Rivista di letteratura italiana | 2023 | N. 3

Anno 2023 – Annata: XLI – N. 3
Numero monografico: «Nova salamandra al mondo»: studi per il centenario di Gaspara Stampa
A cura di Paolo Perilli

Titolo articolo: Prime pagine e sommario
Lingua: Italiano
Pag. 3-7
Etichette:

Autore/i articolo: Daria Perocco
Titolo articolo: Introduzione. Fra «salamandra» e «fenice»: per i cinquecento anni di Gaspara Stampa

Una serie di notizie incerte avvolgono Gaspara Stampa, la poetessa del Cinquecento che è stata maggiormente trascurata nel secolo in cui visse e poi, quasi per contrappasso, più lodata dalla critica a noi contemporanea. Dubbi e incertezze che cominciano dalla data di nascita, la cui ricorrenza del cinquecentenario noi vogliamo celebrare nel 2023, ma che è solo una data presunta, a cui ci avviciniamo con deduzioni logiche fornite dalle conoscenze in nostro possesso, ma che non è provata da documenti certi e finiscono con la vera causa della morte che è attestata, sì, in un giorno ben preciso, il 23 aprile 1554, ma che è motivata con quella definizione di ‘febbri’ presenti da più giorni che non ce ne spiegano la vera ragione o origine. Ancora oggi, nonostante il grande interesse che la figura di Gaspara ha suscitato, la parte più importante delle notizie su di lei deriva da quanto ella stessa ci ha voluto raccontare nei suoi versi e sua sorella Cassandra ha anticipato nell’introduzione alla princeps delle sue poesie, edizione uscita postuma a pochi mesi di distanza dalla morte.

Lingua: Italiano
Pag. 11-16
Etichette: Critica letteraria, Letteratura femminile, Letteratura rinascimentale, Petrarchismo, Poesia, XVI secolo, Abdelkader Salza, Gaspara Stampa,

Autore/i articolo: Riccardo Drusi
Titolo articolo: Appunti sul registro pastorale nell’opera di Gaspara Stampa

L’opera poetica di Gaspara Stampa osserva con notevole fedeltà il modello petrarchesco, ma nel medesimo tempo di quel modello varca discretamente il perimetro, orientadosi verso nuovi territori stilistici. Da questa oltranza il contributo presente prende spunto per esaminare come la Stampa inclini talora al genere bucolico, sia pure in maniera poco appariscente, e così guardi ad analoghe esperienze che, nel medesimo genere, altri poeti di medio Cinquecento andavano conducendo. Sono inoltre considerate alcune funzioni specifiche cui l’elemento pastorale risponde nell’insieme complessivo delle rime della poetessa.

Pag. 33-50
Etichette: Allegoria, Petrarchismo, Poesia pastorale, XVI secolo, Antonio Brocardo, Benedetto Varchi, Bernardo Cappello, Bernardo Tasso, Collaltino di Collalto, Domenico Venier, Gaspara Stampa, Giorgio Gradenigo, Girolamo Parabosco, Jacopo Sannazaro, Publio Virgilio Marone, Tito Calpurnio Siculo, registri stilistici, toponomastica veneta,

Autore/i articolo: Monica Farnetti
Titolo articolo: Carte gioconde. Annotazioni sul capitolo «Non aspettò giamai focoso amante»

Il contributo si concentra sull’eponimo capitolo ternario di Gaspara Stampa, inserendolo nella tradizione che gli corrisponde e rilevando ciò che di tale tradizione esso rimodula e innova. Trattandosi di un’epistola missiva diretta a un’amica, l’autrice piega infatti alla propria specifica e autentica necessità comunicativa e affettiva gli stilemi propri al genere, di conio maschile, che la fortuna delle Eroidi ovidiane ha reso prospero fra fine Quattrocento e primo Cinquecento. E sollecita così una riflessione sulle amicizie femminili, escluse dalla millenaria disputa in materia di amicizia e ancora in attesa di un’opportuna elaborazione teorica.

