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Rivista di letteratura italiana | 2021 | N. 1
Anno 2021 – Annata: XXXIX – N. 1
A cura di Barbara Manfellotto
Titolo articolo: DIRITTO, GIUSTIZIA E LETTERATURA ITALIANA
Dopo un quadro introduttivo, si esamina l’idea di
diritto e giustizia negli autori più rappresentativi
della civiltà letteraria italiana, in particolare: lo
«ius humanum», in quanto costitutivo dell’unità
dell’impero, in Dante; la dimensione temporale
della «legum auctoritas» in Petrarca; il rapporto
tra pubbliche leggi e abilità linguistiche in Boccaccio; la fondazione della «maiestas» sulle armi e
sulle leggi, secondo Machiavelli, in contrasto con
il principio di Guicciardini che «non exemplis sed
legibus iudicandum est»; il dibattito sulla tortura
e la pena di morte di Verri e Beccaria contro i sistemi inquisitoriali degli stati dispotici; la difesa dello
«ius gentium» da parte dell’esule Foscolo; l’inefficacia delle «leges sine moribus» per Leopardi; le
umane passioni tra castigo e perdono in Manzoni;
le tragiche storie di vittime e carnefici in Sciascia e
Primo Levi; lo ‘spazio’ del crimine in Gadda.
Pag. 9-29
Etichette: Diritto, Giustizia, Letteratura italiana, XIII secolo, XIV secolo, XIX secolo, XV secolo, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo, XX secolo, Alessandro Manzoni, Carlo Emilio Gadda, Cesare Beccaria, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Leonardo Sciascia, Levi Primo,
Titolo articolo: PERSONAGGI BUFFONESCHI, DRAMATIS PERSONAE E IL LORO PUBBLICO NELLE NOVELLE SCENEGGIATE DEL “DECAMERON”
È risaputo il ruolo del “Decameron” nello sviluppo
della commedia italiana del Cinquecento, visto
che la teatralità, per lo più legata al comico, costituisce una caratteristica importante di varie novelle e vi è presente in diverse forme, ad esempio:
tono farsesco, intrigo, qui pro quo, travestimenti
e la onnipresente beffa – verbale o situazionale – che a volte diventa piuttosto complicata. Nel
contributo vengono sottoposte a un’analisi particolareggiata in chiave teatralizzante tre novelle:
II 1 che si avvicina a un mimo, IX 5 i cui personaggi
si comportano da vere e proprie dramatis personae
e V 8, dove abbiamo che fare con uno spettacolo allestito dal protagonista con l’obiettivo di far
cambiare l’atteggiamento di una donna nei suoi
confronti.
Pag. 31-40
Etichette: Commedia, Narrativa, Novella, XIV secolo, XV secolo, XVI secolo, Giovanni Boccaccio, Decamerone,
Titolo articolo: ALFIERI E LEOPARDI A NAPOLI, TRA RESOCONTO AUTOBIOGRAFICO E CRONACA EPISTOLARE
Il contributo esamina le descrizioni dei soggiorni
partenopei di Alfieri e Leopardi contenute rispettivamente nell’autobiografia del primo e nelle missive del secondo. Dopo un’incursione nella Napoli
festante e operistica filtrata dalla selettiva memoria dell’astigiano (che visitò la metropoli nel 1767
e nel 1781), si indagheranno più nello specifico le
modalità con cui il recanatese, tra silenzi e querimonie, offre uno spaccato della capitale borbonica dalla vigilia pre-epidemica fino alla violenta
ondata di colera del 1836-1837.
Pag. 41-52
Etichette: Autobiografia, Epistolario, XIX secolo, XVIII secolo, Leopardi Giacomo, Vittorio Alfieri, Napoli
Titolo articolo: L’IMMAGINE DEL MONTENEGRO NEL LIBRO DI GIUSEPPE MARCOTTI
Il presente contributo prende in esame il libro “Il
Montenegro e le sue donne” del giornalista italiano
Giuseppe Marcotti che fu pubblicato nell’occasione del matrimonio del principe italiano Vittorio
Emanuele III con la principessa montenegrina
Elena Petrović Njegoš nel 1896. Oltre agli elementi odeporici, il nostro intervento affronta anche
vari aspetti culturali di questo ibrido studio di
Marcotti, che ha presentato ai lettori italiani diversi dati sulla storia, sui costumi, sulle condizioni
sociali del tempo, nonché sulla poesia popolare e
sulla poesia d’arte del Montenegro.
Pag. 53-72
Etichette: Letteratura di viaggio, XIX secolo, XX secolo, Elena Petrović Njegoš, Giuseppe Marcotti, Vittorio Emanuele III, Il Montenegro e le sue donne, Montenegro
Titolo articolo: LA RAPPRESENTAZIONE DEL TERRENO NELLA MEMORIALISTICA DELLA GRANDE GUERRA
Nella memorialistica della Grande Guerra ha una
parte notevole la rappresentazione del terreno su
cui si svolge, nel corso dei combattimenti e nei
periodi di tregua, la vita del soldato. Negli scontri
fra italiani e austriaci le caratteristiche del terreno, non di rado sottoposto a un processo di antropomorfizzazione, possono esercitare un ruolo
amichevole od ostile, protettivo o distruttivo. E
come il suolo interviene sulla vita del militare,
così il militare interviene sulla struttura del suolo,
modificandola profondamente grazie alla potenza
degli strumenti bellici, ai rifiuti che vi abbandona
e allo stesso calpestio a cui incessantemente lo assoggetta. Memorabili, su quest’ultimo aspetto, le
annotazioni affidate da Renato Serra al suo “Diario
di trincea”.
