Rivista di letteratura italiana | 2022 | N. 2

Anno 2022 – Annata: XL – N. 2
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Moreno Savoretti
Titolo articolo: Modelli antichi e classicismo volgare nella Flora di Luigi Alamanni

Il saggio prende in esame la Flora, commedia in versi di Luigi Alamanni pubblicata probabilmente senza il suo consenso pochi giorni prima della morte e ancora poco studiata. L’analisi si concentra in particolare su tre aspetti: le fonti, con la ripresa pressoché esclusiva delle commedie di Plauto e Terenzio, a scapito dei modelli volgari e della realtà contemporanea; la sostanziale rinuncia alla resa comica della commedia per privilegiare la ricerca della coerenza e della linearità, in nome di un preciso progetto di classicismo volgare; il linguaggio, poco sfruttato in chiave comica, a differenza di quanto avviene nelle commedie cinquecentesche, e usato invece per caratterizzare i personaggi in base al ruolo e all’appartenenza sociale.

Lingua: Italiano
Pag. 9-21
Etichette: Commedia, Teatro, XVI secolo, Luigi Alamanni, Flora, teatro cinquecentesco,

Autore/i articolo: Lavinia Spalanca
Titolo articolo: Scrittura come vendetta. Gli Inferni di Anton Francesco Doni fra realismo allegorico e sintassi manierista

Ad alimentare gli Inferni, edito da Anton Francesco Doni nel 1553, è una forte vis polemica insieme a una costante vena metaletteraria. Contaminando il modello dantesco con innumerevoli altre fonti – dalla letteratura odeporica a quella utopica, dalla prosa religiosa alla poesia burlesca – lo scrittore concepisce un’opera irriducibile ad un genere predefinito, aperta al gioco intertestuale e all’interazione fra testo e immagini. In una prosa eccentrica e originale, frutto della sua sensibilità manieristica, Doni ci consegna una potente allegoria della condizione umana, uno specchio rovesciato del mondo come la luna ariostesca, brandendo la penna come una spada per smascherare – tra moralità e ironia – le menzogne della società del tempo.

Lingua: Italiano
Pag. 23-41
Etichette: Allegoria, Distopia, Parodia, Potere, Satira, Tradizione, Visione, Anton Francesco Grazzini, Burchiello, Dante Alighieri, Lodovico Domenichi, Matteo Palmieri, Pietro Aretino, Fantasia, manierismo, metaletteratura, modernità, sapere,

Autore/i articolo: Loretta Marcon
Titolo articolo: Sulla conoscenza di una pagina dello Zibaldone prima della sua pubblicazione: il giudizio su Vincenzo Monti in Giacomo Zanella

Il contributo rappresenta la terza parte di una ricerca iniziata grazie al ritrovamento di una lettera inedita del 1872 di Giacomo Zanella alla quale era allegato l’apografo di una pagina dello Zibaldone leopardiano, a quel tempo sconosciuto. Nel presente lavoro si discute del giudizio su Vincenzo Monti, espresso da Leopardi tra il 1818 e il 1819, che lo stesso Zanella cita in un suo discorso del 1880. In una sorta di trait d’union si ripresenta il quesito già affrontato sulla conoscenza di alcune pagine dell’opera circa un ventennio prima della sua pubblicazione. Per formulare un’ipotesi vengono dunque rivisti i più noti criteri interpretativi della scrittura leopardiana nel tentativo di verificare la possibile esistenza di eventuali minute.

Lingua: Italiano
Pag. 43-55
Etichette: Giacomo Leopardi, Giacomo Zanella, Vincenzo Monti, Zibaldone di pensieri, appunti preliminari per lo Zibaldone, dispersione dei manoscritti leopardiani,

Autore/i articolo: Francesca Favaro
Titolo articolo: Il rapporto fra medici e malati nelle novelle di Giovanni Verga: alcuni esempi

Nel corpus novellistico di Giovanni Verga (come del resto nelle pagine dell’amico Capuana) quella del medico è una presenza frequente, sebbene spesso tratteggiata con rapidi cenni. La necessità di misurarsi con la debolezza del corpo e della psiche pone infatti i personaggi verghiani inevitabilmente a contatto con lo specialista da cui ci si attende, se non la guarigione, quantomeno sollievo e aiuto. Il contributo si propone dunque di indagare alcune delle forme con cui Verga, nelle novelle, illustra il rapporto medico-malato.

