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Rivista di letteratura italiana | 2015 | N. 2
Anno 2015 – Annata: XXXIII – N. 2
A cura di Barbara Manfellotto
Titolo articolo: Dittico per la poesia di Franco Sacchetti. Memoria petrarchesca e nuove ipotesi sul testo
Nella prima parte del saggio l’A. rintraccia i ‘segnali’ petrarcheschi (strutturali, lessicali e semantici) rinvenibili nel “Libro delle rime” di Francesco Sacchetti “insieme a puntuali rievocazioni del profilo umano e intellettuale dell’Aretino” (p. 11); nella seconda, invece, avanza ipotesi relative al sistema interpuntivo del libro di poesia sacchettiano sulla base di un’accurata rilettura dell’autografo dell’opera (Laurenziano Ashburnham 574).
Lingua: ItalianoPag. 9-35
Etichette: Petrarca Francesco, Sacchetti Franco, Libro delle rime, Poesia, Trecento, Intertestualità,
Titolo articolo: Carlo Gozzi a Napoli: adattamenti, notizie, perplessità
L’A. si occupa degli adattamenti delle commedie veneziane di Carlo Gozzi realizzate dal commediografo napoletano Francesco Cerlone (1722-1783/1812). Ai sette realizzati dal drammaturgo partenopeo, ipotizza l’A., si potrebbe aggiungere forse anche una versione della fiaba teatrale gozziana “Il corvo” dal titolo “Se parlo son pietra, con Pulcinella, asino immaginario”. Nel contributo l’A. si sofferma anche sul rapporto tra “Il moro di corpo bianco” di Gozzi, l’adattamento di Cerlone e l’ipotesto spagnolo “El negro del cuerpo blanco, y el esclavo de su honra”, congetturando come il testo gozziano derivi dalla fonte spagnola e non da quello del Cerlone, nonostante la stampa dell’opera veneziana sia posteriore alla pubblicazione dell’adattamento napoletano.
Lingua: ItalianoPag. 37-50
Etichette: Cerlone Francesco, Gozzi Carlo, Teatro, Commedia, Settecento, Ottocento,
Titolo articolo: L’ ‘infinita beltà’ e il ‘disadorno ammanto’. Una rilettura dell’ “Ultimo canto di Saffo”
L’A. propone un’innovativa rilettura dell’ “Ultimo canto di Saffo” che fa leva sull’individuazione di poco indagate dimensioni tematico-contenutistiche, formali-stilistiche e intertestuali. L’analisi spazia dal rilievo circa l’icasticità dei versi di apertura, finemente connessi a un altrettanto suggestivo ‘explicit’, alla rilevazione dell’importanza della dimensione sensoriale nell’ambito della canzone, alla sottolineatura di patetiche e antitetiche dicotomie come quelle tra materia e forma e tra corpo e anima, attraverso cui in essa si delinea il “quadro dolente di un tragico approssimarsi alla morte” (p. 74), che trova il suo corrispettivo anche sul piano formale nella sordina con cui si spegne l’enfasi del testo.
Lingua: ItalianoPag. 51-75
Etichette: Leopardi Giacomo, Ultimo canto di Saffo, Poesia, Ottocento,
Titolo articolo: Il mito del Carso tra Michelstaedter e Slataper
L’A, effettua una comparazione tra il breve racconto “La bora” di Michelstaedter e “Il mio Carso” di Slataper, da cui emergono punti di contatto ma soprattutto di divergenza. Il mito del Carso, che pur sostanzia entrambe le opere, assumerebbe infatti in esse una differente valenza sotto il profilo stilistico-formale ma soprattutto ideologico, in relazione cioè al contrasto tra la vocazione ‘civile’ storico-sociale di Slataper e la tensione ‘anticivile’ mistico-ascetica di Michelstaedter.
Lingua: ItalianoPag. 77-86
Etichette: Slataper Scipio, Michelstaedter Carlo, La bora, Il mio Carso, Poesia, Narrativa Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Per un inedito Pavese ‘nietzschiano’. Il caso della traduzione di Der Wille zur Macht
Il ritrovamento di due manoscritti autografi di Cesare Pavese recanti la sua parziale traduzione delle opere “Der Wille zur Macht” di Nietzsche e “Weltgeschichtliche Betrachtungen” di Jacob Burckhardt, risalente agli anni 1944-45, consente di far luce su alcuni aspetti non ancora indagati del pensiero e dell’attività culturale di Pavese. Dall’esame della traduzione nietzschiana qui approntato emerge l’originale approccio dello scrittore torinese nei confronti della lingua e della cultura tedesca.
