Le riviste sostenitrici
Rivista di letteratura italiana | 2014 | N. 1
Anno 2014 – Annata: XXXII – N. 1
A cura di Barbara Manfellotto
Titolo articolo: “Volendo a pitizione e per devozione…”. Gli “Atti degli Apostoli” volgarizzati da Domenico Cavalca: storia e stile
Sono esaminati gli aspetti stilistici principali del volgarizzamento degli “Actus Apostolorum” di Domenico Cavalca da Vicopisano (ca. 1270-1342), tràdito dal codice Capponi 109 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Da un confronto dell’opera con la fonte latina, il testo degli “Atti” edito in un’edizione della “Bibbia” di Nicolò Malermi (ristampata a Venezia nel 1490) e il testo dell’ottocentesca “Bibbia volgare” curata da Carlo Negroni, emerge altresì tutta l’originalità della prosa del frate domenicano.
Lingua: ItalianoPag. 9-30
Etichette: Da Vicopisano Domenico Cavalca, Actus Apostolorum, Duecento, Trecento, Volgarizzamento, Letteratura religiosa,
Titolo articolo: I servi e l’ ‘asina’. Figure del teatro ariostesco
Sono molte le peculiarità del teatro ariostesco passate in rassegna nel saggio: dalla novità della scena allo stretto legame fra teatro e città, che diviene protagonista con i suoi personaggi realistici e verosimili, ‘le sue complicazioni quotidiane e le sue beghe, con la sua brulicante dimensione sociale’ (p. 35). È in particolare sul piano del linguaggio, tuttavia, che le commedie di Ariosto segnano la distanza con il teatro moderno di Ruzante, Machiavelli, Bibbiena; ciò che le distingue è ‘l’evoluzione del comportamento verbale dei protagonisti’, in corrispondenza dei ruoli entro la comunità di appartenenza. La dialettica dei ruoli assunti dai personaggi, divenuti poi proverbiali della commedia dell’arte e del teatro comico fino a Goldoni e Molière, riassume inoltre le specifiche caratteristiche della società cortigiana del Cinquecento. La commedia ariostesca diviene così ‘un efficace antidoto contro ogni invecchiato esperimento classicistico, contro ogni inutile tentativo di replicare pedissequamente i modelli di Plauto e Terenzio’ (p. 39).
Lingua: ItalianoPag. 31-53
Etichette: Ariosto Ludovico, Teatro, Quattrocento, Cinquecento, Commedia,
Titolo articolo: Alcuni alterati nei “Promessi sposi”: studio lessicale statistico
Vocaboli alterati nei “Promessi sposi” come accrescitivi, diminutivi, ipocoristici, vezzeggiativi, peggiorativi o spregiativi, assumono particolare rilevanza in termini di significato. L’A. del saggio li censisce, dimostrando peraltro come nella prima edizione manoscritta del romanzo parecchi di essi siano assenti, e documentando pertanto come senza un lavoro di revisione relativo anche alla cura lessicale e alla preferenza accordata agli alterati, i “Promessi sposi” non sarebbero diventati il capolavoro che sono.
Lingua: ItalianoPag. 55-70
Etichette: Manzoni Alessandro, Promessi sposi, Narrativa, Settecento, Ottocento, Romanzo storico, Lingua,
Titolo articolo: Colera, rivoluzioni e conventi nel mondo verghiano: narrazioni epistolari e immagini letterarie
Un’incursione nel vasto deposito dei carteggi familiari inediti di Verga consente all’A. del saggio di verificare le interconnessioni tra biografia e produzione narrativa verghiana, soprattutto per quel che riguarda, nel caso specifico qui esaminato, la peculiarissima fenomenologia narrativa del colera. Difatti nelle sue opere lo scrittore siciliano fa riferimento a ben tre epidemie: quella del 1837, del 1854 e del 1866-’67. Anche altri archetipi tematici, tuttavia, sarebbero reperibili nelle ‘storie di casa Verga’, tra cui la malattia, i moti rivoluzionari, la storia preunitaria e la dimensione religiosa.
Lingua: ItalianoPag. 71-83
Etichette: Verga Giovanni, Narrativa, Epistolario, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Oltre lo strutturalismo. Il personaggio interprete
Riflessione sullo statuto del personaggio, che travalica la visione dello strutturalismo – secondo cui essi sarebbero meri oggetti di carta, ‘pseudo-oggetti’ interamente costituiti da tratti di un discorso che tenta di definirli – per muoversi in direzione di una più pregnante sua ridefinizione in relazione alle teorie di Thomas Pavel e Michail Bacthin, recepite in Italia da Giovanni Bottiroli, Arrigo Stara ed Enrico Testa. Partendo dall’individuazione di una corrispondenza biunivoca tra mondi di invenzione e di realtà, tale orientamento interpretativo considera i personaggi come dotati di contorni ‘quasi umani’, sicché essi potrebbero evadere ‘dalla dimensione segnica della forma testuale cui sono stati assegnati, recuperando quel ‘potere prefigurativo, di anticipazione rispetto a quanto si verifica nel nostro [mondo]’ che permette loro di svolgere una funzione cognitiva tout court nell’àmbito dell’interpretazione della storia dell’uomo’ (p. 90). L’ontologizzazione del personaggio viene poi verificata nel saggio attraverso un’esemplificazione relativa ai pavesiani “Dialoghi con Leucò”.
Lingua: ItalianoPag. 85-104
Etichette: Bacthin Michail, Pavel Thomas, Bottiroli Giovanni, Stara Arrigo, Pavese Cesare, Testa Enrico, Dialoghi con Leucò, Narrativa, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: I “Canzonieri” di Umberto Saba. Verso l’edizione critica delle poesie
In attesa della pubblicazione, per le sue cure, dell’edizione critica del “Canzoniere” di Umberto Saba, nel saggio l’A. ricostruisce le fasi compositive ed evolutive dell’opera, orientando il lettore nell’immensa mole di autografi riguardanti le poesie sabiane, edite peraltro in numerose ‘plaquette’, riviste e volumi tra il 1921 e il 1957. L’allestimento dell’edizione critica dell’opera non deve prescindere – avverte l’A. – dalla riscoperta di ‘una prospettiva storica cruciale per la comprensione di un’epoca’ e della stessa poesia di Saba, facendola emergere dal decennio di sedimentazioni testuali ed editoriali che l’hanno interessata. In Appendice l’A. dà le tabelle delle varianti di posizione dei Canzonieri complessivi manoscritti e delle edizioni originali (1945, 1948, 1951).
Lingua: ItalianoPag. 107-145
Etichette: Saba Umberto, Poli Umberto, Canzoniere, Poesia, Ottocento, Novecento, Edizione critica,
Titolo articolo: Abissi e orrori coniugali nella narrativa dannunziana: “Giovanni Episcopo” e “L’Innocente”
Il contributo è di taglio tematico; l’A. saggia la presenza di motivi morbosi e patologici relativi alla dimensione coniugale nei due romanzi dannunziani del biennio napoletano “Giovanni Episcopo” e “L’innocente”, tracciando altresì un quadro sinottico delle differenze nel modo di trattare la scena familiare con la coeva produzione romanzesca europea.
Lingua: ItalianoPag. 149-161
Etichette: D’Annunzio Gabriele, Giovanni Episcopo, L’innocente, Narrativa, Ottocento, Novecento, Matrimonio,
Titolo articolo: ‘Davanti al panorama scheletrico del mondo’. Suggestioni cinematografiche nella “Notte” di Dino Campana
Il poema lirico “La Notte” di Dino Campana, posto in apertura dei “Canti Orfici”, presenta alcune sequenze di vero e proprio taglio cinematografico. È quanto sostiene l’A. del saggio rintracciandole all’interno dell’opera, dove ‘fin dalle prime righe la scrittura di Campana sembra sganciarsi da una sintassi tradizionale e prendere lo stile ellittico di notazioni scenografiche, suggerendo l’ambientazione su cui si svolgerà un film di ricordi e desideri, passato e futuro, accostati con rapidi tagli e cambi di scena e di personaggi’ (p. 164).
Lingua: ItalianoPag. 163-174
Etichette: Campana Dino, Canti orfici, La notte, Poesia, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Parole di Quasimodo dalla pietra di Arquà
Il Petrarca di Quasimodo – come emerge dalle pagine che il poeta ragusano vi dedicò nel saggio “Petrarca e il sentimento della solitudine” – viene interpretato dall’A. in funzione della centralità che il tema della solitudine assume nella poesia dell’Aretino. ‘Il “Canzoniere” – precisa l’A. – si offre così come un ulteriore ed efficace paradigma iconografico e descrittivo su cui Quasimodo può modellare trafile tematiche e lessicali e successivamente disporre i valori inestinguibili di colpa e sacrificio redentivo, di sacro e profano, per dare così nuove e determinanti prospettive di senso alla sua scrittura’ (p. 180).
Lingua: ItalianoPag. 175-180
Etichette: Quasimodo Salvatore, Petrarca Francesco, Petrarca e il sentimento della solitudine, Canzoniere, Poesia, Trecento, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Il romanzo ‘auto-tradotto’: “La miglior vita” di Fulvio Tomizza
L’A. verifica il funzionamento dei meccanismi di auto auto-traduzione nel romanzo “La miglior vita” di Fulvio Tomizza, uno degli esempi più significativi del fenomeno nell’ambito della letteratura mistilingue di frontiera. Fra tali espedienti figurano: la commutazione di codice, l’enunciazione mistilingue, l’ibridismo e l’interferenza.
Lingua: ItalianoPag. 181-192
Etichette: Tomizza Fulvio, La miglior vita, Narrativa, Novecento, Traduzione,
Titolo articolo: Giuseppe Conte e l’orizzonte del Mitomodernismo
Viene chiarito il significato della conciliazione singolare delle due dimensioni ossimoriche del mito e della modernità, che costituiscono il paradigma del Mitomodernismo, nell’opera poetica e in prosa di Giuseppe Conte.
Lingua: ItalianoPag. 193-199
Etichette: Conte Giuseppe, Novecento, Duemila, Mitomodernismo,,