Lingua: Italiano
Pag. 51-63
Etichette: Amicizia, Donne, Elegia, Letteratura femminile, Letteratura rinascimentale, XVI secolo, Gaspara Stampa, capitolo ternario, epistola, letizia,

Autore/i articolo: Francesco Sberlati
Titolo articolo: «Un effetto raro». I madrigali

Nel Cinquecento il madrigale rappresenta la forma metrica più libera e aperta della tradizione lirica, anche per i suoi diretti rapporti con la musica e il canto. Questo saggio esamina la peculiare e inusuale fisionomia dei madrigali della Stampa e ne analizza la successione di endecasillabi e settenari sulla base dei procedimenti prosodici, i vari schemi rimici, la sequenza della dettagliata selezione linguistica, mettendo in evidenza la peculiarità di certe espressioni metaforiche. Inoltre ipotizza che i numerosi brani in cui le affinità fonetiche, ritmiche, lessicali e stilistiche appaiono particolarmente stringenti si possano spiegare solo partendo dalla considerazione che essi derivino da un preciso progetto sperimentale elaborato consapevolmente dalla poetessa.

Lingua: Italiano
Pag. 65-74
Etichette: Madrigale, Metafora, Metrica, XVI secolo, Gaspara Stampa, linguaggio metaforico, norme retoriche, prosodia, versificazione,

Autore/i articolo: Damiano Acciarino
Titolo articolo: Per un lessico metaforico nelle Rime d’amore di Gaspara Stampa

Il presente contributo svolge una prima ricognizione delle metafore presenti nelle Rima d’amore di Gaspara Stampa. Da questa indagine, che comporta la catalogazione dei tropi costitutivi dell’immaginario della poetessa per campi semantici, emerge una complessa trama di rimandi letterari e simbolici da cui sarà possibile identificare anche alcune fonti, che aiuteranno a definire meglio il contesto culturale in cui l’opera venne composta.

Lingua: Italiano
Pag. 75-100
Etichette: Metafora, Petrarchismo, Poesia lirica, Rinascimento, XVI secolo, Gaspara Stampa,

Autore/i articolo: Marco Bizzarini, Pino Marchetti
Titolo articolo: Gaspara Stampa tra musica ed eterodossia

L’inclinazione di Gaspara Stampa per la musica è nota, anche se sottovalutata. La poetessa fu non solo una cantatrice al liuto, nel cui repertorio figuravano madrigali di Arcadelt, ma probabilmente anche una compositrice. Riguardo ai cenacoli musicali con cui fu in contatto si osserva che alla loro base vi era sovente un’adesione a idee eterodosse. Singolare il caso di Girolamo Ferlito cui si deve un giudizio infamante sulla Stampa: costui dopo l’aggregazione ai Dubbiosi diventerà pastore di una chiesa riformata a Londra. Più che chiedersi se Gaspara fosse un’amante sincera o una cortigiana, sarebbe dunque opportuno capire quale fosse la sua posizione dopo il raffreddarsi di tante adesioni al protestantesimo dovute all’inquisizione.

Lingua: Italiano
Pag. 103-119
Etichette: Eterodossia, Madrigale, Musica, XVI secolo, Gaspara Stampa, Girolamo Ferlito, Jacob Arcadelt, Orazio Brunetto, Perissone Cambio, liuto,

Autore/i articolo: Tiziana Plebani
Titolo articolo: Scritture femminili e mondo editoriale a Venezia al tempo di Gaspara Stampa

Tra il 1540 e il 1560 le stamperie veneziane pubblicarono molte opere scritte da donne. Il saggio illumina le ragioni di tale accoglienza, dipesa da un lato dall’effervescenza del mondo editoriale lagunare e dall’accresciuta alfabetizzazione delle donne, nonché dalla comparsa del pubblico di lettrici e di un maggior numero di scrittrici. Un ruolo decisivo si deve anche alla presenza di alcuni giovani letterati, per lo più non veneziani, che giunsero in città per lavorare come traduttori, curatori e consulenti nelle officine tipografiche: costoro cercarono di integrarsi anche attraverso la frequentazione dei salotti delle cortigiane letterate. L’ambiente culturale veneziano era infatti aperto a nuovi stili di vita e di relazioni tra i sessi e una corrente filogina influenzò alcuni editori.

