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Rivista di letteratura comparata italiana, bizantina e neoellenica | 2023 | N. 7
Anno 2023 – N. 7
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Il capraio di Teocrito (Id. III), Giovanni Meli (Buccolica, Id. II) ed Alexandros Papadiamandis (Oneiro sto kyma)
Il presente studio è finalizzato all’analisi di somiglianze, parallelismi e differenze tra un archetipo della letteratura bucolica: l’Idillio III di Teocrito e due riscritture di tale paradigma presentate dal poeta siciliano del XVIII secolo Giovanni Meli, Lu craparu e dallo scrittore greco Alexandros Papadiamandis, Sogno tra i flutti. Analogie e discordanze relative alla figura del rustico cantore collocato in uno scenario idilliaco sono da mettere debitamente in rilievo.
Lingua: ItalianoPag. 11-30
Etichette: Verismo, Alexandros Papadiamandis, Teocrito,
Titolo articolo: Analisi della diffusione del patrimonio astronomico greco in tradizione scientifica e letteraria della Persia e dell’Italia nel Medioevo
Il presente articolo prende in considerazione le interazioni del patrimonio ellenico nel campo di astronomia con le innovazioni degli scienziati orientali e specialmente persiani dall’inizio dell’era ghaznavide fino al regno dei Timuridi. È di particolare interesse per la presente ricerca Gli elementi di astronomia del celeberrimo autore persiano Abu Reyhan Biruni: il trattato fu per secoli un testo classico per l’insegnamento del quadrivium e ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione degli astronomi durante il Medioevo. Oltre al lavoro sopraindicato, il trattato Al-Tafhim, scritto sia in arabo che in persiano, è stato molto ragguardevole nell’evoluzione dell’astronomia in Oriente in base al patrimonio scientifico greco e quello persiano. Oltre alle ricerche di Biruni, altro testo di riferimento concernente lo sviluppo dell’astronomia nei regni orientali è l’opera magistrale attribuita al governatore-scienziato Ologh Beigh e ai suoi collaboratori. Egli, essendo uno degli autori principali di Zij-e Soltani, il quale viene generalmente considerato il più grande catalogo di stelle fra le opere di Tolomeo e Tycho Brahe, è riuscito a correggere i gravi errori attestati negli analoghi cataloghi arabofoni dovuti al fatto che i loro autori si fossero limitati a riferirsi al Tolomeo, aggiungendo alle longitudini stellari l’effetto della precessione.
Lingua: ItalianoPag. 34-47
Etichette: Astronomia, Abu Reyhan Biruni, Tolomeo, Zij-e Soltani,
Titolo articolo: I testi a stampa del Barlaam e Ioasaf: fortuna e popolarità
L’articolo prende in esame la fortuna postmedievale di un testo esemplare della letteratura bizantina, il Barlaam e Ioasaf, e intende metterne in luce le ragioni di un rinnovato interesse in Italia, soprattutto tra fine Quattrocento e pieno Cinquecento: dall’uso di corte in età medievale il testo, da raffinato che quasi sempre era, diventa con la stampa decisamente “popolare”, destinato a intrattenere e istruire attraverso la lettura o l’ascolto un pubblico scarsamente o mediamente alfabetizzato. Notevole la sua presenza nella scuola come libro di lettura. Le ragioni della sua diffusione tra le classi umili sono dovute alla compresenza di un aspetto sia romanzesco-favolistico sia didattico-dottrinale, e anche alla sintassi semplice e oraleggiante, a una scrittura ‘sceneggiata’. Parte del lavoro è dedicata alla fortuna postcinquecentesca del Barlaam, che continua nei secoli a rifarsi all’incunabolo capostipite della tradizione a stampa.
Lingua: ItalianoPag. 49-65
Etichette: Stampa, Barlaam e Ioasaf, Bisanzio, Italia
Titolo articolo: Giovanni Lami ke Thomàs Stanislaos Velastis. Dio kritikà keimena
Nel 1752, nel tredicesimo volume della prestigiosa rivista fiorentina Novelle Letterarie, Giovanni Lami pubblica due recensioni alle prime opere letterarie di Tommaso Stanislao Velasti, gesuita italo-greco dell’isola di Scio, il cui contributo poetico e linguistico e stato recentemente riconsiderato dalla critica sia greca che italiana. Le recensioni di Lami riguardano la prosa Anapavsis tis cardhias (= Il riposo del cuore, Roma 1746), e la composizione poetica Peri Thymou (= Sull’Ira, Roma 1747). Scopo di questo studio e di presentare le due recensioni con un commento e una traduzione in greco, dopo averle esaminate nell’ambito della rivista dove sono state pubblicate, in relazione al suo eminente editore-direttore, nonché di sottolineare la loro importanza per la ricezione critica della letteratura greca della tarda prima età moderna. Le osservazioni solide e autorevoli di Lami su due libri che sono scritti nell’idioma linguistico di Scio, insieme al carattere molto elogiativo delle sue recensioni sparse da informazioni privilegiate, hanno condotto il mio studio all’esplorazione di un micro-rete letterario sviluppato tra Velasti e Lami.
