Le riviste sostenitrici
Rinascimento | 2009 | N. 49
Anno 2009 – Annata: XLIX – N. 49
A cura di Annalisa Lorenzetti
Titolo articolo: Marsilio Ficino and Eusebius of Caesarea’s Praeparatio Evangelica
La “Praeparatio Evangelica” di Eusebio di Cesarea fu popolarissima nel Rinascimento per il metodo d’indagine che muoveva dagli scritti pagani che si proponeva di rifiutare, alcuni dei quali non acora noti all’epoc. Caratteristica è la traduzione latina dell’opera di Giorgio di Trebisonda, che fu più che altro una parafrasi. Non sembrano esserci evidenze che dimostrino che Marsilio Ficino lesse assieme alla traduzione latina anche l’originale greco della “Praeparatio”. Alcune influenze si possono rintracciare nella “Theologia Platonica” e nel “De Vita”, ma ciò che se ne coglie è che Ficino ignorava totalmente quello che era il proposito dell’opera di Eusebio, tanto da utilizzarla per convalidare e far resuscitare nel Rinascimento la ‘prisca theologia’ e la ‘philosophia pia platonica’ che Eusebio aveva cercato di distruggere alla fine dell’antichità.
Lingua: InglesePag. 3-13
Etichette: Ficino Marsilio, Eusebio di Cesarea, Praeparatio Evangelica, Qattrocento,
Titolo articolo: Dove le ombre non hanno ombre: Marsilio Ficino e l’ascesa al Sinai
L’autore ricorda alcune delle caratteristiche non ortodosse del pensiero di Ficino. Egli fu tra i primi sostenitori dell’esistenza di una saggezza esoterica che attraverso Platone, sesto dei saggi gentili, preparò la via al Cristianesimo. Nel “De Vita” emerge la dimensione visionaria del pensiero asclepiano di Ficino, che non abbandonò mai la sua formazione di medico, di cui sono fondamentali il legame mente-corpo, la concezione di spirito e l’influsso e il potere degli astri. La preoccupazione per l’ascesa dell’anima verso l’unione si rivela maggiormente nell’incontro di Ficino con il “De mystica theologia” (anche noto come “De Trinitate”) di Dionigi, che egli interpreta alla luce di Esodo 19-24, la descrizione dell’ascesa di Mosè al Sinai, modello, secondo Ficino, di tutte le ascese platoniche verso un Uno sovraessenziale.
Lingua: ItalianoPag. 15-26
Etichette: Ficino Marsilio, Quattrocento,
Titolo articolo: The Forty-nine gates of wisdom as forty-nine ways to Christ: Giovanni Pico della Mirandola’Heptaplus and Nahmanidean Kabbalah
L’uso delle fonti ebraiche all’interno dell'”Heptaplus” di Pico della Mirandola è guidato dal forte intento polemico e può gettare nuova luce sull’intero progetto cabalistico dell’autore. Questo articolo si concentra sugli elementi cabalistici dell'”Heptaplus” finora inesplorati, proponendosi di tracciare le linee di alcuni di questi elementi, utili ad una miglior comprensione della novella polemica di Pico nel suo tentativo di attaccare il Giudaismo.
Lingua: InglesePag. 27-43
Etichette: Pico della Mirandola, Cabala, Heptaplus, Quattrocento,
Titolo articolo: Guy La Fèvre de La Boderie e la tradizione platonica
L’autore dedica qualche accenno alla formazione culturale di de La Boderie, i suoi rapporti con Guillaume Postel, la partecipazione alla pubblicazione della Bibbia poliglotta di Anversa, edita da Plantin, i contatti con la ‘Familia charitatis’ o ‘Familia amoris’ e l’edizione e il commento del Nuovo Testamento in lingua siriaca, per poi concentrarsi sulle traduzioni in lingua francese del “De christiana religione”, del Commento al Simposio e del “De vita” di Ficino e del “De Harmonia mundi” di Francesco Giorgio (Zorzi). De La Boderie ricorre ai testi ficiniani per diffondere l’invito a riconoscere il valore di ogni religione e una dottrina dell’amore umano e divino che concordava con la charitas paolina e con l’attesa dell’ascesa celeste dell’anima e la sua deificatio. La traduzione dell’opera del Zorzi aveva l’intento di stabilire un’inseparabile connessione tra Ficino e Pico.
Lingua: ItalianoPag. 45-57
Etichette: Guy La Fèvre de La Boderie, Ficino Marsilio, Neoplatonismo, Cinquecento.,
Titolo articolo: Die Macht als ein Element des Bosen. Critica della democrazia e destino della modernità in Jacob Burckhardt e Max Weber
L’autore si propone di approfondire la vicinanza tra le prospettive di Burckhardt e Weber circa il destino del mondo moderno, da entrambi identificato come un restringimento della libertà individuale ad opera di apparati statali sempre più invasivi, cercando di individuare l’influenza di Burckhardt sull’opera weberiana. Si parte dai luoghi in cui Weber cita Burckhardt, per passare poi ad esaminare le rispettive concezioni dello Stato e dello Stato moderno, con i fenomeni di democratizzazione e massificazione, che i due autori sentono contemporanei e che proiettano nel futuro; le loro ‘profezie’ dunque, e come entrambi affidino a grandi uomini carismatici il compito di aprire spiragli alla libertà individuale.
