Le riviste sostenitrici
Rivista di letteratura storiografica italiana | 2022 | N. 6
Anno 2022 – VI – N. 6
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Filippo de Diversi’s Description of Ragusa (Dubrovnik): The Preface as Compass (Part I)
Questo saggio costituisce la prima parte di uno studio sul Situs, aedificiorum, politiae et laudabilium consuetudinum inclitae civitatis Ragusii ad ipsius Senatum descriptio (Descrizione del sito, degli edifici, del governo e delle lodevoli tradizioni della nobile città di Ragusa, dedicata al suo senato) di Filippo de Diversi de Quartigiani, una tra le fonti narrative più importanti su Ragusa
(odierna Dubrovnik) nel Rinascimento. Perlopiù gli studiosi riconoscono il rilievo storico che questo testo assume ma al tempo stesso sono severi nell’evidenziarne il linguaggio e lo stile, ritenendoli obsoleti e ben lontani dalle novità che l’umanesimo aveva introdotto. Il presente saggio analizza sia il formarsi di tale paradigma storiografico sia il proemio dell’opera; di quest’ultimo, inoltre, offre una lettura che aiuti a comprendere meglio le varie sfumature della Descriptio Ragusii, inserendola adeguatamente nel più ampio contesto della letteratura epidittica a cui appartiene.
Pag. 9-17
Etichette: Umanesimo, Filippo de Diversi de Quartigiani, panegirici di città, studi sul Mediterraneo, Dubrovnik, Ragusa
Titolo articolo: Flight from the City and Love of Country in Machiavelli’s Epistola della peste
Questo breve saggio discute un testo minore di Machiavelli: l’Epistola della peste. Nel 2019 l’Epistola venne per la prima volta attribuita al segretario fiorentino da Pasquale Stoppelli, il quale la mise a confronto col Decameron di Boccaccio, in particolare il proemio. Il presente articolo adotta invece una prospettiva diversa, analizzandola dal punto di vista del pensiero politico. A tal fine si pone in particolare rilievo la posizione originale di Machiavelli circa il problema se sia giusto o meno abbandonare la propria città in preda alla peste. Su questo tema si era già espresso il cancelliere fiorentino Coluccio Salutati in un’altra epistola, composta il 21 agosto 1383. In tale circostanza Salutati aveva duramente criticato i concittadini che abbandonavano Firenze colpita dalla pandemia. Stigmatizzando un comportamento ritenuto socialmente nefasto ed egoista, Salutati esaltava invece l’amor di patria che ognuno dovrebbe sentire, soprattutto nel momento del comune pericolo. Sebbene con ogni probabilità a conoscenza di questa celebre epistola salutatiana, Machiavelli preferisce non affrontare direttamente il problema e le sue implicazioni morali. Le sue riflessioni sul tema sono invece caratterizzate da un tono comico e da una sottile, implicita critica rivolta ad alcuni degli ideali tradizionalmente connessi all’umanesimo civile fiorentino.
Lingua: InglesePag. 19-28
Etichette: Peste, Umanesimo, Coluccio Salutati, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli, Umanesimo civile,
Titolo articolo: Incidental Historiography in Paolo Giovio’s Elogia of Literati
Gli Elogia dell’umanista Paolo Giovio (1546) raccolgono oltre 140 brevi ritratti biografici di eruditi del Rinascimento; in quelle pagine l’autore oπre commenti vivaci e spesso pungenti sui personaggi da lui descritti e le loro opere. Le lodi e le critiche rivolte, negli Elogia, alle opere storiografiche altrui dimostrano quanto elevati fossero i canoni a cui Giovio ambiva con i propri Historiarum sui temporis libri (1550-1552). L’applicazione a Giovio di quegli stessi esigenti parametri aiuta a meglio comprendere non solo il notevole sforzo da lui profuso a tale scopo ma anche le cause per cui la sua principale opera storica non riuscì a raggiungerlo.
Lingua: InglesePag. 29-56
Etichette: Retorica, Rinascimento, Umanesimo, XVI secolo, Paolo Giovio, Elogia,
Titolo articolo: Nuovi studi sulle opere di Scipione Bongalli: l’Oratio in Festo Omnium Sanctorum e il perduto De vera Constantini donatione
Il contributo si compone di due parti, di cui la prima oπre la trascrizione annotata dell’Oratio recitata da Bongalli in occasione della festa di Ognissanti nel 1556 alla presenza di Paolo IV. La seconda parte, invece, riguarda un’opera perduta di Bongalli, dal titolo De vera Constantini donatione. La ricerca si fonda su una minuziosa analisi dei documenti riguardanti le biblioteche dei cardinali Rusticucci, Salviati e Sirleto, i quali, secondo varie fonti, avrebbero posseduto una copia del De vera Constantini donatione.