Lingua: Italiano
Pag. 57-73
Etichette: Malattia, Giovanni Verga, Novelle, medici, pazienti,

Autore/i articolo: Patrizia Zambon
Titolo articolo: Il prato in fondo al mare di Stanislao Nievo e i suoi primi lettori (Garboli, Pontiggia, Sereni, Pasolini)

Il saggio svolge una lettura di interpretazione del genere letterario e dei temi del romanzo d’esordio di Stanislao Nievo, edito nel 1974. Si costruisce in dialogo con i (grandi) lettori professionali che valutarono e accolsero l’opera nella collana degli «Scrittori italiani e stranieri» della Arnoldo Mondadori Editore, e dibatterono della sua originale composizione, «un racconto-labirinto, e, nello stesso tempo, un itinerario magico, un’inquietante metafora che prende, a volta a volta, l’aspetto di un “giallo”, di un racconto di mare, di un’inchiesta giornalistica»; e con l’inziale, precoce, recensione che gli dedicò Pier Paolo Pasolini sulle colonne della rivista «Tempo».

Lingua: Italiano
Pag. 75-87
Etichette: Cesare Garboli, Giuseppe Pontiggia, Pier Paolo Pasolini, Stanislao Nievo, Vittorio Sereni, letture editoriali, romanzo italiano del Novecento,

Autore/i articolo: Gianmarco Gaspari
Titolo articolo: Sulle Prose di Parini nell’Edizione Nazionale delle Opere

Esame delle prose di Giuseppe Parini a partire dalle prime e giovanili, con attenzione particolare alla presenza di temi legati al contemporaneo pensiero illuministico. Collegamenti fra l’opera di Parini e quelle di Jean-Jacques Rousseau, Pietro Verri, Cesare Beccaria, Alessandro Manzoni e di altri scrittori successivi, specie legati alla tradizione lombarda. Giuseppe Parini lettore di San Paolo.

Lingua: Italiano
Pag. 91-100
Etichette: Illuminismo, Prosa, Giuseppe Parini, carità, verità, virtù,

Autore/i articolo: Pietro Gibellini
Titolo articolo: Sulla (in)attualità di Parini

L’autore espone le riflessioni indotte dal coronamento dell’Edizione Nazionale dell’opera pariniana. Premette che la nozione di attualità di un testo non collima necessariamente con il giudizio critico o valoriale, poiché spesso i classici, pur riflettendo la cultura della loro società, avversano il conformismo del loro e del nostro tempo. Loda la filologia d’autore, vanto del nostro paese, ma lamenta che sia spesso ignorata o praticata piattamente, senza penetrazione ermeneutica. Esamina poi la l’attualità o l’inattualità di Parini: il suo linguaggio, raffinato ma datato; i temi tuttora vitali da lui trattati.

Lingua: Italiano
Pag. 101-106
Etichette: Filologia d’autore, Intellettuale, Linguaggio, Giuseppe Parini, attualità, temi,

Autore/i articolo: Felice Milani
Titolo articolo: Il ‘nuovo’ Parini nei quattordici volumi dell’Edizione Nazionale

L’articolo passa in rassegna i 14 volumi dell’Edizione Nazionale, mettendo in luce gli elementi di novità. Nel secondo vengono pubblicati documenti inediti tratti dalle carte di Governo. Le Lettere risultano incrementate con ulteriori acquisizioni. Per le Odi sono utilizzati tre manoscritti emersi di recente, viene rinnovato in alcuni punti il testo dell’ode All’inclita Nice, ed è proposta una diversa valutazione dell’edizione Bolzani. Alla silloge Gli Scherzi è restituito il profilo ideato da Parini. Per Il Mattino (1763). Il Mezzogiorno (1765) sono individuate, grazie a una estesa recensione degli esemplari di stampa, alcune minute ma significative correzioni autografe di Parini. Nelle Poesie varie ed extravaganti è ricostruito l’iter compositivo di ciascun testo e tutti sono forniti di un ricco commento.

