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Rivista di letteratura comparata italiana, bizantina e neoellenica | 2019 | N. 3
Anno 2019 – N. 3
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Atene in Vaticano
Questo articolo esamina la nascita e l’evoluzione dei famosi Musei Vaticani e sottolinea il dialogo dei Papi con la cultura pagana del periodo classico, ellenistico e romano, a partire dai primi anni del xvi secolo. L’autore si sofferma su alcune delle principali opere esposte nei Musei, come il Torso del Belvedere, l’Apoxyomenos, su affreschi quali la Scuola di Atene di Raffaello e manoscritti bizantini, tra cui il più antico superstite delle Leggi di Platone (ix-x secolo). I Musei, inclusa la Biblioteca Apostolica Vaticana, hanno dimostrato di avere un legame particolare con l’Atene classica ed ellenistica.
Lingua: ItalianoPag. 11-17
Etichette: Biblioteca Apostolica Vaticana, Grecia arcaica, Musei Vaticani
Titolo articolo: L’Arcadia tra Roma, Napoli e la Magna Grecia
Il mito arcadico come lo conosciamo oggi deriva da una lettura errata del romanzo pastorale Arcadia di Iacopo Sannazaro, pubblicato (ufficialmente) per la prima volta nel 1504. Scegliendo di ambientare il romanzo in Arcadia, Sannazaro attinse alle Bucoliche, alle Georgiche e all’Eneide di Virgilio, così come alle Genealogie deorum gentilium e all’Ameto di Boccaccio. Fu altresì molto influenzato dai confronti che sembrano aver avuto luogo nell’Accademia Pontaniana di Napoli e dalle discussioni con il suo amico filosofo e medico Antonio De Ferrariis Galateo (da Galatone in Puglia) sulla rinascita della geografia, sulla scoperta di nuove terre e l’esistenza, o meno, di paradisi terrestri – specialmente in Grecia – dove fuggire dal mondo travagliato in cui vivevano. Il seguente articolo mira a mostrare quanto da vicino alcune idee espresse nell’Arcadia sono echeggiate nelle opere del Galateo, in particolare le sue lettere e la sua descrizione del ‘tacco’ dell’Italia (De situ Iapygiae).
Lingua: ItalianoPag. 19-40
Etichette: Antonio De Ferrariis, Giovanni Boccaccio, Jacopo Sannazaro, Virgilio, Galateo, Magna Grecia, Napoli, Roma
Titolo articolo: Verismo e ithografia. Rosso Malpelo di Verga e La voce del Drago di Papadiamandis
Lo scopo del presente studio è quello di analizzare le somiglianze, i parallelismi e le differenze tra due novelle emblematiche del verismo e dell’ithografia: Rosso Malpelo di Giovanni Verga e La voce del drago dello scrittore greco Alexandros Papadiamandis. Attraverso la lettura parallela dei due testi, vediamo sia le caratteristiche comuni tra verismo, ithografia e principi del naturalismo, sia le loro discordanze.
Lingua: ItalianoPag. 41-51
Etichette: Naturalismo, Verismo, Alexandros Papadiamandis, Giovanni Verga,
Titolo articolo: La Fortuna greca di Pinocchio
Questo saggio si concentra su Le avventure di Pinocchio, il famoso libro per bambini scritto dall’autore italiano Carlo Collodi e pubblicato per la prima volta nel 1881. Da allora la storia del burattino di legno ha viaggiato attraverso centinaia di lingue, divenendo il libro italiano più tradotto al mondo. Anche in Grecia ha avuto un’enorme fortuna, con molte traduzioni, adattamenti teatrali e spettacoli rivolti ad un giovane pubblico. L’adattamento teatrale di Pinocchio scritto da Brian Way, fu rappresentato per la prima volta nel 1972 sul palco del “Porta Theatre”, diretto da Xenia Kalogheropoulou. Fino ad oggi Pinocchio è stato rappresentato quasi ogni anno nei teatri di tutto il paese, come adattamento dal romanzo originale, come spettacolo teatrale di marionette o come spettacolo per un pubblico adulto.
Lingua: ItalianoPag. 53-59
Etichette: Teatro, XIX secolo, XX secolo, Carlo Collodi, Pinocchio,
Titolo articolo: L’Italia di Nikos Engonopoulos
Nikos Engonopoulos scrisse alla futura moglie: «Anche se i francesi […] hanno alimentato i sogni della mia infanzia con Italia e Spagna, ho amato […] solo l’Italia e dopo l’ho visitata». Da questa affermazione si capisce che le vicende italiane hanno lasciato impronte nella produzione poetica e pittorica del rappresentante multiforme del surrealismo greco. L’ammirazione per il paesaggio, le arti visive, la realtà letteraria e, ovviamente, i monumenti d’Italia che «calmano l’anima», si rintracciano nelle sue opere. Malgrado tutto il «profondo e irresistibile» fascino di cui sopra, Engonopoulos ha l’ampiezza e l’imparzialità di criticare ma, soprattutto, di ammettere la loro influenza sulle varie manifestazioni della cultura greca, incorporandole nel contesto del sincretismo culturale che lui professa e che, secondo lui, aumenta l’unicità e l’universalità dell’ellenismo.
