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Rivista di letteratura religiosa italiana | 2020 | N. 3
Anno 2020 – III – N. 3
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: I Salmi e l’autobiografismo penitenziale di Dante
Il saggio si concentra sulle citazioni dirette dai Salmi presenti nella Commedia di Dante, con particolare attenzione a quelle riferite a Dante personaggio. L’obbiettivo è quello di offrire un’analisi sistematica dell’importanza dei riferimenti a questo libro biblico per l’autorappresentazione in senso profetico dell’autore del poema. A tal fine, la presenza di queste citazioni è considerata sia in riferimento alla tradizione esegetica duecentesca (con particolare attenzione ai commenti di area domenicana) sia alla luce della presenza/assenza di allusioni ai Salmi nelle altre opere dantesche in volgare (Vita nova e Convivio).
Lingua: ItalianoPag. 11-35
Etichette: Autobiografia, Dantismo, Profezia, Dante Alighieri, Penitenza, Profetismo, Salmi,
Titolo articolo: Le lettere volgari sul libero arbitrio e la predestinazione di Gasparo Contarini
L’articolo tratta di due lettere volgari di Gasparo Contarini, che entrano nel vivo del dibattito religioso del tempo. La prima, sul libero arbitrio, fu indirizzata a Vittoria Colonna il 13 novembre 1536 e pubblicata a Firenze solo nel 1558. La seconda, sulla predestinazione, fu scritta il 12 giugno 1537 a Lattanzio Tolomei e fu pubblicata solo nel 1961 da Aldo Stella. Le lettere meritano un certo interesse non solo per la statura dell’autore, ma anche perché rappresentano un momento di riflessione ed elaborazione teorica destinato a segnare la carriera spirituale del cardinale e il più ampio dibattito filosofico e religioso negli anni che preparano il Concilio di Ratisbona.
Lingua: ItalianoPag. 37-50
Etichette: Epistolario, Libero arbitrio, Lingua volgare, Gasparo Contarini, Predestinazione, Volgare, lettere,
Titolo articolo: Come «accordare le cetre lascive a’ sacri concenti»: i Fiori celesti di G. B. Andreini
Lo studio analizza un manoscritto seicentesco di materia lirico-devozionale, registrato con il titolo di Fiori celesti sotto il nome del famoso attore-autore Giovan Battista Andreini, che nei tardi anni Trenta del secolo avrebbe oπerto in dono al «principe Ippolito Estense» questa breve raccolta poetica, letteralmente raccogliendo non solo importanti motivi tematici e formali tipici del periodo barocco, rintracciabili attraverso mappature intertestuali mirate, ma anche interi componimenti dell’Andreini ripresi da altre sue opere più, o meno, celebri, quali il Teatro celeste e Il Sacrificio.
Lingua: ItalianoPag. 51-64
Etichette: Inedito, XVII secolo, Barocco, Estensi, Lirica devozionale,
Titolo articolo: Sceneggiare il racconto di Adamo. Parabola di un soggetto biblico nel teatro italiano tra Sei e Settecento
Il contributo si propone di sondare la tradizione dei testi drammaturgici incentrati sul racconto biblico della caduta di Adamo ed Eva composti tra Seicento e Settecento. L’analisi mira a mostrare come questa tradizione appaia meno compatta di quanto supposto: nelle pieghe dei singoli drammi emergono infatti di volta in volta istanze culturali anche molto diverse. La messa in scena dell’episodio narrato brevemente dalla Genesi oπre ai drammaturghi la possibilità di misurarsi di volta in volta con grandi questioni di natura teologica, politica, filosofica e giuridica che venivano dibattute vivacemente all’epoca, assumendo precise posizioni all’interno di queste controversie. Il quadro che emerge, nell’esplorazione della fortuna seicentesca di questo soggetto fino all’esaurimento, nel pieno Settecento, della sua forza propulsiva, è sfaccettato e talora sorprendente: il racconto di Adamo non appare infatti patrimonio esclusivo di teologi e gesuiti, ma viene impiegato anche da aristotelici radicali, libertini, materialisti, teorici dell’assolutismo, per veicolare in ogni occasione una diversa Weltanschauung.
Lingua: ItalianoPag. 65-85
Etichette: Bibbia, Filosofia, Genesi, XVII secolo, XVIII secolo, Adamo, Filosofia Politica, Teatro Biblico,
Titolo articolo: Innodia latina e satira volgare: una polemica letteraria del primo Settecento ferrarese
L’articolo riesamina la polemica centrata sul valore e i caratteri dell’innodia mediolatina, che si accese a Ferrara nel 1724-1725 e vide come avversari Girolamo Baruffaldi e il cardinale Cornelio Bentivoglio d’Aragona, Legato di Romagna e, soprattutto, dominus della vita culturale cittadina del tempo. Il Bentivoglio orchestrò gli attacchi, coperti da anonimato, contro alcuni inni latini di monsignor Girolamo Crispi, arcivescovo di Ravenna, con cui esistevano vecchie ruggini. La disputa coinvolse il Baruffaldi, uomo del Crispi, che intervenne, sotto pseudonimo, contro le censure agli inni, difendendo i presunti spropositi di lingua e dottrina, con un capitolo satirico che qui si pubblica in edizione critica e commentata, dopo un’imperfetta edizione postuma.
Lingua: ItalianoPag. 87-105
Etichette: Satira, Tradizione, XVIII secolo, Innodia Latina, Solecismi, Ferrara
Titolo articolo: Iesus e/o Iesus Christus nell’uso di Francesco Barbaro umanista veneziano
La breve nota intende fissare alcuni punti di riferimento per una ricerca più ampia sul tema del nome di Gesù e sul suo culto fervido in san Bernardino da Siena. Punto di partenza sono alcune testimonianze della formula «Iesus Christus» segnalate già dal 1904 da Remigio Sabbadini in testimonianze epistolari autentiche e in una nota di possesso di un codice di Basilio appartenuto a Francesco Barbaro (Marc. gr. ii, 183 = 1000), qui integrate con un altro codice (Laur. Acquisti e Doni 280). Sono illustrate anche le circostanze religiose e storiche relative alla difesa che san Bernardino dovette organizzare contro accuse di eterodossia, provenienti da ambienti umanistici molto influenti presso il papa Martino V, rappresentati da Poggio Bracciolini in particolare, ma anche dal Valla e da Andrea Biglia.
Lingua: ItalianoPag. 109-112
Etichette: Francesco Barbaro, Poggio Bracciolini, Remigio Sabbadini, San Bernardino da Siena, Iesus Christus,
Titolo articolo: La poetica davidica nelle riscritture volgari del Cinquecento. Considerazioni in margine ai più recenti studi
Richiamandosi agli studi più recenti, soprattutto al saggio di Ester Pietrobon, La penna interprete della cetra. I «Salmi» in volgare e la poesia spirituale italiana nel Rinascimento (2019), il contributo riassume le vicende dei volgarizzamenti biblici cinquecenteschi che, in un arco temporale di poco più di cento anni (1471-1596), si intrecciarono con la censura ecclesiastica, con l’affermarsi del Petrarchismo spirituale e con una febbrile sperimentazione di forme poetiche, resa possibile dall’assunzione del volgare come lingua sacra. Nelle numerose riscritture di quegli anni, i poeti si misurarono con la voce del poeta-cantore David, la cui imitatio diventò la cifra di una letteratura impegnata sul fronte devozionale e poetico, basata sul triangolo fondamentale autore, testo e pubblico.
Lingua: ItalianoPag. 113-120
Etichette: Censura, Letteratura religiosa, Petrarchismo, Volgarizzamento, XV secolo, XVI secolo, Censura Ecclesiastica, Petrarchismo Spirituale,
Titolo articolo: Storia, politica, religione: in margine a due lavori recenti su Lodovico Antonio Muratori
La breve nota ripercorre gli studi che hanno segnato la ‘riscoperta’ di Lodovico Antonio Muratori, concentrandosi sui due più recenti, che ribadiscono la sua importanza nel panorama culturale del Settecento, come portatore di un modello di storiografia già orientato in senso moderno, sostanziato di pietà cristiana e di prudenza borghese, attento agli aspetti del benessere sociale ed economico, all’insegna della moderazione, della medietas, anche in ambito religioso, che l’Illuminismo chiamerà Ragione.
Lingua: ItalianoPag. 121-125
Etichette: Economia, Illuminismo, Politica, Storiografia, Gusto, Riforma,
Titolo articolo: Fra Liberata e Conquistata: nuove prospettive sulle fonti sacre tassiane
Il contributo ripercorre le principali tappe della storia della critica intorno ai rapporti fra l’opera di Torquato Tasso e la sfera del sacro. A partire dalle biografie secentesche sino alle indagini contemporanee, si mette in luce come l’attenzione degli studiosi, di conserva con il progressivo tramontare di letture influenzate ideologicamente, si sia via via spostata dagli aspetti biografici e confessionali a quelli più squisitamente letterari ed esegetici. La seconda parte del saggio si concentra sul genere epico, analizzando – sulla scorta di una monografia di Ottavio Ghidini, messa in dialogo con altri recenti studi sull’argomento – alcune nuove acquisizioni circa la presenza e il ruolo delle fonti bibliche, patristiche e devozionali nella Gerusalemme liberata e nella Gerusalemme conquistata.
Lingua: ItalianoPag. 127-136
Etichette: Torquato Tasso, Fonti Sacre, Gerusalemme Liberata, Gerusalemme conquistata,