Le riviste sostenitrici
Riscontri | 2008 | N. 1-2
Anno 2008 – Annata: XXX – N. 1-2 Mese: Gennaio-Giugno
A cura di Maria Maddalena Messina
Titolo articolo: Introduzione. La legge delle lettere
Il tema che unisce i saggi di questo fascicolo monografico, curato da Francesco D’Episcopo, ‘apparentemente poco letterario’, è la ‘giustizia’ della letteratura. Un argomento molto caro allo studioso che da sempre si pone a ‘difensore e scopritore’ di autori, che “una giustizia superiore rischiava di rimuovere e di confinare in un limbo” dove non era possibile sognare ‘il paradiso dei classici’, come lui stesso dice, in particolar modo in quella realtà meridionale che da sempre ha avuto il privilegio di essere ‘osservata’ da uno studioso appassionato di ‘meridionalità’ come il D’Episcopo. La scelta dei saggi presentati vuole essere un suggerimento per il lettore a ‘cogliere’, nei vari autori e argomenti, “fili comuni e diversi” per poter esplorare il tema della ‘giustizia’ da “molteplici prospettive di indagine e di interpretazione” (p. 10). Il D’Episcopo, dunque, con questo lavoro, dà l’avvio a nuove esperienze e ‘rivoluzionari contributi’ atti a dare forza a “un dibattito alterno e controverso” (p. 11).
Lingua: ItalianoPag. 5-11
Etichette: D’Episcopo Francesco, Giustizia, Letteratura, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: La “Ginevra” di Antonio Ranieri ovvero il fiore del deserto
Il primo saggio del volume riguarda l’opera narrativa di Antonio Ranieri, “Ginevra o l’orfana della Nunziata”, che rispecchia una realtà “intrisa di risentimenti morali contro un sistema costituito sulla menzogna istituzionalizzata e condivisa dalle maggioranze” (p. 13) e soprattutto dai ceti sociali privilegiati. La “Ginevra” del Ranieri dà inizio ad un genere letterario, il romanzo sociale, che in Italia si presenta come nuovo “rispetto al romanzo di intrattenimento e di avventure del Sei e Settecento, ma anche al romanzo storico” (p. 15). Il romanzo di Ranieri, infatti, come constatato da De Gubernatis, a suo tempo, ‘precorse’ l'”Oliver Twist” di Dickens, corrispondenze riscontrate anche da uno studioso tedesco, Gustav Brandes, autore di una biografia dello scrittore napoletano. Il Piscopo, dunque, mette in risalto il ruolo del Ranieri all’interno di una narrativa che incita al confronto “con la società e la cultura contemporanee e a usare la letteratura come arma magari impropria, ma efficace,”per intervenire sulle “questioni vive e in svolgimento” (p. 16) e indurre il lettore ad una maggiore sensibilità.
Lingua: ItalianoPag. 13-41
Etichette: Ranieri Antonio, Narrativa, Romanzo sociale, Seicento, Settecento, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: La giustizia di Pinocchio
Il contributo di Giordano ripercorre i luoghi della ‘giustizia’ nell’opera di Collodi. La parabola esistenziale di Pinocchio, da burattino a essere umano, con uno sguardo all’episodio dell’arresto, dopo essere stato derubato delle monete, offre allo studioso l’occasione per una riflessione sul significato etico e morale del libro, che si colloca tra i capolavori della letteratura “anche sotto il profilo di quell’intima esigenza di giustizia e di umanità di cui essa è insieme testimonianza e promotrice” (p. 51).
Lingua: ItalianoPag. 44-51
Etichette: Collodi Carlo, Le avventure di Pinocchio, Giustizia, Narrativa, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Giovanni Pascoli e il ricordo di un delitto impunito
Il ‘delitto impunito’, richiamato nel titolo, è ovviamente quello descritto nelle due liriche “il x agosto” e “La cavalla storna”: l’assassinio del padre di Giovanni Pascoli. A questa tragedia seguì una lunga vicenda giudiziaria per la quale furono seguite poche piste giudiziarie “insabbiate da coperture politiche con inaffidabili testimonianze e prove inattendibili” (p. 55), come ci informa Carlo Di Lieto nel suo saggio. Il lavoro presentato altro non è che il tentativo di ricostruire i fatti, dal momento che, in assenza di atti processuali, il processo fu archiviato senza dare un nome agli assassini. Si stabilì, infatti, che il delitto era stato ‘commesso da ignoti’, anche se negli ambienti popolari si facevano i nomi dei sicari e del mandante. La tragedia e il lungo processo suscitò nel poeta interesse per altri delitti impuniti e uno scatenarsi di sentimenti contrastanti, “rassegnazione e ribellione, umiltà e orgolio, dolore e amore” (p. 71 ) che arricchirono la sua poesia e la sua umanità.