Lingua: GrecoPag. 67-94
Etichette: Giovanni Lami, Tommaso Stanislao Velasti, Novelle Letterarie di Firenze,
Titolo articolo: Palamàs e Marinetti e la loro ammirazione reciproca
Le relazioni di amicizia tra Costìs Palamàs e F. T. Marinetti cominciano nel primo decennio del xx secolo. Di rilevante importanza sono le recensioni che scrisse Palamàs per due romanzi (1908) del collega italiano, pubblicate nella rivista «Poesia», e per il suo manifesto della fondazione del futurismo (1909). Marinetti, negli anni seguenti, proseguì inviando suoi testi al poeta greco, come si dimostra da alcuni manifesti conservati presso la Fondazione Costìs Palamàs.
Lingua: ItalianoPag. 95-101
Etichette: Futurismo, XX secolo, Costìs Palamàs, F. T. Marinetti,
Titolo articolo: La fortuna del teatro di Roberto Sabatino Lopez in Grecia
Questo articolo intende illuminare la fortuna del teatro di Roberto Sabatino Lopez in Grecia durante la prima metà del xx secolo. L’analisi racconta il vivo interesse dei letterati e degli artisti greci per la drammaturgia di Roberto Sabatino Lopez, mentre vengono menzionate le rappresentazioni delle sue opere nei teatri greci dell’epoca. A suscitare l’interesse estetico degli spettatori greci degli inizi del Novecento, che si affollano nei teatri di Atene per seguirne gli spettacoli, è soprattutto la vena comica e sentimentale dei testi dell’autore. Il teatro di Roberto Sabatino Lopez risponde ai bisogni della Grecia contemporanea, il cui risveglio artistico è l’obiettivo di chi in essa si occupa di teatro, promuovendo l’arte teatrale mediante il ricorso a innovazioni registiche e drammatologiche.
Lingua: ItalianoPag. 103-111
Etichette: Commedia, Dramma, Teatro, Grecia
Titolo articolo: Le metamorfosi della Grecia nell’opera di Giorgio De Chirico. La visione post-romantica tedesca
Il contributo in questione presenta l’influenza culturale greca nell’opera e nella posizione filosofica di Giorgio De Chirico. Il giovane pittore nacque nella città di Volos e trascorse in Grecia tutta la sua infanzia e adolescenza, mentre visse un’esperienza di notevole importanza come studente nel Politecnico di Atene, dove ha conosciuto compagni di studi di altissimo livello artistico come l’architetto Dimitris Pikionis, mentre i suoi Professori, per esempio Iakovidis, furono esponenti delle tendenze europee nell’arte, legati soprattutto alla famosa “Scuola di Monaco”. Alla luce di questo, viene esaminata la formazione e la produzione artistica di De Chirico anche nel periodo dei suoi studi nell’Accademia di Monaco, come appunto metamorfosi e metabolizzazione degli ideali culturali classici, attraverso l’elaborazione della filosofia tedesca e l’influenza dell’elaborazione simbolista iconografica di pittori come Arnold Böcklin, come dimostrazione della persistenza dei modelli greci classici nella produzione del modernismo artistico di Giorgio De Chirico.
Lingua: ItalianoPag. 113-124
Etichette: Classicismo, XX secolo, Giorgio De Chirico,
Titolo articolo: La Grecia moderna nell’opera di Pier Paolo Pasolini
Le relazioni fra Pier Paolo Pasolini e la Grecia antica sono state oggetto di numerosi studi negli ultimi anni. Queste si devono non solo alla modernizzazione della Grecia nella sua opera, ma anche alla concezione che l’autore ha degli archetipi tradizionali, che appaiono talmente ben strutturati da essere ripresi di frequente anche quando ci si riferisce alla Grecia a lui contemporanea. Secondo Pasolini, Alexandros Panagoulis, che nel 1968 organizzò un attentato contro il dittatore Papadopoulos, è «un eroe perfettamente simile a un eroe della classicità che lottava in nome della libertà contro la tirannia»; una tirannia «come nella Tebe o nell’Argo di Euripide». La sua opera è ricca di riferimenti che riguardano principalmente il periodo della dittatura in Grecia (1967-1974) la quale è caratterizzata come un periodo «arretrato e in certo modo preistorico». Nei riferimenti alla Grecia contemporanea possono essere aggiunti quelli che riguardano la sua relazione con Maria Callas, la sua ammirazione per Kavafis e i suoi viaggi nelle isole dell’Egeo. Tuttavia, il denominatore comune dei suoi riferimenti è la visione del mondo da una prospettiva generale. «Il potere è dappertutto uguale, e tutti coloro che lo detengono sono legati fra loro, fraternamente» scrisse in attesa dell’esecuzione di Panagoulis mentre a Patmos, l’isola dell’Apocalisse, sfilavano davanti a lui i morti della Piazza Fontana rivelando l’ipocrisia dell’estremismo. La Grecia contemporanea, le sue lotte e i suoi protagonisti diventano occasione di parallelismi con il divenire italiano e mondiale con cui Pasolini sottolinea che l’ingiustizia, la bellezza e la lotta non hanno confini nazionali o temporali.
Lingua: ItalianoPag. 125-132
Etichette: XX secolo, Alexandros Panagulis, Costantino Kavafis, Maria Callas, Pier Paolo Pasolini, Grecia
Titolo libro/articolo recensito: Divina mania
Lingua: Italiano
Pag. 133-134
Recensore/i: Gabriella Macrì
Etichette:
Edizioni: Palermo University Press, Palermo –
Lingua: Italiano
Pag. 134-136
Recensore/i: Cristiano Luciani
Etichette:
Edizioni: ETPbooks, Atene –
Lingua: Italiano
Pag. 137-140
Recensore/i: Cristiano Luciani
Etichette: