Le riviste sostenitrici
Rivista di letteratura italiana | 2020 | N. 1
Anno 2020 – Annata: XXXVIII – N. 1
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Introduzione
Lingua: Italiano
Pag. 11-14
Etichette:
Titolo articolo: Ada Negri e il racconto delle donne tra solitudine e sogno
In questo saggio si indaga la rappresentazione della femminilità nei racconti di Ada Negri, interprete originale della condizione delle donne nelle raccolte Le solitarie, Finestre alte, Le strade, Sorelle, qui rilette sullo sfondo del fenomeno delle novelle d’autrice e dell’evoluzione femminile tra Otto e Novecento. In tale prospettiva i suoi personaggi rappresentano un passaggio fondamentale della mutazione muliebre nella modernità, in cui l’autrice si distingue per la sensibilità al destino delle donne ‘solitarie’, escluse, prigioniere di vite infelici, senza redenzione. Sono figure immerse in una quotidianità grigia, alienata, degradante, tutte caratterizzate dal disincanto, dall’aspirazione all’emancipazione, alla libertà dagli stereotipi di genere, nell’inquieta e tortuosa ricerca di una felicità possibile solamente nella dimensione segreta del desiderio, del sogno, della trascendenza.
Lingua: ItalianoPag. 17-28
Etichette: Donne, Emancipazione femminile, Modernità, Novella, Ada Negri, Condizione femminile, Novelle,
Titolo articolo: «Tu hai voluto studiare questi cantucci d’umanità, che sanno di vecchia polvere». Ada Negri e Maria Messina, scritture affini e diverse della marginalità
Ada Negri compila la prefazione a Le briciole del destino, silloge di racconti di Maria Messina pubblicata nel 1918 da Treves, apostrofando la giovane scrittrice, che non conosce personalmente, con le parole «Mia piccola sorella Maria»; il breve testo definisce una comunanza fra le due autrici rispetto a temi significativi quali l’emarginazione personale e sociale degli individui più deboli e sofferenti. Nell’anno precedente è stata pubblicata la prima raccolta di novelle di Ada Negri, Le solitarie. Il presente articolo si propone di definire punti di contatto e differenze all’interno della produzione delle due scrittrici, anche per determinare la portata innovativa di un discorso sulla marginalità – non solo femminile – che, per quanto si configuri diversamente in Negri e Messina, appare affrontato con sistematicità e coraggio.
Lingua: ItalianoPag. 29-38
Etichette: Ada Negri, Maria Messina, Innovazione, Marginalità, Patriarcato,
Titolo articolo: La sorellanza come strategia narrativa
La sorellanza, solo da recenti ricerche messa in risalto quale inquietudine fra le più impetuose e interessanti della nostra vicenda culturale, fu precocemente intuita da Ada Negri non solo come proficua categoria del pensiero, né solo come forma elettiva di rapporto col mondo, ma altresì come efficace strategia narrativa. Scrittura relazionale meglio che autobiografica, quella di Ada Negri è infatti puntualmente mirata a raccontare un’altra per dire di sé, onorando in tal modo la figura della ‘sorella’, non importa se non di nascita ma di elezione, quale portato di un passato comune e dono di un futuro possibile, presenza unanime attraverso la quale rimodulare in profondità il tradizionale piano dell’amor proprio e dell’io.
Lingua: ItalianoPag. 39-48
Etichette: Alterità, Ada Negri, Narrazione, Pluralità, Sorellanza, Unicità,
Titolo articolo: L’amicizia come vincolo indissolubile tra Ada Negri e Margherita Sarfatti
Il contributo propone alcune testimonianze tratte dalla corrispondenza privata tra la poetessa e prosatrice Ada Negri (Lodi, 1870 – Milano, 1945) e la scrittrice e critico d’arte e di letteratura Margherita Grassini Sarfatti (Venezia, 1880 – Cavallasca, 1961), due figure che svolgono un ruolo emblematico nel panorama letterario del Novecento e che rivelano l’esigenza di affermare se stesse attraverso le loro creazioni.
Lingua: ItalianoPag. 49-57
Etichette: Epistolario, Solitudine, XX secolo, Ada Negri, Margherita Grassini Sarfatti, Il Soldo,
Titolo articolo: «Qui aderisco alle cose e sono a posto». Ada Negri e Pavia
Della città che può vantare di averla avuta frequentemente ospite, Ada Negri è stata visitatrice attenta e fine interprete letteraria attraverso un rilevante corpus di prose elzeviristiche, poi confluite nelle sillogi Di giorno in giorno, Erba sul sagrato e Oltre. Descrizioni, scorci d’ambiente, impressioni, ritratti: pagine sparse di un omaggio a Pavia, ‘rifugio’ amato che ha significato, per la scrittrice lodigiana, solitudine beata, raccoglimento, pace.
