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Rivista di letteratura italiana | 2004 | N. 1
Anno 2004 – Annata: XXII – N. 1
A cura di Barbara Manfellotto
Titolo articolo: Una miscellanea ferrarese alla Biblioteca Estense
Nel saggio è presentato e descritto il contenuto di una miscellanea manoscritta di rilevanti dimensioni conservata presso la Biblioteca Estense di Modena (segnatura a.T.6.35), che raccoglie alcuni lavori inediti del filologo ferrarese Alessandro Sardi (1516?-1588). Tra essi si segnalano una silloge poetica di chiara impronta petrarchesca e altri scritti di natura teorica non privi di un certo interesse (“Libri della lingua vulgare”, “Annotazioni di Alessando Sardi a Messer Alberto Lollio”, “Centuria prima dell’annotazioni di Alessandro Sardi”), di cui vengono qui riprodotti i brani più significativi. Le carte rimanenti della miscellanea estense sono costituite da fogli sparsi riconducibili alla “sfera privata dell’autore” (epistole, resoconti di spese, esercizi di calligrafia) e da appunti “più o meno organici, da ascrivere alla primissima fase di redazione di alcune opere che poi furono concluse dal Sardi – anche se ancora oggi manoscritte -, oppure che giunsero in tipografia”. Il saggio è corredato da un’appendice che reca l’incipitario delle rime di Alessandro Sardi presenti all’interno della miscellanea.
Lingua: ItalianoPag. 9-30
Etichette: Sardi Alessandro, Cinquecento, Manoscritto,
Titolo articolo: Galileo tra Ariosto e Tasso
Giulia dell’Aquila illustra la posizione assunta da Galileo nella contesa letteraria tra i sostenitori e i detrattori dell’ “Orlando Furioso” e della “Gerusalemme Liberata”, quale emerge segnatamente dall’esame delle due opere saggistiche “Considerazioni al Tasso” e “Postille all’Ariosto”. Commentando le riflessioni presenti in tali scritti, in cui Galileo tenta “un’operazione ermeneutica di notevole arguzia”, l’autrice del saggio mette in luce le ragioni che presiedono alla spiccata preferenza accordata dallo scienziato al modello poetico del “Furioso”.
Lingua: ItalianoPag. 31-47
Etichette: Galilei Galileo, Ariosto Ludovico, Tasso Torquato, Gerusalemme Liberata, Orlando Furioso, Poesia, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Poesia epica,
Titolo articolo: ‘Vero’, lingua e linguaggio in Manzoni: suggerimenti per lo scrivere di teologia
L’ampio contributo di Edoardo Biffi è incentrato sulla natura peculiare della ricerca linguistica manzoniana, interamente governata, come la sua poetica, dallo sforzo di adesione al ‘santo Vero’, che dopo l’esperienza della conversione si identificherà nella ‘Verità’ della Rivelazione cristiana e del messaggio evangelico. Le riflessioni di Manzoni sulla lingua italiana ed il suo assiduo lavoro per diffonderla promosso dalle sue opere di teoria linguistica, meritano secondo l’autore del saggio particolare attenzione anche “per l’interesse che possono suscitare nell’elaborazione del linguaggio teologico”.
Lingua: ItalianoPag. 49-78
Etichette: Manzoni Alessandro, Ottocento, Lingua italiana, Teologia, Teoria del linguaggio,
Titolo articolo: La dimensione scenica delle novelle di Pirandello, ovvero la genesi dell’ontologia del personaggio
L’autore discute in merito alla ‘teatralità’ delle strutture narrative delle novelle di Pirandello, ponendola in relazione ad un tema centrale della poetica dello scrittore siciliano: la fenomenologia del personaggio. Come viene osservato, infatti, è proprio nel passaggio dalle pagine delle novelle alle tavole del palcoscenico che si realizza l’assolutizzazione della condizione di tragicità vissuta dal personaggio pirandelliano.
Lingua: ItalianoPag. 79-102
Etichette: Pirandello Luigi, Narrativa, Teatro, Ottocento, Novecento, Personaggio,
Titolo articolo: Catullo e Quasimodo
Maria Cristina Albonico propone un’interessante analisi comparativa tra alcune liriche latine di Catullo e le corrispettive traduzioni italiane approntate da Salvatore Quasimodo. Tale raffronto non ha lo scopo di “stilare una graduatoria”, come precisa la studiosa, bensì di “valorizzare l’arte poetica di due autori distanti nei secoli, ma vicini per sensibilità e raffinatezza stilistica”.