Lingua: Italiano
Pag. 121-133
Etichette: Editoria, Letteratura femminile, XVI secolo, cortigiane, filoginia, letterate, poligrafi, ridotti, salotti, Venezia

Autore/i articolo: Pierandrea Moro
Titolo articolo: Il grande amore di Gaspara Stampa: Collaltino di Collalto

Il nobile Collaltino di Collalto, nato nel 1523, apparteneva al casato dei conti di Treviso, detti poi conti di Collalto e San Salvatore. Figlio di Manfredo, uno dei protagonisti del mecenatismo veneziano del XVI secolo, venne avviato sia al mestiere delle armi, come da tradizione familiare, sia alle arti e alle lettere per l’influenza della madre Bianca Maria di Collalto. Perfettamente a suo agio, come anche il fratello Vinciguerra, nella Venezia dei circoli artistici e letterari, alternò sempre alle campagne militari lunghi soggiorni nella città lagunare dove conobbe Gaspara Stampa. Collaltino fu bandito dal governo della Serenissima per alcune scorrerie armate sul territorio della Repubblica, morì, non si conosce quando e dove, probabilmente in età ancora giovane

Lingua: Italiano
Pag. 135-140
Etichette: Guerra, Mecenatismo, Nobiltà, Poesia, XVI secolo, Collaltino di Collalto, arti e lettere, banda armata, conte, mestiere delle armi, Venezia

Autore/i articolo: Franco Arato
Titolo articolo: «Cantando in voce soavissima canzoni leggiadre». Alessandro Zilioli biografo di Gaspara Stampa

La breve vita di Gaspara Stampa è stata spesso oggetto di resoconti inattendibili. Il saggio illustra la più antica biografia di Gaspara, scritta intorno al 1640 dallo storico veneziano Alessandro Zilioli nel suo trattato Dei poeti italiani. Secondo il resoconto di Zilioli, Gaspara fu una cortigiana onorata, redenta dal proprio ingegno e orgogliosa della vita libera che aveva scelto per sé. La moderna erudizione ha confermato tale profilo, reso familiare al grande pubblico dai poeti e dai romanzieri novecenteschi.

Lingua: Italiano
Pag. 141-148
Etichette: Biografia, XVII secolo, Alessandro Zilioli, Gaspara Stampa, cortigiana onorata, Venezia

Autore/i articolo: Veronica Andreani
Titolo articolo: Luisa Bergalli editrice delle Rime di Gaspara Stampa

Il saggio analizza l’edizione settecentesca delle Rime di Gaspara Stampa (Venezia, Piacentini, 1738) curata da Luisa Bergalli. Poetessa, drammaturga, traduttrice e studiosa di letteratura, la Bergalli è figura di raccordo tra vari personaggi coinvolti a vario titolo nell’edizione (Antonio Rambaldo di Collalto, Apostolo Zeno, Rosalba Carriera e la sua allieva Felicita Sartori), e attraverso questo lavoro aggiunge un ulteriore tassello al programma di recupero e valorizzazione della scrittura femminile avviato, quando era poco più che ventenne, con i Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d’ogni secolo (Venezia, Mora, 1726), prima antologia di questo tipo realizzata da una donna.

Lingua: Italiano
Pag. 149-161
Etichette: Arcadia, XVIII secolo, Gaspara Stampa, Luisa Bergalli, casata Collalto,

Autore/i articolo: Monica Giachino
Titolo articolo: «S’io dovessi provare l’autenticità». Il personaggio di Gaspara Stampa nell’Ottocento letterario

Il saggio intende ripercorrere le vicende di Gaspara Stampa nell’immaginario dell’Ottocento, da Diodata Saluzzo Roero, a Luigi Carrer, a Jacopo Cabianca, ad altre voci minori. Fortuna, o sfortuna, complici anche le scarse notizie biografiche tramandate e l’innegabile vocazione melodrammatica di quelle poche. Testi narrativi, drammi, versi di vario metro e misura, numerosi soprattutto nella stagione della letteratura storica, restituiscono la fisionomia di un personaggio in cui un’epoca rispecchia anche se stessa.

Lingua: Italiano
Pag. 165-179
Etichette: Letteratura italiana, Ricezione, Gaspara Stampa, personaggio,

Autore/i articolo: Elissa Weaver
Titolo articolo: La fortuna di Gaspara Stampa nel mondo anglo-americano

Il saggio segue la fortuna di Gaspara Stampa nel mondo anglo-americano dal 1615 fino ad oggi. Traccia i momenti più importanti nella storia della sua recezione: 1881 quando Eugene Benson pubblicò uno studio sulla sua vita e sulle opere e Julia Fletcher tradusse in inglese ventuno delle sue rime; dopo cent’anni di silenzio, negli anni 1970 e 1980 studi sulle opere della Stampa cominciano ad apparire, ispirati dal femminismo della cosiddetta ‘seconda ondata’ e dall’interesse degli studiosi verso il petrarchismo. Fiora Bassanese pubblicò uno studio monografico sulla Stampa nel 1982 e da allora le Rime di Gaspara Stampa continuano a ricevere attenzione critica e favore. Nel 2010 apparve la prima traduzione inglese di tutte le Rime a cura di Jane Tylus e Troy Tower.

Lingua: Italiano/Inglese
Pag. 181-195
Etichette: Antologia, Edizione, Femminismo, Fortuna editoriale, Petrarchismo, Traduzione, Gaspara Stampa, fortuna critica, studi,

Autore/i articolo: Susanne Winter
Titolo articolo: La ricezione di Gaspara Stampa nell’area germanofona

La ricezione delle Rime di Gaspara Stampa avvenne molto tardi nell’area germanofona in un’antologia del XVIII secolo. In compenso, la ricezione novecentesca è un fenomeno straordinario sia per quel che riguarda la traduzione delle poesie di Gaspara Stampa che per la sua presenza in testi letterari di Rainer Maria Rilke, Isolde Kurz e Ingeborg Bachmann. Il saggio si propone di presentare la ricca serie di traduzioni di Magda Janssen, Leo Graf Lanckoroński e Eva Martersteig pubblicatein sette volumi di vario formato tra il 1922 e il 1948, sottolineando il ruolo decisivo di Rilke, e l’ultima traduzione di Christoph Ferber uscita nel 2002, nonché la presenza delle poesie di Gaspara Stampa nelle antologie di poesia italiana in lingua tedesca.

Lingua: Italiano/Tedesco
Pag. 197-213
Etichette: Antologia, Ricezione, Traduzione, Christoph Ferber, Eva Martersteig, Gaspara Stampa, Ingeborg Bachmann, Isolde Kurz, Leo Lanckoroński, Magda Janssen, Maria Lanckorońska, Rainer Maria Rilke, ricezione creativa,

Autore/i articolo: Francesca Favaro
Titolo articolo: Gaspara Stampa e la sintomatologia d’amore, da Saffo al Fuoco di Gabriele d’Annunzio

Dalla superstite poesia dell’antica Saffo un’impronta di fiamma sembra imprimersi, a unire di lontano le due rimatrici, nei versi di Gaspara Stampa, citata, proprio in virtù di questo timbro stilistico, nel romanzo Il Fuoco di Gabriele d’Annunzio. Il saggio si propone dunque di cogliere le similarità esistenti tra la concezione dell’amore che fu propria di Saffo e quella mostrata nelle sue Rime da Gaspara Stampa, soffermandosi infine sulla rinnovata ‘realizzazione’ che di tale idea offrono alcune intense pagine del romanzo dannunziano: esse ci mostrano infatti, ancora una volta, una donna e un’artista – Foscarina, ispiratrice e amante di Stelio Èffrena – come l’unica davvero in grado di sentire e di illustrare la sintomatologia della passione.

Lingua: Italiano
Pag. 215-223
Etichette: Gabriele d'Annunzio, Gaspara Stampa, Saffo, Il Fuoco, sintomatologia d’amore, Venezia

Autore/i articolo: Luisa Avellini
Titolo articolo: Gaspara Stampa: un «Segno sul muro» di Maria Bellonci

Il contributo intende riflettere sul profilo della maggiore poetessa del Cinquecento tramite l’interpretazione narrativa, storicamente meditata ma solidale, che ne ha offerto Maria Bellonci a partire da un programma radiofonico del 1951 per giungere al ritratto storico e letterario raccolto nel volume postumo Segni sul muro: titolo di un singolo elzeviro risalente al 1947 che, diventato il titolo generale dell’intero insieme di interventi giornalistici pubblicati nel 1988, va interrogato per il suo manifesto riferimento al noto Il segno sul muro firmato nel 1917 da Virginia Woolf.

Lingua: Italiano
Pag. 225-237
Etichette: Radio, Gaspara Stampa, Maria Bellonci, Segni sul muro, Sorellanza,