Lingua: ItalianoPag. 59-69
Etichette: Pace, Ritratto, Ada Negri, Luoghi, Pavia
Titolo articolo: La ‘natura’ delle donne nei racconti di Ada Negri: variazioni sul bianco
Il titolo va inteso in senso anfibologico: il contributo si propone infatti di analizzare, attraverso una selezione di esempi, il modo in cui Ada Negri rappresenta la natura profonda, quasi l’essenza del femminile, sullo sfondo di scenari naturali: un giardino immerso nella luce lunare, un bosco, un fiume. La natura delle donne, quindi, non è solo il destino che molte fra le protagoniste della narrativa di Ada Negri recano già scritto entro di sé, inciso nel carattere, ma anche la natura in quanto ambiente: vista dai personaggi della scrittrice e filtrata dalla loro sensibilità, essa diviene infatti interlocutrice privilegiata, occasione per lo svelamento di sé nonché, per il lettore, di comprensione maggiore.
Lingua: ItalianoPag. 71-80
Etichette: Amore, Donne, Ada Negri, Bianco, Innocenza, Maternità, Sacrificio,
Titolo articolo: La fine della vita e la tensione verso l’assoluto in alcune prose di Oltre. Un percorso ascendente dalla terra al cielo
Il filo conduttore che lega i testi di questa raccolta postuma è la fine della vita. L’elemento autobiografico, introspettivo e memoriale è in primo piano. Le prose sono «liriche» nonostante l’intento narrativo. L’io, infatti, contemplando le «cose,
immagini di Dio», attinge un oltre spaziale, temporale e spirituale. Oltre pone in evidenza la crudeltà umana, la sofferenza e l’egoismo materno mitigati dalla fede e dalla pietas cristiana: Cristo rappresenta l’amore invincibile che lotta sempre contro il male umano. L’opera mette anche in rilievo il desiderio di comunione e di colloquio intimo con la natura «misericordiosa» e consolatrice, immagine di Dio, che offre doni all’uomo ingrato.
Pag. 81-86
Etichette: Morte, Ada Negri, Cielo, Dio, Natura, Pietas,
Titolo articolo: «prose caduche, di giornale». Su alcune collaborazioni al « Corriere della sera» (1903-1913)
Il saggio indaga un versante meno studiato della produzione di Ada Negri, la pubblicistica. Ripercorre la prima stagione di collaborazione al «Corriere della sera» (1903-1913): articoli di attualità e di costume, recensioni, scritti di viaggio, bozzetti, novelle e, in qualche rara occasione, versi. Si tratta di un’attività talora avvertita come faticosa e distraente necessità, ma di fatto asse portante e laboratorio di una vita di scrittura.
Lingua: ItalianoPag. 89-97
Etichette: Giornalismo, Letteratura italiana, XX secolo, Ada Negri, Corriere della Sera,
Titolo articolo: «Il timbro è individualissimo e sicuro». Letture cecchiane dell’opera di Ada Negri
Il primo articolo di Cecchi dedicato ad Ada Negri esce nell’ottobre del 1910: l’ultimo, sul «Corriere della sera» del 18 gennaio 1955. In un arco cronologico di quasi quarantacinque anni, si collocano le letture del critico dell’opera della scrittrice lodigiana, tasselli di una parabola interpretativa pluridecennale che si è arricchita nel tempo di preziose testimonianze epistolari. Il saggio, prendendo in esame testi poco conosciuti e di non facile reperibilità, intende ricostruire l’articolata evoluzione delle interpretazioni cecchiane nel corso degli anni, una lettura complessa e sfaccettata che – non di rado – è in grado di rivelare con acutezza nuclei inediti e temi chiave della produzione dell’autrice.
Lingua: ItalianoPag. 99-107
Etichette: Carteggio, XX secolo, Ada Negri, Emilio Cecchi, La Tribuna, Recensioni,
Titolo articolo: «Perché non Ada Negri?». Il recupero dell’autrice lodigiana sul «Ragguaglio librario»
Il contributo prende in esame l’attenzione rivolta ad Ada Negri dal «Ragguaglio librario», mensile bibliografico-culturale per oltre sessant’anni promosso dalla Compagnia di San Paolo e strettamente legato alla città di Milano, come anche all’Università Cattolica. Nelle ultime fasi della sua lunga e feconda esperienza, la rivista integra compiutamente la scrittrice lodigiana nella propria riflessione, grazie al direttore Giovanni Cristini: questo recupero consente di avvalorare alcuni aspetti della Negri, talora già in precedenza intuiti; essi vengono meglio riconosciuti e sviluppati anche grazie all’impulso di Ines Scaramucci, lungamente alla guida del periodico.
Lingua: ItalianoPag. 109-115
Etichette: Poesia, Ada Negri, Giovanni Cristini, Ines Scaramucci, Il Ragguaglio librario, Ricerca spirituale, Milano
Titolo articolo: Ada Negri nella cultura jugoslava (1892-1943). Ricerca preliminare
Nel periodo dal 1892 all’inizio della seconda Guerra Mondiale il nome di Ada Negri riempie sorprendentemente numerosissime pagine di riviste in lingua serbocroata (come anche in lingua slovena) che uscivano non solo nei centri maggiori (Belgrado, Zagabria, Lubiana) ma anche in città più piccole che aspiravano a un certo livello culturale. Si tratta di traduzioni e di testi su Ada Negri il cui punto comune sarebbe da individuare nella generale tendenza emancipatrice di diversi strati e raggruppamenti sociali (la nascente classe operaia o il movimento femminista) per i quali le poesie dell’autrice hanno rappresentato un prezioso supporto umano e ideologico. Nel contributo verranno presentati questi e altri aspetti della presenza di Ada Negri nella cultura e letteratura jugoslava.
Lingua: Italiano/SlovenoPag. 117-120
Etichette: Poesia, Traduzione, XX secolo, Ada Negri, Letteratura jugoslava, Traduzioni in croato, Traduzioni in serbo, Traduzioni in sloveno,
Titolo articolo: «Che son fatti dei gorghi d’ogni abisso, / Degli astri d’ogni ciel!…». Tracce di Ada Negri nell’editoria e nella pubblicistica di lingua tedesca tra fine Ottocento e inizio Novecento
In Italia il destino editoriale della scrittrice lodigiana Ada Negri è andato da un certo punto in poi eclissandosi. Solo recenti studi hanno riportato alla luce la sua figura e la sua opera, restituendole i meriti che non le furono mai (o quasi mai) riconosciuti, o che si vollero consapevolmente tacere. Ancora di più la sua opera, ad oggi, rimane ignorata all’estero, sebbene già ai tempi della sua
redazione essa avesse travalicato i confini nazionali, e in più direzioni. Tra queste ha particolare importanza l’area tedescofona dove, della scrittrice italiana, vengono da subito tradotte e pubblicate poesie, redatti profili e scritti articoli critici. Della sua scrittura resteranno ammirati anche Rilke, Heyse e H. Mann. Ma il nome di Ada Negri non rimane indifferente nemmeno in ambito emancipazionista.
Pag. 121-130
Etichette: Traduzione, Ada Negri, Heinrich Mann, Paul Heyse, Rainer Maria Rilke, Area tedescofona, Germania
Titolo articolo: Varianti d’autore. Da Canti di Villasanta a Vespertina
Il contributo verte sull’analisi di alcune varianti rappresentative emerse dalla storia genetica delle poesie di Vespertina (1930), attraverso la comparazione dei testimoni attualmente noti. La lezione promossa a testo è l’ultima sovrintesa dall’autrice (in Vespertina. Il dono, Milano, Mondadori, 19435). Dopo avere delineato i caratteri generali del modus scribendi negriano, viene esaminato un gruppo ristretto di componimenti al fine di ricavarne considerazioni in merito al risultato artistico espresso nel delicato connubio fra forma e contenuto, oggetto di revisioni anche dopo l’editio princeps. Per la sua difformità rispetto ai testimoni che la precedono, si includono anche notazioni essenziali in merito all’edizione postuma di tutte le Poesie (1948), da sempre considerato il volume di riferimento nella tradizione degli studi su Ada Negri.
Lingua: ItalianoPag. 133-142
Etichette: Filologia dei testi a stampa, Variante, Ada Negri, Mondadori, Vespertina,
Titolo articolo: Lettura di Incontro con la luna di Ada Negri
Incontro con la luna, prosa proemiale della raccolta Di giorno in giorno, racchiude una fitta rete di riferimenti a testi della tradizione letteraria italiana, in particolare a Dante e Leopardi. Tale presenza non è meramente formale, ma si rivela essere funzionale al messaggio profondo veicolato dalla prosa. Attraverso una analisi dei livelli costitutivi del testo (tessuto fonico, scelte lessicali, opzioni retoriche, valori simbolici) è possibile leggere il racconto non soltanto come una narrazione di fantasia, ma come testo significativo, all’interno della produzione letteraria negriana, in cui emerge una profonda e radicata riflessione sull’uomo e sulla sua finitezza.
Lingua: ItalianoPag. 143-152
Etichette: Edizione critica, Ada Negri, Dante Alighieri, Giacomo Leopardi, Corriere della Sera, Di giorno in giorno,