Lingua: ItalianoPag. 87-100
Etichette: Burckhardt Jacob, Pavese Cesare, Der Wille zur Macht, Weltgeschichtliche Betrachtungen, Nietzsche, Ottocento, Novecento, Traduzione,
Titolo articolo: La ‘Giuntina’ in Laguna
Nell’esaminare l’edizione fiorentina della “Giuntina di rime antiche” del 1527, l’A. del saggio istituisce un confronto con la ristampa della stessa, datata 1532, pubblicata a Venezia per le cure di un nuovo tipografo, Nicolini da Sabbio. La nuova versione della giuntina stampata cinque anni dopo risulta perfettamente identica alla precedente, anche negli elementi paratestuali, forse, ipotizza l’A., perché si tratterebbe di una ristampa voluta e finanziata dagli stessi Giunti al fine di “sfidare con orgoglio Bembo ed estendere anche in quella che era la sua patria […] la proposta di un nuovo modello culturale alternativo all’imposizione del canone petrarchesco, che ormai iniziava a riscontrare serie difficoltà nel nuovo panorama della poesia volgare che stava prendendo forma” (p. 111).
Lingua: ItalianoPag. 103-111
Etichette: Da Sabbio Nicolini, Giunti Bernardo, Giuntina di rime antiche, Poesia, Cinquecento, Antologia, Editoria,
Titolo articolo: Il tema delle origini della lingua in Vico e in Ungaretti
Si rintraccia l’influenza del pensiero vichiano sulle origini della civiltà umana e della lingua negli scritti critici di Ungaretti datati tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
Lingua: ItalianoPag. 115-122
Etichette: Ungaretti Giuseppe, Vico Giambattista, Saggistica, Seicento, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Tracce alfieriane nelle tragedie di Manzoni
Nel contributo sono individuate reminiscenze alfieriane della “Congiura dei pazzi”, del “Saul”, del “Filippo”, dell’ “Ottavia” e della “Mirra” nelle tragedie manzoniane “Adelchi” e “Il Conte di Carmagnola”. Il magistero dell’Astigiano, chiarisce infatti l’A., si rivelò fondamentale nella stesura della scrittura tragica di Manzoni, nonostante in essa sia operante la sostituzione del genere neoclassico col dramma storico e della prospettiva laica dello storicismo col cristianesimo.
Lingua: ItalianoPag. 123-131
Etichette: Manzoni Alessandro, Alfieri Vittorio, Tragedia, Settecento, Ottocento,
Titolo articolo: Parodia e identità nella “Coscienza di Zeno”
Com’è largamente noto, l’istanza parodica e il riso sono ingredienti fondamentali del ‘plot’ narrativo e dell’attitudine del protagonista della “Coscienza di Zeno”. Nel saggio l’A. esamina per l’appunto tale istanza in relazione ad alcuni episodi del romanzo, estendendo la sua analisi anche a un confronto extratestuale e intertestuale. Un rapporto metatestuale di tipo parodico si instaurerebbe secondo l’A. con ipotesti quali “Le vergini delle rocce” di D’Annunzio o addirittura “Anna Karenina” di Tolstoj. In filigrana si potrebbe poi leggere, suggerisce l’A., anche un rovesciamento parodico del modello leopardiano ‘alto’ dell’ ‘io alla finestra’ o dello stesso ‘ipotesto interno’ rappresentato dai due precedenti romanzi sveviani “Una vita” e “Senilità”.
Lingua: ItalianoPag. 133-138
Etichette: Svevo Italo, La Coscienza di Zeno, Narrativa, Ottocento, Novecento, Riso,
Titolo articolo: Il Dante reazionario di Edoardo Sanguineti
La critica dantesca di Edoardo Sanguineti presenta indubbi elementi di originalità, qui opportunamente messi in luce anche attraverso un confronto con le più note prospettive ermeneutiche sull’opera dell’Alighieri avanzate sia dalla critica di ambito marxista che da quella di matrice crociana.
Lingua: ItalianoPag. 139-145
Etichette: Alighieri Dante, Sanguineti Edoardo, Critica letteraria, Duecento, Trecento, Novecento,