Pag. 73-84
Etichette: Diario, Guerra, Memorialistica, Territorio, XIX secolo, XX secolo, Renato Serra, Diario di trincea,
Titolo articolo: UNA DIFFICILE COMUNICAZIONE: L’USO DELLA LETTERA IN DUE ROMANZI DI NATALIA GINZBURG
Natalia Ginzburg scrive, a una decina d’anni di
distanza, “Caro Michele” (1973) e “La città e la casa”
(1984), romanzi che, al di là di alcune differenze,
presentano molte caratteristiche comuni: la scelta
del genere epistolare e dei temi trattati. Il saggio
vuole indagare l’uso che, in queste due opere, la
scrittrice fa della lettera e dimostrare come essa
venga usata per sottolineare la difficile comunicazione tra i personaggi.
Pag. 85-98
Etichette: Letteratura epistolare, Narrativa, Romanzo, XIX secolo, XX secolo, Natalia Ginzburg, Caro Michele, La città e la casa,
Titolo articolo: LINGUA E ‘POETICA’ DI CONSOLO SAGGISTA. PER LA TRADUZIONE DI “LA MIA ISOLA È LAS VEGAS” (con una lettera inedita)
Questo articolo analizza i motivi costanti della
scrittura consoliana rintracciati nei numerosi articoli editi in riviste e giornali siciliani e milanesi
nell’arco di tempo di oltre mezzo secolo. Si tratta
dei due fronti essenziali della produzione di Consolo: la lotta contro tutte le disuguaglianze sociali
e il recupero della memoria perduta e sepolta del
suo paese: la Sicilia.
Pag. 99-118
Etichette: Memoria, Scrittura, Traduzione, Vincenzo Consolo,
Titolo articolo: CLAUDIO CLAUDI E IL SOGNO DI UN’AUTONOMIA MANCATA: UN PERCORSO FRA LE CARTE D’AUTORE
Questo saggio si propone di presentare la figura
a lungo ignorata dello scrittore e critico d’arte
marchigiano Claudio Claudi, concentrando in
particolare l’attenzione sulla produzione narrativa. Dopo una breve ricognizione biobibliografica
dell’autore novecentesco, ricostruita mediante
la corrispondenza e i diari personali conservati
nell’Archivio dell’autore, vengono presentati i
contesti culturali frequentati da Claudi e le possibili ragioni, ideologiche e familiari, che ne hanno
causato la solitudine intellettuale. Infine, dopo
aver illustrato i principali orizzonti tematici desunti dalla produzione filosofica e letteraria, poetica e in prosa, l’articolo offre alcune considerazioni
critiche finalizzate a collocare degnamente l’autore nel panorama culturale del Novecento.
Pag. 119-140
Etichette: Carteggio, Diario, Narrativa, XIX secolo, XX secolo, Claudio Claudi, Giuseppe Tucci, Mario Luzi, Le Giubbe Rosse, Racconti inediti,
Titolo articolo: IL PUNTO SU ROVANI. NUOVI PERCORSI CRITICI (1994-2020)
Questa rassegna degli interventi critici su Giuseppe Rovani va dal 1994 al 2020. All’inizio si recuperano alcuni dati essenziali di due volumi del 1967,
che hanno influenzato la critica rovaniana per
molti anni, nonché si mette in rilievo il ruolo esercitato dal regesto sulla pubblicistica del periodo
della Scapigliatura, a cura di Giuseppe Farinelli.
La pubblicazione nel 1994 del volume “Lo Scapigliato in Archivio. Sulla narrativa di Giuseppe Rovani” di
Silvana Tamiozzo Goldmann segna una svolta in
quanto analizza per la prima volta, in chiave narratologica, i meccanismi funzionali delle opere
minori e di “Cento anni”. La critica successiva indagherà sul rapporto tra creazione letteraria e critica
artistica e musicale, su alcuni aspetti della vicenda editoriale del capolavoro rovaniano, su nuove
interpretazioni e sullo statuto di “Cento anni” come
romanzo illustrato.
Pag. 141-157
Etichette: Narrativa, Romanzo, Scapigliatura, XIX secolo, XX secolo, Giuseppe Rovani, Cento anni,
Titolo articolo: RIELABORAZIONE DEL MITO E DELLA BIOGRAFIA: “LA TERRA PROMESSA” E IL “TACCUINO DEL VECCHIO”
Questa rilettura di “Terra Promessa” e del “Taccuino
del vecchio” di Giuseppe Ungaretti prende le mosse
dalle parole che l’autore stesso pubblicò a parziale
commento di entrambe le raccolte. Nate in momenti diversi della vicenda umana di Ungaretti,
esse presentano alcuni elementi in comune; al
termine di un’analisi volta a metterne in evidenza le caratteristiche notevoli, si evidenzia come il
rapporto che le lega sia analogo a un’affiliazione:
come di un’opera di minore ampiezza che nasca
dalla costola di un capolavoro di maggior respiro
per poi assumere tratti che la rendono autonoma.
Un rapporto simile, accettate le dovute differenze, a quello che lega “I promessi sposi” alla “Colonna
infame”.
Pag. 157-164
Etichette: Narrativa, Poesia, XIX secolo, XX secolo, Giuseppe Ungaretti, Manzoni Alessandro, Colonna infame, I promessi sposi, Taccuino del vecchio, Terra Promessa,