Lingua: ItalianoPag. 59-97
Etichette: Burckardt John, Weber Max, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Fabola de Psiche, traducciòn renacentista italiana. Ediciòn
Si pubblica l’edizione dei due codici che contengono la tradizione rinascimentale della Favola di Amore e Psiche, il ms 449 della Biblioteca Storica dell’Università di Valencia e il ms 26 della Biblioteca Trivulziana di Milano, i quali presentano il medesimo testo. Si ripercorre la fortuna che la favola narrata da Apuleio nelle “Metamorfosi” ebbe nelle opere letterarie e in quelle figurative, per giungere con la seconda metà del XV secolo all’interesse che suscita nel neoplatonismo, per il suo significato allegorico e filosofico. Si nota in primo luogo come il testo sia cresciuto rispetto al suo antecedente latino, dal quale ha perso ormai la filiazione diretta. La Favola incorpora motivi rinascimentali e nel caso del manoscritto di Valencia, dedicato a Isabella d’Aragona, la sua funzione diventa consolatoria.
Lingua: SpagnoloPag. 101-207
Etichette: Apuleio, Amore e Psiche, Neoplatonismo, Quattrocento,
Titolo articolo: Pictura latens. La dispersa carta geografica d’Italia di Petrarca e Roberto d’Angiò
Si prendono in esame fonti utili a verificare l’esistenza e le vicende di conservazione della “Pictura Italiae” di Petrarca e Roberto d’Angiò citata da Flavio Biondo nell'”Italia Illustrata”.
Lingua: ItalianoPag. 211-244
Etichette: Petrarca Francesco, Pictura Italiae, Biondo Falvio, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: Non solo stile. Il De Oratore come modello dei Dialogi al Vergerio di Bruni
Marsh e Mortersen hanno individuato le influenze che il “De Oratore” di cicerone ha avuto sui “Dialogi” del Bruni, pur avendo attinto egli solo ad alcune parti, poichè l’opera non era ancora nota integralmente. Cicerone non rappresenta solo un modello di stile, egli è considerato un maestro, del quale, tra le altre cose, si raccoglie soprattutto l’invito a dialogare criticamente con i poeti e gli storici e a non limitarsi ad una dialettica puramente retorica.
Lingua: ItalianoPag. 245-254
Etichette: Cicerone, Leonardo Bruni, Trecento, Quattrocento,
Titolo articolo: Il concetto di Mens in Niccolò Cusano
Il discorso sul concetto di mens di Niccolò Cusano, sinonimo di facoltà conoscitiva in senso lato, che non può che riprodurre la verità secondo l’alterità e la contrazione, è significativo dello sforzo di mediazione e di composizione dell’autore delle molteplici tendenze del suo tempo. A conferma di questa affermazione nell’articolo si discutono passi del “De coniecturis”, del “De filiatione Dei” e del “De idiota”.
Lingua: ItalianoPag. 255-284
Etichette: Cusano Niccolò, Quattrocento,
Titolo articolo: Rivisitazione di De Vita I, 2-6. Codificazione ficiniana di un ateoria della melancolia
L’autore si concentra su un esame analitico dei cinque capitoli del “De Vita” (I, 2-6) in cui Ficino sviluppa il nucleo centrale della sua trattazione sulla melancolia. Suo scopo è quello di ripercorrere e riconsiderare i criteri, le modalità di svolgimento e gli sbocchi della formulazione ficiniana, sulla base della validità del costante confronto con il fattore medico-scientifico legato ad una condizione psicologica generale benefica, in quanto apportata da umori favorevoli come ugualmente da spiriti sottilissimi.
Lingua: ItalianoPag. 285-300
Etichette: Ficino Marsilio, De Vita, Malinconia, Quattrocento,
Titolo articolo: The Pico-Ficino Controversy: New Evidence in Ficino’s Commentary on Plato’s Parmenides
Nell’ambito della controversia tra Ficino e Pico della Mirandola che ebbe luogo negli anni che seguirono il 1490, l’autore mette a comparazione gli argomenti presentati da Ficino nei Sette discorsi sulla superiorità dell’Uno sull’Essere, con il “De Ente et Uno” di Pico, volendo dimostrare come nei discorsi Ficino confuti punto per punto le tesi di quest’ultimo. Entrambi usano l’antico Neoplatonismo per confermare le proprie tesi; Ficino seleziona attentamente gli argomenti utili a contraddire Pico dal “Commentario” e dalla “Theologia Platonica” di Proclo. Pico difende le sue tesi rifiutando l’interpretazione teologica del “Parmenide” e del “Sofista”. La loro controversia solo apparentemente fa rivivere antichi dibattiti, poichè riguarda discussioni proprie della Firenze del Quattrocento.
