Rassegna europea di letteratura italiana | 2024 | N. 63-64

Anno 2024 – N. 63-64
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Martina Romanelli
Titolo articolo: Prime ricerche sui ‘nuovi’ Indomiti di Bologna

L’articolo compie una ricognizione sui legami fra il poligrafo veneziano Francesco Algarotti (1712-1764) e la bolognese Accademia degli Indomiti : una relazione che lo vede principale animatore di questo cenacolo per giovani studiosi ma che, assente nelle fonti autoriali e bibliografiche del xviii secolo, diventa un’acquisizione integralmente postuma.

Lingua: Italiano
Pag. 15-27
Etichette: Storiografia, Accademia degli Indomiti, Francesco Algarotti, Bologna

Autore/i articolo: Aretina Bellizzi
Titolo articolo: «Platone come Poeta e Filosofo». Antonio Conti e l’Académie Royale des Inscriptions et Belles Lettres

Il contributo si concentra sull’influenza che potrebbero aver avuto alcune delle Dissertazioni comparse nei volumi di Histoire et Memoires de l’Académie Royale des Inscriptions et Belles Lettres nell’interpretazione dei dialoghi platonici che sembra essere presupposta dalle rielaborazioni e dagli usi che di taluni di essi Antonio Conti fece ne Il Globo di Venere e che più tardi sviluppò nell’Illustrazione del Parmenide di Platone. In particolare è posto sotto osservazione il nesso istituito tra Omero e Platone che consente tanto a taluni dei membri dell’Accademia parigina quanto poi a Conti di adottare il metodo allegorico per leggere i testi platonici come poetici oltre che filosofici.

Lingua: Italiano
Pag. 29-51
Etichette: Allegoria, Accademia delle Iscrizioni, Antonio Conti, Omero, Platone,

Autore/i articolo: Fabrizio Foligno
Titolo articolo: «Meglio vale un asino vivo, che un dottor morto»: filosofia e pedagogia nelle lettere del conte di San Raffaele a Paolo Maria Paciaudi

L’intervento intende ricostruire il percorso intellettuale di Benvenuto Robbio, conte di San Raffaele, figura emblematica dell’orizzonte culturale subalpino al tournant des Lumières, che gli studi storico-critici hanno ricondotto al ruolo istituzionale ricoperto nel progetto di politica culturale di Vittorio Amedeo III e fissato nell’immagine di alfiere dell’anti-illuminismo. L’esplorazione dell’inedito carteggio con Paolo Maria Paciaudi consente di ripercorrere le tappe del suo percorso di formazione, che si delinea come una vera e propria educazione continuata, affidata alla guida di un tutore e basata sulle letture e sui viaggi; di delineare la sua biblioteca ideale (dalla poesia ai romanzi, dalla storiografia erudita alla letteratura anti-philosophique); di osservare in forma embrionale riflessioni che, maturate attraverso il dialogo epistolare, sarebbero state centrali nel suo pensiero filosofico e nel suo impegno in campo pedagogico (dagli scritti dedicati alla figura del tutore e alla condotta dei letterati ai romanzi sull’educazione femminile).

Lingua: Italiano
Pag. 53-76
Etichette: Erudizione, Carlo Luigi Benvenuto Robbio, Paolo Maria Paciaudi, Torino

Autore/i articolo: Marco Capriotti
Titolo articolo: Prassi liriche estemporanee e formazione letteraria. I Precetti della estemporanea versificazione: un ignoto trattato sulla poesia all’improvviso di primo Ottocento

Il contributo si concentra sul ruolo svolto dal medium dell’oralità nei processi di formazione letteraria dal Cinque all’Ottocento, specie nell’ambito d’applicazione della Ratio studiorum gesuitica, approfondendo in particolar modo scopi e funzioni della prassi lirica estemporanea, tanto in latino quanto in volgare. Successivamente, viene presentato un opuscolo a stampa adespoto, reperito presso la Biblioteca Apostolica Vaticana in unica copia, parzialmente mutilo, intitolato Precetti della estemporanea versificazione, il quale rappresenta l’unico esempio finora noto di un trattato sulla poesia all’improvviso, dopo i tentativi, mai portati a termine, di Bernardino Perfetti, Crescenzio Vaselli e Aurelio de’ Giorgi Bertola. Si propone una datazione al primo Ottocento dei Precetti, si offrono alcuni elementi utili alla sua attribuzione e si commentano alcuni passi particolarmente significativi che svelano inedite pratiche di acquisizione dei fondamenti della composizione poetica, testimoniando usi talvolta non registrati nello scritto, specie sul piano metrico-formale e dei generi. Infine, si offrono una trascrizione completa delle circa 70 pagine superstiti dei Precetti e un loro puntuale commento.