Lingua: ItalianoPag. 61-73
Etichette: Surrealismo, Nikos Engonopoulos,
Titolo articolo: Titos Patrikios e l’Italia. Una storia d’amore destinata a durare
Titos Patrikios è uno dei più famosi poeti greci contemporanei della generazione del dopoguerra, vissuto tra Parigi e Roma per diversi anni, dal 1959 al 1975, in fuga dal regime della dittatura greca (1967-1974). L’auto-esiliato Patrikios trascorre molto tempo in Italia, dove compone versi o prose raffiguranti il paesaggio naturale, urbano e culturale delle città che visita. Nelle sue opere a tema italiano, il poeta sembra cercare la sua identità personale, nazionale e culturale e menziona monumenti, musei e opere d’arte. La sua “storia d’amore” con l’Italia sembra però essere iniziata prima, durante la guerra, quando lo Stato italiano era considerato nemico della Grecia. Negli anni successivi al suo soggiorno in Italia, le poesie di Patrikios sono state ripetutamente tradotte in italiano e l’autore ha ricevuto numerosi premi letterari italiani e internazionali nel Belpaese.
Lingua: ItalianoPag. 75-86
Etichette: Identità, Memoria, Poesia, Viaggio, XX secolo, Titos Patrikios, Grecia, Italia
Titolo articolo: Riscontri italiani ai Barbari di Kavafis. La risposta di Maria Rosaria Madonna al poeta alessandrino
Le opere del poeta alessandrino Costantino Kavafis, e in particolare il suo capolavoro Aspettando i barbari, sono state tradotte in quasi tutte le lingue europee ; ciò nonostante, la maggior parte delle traduzioni e delle analisi letterarie sui Barbari è prodotta da autori italiani. Alcuni di loro sono famosi in tutto il mondo, come Pier Paolo Pasolini ed Eugenio Montale – il secondo ha persino tradotto i Barbari di Kavafis due volte (1946, 1962) –, altri si distinguono per essere critici letterari e traduttori, specialmente dal greco all’italiano, come Filippo Maria Pontani, Margherita Dalmati, Nicola Crocetti e, ultima ma non meno importante, Maria Rosaria Madonna, il cui lavoro va oltre la traduzione, poiché rappresenta una risposta autentica e concreta al poeta alessandrino.
Lingua: ItalianoPag. 87-96
Etichette: Traduzione, XX secolo, Costantino Kavafis, Eugenio Montale, Maria Rosaria Madonna, Aspettando i barbari,
Titolo articolo: To ‘xéno’ kai to ‘enchòrio’ e ghiatì metaphrázoume Italoús syngraphèis sta elleniká
Secondo il teorico di traduzione francese Antoine Berman, la ritraduzione è un fenomeno che dà luogo a traduzioni multiple di un particolare lavoro. Lo scopo di questo saggio è quello di esaminare le ragioni per le quali sono state prodotte diverse traduzioni delle opere di quattro scrittori italiani (Foscolo, Marinetti, Papini, Ungaretti), collocandole in un contesto di relazioni culturali greco-italiane. L’accento è posto sulle implicazioni ideologiche che si trovano al di sotto della traduzione.
Lingua: GrecoPag. 97-103
Etichette: Fascismo, Futurismo, Nazionalismo, Traduzione, XX secolo,
Titolo articolo: Le nozioni di aphèghesis e dièghesis nella teoria letteraria moderna
Lingua: Italiano
Pag. 105-118
Etichette: Ecfrasi, Teoria della letteratura,
Titolo libro/articolo recensito: La lingua greca. Una storia lunga quattromila anni.
Edizioni: ETP Books, Atene – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 119-121
Recensore/i: Dimitri Deliolanes
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Italoellenica
Edizioni: 2019, –
Lingua: Italiano
Pag. 121-123
Recensore/i: Fiorenzo Toso
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Per filo e per segno. Analisi contrastiva italiano-greco attraverso le locuzioni idiomatiche.
Edizioni: 2018, Salonicco –
Lingua: Italiano
Pag. 123-126
Recensore/i: Gerasimos Zoras
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