Lingua: InglesePag. 301-339
Etichette: Pico della Mirandola, Ficino Marsilio, Quattrocento,
Titolo articolo: Leonardo and Lucretius
Sulla scia del dibattito relativo alle fonti di Leonardo da Vinci, tramite l’esame di passaggi corrispondenti presenti in Leonardo e Lucrezio, l’autore vuole dimostrare come quest’ultimo fosse molto conosciuto nei circoli frequentati da Leonardo a Firenze e Pavia. Il contesto storico e culturale crea le basi per l’interpretazione del testo.
Lingua: InglesePag. 341-372
Etichette: Leonardo da Vinci, Lucrezio, Quattrocento,
Titolo articolo: Sigismondo Tizio e le Tavole Eugubine: l’uso delle fonti nelle Historiae senenses
Questo studio concerne il metodo applicato da Sigismondo Tizio all’uso delle fonti antiche nella parte introduttiva delle “Historiae Senenses”, dove affronta il tema delle origini della città e del suo territorio. In particolare qui si vuole richiamare l’attenzione sull’alfabeto etrusco di cui Tizio riproduce i caratteri rifacendosi, senza menzionarle, alle “Tavole Eugubine”. L’argomento è svolto con il proposito di far risaltare alcuni singolari aspetti metodologici che caratterizzano l’ampia dissertazione iniziale, individuando il senso da attribuire alla rispondenza fra le modalità dell’inserzione di questa importante fonte epigrafica nel tessuto narrativo da un lato e, dall’altro, i contenuti sottesi alla tecnica con cui Tizio seleziona e coordina le testimonianze più remote attestanti l’antichità della fondazione.
Lingua: ItalianoPag. 373-400
Etichette: Tizio Sigismondo, Tavole Eugubine, Historiae senenses, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: La famille Medicis entre attirance et repulsion chez les penseurs de la Renaissance
Nell’articolo si prendono in esame i sentimenti contraddittori di attrazione e repulsione che la famiglia Medici ispirò a Machiavelli, Guicciardini e Savonarola; vengono analizzate in quest’ottica “Il Principe”, il “Dialogo del reggimento di Firenze” e il “Trattato sul governo di Firenze”.
Lingua: FrancesePag. 401-418
Etichette: Medici, Machiavelli, Guicciardini, Savonarola, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Tam Marti, quam Mercurio. Note sulla prima diffusione dei Ricordi di Guicciardini in Inghilterra
La fortuna inglese dei “Ricordi” di Francesco Guicciardini merita interessa soprattutto perchè in Inghilterra l’opera è stata al centro di una particolare riflessione politica, diversa e originale rispetto a tutto il continente. Ci si concentra pertanto sulla prima edizione parziale delle sentenze di Guicciardini in lingua inglese “The Quintesence of wit” (1590) di Robert Hitchcock e sull’edizione originale che questi ha usato per la sua traduzione, “Concetti politici, raccolti dagli scritti di diversi autori, greci, latini e volgari” (1578) a cura di Francesco Sansovino”. Mettere a fuoco le rispettive esperienze di Hitchcock e Sansovino in veste di autori e di editori mostra dei punti di contatto inattesi e aiuta acomprendere non solo le dinamiche che hanno condotto alle due edizioni, ma anche a valutare l’immagine che di Guicciardini è giunta in terra inglese attraverso tali testi.
Lingua: ItalianoPag. 419-457
Etichette: Guicciardini Francesco, Ricordi, Inghilterra, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Biografia intellettuale di Mario Martelli
Si pubblica l’intervento letto in occasione della commemorazione di Mario Martelli organizzato dall’Istituto Nazionale degli Studi per il Rinascimento (Firenze, Palazzo Strozzi, 29 febbraio 2008). L’autrice sottolinea la circolarità della ricerca interdisciplinare di Martelli, con un esordio ed una conclusione dedicati principalmente all’ecdotica, e un periodo centrale dedicato alla saggistica specifica. La professione del suo credo metodologico è affidata alla fondazione di “Interpres. Rivista di studi quattrocenteschi”, che egli presenta nel 1978, offrendo in quell’occasione una declaratoria completa della sua prospettiva sulla critica letteraria in generale e sul Quattrocento, ambedue in rapporto alle metodologie critiche e alla storiografia letteraria della prima metà del Novecento, nei cui confronti egli si pone come innovatore. Segue l’analisi delle sue opere più significative.
Lingua: ItalianoPag. 461-479
Etichette: Martelli Mauro, Biografia, Novecento,