denaro (forse da usuraio), e fu un guelfo di modesto profilo. Il saggio è completato dall’edizione dei due documenti, riprodotti anche visivamente.
Lingua: ItalianoPag. 98-143
Etichette: Alighiero di Bellincione Alighieri, Alighieri Dante, Duecento,
Titolo articolo: Riflessioni a partire da un recente libro sulla biblioteca e le “Egloghe” di Dante
Lo studioso discute criticamente le tesi esposte da Luciano Gargan nel volume “Dante, la sua biblioteca e lo Studio di Bologna”, apparso nel 2014 (Roma-Padova, Antenore). Il libro di Gargan si basa sulla ricostruzione dell’ambiente culturale e, più precisamente, delle biblioteche esistenti a Bologna in epoca dantesca. Punto centrale del lavoro, nota Piacentini, è l’ipotesi che Dante abbia vissuto a Bologna tra il 1292 e il 1294. La tesi, ricavata dal Gargan dalla lettura del “Trattatello” di Boccaccio, viene ritenuta poco probabile. Per Piacentini, in sostanza, Gargan forza l’interpretazione dei dati biografici presentati da Boccaccio. In ogni caso, il volume di Gargan offre delle indicazioni importanti sulla cultura libraria di un centro fondamentale come Bologna, molto attento verso la “Commedia” di Dante. Anche l’ultimo saggio di Gargan, a proposito delle “Egloghe” di Dante, viene discusso da Piacentini mettendo in evidenza delle perplessità interpretative.
Lingua: ItalianoPag. 144-163
Etichette: Alighieri Dante, Egloghe, Biblioteca, Biografia, Duecento, Trecento, Bologna,
Titolo articolo: Giuseppe De Dominicis e Dante: la traduzione in dialetto leccese di “Inf.” XXXIII 37-75
Lo studioso si sofferma sulla figura di Giuseppe De Dominicis, nato e vissuto a Cavallino, nei pressi di Lecce, dal 1869 al 1905, noto anche con lo pseudonimo di ‘Capitano Black’. De Dominicis, malgrado l’ambiente ristretto in cui ha vissuto, ha saputo anche ampliare i propri orizzonti culturali, come attestano le sue opere. Punto di riferimento indiscutibile è Dante, che De Dominicis sente vicino non solo come scrittore, ma anche come modello umano ed etico. Nel dialetto salentino De Dominicis ha composto una singolare opera, intitolata “Canti de l’autra vita”, apparsa in edizione completa nel 1900, in cui i riferimenti all’aldilà rivelano una chiara ascendenza dantesca. A lui si deve anche una interessante versione in dialetto salentino dei versi di Inf. XXXIII 37-75, legati al celebre episodio del conte Ugolino. Marzo inserisce la traduzione in un fertile contesto dialettale ottocentesco, proponendo anche in Appendice il testo originale di De Dominicis.
Lingua: ItalianoPag. 164-183
Etichette: Alighieri Dante, De Dominicis Giuseppe, Divina Commedia, Traduzione, Dialetto, Puglia,
Titolo articolo: La verticale del tempo: il Dante di Auerbach nella tesi v sul “Concetto di storia” di Walter Benjamin
Lo studioso ricorda che nel 1997 è stato edito, a cura di Bonola e Ranchetti, l’importante volume di Walter Benjamin “Sul concetto di storia”. Il volume offre un’abbondante documentazione sul testo di Benjamin. Denunzio sofferma la sua attenzione sulla tesi V della versione francese del libro, che differisce da quella in tedesco. In questa tesi, il filosofo tedesco riferisce il concetto di tempo a un verso di Dante che non è stato finora identificato. L’enigma va risolto, a parere di Denunzio, non tanto identificando il verso, quanto approfondendo il rapporto tra Benjamin e Auerbach, giungendo alla conclusione che dietro la tesi v c’è la visione interpretativa della storia che Auerbach ha mostrato nel saggio “Figura”. Proseguendo su questa strada, ne deriva l’idea di verticalità della storia.