Lingua: ItalianoPag. 57-78
Etichette: Orazione, Scipione Bongalli, Civita Castellana, Orte
Titolo articolo: L’abisso della Divina Misericordia. A proposito di un recente libro di Stefano Villani
Prendendo le mosse dal volume di Stefano Villani Making Italy Anglican. Why the Book of Common Prayer Was Translated into Italian (Oxford, Oxford University Press, 2022), l’articolo analizza i motivi che indussero William Bedell, cappellano dell’ambasciatore inglese a Venezia, a proporre – d’accordo con Paolo Sarpi e Fulgenzio Micanzio – il Book of Common Prayer (la cui stesura si deve sostanzialmente a Thomas Cranmer) come testo liturgico da diffondere a Venezia durante l’interdetto pontificio del 1606-1607, in vista di un possibile scisma che avrebbe allontanato Venezia dal campo cattolico. Ci si concentra soprattutto sulle fonti italiane dell’opera di Cranmer, tra cui Savonarola, e sulla possibile iscrizione del Book of Common Prayer all’ambito della “teologia del Miserere”
Lingua: ItalianoPag. 79-91
Etichette: XVII secolo, Girolamo Savonarola, Paolo Sarpi, Stefano Villani, Thomas Cranmer, Divina Provvidenza, conversione religiosa,
Titolo articolo: «Andavo d’accordo con lui e gli ho chiesto della Filosofia del Cielo». Alcune «missioni pericolose» di Francesco Sambiasi in Cina
Tra il 1644 e il 1649, il missionario gesuita Francesco Sambiasi (Cosenza, 1582 – Canton, 1649) prestò servizio come ambasciatore per gli imperatori Ming del Sud – Hongguang, Longwu e Yongli – mentre combattevano l’invasione mancese della Cina, dove Sambiasi era arrivato per la prima volta nel 1610 come esperto di matematica e di astronomia. Strinse amicizia con grandi personaggi cattolici (quali Paolo Xu Guangqi e Ignazio Sun) e intellettuali dissidenti (come il poeta e filosofo Fang Yizhi). L’azione diplomatica di Sambiasi era rivolta a Macao per ottenere il riconoscimento di questi pretendenti al trono cinese e un coinvolgimento militare portoghese – se non addirittura europeo, facendo leva sul cattolicesimo – contro i Qing. L’imperatore Longwu dedicò a Sambiasi un poema nel quale lodava il suo «fratello occidentale». Quando l’esercito Qing attaccò Canton nel 1647, Sambiasi venne ferito durante i combattimenti. Morì nel 1649 e fu sepolto fuori Canton, su un terreno donato ai gesuiti dall’imperatore Yongli.
Lingua: ItalianoPag. 93-107
Etichette: Gesuiti, XVII secolo, Francesco Sambiasi S.J., Matteo Ricci S.J., dinastia Ming, Cina
Titolo articolo: Il “Prete” Guidobono e una precoce immagine pubblica del duca Vittorio Amedeo II di Savoia, la futura “volpe savoiarda”
Il contributo presenta documenti trascurati o sinora ignoti al fine di descrivere un quadro cronologico e formale volto a collegare l’avvio alla pittura del savonese Bartolomeo Guidobono (1654-1709) con la sua prima maturità, al servizio della committenza ligure e sabauda. Si esaminano quindi le prime opere del cosiddetto “Prete di Savona” integrandole con le recenti addenda al suo catalogo e fornendo alcune precisazioni sulla formazione di questo artista e sulla data delle opere da lui realizzate a Savona. Nell’approfondirne l’attività tra la repubblica genovese e il ducato sabaudo questo saggio riconosce una precoce raffigurazione pubblica del duca Vittorio Amedeo II di Savoia nelle vesti dei propri avi grazie a una più attenta lettura iconografica degli affreschi parietali nel presbiterio dell’abbazia cistercense di Santa Maria di Casanova presso Carmagnola (Torino) del 1685. Infine, considerando tale proposta nell’alveo del percorso dell’artista, si propone di anticipare il consolidamento della sua affermazione all’ottavo decennio del Seicento.
Lingua: ItalianoPag. 109-127
Etichette: XVII secolo, Bartolomeo Guidobono, Giovanni Antonio Guidobono, Giovanni Luigi Garagno, Vittorio Amedeo II di Savoia, barocco genovese, ceramica italiana,
Titolo articolo: Il tedesco del Tenente Gadda. Primi sondaggi dal Giornale di studio del Tedesco tra grammatica e identità tedesca, carattere nazionale ed autocritica
Il saggio vuole offrire alcuni appunti dai manoscritti inediti dei Quaderni di studio del tedesco di Gadda, scritti durante la guerra e la prigionia tra Carso e Hannover. Si tratta di una testimonianza preziosa per comprendere il lungo e tormentato apprendistato letterario ed umano dell’ingegnere milanese. A questi si affiancano alcuni passi paralleli del Giornale di guerra e prigionia ed alcuni estratti dei carteggi con i compagni Tecchi, Betti e la sorella Clara. Echi della lingua e cultura tedesca si intrecciano così con ricordi famigliari e professionali, illuminando un ulteriore aspetto della complessa personalità dello scrittore e restituendo la testimonianza di un giovane italiano di inizio secolo alla prova della guerra e del faticoso rientro a casa.
Lingua: ItalianoPag. 129-143
Etichette: Carteggio, Prima guerra mondiale, Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e prigionia, Quaderni di studio del tedesco, carteggi gaddiani,
Titolo libro/articolo recensito: Utopisti e riformatori italiani
A cura di: Lucio Biasiori, Francesco Torchiani
Lingua: Italiano
Pag. 147-151
Recensore/i: Pier Davide Accendere
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: De bello Neapolitano
A cura di: Giuseppe Germano, Antonietta Iacono e Francesco Senatore
Lingua: Italiano
Pag. 147-151
Recensore/i: Gianmario Cattaneo
Etichette: