Rinascimento | 2015 | N. 55

Anno 2015 – Annata: LV – N. 55
A cura di Annalisa Lorenzetti

Autore/i articolo: MICHAEL J.B. ALLEN
Titolo articolo: Attica and Atlantis: Marsilio Ficino’s Interpretations of the “Mennexenus” and “Critias” of Plato

Tramite l’introduzione di Ficino alla sua grande edizione di Platone, l’articolo esplora la sua interpretazione neoplatonica del “Menexenus” e del “Critias”, evidenziando ciò che egli ha interpretato come la stretta connessione sia tra questi due testi separati e insoliti, sia tra essi e il “Timeo” e la “Repubblica”. Esso esplora inoltre il debito di Ficino con il commentario al Timeo di Proclo, una delle fonti principali nel suo sviluppo di un numero di tematiche metafisiche e specialmente di un ritmo triadico che dà luogo alla processione dall’Uno, e alla creazione del mondo naturale. Impressionante è l’impegno di Ficino a provvedere ad una lettura cristiano-platonica dei due dialoghi che noi adesso riteniamo minori ma che egli ha interpretato diversamente. Giustapponendo e intrecciando diversi passaggi, egli è riuscito ad assimilare la storia di Atlantide nel “Timeus” e nel “Critias” – con la loro relativa enfasi sulla fecondità, naturale, intellettuale e politica dell’Attica, e sul suo ruolo nella formazione del popolo ateniese – sia nel resoconto Mosaico della Creazione e dell’Alluvione, sia, contemporaneamente alla teoria politica cristiana, alla profezia e all’escatologia.

Lingua: Inglese
Pag. 3-33
Etichette: Ficino Marsilio, Menexenus, Critias, Quattrocento,

Autore/i articolo: MASSIMO FERRETTI
Titolo articolo: Per Cesare Cesariano pittore a Roma fra il 1507 e il 1508

Non si sa ancora con certezza chi abbia dipinto la “Flagellazione di Cristo” conservata nel Museo di San Paolo fuori le Mura a Roma. Lo stile rimanda a quello lombardo del primo Cinquecento, e l’autore sembra essere a conoscenza dell’incisione Prevedari di Bramante. Questo dipinto viene anche considerato un’opera del centro Italia o addirittura un prodotto di un’epoca più recente. La scarsa conservazione del dipinto non ha consentito di comprendere che alcuni effetti della luce artificiale su alcuni elementi sono simili a davvero pochi dipinti documentati di Cesare Cesariano a Parma (1508) e a Piacenza (1512). Su questa base questo articolo propone l’attribuzione del dipinto a Cesariano, in un tempo compreso tra gli ultimi mesi del 1507 – quando egli fu costretto a fuggire da Reggio Emilia – e il maggio 1508 – quando tornò a Parma. Vasari ci informa che Cesariano fu a Roma nel 1507-1508; e questa nota biografica non è il solo elemento che supporta la presente attribuzione, anche se, di fatto, essa rimane un’ipotesi.

Lingua: Italiano
Pag. 35-52
Etichette: Cesariano Cesare, Flagellazione di Cristo, Pittura, Cinquecento,

Autore/i articolo: MICHELE CILIBERTO
Titolo articolo: Spinoza e Machiavelli: eguaglianza e libertà. Appunti per un confronto

Questo articolo si propone di esaminare la presenza delle opere di Machiavelli nel “Tractatus politicus” di Spinoza. Esso propone un’analisi delle similitudini e delle differenze tra i due autori riguardo i temi importanti della libertà e dell’eguaglianza, la decadenza dei governanti e la possibilità di eliminare le radici della tirannide. Attraverso una precisa analisi testuale e uno stretto esame dell’epoca in cui il “Tractatus politucus” fu scritto, l’articolo suggerisce un approccio originale alla relazione tra i due filosofi ed offre elementi utili alla comprensione della genesi dell’opera di Spinoza.

Lingua: Italiano
Pag. 53-80
Etichette: Machiavelli Niccolò, Spinoza Baruch, Tractatus politicus, Quattrocento, Seicento,

Autore/i articolo: NICOLA PANICHI
Titolo articolo: ‘Il couroit à la mort au deffaut de la science’. Montaigne e la logica della vita

Negli “Essais” troviamo 255 occorrenze della parola ‘scienza’ al singolare e 38 al plurale (escluse le parole correlate). Questo è un valore medio ma eloquente nell’illustrare il complesso atteggiamento del filosofo nei riguardi di questa materia. Un atteggiamento che emerge dall’ambivalenza critica e strutturale (fedele all’alternativa pour et contre) che distingue la natura di quest’opera caratterizzata, da un lato, da una bozza del pensiero scientifico, e, dall’altro, da un senso di delusione e diffidenza nei confronti degli scienziati e delle scienze del tempo (medicina, matematica, geometria, astronomia, alchimia etc.).

Lingua: Francese/Italiano
Pag. 81-99
Etichette: Michel de Montaigne, Essais, Cinquecento,

Autore/i articolo: SIMONETTA BASSI
Titolo articolo: Il tenace filo magico di Paolo Rossi: 1957-2006

Questo articolo esamina lo sviluppo degli studi di Paolo Rossi riguardanti la magia, iniziando dalla sua monografia su Bacone degli anni ’50 fino al suo ultimo volume, “Il tempo dei maghi” (2006). Le sue lettere inedite ad Antonio Banfi e ad Eugenio Garin riflettono gli interessi che caratterizzano l’opera di Rossi – non solo storiografica, che studia il pensiero magico del Rinascimento nella sua relazione con la Rivoluzione scientifica, ma anche apertamente teorica in natura. Studiando tutti questi momenti di crisi e transizione che presentano in una forma rinnovata l’antica antitesi tra ragione e pensiero magico, Rossi mostra l’estrema vitalità del secondo, la sua sfida sempre presente ad un tipo di pensiero che è emerso all’inizio dell’Età Moderna.

Lingua: Italiano
Pag. 101-119
Etichette: Rossi Monti Paolo, Magia, Novecento,

Autore/i articolo: FEDERICO BARICCI
Titolo articolo: Per una nuova edizione critica del “Dialogo facetissimo” di Ruzante

Questo articolo fornisce una nuova edizione critica del “Dialogo facetissimo” di Angelo Beolco (meglio conosciuto come Ruzante) – il primo dei suoi tre Dialoghi – stabilito secondo i principi della bibliografia testuale, fornendo una traduzione in italiano e note testuali dettagliate. Una breve introduzione offre un resoconto della trasmissione testuale del dialogo, che dipende interamente dalle edizioni a stampa del sedicesimo e diciassettesimo secolo, poiché non è sopravvissuta nessuna testimonianza manoscritta. Dato che ognuna di queste edizioni si dimostra ‘descripta’ da quella precedente, questa edizione critica è basata sulla princeps, stampata da Stefano di Alessi a Venezia nel 1554. Il testo è accompagnato da un commento linguistico ed esegetico ed è seguito da un apparato critico che rappresenta le scelte dei precedenti editori moderni, Gian Antonio Cibotto (1958), Ludovico Zorzi (1967) e Giorgio Padoan (1981).

Lingua: Italiano
Pag. 123-221
Etichette: Ruzante, Dialogo facetissimo, Edizione critica, Cinquecento,

Autore/i articolo: DOMENICO FERRARO
Titolo articolo: Petrarca a Milano: le ragioni di una scelta

La decisione di Petrarca di stabilirsi a Milano sotto il dominio dei Visconti, in conformità con una prospettiva ancora predominante nella letteratura, fu considerata dai suoi contemporanei come un tradimento di non ben specificate idee repubblicane, in favore del nuovo Stato signoria. Facendo questa scelta (che era in evidente contrasto con quanto aveva sostenuto fino ad allora) Petrarca intendeva confermare il cambiamento che si era verificato nella sua mente, costretto dall’insormontabile corruzione del suo tempo a rinunciare ai suoi piani di riforma. Dunque egli cercò una misura della propria libertà dentro una visione desolatamente spoglia dell’ambizione civile, distante dalla politica, giustificata solo dalla necessità di governare la malvagità dell’uomo. Nel pubblico riconoscimento del valore della sua opera, e nel raggiungimento delle migliori condizioni per continuare i suoi studi, egli avrebbe trovato la sola guida nella relazione con un mondo che stava collassando senza speranza.

Lingua: Italiano
Pag. 225-255
Etichette: Petrarca Francesco, Visconti, Trecento,

Autore/i articolo: LAURA CAROTTI – ALESSANDRA PAOLA MACINANTE
Titolo articolo: Sondaggi folenghiani: la ‘phantasia’ della parola nel “Baldus”

Questo articolo si propone di esaminare la parola-chiave ‘phantasia’ nel “Baldus” di Teofilo Folengo. La prima sezione analizza la relazione tra Folengo e Pietro Pomponazzi, concentrando l’attenzione anche sulle idee di Pomponazzi riguardo il linguaggio che Sperone Speroni promuove nel suo “Dialogo delle lingue”, pubblicato in 1542. La seconda sezione sottolinea l’evoluzione dell’uso del termine nell’ ‘opus macaronicum’ di Folengo, attraverso precise collazioni e analisi testuali, come la reinterpretazione del dialogo di apertura del Libro VII della cosiddetta edizione Tuscolanense.

Lingua: Italiano
Pag. 257-273
Etichette: Folengo Teofilo, Baldus, Cinquecento,

Autore/i articolo: GABRIELE NATTA
Titolo articolo: L’enigma dell’Etiopia nel Rinascimento italiano: Ludovico Beccadelli tra inquietudini religiose e orizzonti globali

Questo articolo offre una completa reinterpretazione dell’ “Historia d’Ethiopia” scritta da Ludovico Beccadelli, segretario del cardinal Gasparo Contarini, negli anni del Concilio di Trento. Esso si propone di dimostrare che l’interesse mostrato da questo importante membro del clero cattolico rispetto alla cultura religiosa etiopica, non era una mera riflessione sulla diffusa attenzione data ai nuovi mondi toccati dall’espansionismo iberico come comunemente compreso dagli studiosi. Visto come un potente alleato militare e un modello per la sua tenace difesa della sua identità cristiana durante il Medio Evo, nella prima metà del sedicesimo secolo l’Etiopia divenne un argomento molto controverso nel dibattito religioso europeo. Una terra eretica da convertire all’ortodossia tridentina da parte degli zelanti difensori dello spirito della Controriforma, l’Etiopia è stata usata allo stesso modo come modello per un approccio completamente differente al problema della tolleranza religiosa all’interno del mondo cristiano degli umanisti formatisi nella scuola dell’irenismo cattolico.

Lingua: Italiano
Pag. 275-309
Etichette: Beccadelli Ludovico, Historia d’Ethiopia, Cinquecento,

Autore/i articolo: SALVATORE CARANNANTE
Titolo articolo: ‘Certis experimentis et sufficienti ratione’. ‘Experientia’ and ‘experimentum’ in Bruno’s Thought

Il ruolo giocato da Bruno nella nascita della Rivoluzione scientifica è stato ampiamente indagato tanto quanto sono state studiate la teologia dell’universo infinito e la difesa dell’eliocentrismo copernicano. Minor attenzione è stata rivolta al ruolo di Bruno nello sviluppo di nuove metodologie per la ricerca scientifica che hanno caratterizzato l’affermazione della moderna scienza naturale. Questo articolo si propone di analizzare i concetti di experientia e di experimentum nel pensiero di Bruno, con uno speciale riferimento alle opere sulla magia, nelle quali il filosofo si sofferma sulla necessità di interazione tra teoria e pratica, ratio ed experimentum, allo scopo di raggiungere buoni risultati nelle operazioni magiche, gettando nuova luce sull’attenzione data dal filosofo alla parte pratica e sperimentale della conoscenza della natura. Mediante questa analisi, durante la quale l’experimentum emergerà come momento cruciale nel progresso della conoscenza umana della natura, questo articolo tenterà di descrivere la complessa continuità tra la magia del Rinascimento e la Rivoluzione scientifica, una continuità in cui Bruno gioca un ruolo rilevante ma ambiguo e sfaccettato.

Lingua: Inglese
Pag. 311-329
Etichette: Bruno Giordano, Magia, Experimentum, Cinquecento,

Autore/i articolo: MARCO MATTEOLI
Titolo articolo: La “Figuratio Aristotelici Physici auditus” di Giordano Bruno: luoghi e immagini per una ‘nuova’ “Fisica” di Aristotele

La “Figuratio Aristotelici Physici auditus” di Bruno (1586) è un’esposizione sommaria dell’inizio della “Fisica” di Aristotele con un complesso artificium mnemonicum inventato per fissare nella memoria il testo. Questo sistema mnemonico è particolare per le sue quindici immagini – tipi di ‘statuae’ – ‘disegnate’ dallo stesso Bruno, che simboleggiano i principali argomenti discussi nella teoria della natura di Aristotele, come la materia, l’infinito, il movimento, lo spazio e il vuoto etc. Queste dimostrano che Bruno si stava concentrando su questi problemi anche dopo l’edizione dei Dialoghi italiani, ma rivelano anche che erano ancora problematicamente in sviluppo all’interno dell’impalcatura principale della filosofia del Nolano. Lo scopo dell’articolo è quello di descrivere come questa serie di immagini, insieme al suo scopo mnemonico, rappresenti uno strumento iconografico per riscrivere la maggior parte degli argomenti aristotelici, configurandoli nel nuovo sistema filosofico e cosmologico proprio di Bruno. Questa indagine sarà fatta comparando le immagini della “Figuratio” con quelle della “Lampas triginta statuarum”.

Lingua: Italiano
Pag. 331-362
Etichette: Bruno Giordano, Figuratio Aristotelici Physici auditus, Cinquecento,

Autore/i articolo: ILENIA RUSSO
Titolo articolo: Filosofia e medicina in Giordano Bruno

Questo articolo esamina la questione di lunga data relativa alla relazione tra filosofia e medicina come viene discussa nel “De la causa, principio et uno” di Giordano Bruno. Vengono considerati tre punti principali. Primo, esso indirizza la connessione tra filosofia, medicina e ‘conoscenza del linguaggio’ concentrandosi sul riferimento di elogio di Bruno nei confronti di Paracelso. Secondo, esso indaga sulle differenze tra la considerazione medica e filosofica di ‘materia’ ed illustra il paragone di Bruno tra la ‘filosofia medica’ di Paracelso e la ‘medicina filosofica’ di Galeno. Terzo, esso discute l’uso di Bruno dell’analogia tra ‘lo studio di filosofie differenti’ e l’approvazione di ‘differenti metodi medici’. Analizzando le linee specifiche del ragionamento seguito nel dialogo, questo articolo cerca di delineare il ruolo della medicina nella riforma della conoscenza di Bruno nonché di spargere nuova luce sul suo interesse in merito ad alcuni aspetti del dibattito rinascimentale relativo alla medicina.

Lingua: Italiano
Pag. 363-394
Etichette: Bruno Giordano, Filosofia, Medicina, Cinquecento,

Autore/i articolo: JOHN MONFASANI
Titolo articolo: Kristelleriana: Two Biographical Notes

Negli ultimi anni della sua vita Kristeller tratteggiò un aide-mémoire in venticinque brevi paragrafi che può essere denominato “Tabula Peccatorum Raymundi Klibansky”. I due giganti degli studi sul Rinascimento del ventesimo secolo divennero rivali come studenti ad Heidelberg negli anni ’20 e la tensione tra loro restò per tutta la loro lunga carriera. L’aide-mémoire descrive le rimostranze di Kristeller sul comportamento di Klibansky come studioso. In nota più leggera, Kristeller fa una divertente apparizione in un poema goliardico trovato in una poco conosciuta memoria del Landschulheim di Firenze, dove egli insegnò per un anno negli anni ’30 prima di diventare un docente alla Normale di Pisa. Nell’ultima decade della sua vita, Kristeller restò in contatto con il compilatore della memoria, Ernst M. Oppenhemeier.

Lingua: Inglese
Pag. 395-412
Etichette: Kristeller Paul Oskar, Novecento,