Lingua: ItalianoPag. 103-133
Etichette: Catullo Gaio Valerio, Quasimodo Salvatore, Poesia, Novecento, Traduzione,
Titolo articolo: Dante lettore dei classici
L’indagine di Michele Dell’Aquila verte sul rapporto complesso di Dante con i classici dell’antichità (Virgilio, Ovidio, Orazio, Seneca, Lucano, Stazio, Omero etc.), rapporto informato ad un atteggiamento di “appropriazione/deformazione” che fu proprio di tutti gli scrittori e poeti dei primi secoli del secondo millennio e di cui la “Divina Commedia” fornisce un “vasto campionario”. Al culto dei classici il poeta fiorentino pervenne solo dopo la giovanile infatuazione per la poesia amorosa dello “stil novo”, in conseguenza, cioè, della maturazione di una più chiara coscienza del valore etico-civile della letteratura e di un bisogno di innalzamento della materia poetica, già invocato nelle canzoni dottrinali del “Convivio”.
Lingua: ItalianoPag. 137-148
Etichette: Alighieri Dante, Poesia, Duecento,Trecento,
Titolo articolo: “Prõton anágnosis entribès”: contributo al commento della “Vita” di Alfieri
Carlo Annoni propone un inedito commento del celebre passo alfieriano della “Vita” (cap. IV dell’ “Epoca Quarta”) in cui l’Astigiano illustra il sistema di redazione delle proprie tragedie, basato, com’è noto, sul seguente ritmo senario: ‘ideare’, ‘stendere’, ‘verseggiare’, ‘limare’, ‘levare’, ‘mutare’. Scopo dello studioso è quello di mostrare come la nascita della tragedia nel brano alfieriano sia descritta “in analogia con una peculiare nascita del mondo, quella narrata nella ‘Genesi'”.
Lingua: ItalianoPag. 149-155
Etichette: Alfieri Vittorio, Vita, Autobiografia, Settecento, Ottocento, Tragedia,
Titolo articolo: Ancora sulle stampe di “Rosso Malpelo”
L’ampio contributo di Maria Gabriella Riccobono si incentra su un’analisi comparativa fra le tre stampe della novella verghiana “Rosso Malpelo” (1878, fine agosto 1880, 1897), tutte sorvegliate dall’autore, ed una quarta, da lui non autorizzata, uscita in opuscolo nel febbraio del 1880. A giudizio della studiosa tale edizione avrebbe esercitato un influsso considerevole nella revisione della novella approntata da Verga in vista della stampa definitiva del 1897.
Lingua: ItalianoPag. 157-184
Etichette: Verga Giovanni, Rosso Malpelo, Narrativa, Ottocento, Novecento, Novella,
Titolo articolo: Cristina Campo: ritratti e carteggi
L’autore del saggio si sofferma sul recente recupero critico che ha interessato Cristina Campo, pseudonimo della scrittrice Vittoria Guerrini (1923-1977). Della bibliografia dell’autrice degli “Imperdonabili” (1987) vengono ricordati alcuni testi assai significativi, come la pionieristica biografia firmata da Cristina De Stefano (“Belinda e il mostro. Vita segreta di Cristina Campo”), l’edizione di alcuni carteggi, tra cui quello ad Andrea Emo Capolilista (a cura di Giovanna Fozzer) o quello a tre voci con l’editore Vanni Scheiwiller ed il poeta americano Wiliam Carlos Williams, e la “Conversazione in Piazza Sant’Anselmo e altri scritti. Per un ritratto di Cristina Campo” di Alessandro Spina, sorta di “ritratto interiore basato su una conversazione continua e intima con l’autrice scomparsa”. Correda il saggio un’utile “Nota Bibliografica” articolata nelle tre seguenti sezioni: “Opera edita di Cristina Campo”, “Le traduzioni apparse in rivista e in volume” e “Scritti su Cristina Campo”.
Lingua: ItalianoPag. 185-199
Etichette: Campo Cristina, Guerrini Vittoria, Biografia, Bibliografia, Carteggio, Novecento,