Rivista di letteratura italiana | 2022 | N. 3

Anno 2022 – Annata: XL – N. 3
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Giuseppe Cannavò
Titolo articolo: Vicissitudini di «Vera città/cittade». Politica e paradisi tra Purgatorio XVI 96 e Monarchia III XVI 17

Si propone di leggere «vera cittade» di Purg XVI 96 alla luce della simillima espressione «vera città» (XIII 95) con cui Sapìa si riferisce al paradiso celeste; si riconosce che il «re» di XVI 95 deve avere una qualche notizia della meta ultraterrena dei sudditi per non correre il rischio di sviarli da essa, che resta di competenza del Papa; l’esempio di Giustiniano, legislatore dell’umanità solo dopo la conversione dal monofisismo all’ortodossia, conferma la necessità che la guida temporale abbia cognizione delle realtà celesti. Tale spiegazione delle parole di Marco Lombardo risulterà coerente col resto del suo discorso, così come l’immagine dei due soli cui egli ricorre apparirà compatibile con quella del sole e della luna nella Monarchia.

Lingua: Italiano
Pag. 9-24
Etichette: Aristotele, Arrigo VII, Dante Alighieri, Giustiniano, Sant'Agostino, Cinquecento Diece e Cinque, Imperatore, Papa, Veltro, luna, paradiso celeste, paradiso terrestre, sole,

Autore/i articolo: Sandra Carapezza
Titolo articolo: La regina Vashti nel De mulieribus admirandis di Antonio Cornazano

Il De mulieribus admirandis di Antonio Cornazano (1467, inedito) inaugura il genere del libro delle vite di donne illustri in volgare. Il saggio, dopo avere presentato l’opera, si concentra sugli elementi di novità rispetto ai due precedenti dichiarati dallo stesso autore: Plutarco e Boccaccio. Viene analizzato in particolare il capitolo dedicato alla regina persiana Vashti, in relazione alle fonti (Libro di Ester e Flavio Giuseppe), ma anche ad altre biografie di donne esemplari incluse nell’opera (Eva, Giuditta e Marianne). Emerge che la scelta di trattare di questo personaggio e il modo in cui è condotta la narrazione risentono del contesto cortigiano e rivelano l’influenza esercitata dalla poesia petrarchesca sull’autore.

Lingua: Italiano
Pag. 25-43
Etichette: XV secolo, Antonio Cornazano, Giovanni Boccaccio, Ester, Vashti, donne illustri, exempla,

Autore/i articolo: Antonio Di Silvestro, Giuseppe Canzoneri, Christian D’Agata, Miryam Grasso
Titolo articolo: Per un’edizione digitale delle opere di Giovanni Verga: rappresentazione del testo e modelli di codifica (con alcuni esempi sulle novelle)

Il contributo propone una riflessione sulle modalità di rappresentazione e fruizione digitale dei testi verghiani in molteplici modalità, dalla riproduzione e trascrizione del manoscritto all’edizione delle varianti a stampa. Assumendo come testi campione alcune novelle di vari periodi si discutono alcune pratiche largamente diffuse nell’ambito della filologia digitale, con particolare attenzione al modello di codifica del testo proposto dalla Text Encoding Initiative (TEI) e ad aspetti quali la resa dell’apparato critico e degli interventi correttori e le possibilità di fruizione legate all’interfaccia scelta. Il tutto nell’ottica di una rinnovata pratica ecdotica di mediazione culturale che sappia far emergere le potenzialità dell’approccio digitale.

Lingua: Italiano
Pag. 45-66
Etichette: Filologia digitale, Giovanni Verga, Novelle, codifica dei testi xml-tei,

Autore/i articolo: Ilaria Ottria
Titolo articolo: Squarci ecfrastici in Tu vipera gentile di Maria Bellonci

L’ecfrasi riveste una funzione essenziale in numerose opere di Maria Bellonci. Soffermandosi su Tu vipera gentile (1972), il presente contributo esamina i passaggi dedicati alla descrizione di opere d’arte, in particolare dipinti e sculture. Tali brani rivelano come l’autrice abbia tratto ampia ispirazione da alcuni celebri luoghi e opere d’arte delle città di Mantova e Milano, in cui sono ambientati i tre racconti Delitto di Stato, Soccorso a Dorotea e Tu vipera gentile. Inoltre, l’articolo cerca di mettere in luce la presenza di vari motivi topici della letteratura di tipo ecfrastico, come l’importanza del ruolo ricoperto dal soggetto osservante e il rapporto che intercorre tra descrizione e narrazione.

Lingua: Italiano
Pag. 67-82
Etichette: Ecfrasi, Maria Bellonci, Gonzaga, Visconti, Mantova, Milano

Autore/i articolo: Elena Rondena
Titolo articolo: Eugenio Corti tra fabbriche, sirene e tute arancioni. Indizi in archivio

Eugenio Corti è noto soprattutto per il Cavallo rosso, un romanzo che, nonostante un grandissimo successo di pubblico, non ha ancora avuto il giusto riconoscimento dalla critica letteraria; eppure quell’opera monumentale racchiude numerosi percorsi tematici che meritano di essere approfonditi. Uno di questi è relativo alle questioni inerenti al processo di industrializzazione della società italiana. Con il presente contributo si vuole aprire la strada a possibili confronti con opere e autori che hanno sentito il bisogno e la necessità di riflettere sui cambiamenti che si sono verificati nel dopoguerra. Si vuole cercare, dunque, di definire il ritratto di un Corti autore importante anche per la letteratura legata alle tematiche della fabbrica.

Lingua: Italiano
Pag. 83-98
Etichette: Fabbrica, Eugenio Corti, Ambrosiana, Il cavallo rosso, industria,

Autore/i articolo: Alessandro Moro
Titolo articolo: Antonio Porta e il progetto di riscrittura del canto V dell’Inferno dantesco

Il presente contributo verte su La mia versione del canto V dell’inferno dantesco di Antonio Porta, una riscrittura di Inf. V pubblicata postuma nel 1991, ma frutto di un progetto risalente a metà anni ottanta, a cui partecipò anche l’artista Gianfranco Baruchello occupandosi della parte visiva. Si propongono innanzitutto alcuni rilievi filologici riguardo alla genesi dell’opera, identificando in un documento inedito del Fondo Porta una stesura più tarda rispetto alla versione sinora nota, da considerare quindi l’ultima volontà d’autore attestata. Segue una messa a fuoco critica dell’opera, condotta analizzando l’esito testuale e interrogandosi sulle ragioni sottese alla peculiare strategia di riscrittura messa in atto da Porta.

Lingua: Italiano
Pag. 99-111
Etichette: Traduzione, Antonio Porta, Dante Alighieri, Gianfranco Baruchello, Inferno, Paolo e Francesca, ricezione dantesca, riscrittura,

Autore/i articolo: Jean-Jacques Marchand
Titolo articolo: Letteratura, impegno femminile e riflessioni di viaggio nel carteggio di Gina Lombroso Ferrero con lo scrittore Edouard Rod

Il carteggio fra l’antropologa e sociologa Gina Lombroso Ferrero e lo scrittore e critico svizzero Edouard Rod comprende una ventina di lettere scritte fra il 1906 e il 1909. L’interesse del carteggio, pubblicato in appendice, è doppio: da una parte consente di evidenziare come in Gina Lombroso stavano già maturando nel primo decennio del Novecento concetti che verranno sviluppati nei saggi degli anni Dieci-Venti, quali la visione della donna nella società, la valutazione di opere letterarie in una prospettiva femminile e l’apertura a problematiche socioeconomiche nel continente americano; d’altra parte reca un ulteriore tassello alla conoscenza della fortuna dell’opera di Rod all’estero e della sua apertura critica al cosmopolitismo.

Lingua: Italiano
Pag. 115-140
Etichette: Antropologia, Carteggio, Critica letteraria, Femminismo, Letteratura francese, Carteggio letterario, letteratura francese del Novecento, sociologia e psicologia dell’emigrazione, studi di genere,

Autore/i articolo: Thomas Persico
Titolo articolo: Modularità e simmetrie nella metrica del primo Gozzano: i Sonetti del Ritorno

In questo lavoro si analizzano le strutture ritmiche, la modularità e le simmetrie metriche rintracciabili nei Sonetti del Ritorno, giovanile raccolta di Guido Gozzano. Questi testi, composti tra il 1904 e il 1907, sono particolarmente coesi: nella loro configurazione è evidente il riutilizzo di formule di versificazione e modelli che concorrono a costituire una silloge fortemente unitaria.

Lingua: Italiano
Pag. 143-152
Etichette: Metrica, Ritmo, Sonetto, Guido Gozzano,

Autore/i articolo: Carolina Tundo
Titolo articolo: Un nuovo modello narrativo: il giallo mediterraneo di Andrea Camilleri

Nel verificare l’aderenza dei primi otto romanzi del ciclo di Montalbano, composti da Andrea Camilleri nell’arco del decennio 1994-2004, al nuovo modello narrativo del cosiddetto giallo mediterraneo, è emersa la presenza di un nucleo di tratti ricorrenti, quali la tematizzazione dell’elemento spaziale, la rilevanza attribuita al protagonista all’interno dell’apparato narrativo e, infine, il linguaggio che risulta trattato sia come oggetto sia come soggetto del narrare. Si tratta di elementi portanti della narrativa poliziesca di Camilleri, che paiono coincidere proprio con i caratteri peculiari del giallo mediterraneo.

Lingua: Italiano
Pag. 153-162
Etichette: Giallo, Letteratura poliziesca, Andrea Camilleri, giallo mediterraneo, romanzo poliziesco, Sicilia