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Rivista di letteratura storiografica italiana | 2019 | N. 3
Anno 2019 – III – N. 3
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: «Auctores victorie tres Ioannes habiti»: Enea Silvio Piccolomini, Biondo Flavio e la celebrazione della vittoria di Belgrado (1456)
L’articolo evidenzia come la notizia dell’assedio di Belgrado nel 1456 fu ricevuta e rielaborata alla curia romana durante il pontificato di Callisto III. In particolare, esso rivela in quale modo i resoconti della battaglia e le lodi del legato papale Giovanni Carvajal offerti da Enea Silvio Piccolomini e Biondo Flavio favorirono le mire propagandiste della Chiesa volute da Callisto III e Pio II.
Lingua: ItalianoPag. 9-20
Etichette: Rinascimento, Biondo Flavio, Callisto III, Enea Silvio Piccolomini, Giovanni Carvajal, Giovanni Hunyadi, Giovanni da Capistrano,
Titolo articolo: Niccolò Scutelli e il Pletho in Aristotelem: status quaestionis e nuove prospettive di ricerca
Niccolò Scutelli (1490-1542), noto anche come Nicolaus Scutellius, fu un frate agostiniano e protégé di Egidio da Viterbo. Nato in nord Italia, a Trento, è soprattutto noto come traduttore e interprete del neoplatonismo greco, in particolare di Giorgio Gemisto Pletone. L’interesse di Scutelli per Pletone risalta nel trattato dal titolo Pletho in Aristotelem, riscoperto da Monfasani nel 1990. Al fine di gettare luce su un filosofo rinascimentale ancora abbastanza oscuro eppure interessante, l’articolo si concentra sulla vita di Scutelli e gli studi a lui fino ad oggi dedicati. In tal modo, vengono evidenziati quegli aspetti storici e intellettuali che possono fornire spunto a nuove ricerche. Il saggio consta di tre parti: 1) una breve ricostruzione del contesto storico e culturale di Scutelli, soprattutto in merito ai suoi rapporti con Egidio da Viterbo e Girolamo Seripando; 2) una rapida rassegna della sua attività di traduttore; 3) una valutazione generale del Pletho in Aristotelem.
Lingua: ItalianoPag. 21-34
Etichette: Neoplatonismo, Rinascimento, XV secolo, XVI secolo, Egidio da Viterbo, Girolamo Seripando, Niccolò Scutelli,
Titolo articolo: Note d’archivio per la biografia di Francesco Zeffi
Questo articolo propone e discute fonti sinora inedite relative alla vita e agli scritti di Francesco Zeffi, suo cugino Giovanfrancesco e le loro famiglie. A causa dei nomi simili e dei comuni interessi, Francesco e Giovanfrancesco sono stati spesso confusi l’uno per l’altro. A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che entrambi furono precettori e segretari, nonché strettamente legati a membri delle famiglie Strozzi e Medici e ai loro affiliati. Oltre a far luce su entrambi questi umanisti e le loro opere, l’articolo fornisce una necessaria introduzione biografica all’edizione del De quiete animi di Francesco, a sua volta presente all’interno di questo fascicolo della rivista.
Lingua: ItalianoPag. 35-42
Etichette: Rinascimento, Francesco Zeffi, Giovan Francesco Zeffi, Famiglia Strozzi, Famiglia de’ Medici, Firenze
Titolo articolo: La figura di Palla Strozzi nel De quiete animi di Francesco Zeffi
Da leggersi in sequenza al saggio di Veronica Vestri sulla vita e le opere di Francesco Zeffi, il presente contributo offre alcune
pagine introduttive al De quiete animi prima dell’edizione di questo testo latino sulla base dei due manoscritti che lo conservano. L’interesse verte soprattutto sugli scopi che Zeffi mirava a raggiungere attraverso questo dialogo filosofico, le sue fonti, lo stile e il linguaggio. Per quanto concerne i personaggi del De quiete animi, particolare attenzione è riservata a Palla di Nofri Strozzi; in quest’opera di Zeffi, infatti, egli spicca quale vero e proprio modello grazie alla sua pietà cristiana, alla saggezza politica e alla vasta cultura.
