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Rivista di letteratura storiografica italiana | 2020 | N. 4
Anno 2020 – IV – N. 4
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Remigio Nannini primo volgarizzatore di Ammiano
Questo saggio analizza il volgarizzamento delle Res gestae di Ammiano Marcellino (330 ca. – 397 ca.) ad opera di Remigio Nannini (1518-1580). Più precisamente, a metà XVI secolo Nannini tradusse i libri XIV-XXXI, ossia quelli riscoperti da Poggio Bracciolini nel
monastero di San Gallo durante il Concilio di Costanza (1414-1418). Laddove le Res gestae nella loro interezza abbracciavano l’ampio periodo dal 96 al 378, le parti conservatesi riguardano solo gli anni 353-378. Dal punto di vista linguistico e filologico, il testo di Ammiano Marcellino risulta assai complesso sia per la inconsueta prosa latina sia per i tanti errori e le frequenti lacune che si riscontrano nei pochi testimoni manoscritti rimasti. Il presente contributo esamina la traduzione di Nannini delle Res gestae mettendola a confronto con altri suoi volgarizzamenti dal latino.
Pag. 9-45
Etichette: Storiografia, Traduzione, XVI secolo, Ammiano Marcellino, Remigio Nannini, Teoria e Prassi della Traduzione,
Titolo articolo: News from Italy (Via France): Intermediary Languages and News Translation in Early Modern England
Sebbene sia ormai un dato acquisito che le raccolte di notizie all’inizio dell’epoca moderna costituiscano un genere di materiale a stampa dalla rapida circolazione e sottoposto a varie fasi di traduzione in diverse lingue, non è ancora del tutto chiaro come ciò accadesse. Questo saggio si concentra su due aspetti in particolare. Il primo è il processo di traduzione dall’italiano in inglese passando attraverso il francese. Così facendo, l’autrice discute i casi in cui la versione tramite una o più lingue veniva palesata agli eventuali lettori e quando, al contrario, era intenzionalmente nascosta. Il secondo aspetto principale preso in esame è la forma di tali stampe e in quale misura questa fosse condizionata dalla prassi versoria (intesa come un processo al contempo commerciale, pratico e materiale, oltre che linguistico e culturale). Infine, la ricerca qui svolta inserisce le raccolte di notizie tradotte (una o varie volte) nel più vasto contesto delle comunità attive in centri linguisticamente diversi quali Londra e Parigi.
Lingua: InglesePag. 47-60
Etichette: Edizione, Traduzione, Edizioni a stampa, Gazzette, Pamphlet,
Titolo articolo: La trasmissione delle notizie tra modelli teorici, contaminazioni linguistiche e scambi informativi tra la penisola italiana e l’Inghilterra nella prima metà del XVII secolo
Il saggio analizza la trasmissione delle notizie durante l’età moderna attraverso una triplice prospettiva. La prima inquadra i diversi filoni storiografici che si sono occupati del fenomeno, attraverso una revisione critica dei modelli teorici che hanno informato il quadro concettuale di questi studi. La seconda si occupa del rapporto tra l’informazione manoscritta e la diversità delle lingue, attirando l’attenzione sul fenomeno della contaminazione linguistica che caratterizza l’ecosistema informativo della prima età moderna. L’ultima parte si concentra sugli scambi informativi tra la penisola italiana e l’Inghilterra, ponendo l’accento sull’interdipendenza comunicativa e l’alto grado d’integrazione informativa raggiunto dall’Europa durante la prima metà del XVII secolo.
Lingua: ItalianoPag. 61-75
Etichette: XVII secolo, Avvisi scritti a mano, Contaminazioni Linguistiche, Modelli Teorici, Scambi Informativi,
Titolo articolo: “Translated Out of Italian” and “Tradotto in Italiano”: How Diplomats and Naval Commanders Use and Abuse Translation during the Livorno Crisis of 1652-1654
Il saggio esamina il ruolo della traduzione durante la crisi anglo-toscana del 1652-1654. Negli anni della crisi i due importanti diplomatici toscani e inglesi erano Amerigo Salvetti, residente toscano a Londra, e Charles Longland, l’agente inglese a Livorno. Le loro attività diplomatiche si incrociarono prima e dopo la battaglia di Livorno nel marzo 1653, quando le flotte inglesi e olandesi si scontrarono al largo di Livorno. Nel saggio viene esaminato il modo in cui sia Salvetti sia Longland hanno utilizzato la traduzione come strumento comunicativo per raggiungere obiettivi diplomatici. L’importanza funzionale e retorica della traduzione è vista anche negli opuscoli pubblicati da due comandanti navali inglesi dopo la battaglia.
Lingua: InglesePag. 77-91
Etichette: Traduzione, XVII secolo, Amerigo Salvetti, Charles Longland, Battaglia di Livorno,
Titolo articolo: The Translator as a Religious and Political Polemicist: From Ferrante Pallavicino’s Il Divortio Celeste to James Howell’s St Paul’s Late Progres Upon Earth
Il saggio tratta di James Howell, un poligrafo britannico del Seicento, poco conosciuto e studiato, che tradusse diversi testi di autori italiani. Questi testi affrontavano scottanti questioni religiose e politiche; come tali, potevano trovare appassionati lettori in Inghilterra, dati i contrasti fra l’Italia cattolica e i paesi riformati, e anche per la gravissima situazione inglese, con anni di disordini politici che giunsero al culmine con la guerra civile, il regicidio e il governo di Cromwell. Il saggio concentra il proprio interesse su St Paul’s Late Progres upon Earth (1644), la traduzione di Howell de Il divortio celeste (1643), di Ferrante Pallavicino, non solo data la sua rilevanza tematica per le questioni religiose e politiche del tempo, ma anche perché il paratesto dell’edizione inglese fornisce preziose informazioni sulle idee di Howell circa la pratica traduttiva.
Lingua: InglesePag. 93-108
Etichette: Traduzione, XVII secolo, Ferrante Pallavicino, James Howell, Rapporti anglo-italiani,
Titolo articolo: ‘Questo Libretto Dunque Tanto Utile’: Anglo-Italian Relations Through the Lens of the History of Modern Foreign Language Teaching and Learning
Il contributo si propone un’analisi di due grammatiche di Arrigo/Henry Pleunus con lo scopo di indagare le contemporanee relazioni culturali anglo-italiane. I due testi in questione furono pubblicati nel primo Settecento per l’insegnamento (rispettivamente) dell’inglese agli studenti italiani e dell’italiano agli inglesi. Pleunus era uno sconosciuto maestro di lingue i cui libri si rivolgevano ad un pubblico di mercanti desiderosi di acquisire nuove competenze linguistiche. In quale misura la diffusione dell’insegnamento di questa lingua in Italia fosse stata stimolata dalla richiesta dell’insegnamento dell’inglese per scopi pratici è un capitolo che resta ancora da scrivere. Il presente saggio mira a fornire un contributo in tal senso, sia analizzando le dinamiche degli scambi linguistici e culturali anglo-italiani sia prestando particolare attenzione al ruolo dei mercanti quali protagonisti delle nuove iniziative nell’ambito dell’apprendimento delle lingue.
Lingua: InglesePag. 109-119
Etichette: Grammatica, Arrigo Pleunus, Apprendimento Linguistico, Mercanti, Relazioni anglo-italiane,
Titolo articolo: Translating a Massacre. Jean-Baptiste Stouppe and the Waldensian Slaughter of 1655 between Propaganda, Religion and Diplomacy
Tra l’aprile e il maggio del 1655 i valdesi che abitavano le valli del Piemonte vennero massacrati dalle truppe del duca di Savoia, con l’aiuto di alcuni reggimenti francesi e la partecipazione di mercenari irlandesi. Jean-Baptiste Stouppe – ministro protestante della chiesa francese di Londra di origine italiana – aveva da tempo stabilito diretti contatti con i massimi esponenti valdesi. Fu quindi a Stouppe che i valdesi inviarono una serie di documenti; egli li pubblicò in traduzione inglese in un volumetto che, nel corso di quello stesso 1655, venne anche pubblicato come appendice alla riedizione di una storia dei valdesi già apparsa in inglese nel 1624. Il contributo di Stouppe nel mobilitare l’opinione pubblica inglese in favore delle popolazioni perseguitate in Piemonte venne fatto di concerto con Oliver Cromwell, che voleva accreditarsi come protettore della causa protestante nel mondo. Il suo intervento ebbe un ruolo determinante nel fare della Gran Bretagna uno dei principali punti di riferimento internazionale dei valdesi.
Lingua: InglesePag. 121-135
Etichette: Propaganda, XVII secolo, Jean-Baptiste Stouppe, Oliver Cromwell, I Savoia, Valdesi,