Lingua: Italiano
Pag. 107-114
Etichette: Giuseppe Carpani, Edizione Nazionale di Parini, Parini opere poetiche, Parini scritti in prosa,

Autore/i articolo: Giuseppe Nicoletti
Titolo articolo: Benvenuta l’Edizione Nazionale del Parini

Dai 14 volumi della recente Edizione Nazionale pariniana, l’autore prende spunto da tre opere per alcune riflessioni critiche. Delle Poesie varie ed extravaganti invita ad apprezzare l’affidabile e corretta costituzione di questo corpus poetico, che permette di avviare ricerche e analisi critiche potendo fidare di un apparato testuale più sicuro e di maggiori garanzie autoriali. Dell’epistolario dà un positivo giudizio circa la competenza documentaria e il rigore editoriale con cui è stato allestito, facendo particolare riferimento ora alle lettere di carattere ufficiale legate ai ruoli ricoperti dal Parini, ora alle pochissime lettere che danno informazioni sull’eterna vicenda editoriale del Giorno, e con un cenno finale alle missive galanti o intime. L’ultimo volume considerato è quello dedicato all’esemplare edizione critica del Giorno nella sua redazione manoscritta.

Lingua: Italiano
Pag. 115-119
Etichette: Edizione critica, Epistolario, Manoscritto, autografo, funzionario, variante,

Autore/i articolo: Natàlia Vacante
Titolo articolo: Un filo rosso tra Laterza e «La Voce». Corrispondenze inedite e contributi della cultura vociana nel catalogo dell’editore

Il saggio mette a fuoco le relazioni intercorse tra la Casa Editrice Laterza e i principali esponenti del gruppo vociano nel primo quindicennio del secolo XX. Lo studio incrociato delle lettere inedite custodite nell’Archivio dell’editore e dei dati che si ricavano dal Catalogo storico Laterza fa emergere rapporti sinergici tra l’universo vociano e quello laterziano, che riguardano ovviamente la promozione dei volumi Laterza, ma a ben vedere convergono nella comune volontà di «star sempre al sodo», di svecchiare la cultura italiana anche attraverso il canale delle traduzioni, di far luce sulle diverse realtà del Paese, e ci restituisce così
un’interessante pagina di storia dell’editoria e dei movimenti culturali del primo Novecento.

Lingua: Italiano
Pag. 123-135
Etichette: Editoria, Traduzione, XX secolo, La Voce, Laterza,

Autore/i articolo: Laura Piccina
Titolo articolo: Il lavoro del traduttore. Sulle varianti genetiche del Vendemmiaio di Vittorio Sereni

La traduzione è stata al centro del lavoro letterario di Vittorio Sereni per quarant’anni, in quanto strumento ermeneutico e campo di sperimentazione formale. Attraverso l’analisi delle varianti genetiche, il presente articolo propone una riflessione critica sulla traduzione italiana di Vendemière, sottolineando come il metodo traduttivo sia anche chiave interpretativa di un testo con valore letterario autonomo. In particolare, si indicherà come il metodo traduttivo rispecchi in una certa misura tutta la poetica del poeta traduttore, evidenziando correlazioni tra traduzione e creazione ex nihilo.

Lingua: Italiano
Pag. 137-158
Etichette: Filologia d’autore, Traduzione, Apollinaire, Vittorio Sereni, Vendemmiaio,

Autore/i articolo: Donato Sperduto
Titolo articolo: Carlo Levi e Sartre: L’Orologio e La Reine Albemarle

Nel 1951 Jean-Paul Sartre iniziò a scrivere un libro sull’Italia intitolato La Reine Albemarle, in cui faceva riferimento all’amico Carlo Levi, autore del romanzo L’Orologio. In un suo scritto, Levi ha parlato del libro che Sartre non riuscì più a pubblicare. Questo saggio ripercorre le tappe del rapporto letterario e culturale dei due scrittori analizzando la loro descrizione di Roma e i loro scritti in cui si riferiscono al tema della contemporaneità dei tempi trattato da entrambi gli scrittori nelle loro opere.

Pag. 161-169
Etichette: Carlo Levi, Jean-Paul Sartre, L'orologio, La Reine Albemarle, la contemporaneità dei tempi, Roma