Rivista di letteratura italiana | 2002 | N. 1

Anno 2002 – Annata: XX – N. 1
A cura di Barbara Manfellotto

Autore/i articolo: GIORGIO CAVALLINI
Titolo articolo: Il Canto II del “Purgatorio” e il rito di riconoscimento

Il saggio di Giorgio Cavallini è riservato ad un’analisi del canto II del “Purgatorio”. Tra i temi, illustrati dallo studioso, che innervano il canto (la luce, la condizione dei pellegrini, la coralità delle anime, la dolcezza, il contrasto velocità-lentezza, l’amicizia, la nostalgia delle giovinezza), viene conferita particolare enfasi al “rito di riconoscimento”, rimasto pressoché inosservato in sede critica. L’incontro tra Dante e il musico Casella si fonderebbe proprio su tale motivo “per attingere un risultato profondamente poetico”.

Lingua: Italiano
Pag. 9-23
Etichette: Alighieri Dante, Divina Commedia, Purgatorio II, Poesia, Duecento, Trecento,

Autore/i articolo: VINCENZO PLACELLA
Titolo articolo: Gli epiteti di ascendenza omerica nel “Giorno” e l’impegno civile del Parini

Viene rilevata la presenza diffusa di epiteti di ascendenza omerica nel “Giorno” del Parini. La “forte connotazione eroica” dei calchi omerici, riferiti nell’opera al Giovin Signore e ad altri personaggi, sarebbe espressione sia dell’intenzione parodica pariniana nei confronti della società nobiliare settecentesca, sia di una sua sotterranea, pervicace ammirazione per quello stesso mondo. “La presenza di Omero nel Giorno”- precisa l’autore del saggio- è come un reticolo che ingloba e dà nuovo senso e sapore al poemetto e conferisce ad esso un nuovo slancio”.

Lingua: Italiano
Pag. 25-46
Etichette: Omero, Parini Giuseppe, Il Giorno, Poesia, Settecento, Poesia epica, Poesia satirica, Intertestualità,

Autore/i articolo: ITALO BERTELLI
Titolo articolo: L’ultimo tempo della poesia berchettiana: la traduzione delle “Vecchie romanze spagnuole”

Italo Bertelli si occupa dell’ultima produzione poetica di G. Berchet, in particolare della traduzione delle “Vecchie romanze spagnuole” (1837). Nei 51 componimenti dell’opera lo studioso individua i segni di un rinnovamento,riconducibili all’apertura al meraviglioso fiabesco e all’abbassamento di tono ad un “livello di medietà discorsiva,alquanto familiare”. Grande la libertà sul piano metrico ed espressivo adoperata dal Berchet nel suo lavoro di traduzione, complessivamente “non esente da mende e da squilibri espressivi”, ma denotato “da un largo respiro etico e da un’alta dignità compositiva: un’opera certo perfettibile, ma seria e corretta”.

Lingua: Italiano
Pag. 47-63
Etichette: Berchet Giovanni, Vecchie romanze spagnuole, Poesia, Settecento, Ottocento, Canto popolare, Traduzione,

Autore/i articolo: NELIDA MILANI, ELIS DEGHENGHI OLUJIC
Titolo articolo: Due voci per Fulvio Tomizza

Sotto un titolo comune sono riuniti due interventi dedicati a Fulvio Tomizza. Il primo, trascrizione di un breve discorso tenuto da una studiosa in occasione della prima edizione del premio letterario a lui intitolato, ci offre quasi un’istantanea dello scrittore istriano; l’altro, invece, propone una disamina estesa dei caratteri della sua produzione narrativa. La ricognizione dei romanzi tomizziani effettuata in quest’ultimo contributo, si arricchisce del raffronto con l’opera di Leonardo Sciascia, con il quale Tomizza condivide la tendenza a conciliare “verità storica” e “racconto”, “scrittura documentaria” ed “immaginario narrativo”.

Lingua: Italiano
Pag. 65-112
Etichette: Sciascia Leonardo, Tomizza Fulvio, Narrativa, Novecento, Trieste, Letteratura, Interculturalità, Intertestualità,

Autore/i articolo: BRUNO MAIER
Titolo articolo: Itinerario narrativo di Vinicio Ongaro

Bruno Maier si sofferma sulla produzione narrativa dello scrittore triestino Vinicio Ongaro, neurologo e psichiatra. Da “Un povero domani” (1983) a “Minaccia confidenziale” (1999), considerato “vertice e punto d’arrivo” della sua opera, nei suoi romanzi “neurologia e letteratura si illuminano e si condizionano reciprocamente”, talvolta identificandosi “senza residui”. La caratteristica precipua dei lavori di Ongaro viene individuata da Maier nella finezza dell’introspezione psicologica dei personaggi, che si coniuga nell’ultimo romanzo col genere più tradizionale del giallo, dando luogo ad un originale, godibile forma di “giallo psicologico”.

Lingua: Italiano
Pag. 115-126
Etichette: Ongaro Vinicio, Narrativa, Novecento, Duemila, Trieste, Letteratura, Psicologia, Romanzo giallo,

Autore/i articolo: BARBARA CASAGRANDE
Titolo articolo: La critica di Alberto Frattini dagli anni Quaranta a oggi

Dopo una breve premessa circa la formazione e l’evoluzione del pensiero critico di Alberto Frattini, sono delineati i canoni fondamentali della riflessione dello studioso fiorentino. Attraverso opportuni riferimenti all’attività esegetica da lui svolta sulle opere leopardiane e successivamente sulla poesia novecentesca, Barbara Casagrande evidenzia come la sua attività critica sia tutta fondata sull’integrazione degli strumenti più vari “ai fini di una continua chiarificazione del testo”, sulla “frequente apertura al dubbio e alla possibilità”, sul “rispetto per i valori della poesia, della parola e della personalità poetica che la stessa esprime, integrati in una specifica realtà storico-culturale”. Correda il saggio un’ampia bibliografia degli scritti di Frattini.

Lingua: Italiano
Pag. 129-181
Etichette: Frattini Alberto, Critica letteraria, Novecento, Duemila,

Autore/i articolo: MARCO EDOARDO DEBENEDETTI
Titolo articolo: Il fanciullo lontano

Il saggio di Debenedetti mira ad una rivisitazione della poesia di Sandro Penna, basata tra l’altro sul tentativo di sganciarla dal “mito critico” della patologia, considerata sino ad oggi una delle maggiori chiavi d’accesso alla sua comprensione. Sulla scia inaugurata da Pasolini e Gaboli, Debenedetti ambisce a restituire un’immagine più autentica della lirica penniana, alla cui origine sarebbe da collocarsi il rapporto, incostante, con l'”oggetto d’amore”. Appena accennata dallo studioso la prospettiva della “filiazione antica” della poesia di Penna, che risalirebbe fino alla lirica del Duecento.

Lingua: Italiano
Pag. 185-196
Etichette: Penna Sandro, Poesia, Novecento, Erotismo,