Lingua: ItalianoPag. 53-80
Etichette: Giovanni Pascoli, Delitto, Giustizia, Processo, Poesia, Letteratura, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: La “Metamorfosi”: Franz Kafka e il”secondo” processo al padre
Il contributo è incentrato sulla genesi de “La metamorfosi” di Kafka: analizzando la metamorfosi del protagonista, Gregor Samsa, in insetto, lo studioso indaga sul legame di tale trasformazione con il mondo onirico e sulla natura psichica di essa. L’analisi di quest’opera offre lo spunto per mettere in risalto l’influenza di Freud nella narrativa e nella scrittura kafkiana.
Lingua: ItalianoPag. 81-93
Etichette: Kafka Franz, Critica letteraria, Narrativa, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Diritto e “causa” dell’Umanità in Piero Calamandrei
Piero Calamandrei, personaggio eclettico, di ‘cultura straripante’, ha spaziato in tutti i campi del sapere, da quello giuridico a quello filosofico, dalla letteratura alla storiografia. Fu antifascista ‘d’istinto’, costretto poi a “doversi piegare” al giuramento propugnato dal ministro dell’educazione Giovanni Gentile. Tra gli obiettivi principali dell’intellettuale e del giurista c’è lo sforzo “di finalizzare la ricerca dottrinale a fini pratici” (p. 105), supportato dalla ‘fede nel diritto “come strumento di liberazione dell’uomo” (P. 106), per difenderne la ‘dignità’ e la ‘libertà’.
Lingua: ItalianoPag. 95-121
Etichette: Troisi Dante, Calamandrei Piero, Costituzione, Diritto, Democrazia, Fascismo, Filosofia, Letteratura, Storiografia, Ottocento, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Gadda e la giustizia ingiusta
L’intervento della Cacòpardo prende in esame casi di ingiustizia del sistema giudiziario nella produzione narrativa di Gadda. In particolare l’autrice del saggio si sofferma sull’ingiustizia che prende corpo nella figura del commissario Francesco Ingravallo in “Quer pasticciaccio…” e sulla “incompatibilità tra sistemi giudiziari e giustizia” (p. 125).
Lingua: ItalianoPag. 123-131
Etichette: Gadda Carlo Emilio, Giustizia, Narrativa, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Salvatore Satta ovvero la sa “sardidade”
Salvatore Satta è un illustre giurista e romanziere che ha avuto per la sua Sardegna lo stesso ruolo che ‘Tomasi di Lampedusa ha avuto per la Sicilia’. Infatti, nel “Giorno del giudizio”, Satta rappresenta “un mondo pre-civile ma immacolato come appena uscito dalle mani del Padreterno, irrimediabilmente corrotto dalla modernità” attraverso la rappresentazione della “saga di una famiglia borghese, la sua, avviata verso una fatale decadenza” (p. 136).
Lingua: ItalianoPag. 133-155
Etichette: Satta Salvatore, Diritto, Narrativa, Sardegna, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Il caso Troisi: la colpa di un giudice scrittore
Argomento del presente contributo è la vita e l’opera di Dante Troisi, giudice e scrittore. Il suo primo libro, “L’ulivo nella sabbia”, ha come protagonista un imputato-detenuto, Giovanni Tenda, che parla di ‘giustizia’ dal suo punto di vista. L’altra opera, letta in queste pagine, “Diario di un giudice”, registra ‘l’incapacità’ da parte del giudice “di rendere giustizia”, lasciandosi coinvolgere in “soluzioni più accomodanti” e non in “quelle più giuste” (p. 164). Dunque, il “Diario” diventa il percorso morale di un giudice che sente “le deformazioni della giustizia” e le racconta al lettore “in tono di confidenza, con uno stile sobrio e sincero”, dando “l’impressione di una giustizia che continua ad accanirsi contro i perdenti” (p. 164).
Lingua: ItalianoPag. 157-187
Etichette: Troisi Dante, Giustizia, Letteratura, Narrativa, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Dante Troisi e la giustizia: “L’ulivo nella sabbia”
Giuseppe D’Errico ripercorre la storia letteraria di un uomo, Dante Troisi, che convive con la doppia natura di giudice e di uomo sempre presente nelle sue opere, da “L’ulivo nella sabbia”, a “Diario di un giudice”, a “Viaggio scomodo”, a “L’inquisitore dell’interno 16”. In Troisi, come si evince da tutta l’opera narrativa, l’uomo e il giudice sono “una sola persona” che “impronta lo scrittore” (p. 197): la giustizia, in realtà, per lui non è “un problema ma il problema della vita” (p. 198).
Lingua: ItalianoPag. 189-198
Etichette: Troisi Dante, Giustizia, Letteratura, Narrativa, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: La norma morale e la norma civile tra letteratura, filosofia e fede
Il tema, “Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano”, è stato trattato nella quarantacinquesima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani; in apertura dei lavori, Mons. Angelo Bagnasco ha posto l’accento su due aspetti: il concetto di ‘bene comune’ e il fatto che tale concetto rappresenti un “impegno” (p. 199). La relazione è incentrata sulla necessità di rispettare la legge morale in ogni comportamento umano, come si ricava dal pensiero di San Tommaso e, allo stesso modo, dalle parole di Giovanni Paolo II.
Lingua: ItalianoPag. 199-206
Etichette: Diritto, Fede, Filosofia, Morale, Letteratura, Novecento, Duemila,