Pag. 73-82
Etichette: Rinascimento, Umanesimo, Francesco Zeffi, Leonardo Bruni, Palla Strozzi, Pier Paolo Vergerio, storia della filosofia,
Titolo articolo: Foscolo e la storia, la storia e Foscolo: l’età rivoluzionaria (1796-1799)
Dopo alcune considerazioni introduttive sulla giovinezza di Foscolo e le letture su cui egli si formò, il saggio esamina i suoi primi tentativi di fornire una definizione della storia negli stessi anni in cui era attratto dall’ideologia giacobina. Il presente studio, pertanto, discute e contestualizza sia i principali eventi avvenuti in Italia durante il cosiddetto “periodo rivoluzionario” (1796-1799) sia le attività e gli scritti del giovane Foscolo in quegli anni. Tanto le prime quanto i secondi contribuirono a gettare le basi di quelle che sarebbero diventate le più profonde convinzioni di Foscolo in vari ambiti.
Lingua: ItalianoPag. 83-106
Etichette: Letteratura italiana, XVIII secolo, Napoleone Bonaparte, Ugo Foscolo, storia e politica dell’Italia moderna, Repubblica di Venezia
Titolo articolo: Garibaldi, Gioberti, Mazzini e altri patrioti in Nuova Zelanda: storia di un collezionista
La Heritage Collection della Dunedin City Library (South Island, Nuova Zelanda) conserva centinaia di cartelle contenenti materiale inedito relativo al collezionista Alfred Hamish Reed, emigrato dalla Gran Bretagna in Nuova Zelanda alla fine del XIX secolo. La raccolta include documenti personali, la corrispondenza privata e quella pubblica della sua casa editrice, nonché alcuni oggetti appartenuti a lui e alla sua famiglia. La biblioteca possiede anche diverse lettere autografe collezionate da Reed, fra le quali si annoverano lettere francesi di Verne e Dumas fils, per esempio, e italiane di Garibaldi, Mazzini e Gioberti. La mostra European Treasure: A.H. Reed’s French and Italian Autograph Letters (ottobre 2014-gennaio 2015) e il relativo catalogo hanno ricostruito il profilo dell’appassionato collezionista Reed, fornendo informazioni preziose sui rapporti fra i vari autori e personalità politiche o artistiche alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. In tal modo, ai visitatori quanto ai lettori è stata offerta una panoramica storica sulle nazioni europee e sulla Nuova Zelanda in un periodo durante il quale questi paesi erano in cerca di una loro identità nazionale.
Lingua: ItalianoPag. 107-124
Etichette: Archivio letterario, Biblioteca, Carteggio, Collezionismo, Risorgimento, XIX secolo, XX secolo, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti, Nuova Zelanda
Titolo articolo: Leonardo cosmopolita nel «prisma» di Gramsci
Nel capitolo La révolution dans les arts del secondo libro del suo enciclopedico Les révolutions d’Italie (1848-1852), Edgar Quinet cristallizzò l’immagine di Leonardo «citoyen des mondes», in quanto uomo senza patria postosi idealmente «au foyer de l’univers». Avido lettore di Quinet, Jules Michelet ne recepì questa interpretazione ne La Renaissance, settimo tomo della sua Histoire de France au Seizième Siècle (1855), facendo di Leonardo una geniale e profetica espressione solitaria della «haute civilisation» di quell’Italia che, più della stessa Francia, era proiettata verso la modernità. Al corrente della disquisizione svolta da Quinet sulle categorie di rivoluzione e restaurazione, Antonio Gramsci avrebbe manifestato, nella scrittura carceraria degli anni Trenta del Novecento (tanto nei Quaderni quanto nelle Lettere), la sua personale visione di Leonardo come esempio di quel cosmopolitismo «reazionario» o «regressivo», caratteristico degli intellettuali italiani e in parte responsabile del fallimento politico del Rinascimento, per il suo mancato radicamento «popolare-nazionale».
Lingua: ItalianoPag. 125-155
Etichette: Rinascimento, Risorgimento, Antonio Gramsci, Leonardo da Vinci, cosmopolitismo,
A cura di: Fulvio Delle Donne
Lingua: Italiano
Pag. 159-164
Recensore/i: Stefano U. Baldassarri
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