Lingua: ItalianoPag. 184-189
Etichette: Benjamin Walter, Sul concetto di storia, Alighieri Dante, Auerbach Erich, Divina Commedia, Storia, Trecento, Ottocento, Novecento,
Titolo libro/articolo recensito: “De vulgari eloquentia”
A cura di: Enrico Fenzi
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 190-193
Recensore/i: Calogero Giorgio Priolo
Etichette: Alighieri Dante, De vulgari eloquentia, Prosa, Trecento,
A cura di: Elisabetta Tonello, Paolo Trovato
Edizioni: Libreriauniversitaria.it, Padova – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 193-194
Recensore/i: Calogero Giorgio Priolo
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Poesia, Poema, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Ipotesi d’interpretazione della ‘suprema constructio’ (“De vulgari eloquentia, II 6)
Rivista: “Studi di grammatica italiana”, fascicolo n. a. XXXI-XXXII, 2012-2013
Lingua: Italiano
Pag. 195-196
Recensore/i: Teresa Zilio
Etichette: Alighieri Dante, De vulgari eloquentia, Prosa, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Il canto XXI del “Purgatorio”
Rivista: “La Cultura. Rivista trimestrale di filosofia, letteratura e storia”, fascicolo n. a. LI 2013, n. 2
Lingua: Italiano
Pag. 196-197
Recensore/i: Nicolò Massucco
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Poesia, Poema, Trecento, Lettura,
Titolo libro/articolo recensito: “Purgatorio” XXXII, 103-160: profezia come arte
Rivista: “Rivista di letteratura italiana”, fascicolo n. a. XXXI 2013, n. 1
Lingua: Italiano
Pag. 197-198
Recensore/i: Denise Nobili
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Poesia, Poema, Trecento, Profezia,
Lingua: Italiano
Pag. 198-202
Recensore/i: Giulia Godano
Etichette: Alighieri Dante, Opere, Trecento, Critica letteraria,
Lingua: Italiano
Pag. 202-205
Recensore/i: Giulia Godano
Etichette: Alighieri Dante, Opere, Trecento, Critica letteraria,
Lingua: Italiano
Pag. 205-208
Recensore/i: Giorgia Pratesi
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Critica letteraria,
Titolo libro/articolo recensito: Le bianche stole. Saggi sul “Paradiso” di Dante
Edizioni: Sismel-Edizioni del Galluzzo, Firenze – 2010
Lingua: Italiano
Pag. 208-210
Recensore/i: Cecilia Giordano
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Paradiso, Poesia, Poema, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Il pensiero linguistico di Dante Alighieri
Edizioni: Aracne, Roma – 2011
Lingua: Italiano
Pag. 210-212
Recensore/i: Attilio Cicchella
Etichette: Alighieri Dante, Trecento, Lingua,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Il lume d’esta stella’. Ricerche dantesche
Edizioni: Salerno Editrice, Roma – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 212-215
Recensore/i: Maria Corvo
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Trecento, Critica letteraria,
Titolo libro/articolo recensito: Adespoti, prosimetri e filigrane. Ricerche di filologia dantesca
Edizioni: Longo, Ravenna – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 215-218
Recensore/i: Calogero Giorgio Priolo
Etichette: Alighieri Dante, Opere, Trecento, Critica letteraria,
Lingua: Italiano
Pag. 218-220
Recensore/i: Claudia Russo
Etichette: Alighieri Dante, Opere, Trecento, Critica letteraria,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Franceschi e provenzali’ per le mani di Boccaccio. Con una nota sui mss. della “Commedia”
Rivista: “Studi sul Boccaccio”, fascicolo n. XXXIX, 2011
Lingua: Italiano
Pag. 220-221
Recensore/i: Lorenzo Dell’Oso
Etichette: Alighieri Dante, Boccaccio Giovanni, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Dante e le strutture del “Decameron”
Rivista: “Studi sul Boccaccio”, fascicolo n. XXXIX
Lingua: Italiano
Pag. 221-222
Recensore/i: Lorenzo Dell’Oso
Etichette: Alighieri Dante, Boccaccio Giovanni, Decamerone, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: Dante, poeta d’Italia
Rivista: “Lettere italiane”, fascicolo n. a. LXIII, 2011, fasc. 2
Lingua: Italiano
Pag. 222
Recensore/i: Andrea Manzi
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Italia, Trecento,
Titolo libro/articolo recensito: ‘Vera satira mia, va’ per lo mondo, e de Napoli conta che riten quel che ‘l mar non vòle a fondo’. L’invettiva antinapoletana di Cino da Pistoia, in “Il viaggio a Napoli tra letteratura e arti”, a cura di Pasquale Sabbatino
Edizioni: Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 222-223
Recensore/i: Cristina Penna
Etichette: Cino da Pistoia, Trecento, Invettiva, Napoli,
Titolo libro/articolo recensito: Archeologia della critica stabiliana. Cecco d’Ascoli tra i difensori di Dante
Rivista: “Linguistica e letteratura”, fascicolo n. a. XXXIX, 2014
Lingua: Italiano
Pag. 223-224
Recensore/i: Giovanni Fighera
Etichette: Cino da Pistoia, Alighieri Dante, Trecento, Cecco d’Ascoli,