Lingua: Italiano
Pag. 77-176
Etichette: Metrica, Poesia,

Autore/i articolo: Francesco Dendena
Titolo articolo: Istituire il capitale culturale della Nazione: logiche e pratiche della gestione del patrimonio librario nell’Italia napoleonica. Il caso milanese (1800-1805)

Il contributo ripercorre la genesi e l’operato di un’istituzione peculiare del momento repubblicano, la Prefettura delle Biblioteche, che, a partire dall’ottobre 1800 è incaricata di mettere a disposizione della cittadinanza il patrimonio librario che era stato nazionalizzato negli anni precedenti. Affidata a un vecchio iuniore, Luigi Bossi, la Prefettura diventa così lo strumento di costruzione delle politiche culturali del nuovo regime, promuovendo nel contempo l’emersione di una nuova generazione di bibliotecari, chiamati a diventare funzionari del nuovo Stato napoleonico. Secondo quali logiche avviene questa trasformazione ? Quali sono gli ostacoli che tale politica incontra nella sua realizzazione ? Il presente testo si sforza di rispondere a queste due domande interessandosi tanto alle discussioni teoriche e giuridiche che presiedono alla reinvenzione del patrimonio librario nazionale quanto alle pratiche concrete che determinano la sua trasmissione.

Lingua: Italiano
Pag. 177-206
Etichette: Biblioteca, Luigi Bossi, Repubblica cisalpina

Autore/i articolo: Elisa Baccini
Titolo articolo: Oralità e discorsi pubblici nelle istituzioni scolastiche napoleoniche in Italia: politiche culturali e appartenenze a confronto

Il presente lavoro esamina il ruolo dei discorsi pubblici nella diffusione dell’ideologia imperiale all’interno delle istituzioni educative dell’Italia napoleonica. Attraverso un’analisi linguistica dei discorsi pronunciati da funzionari francesi e italiani a Torino, Genova, Pisa e Roma, l’articolo esplora le diverse interpretazioni e adattamenti della politica imperiale ufficiale. Vi sono evidenziate le tensioni tra l’imposizione di un sistema culturale uniforme, le tradizioni educative preesistenti delle varie regioni italiane e le appartenenze nazionali degli oratori. L’articolo contribuisce inoltre allo studio dell’oralità e della performatività nell’Impero napoleonico, suggerendo che l’attenzione ai discorsi pubblici può rivelare nuove intuizioni sulle dinamiche di potere e sulle negoziazioni culturali che hanno caratterizzato il periodo.

Lingua: Italiano
Pag. 207-234
Etichette:

Autore/i articolo: Ludovica Saverna
Titolo articolo: Professori romani sotto lo sguardo dei commissari francesi. Appunti sull’Académie de Rome

L’intervento prende in esame il periodo di dominazione napoleonica a Roma e le riforme che in questo frangente hanno riguardato l’istruzione pubblica nei due poli universitari principali della città: l’Archiginnasio pubblico La Sapienza e il Collegio romano. Questi vengono infatti riformati secondo una prospettiva di accentramento con il progetto di unificarli nell’Académie de Rome, l’accademia centrale e principale, direttamente connessa all’Università imperiale di Francia, all’interno della quale viene progettata per la prima volta una specifica facoltà di «Lettere». Diversi commissari vengono inviati a Roma per osservare sia il funzionamento delle istituzioni pontificie sia il loro corpo docente, esaminato dal punto di vista di chi intendeva renderlo conforme all’ideologia d’Oltralpe. L’intervento si sofferma in particolare su un insieme inedito di appunti e di lettere, con interessanti considerazioni sulla preparazione culturale e sull’orientamento politico di docenti e supplenti, raccolte dal commissario francese Georges Cuvier (1769-1832) proprio a proposito della Facoltà di Lettere dell’Académie de Rome.

Lingua: Italiano
Pag. 235-251
Etichette: Educazione, Politica, Scuola, Università,

Autore/i articolo: Ilaria Macera
Titolo articolo: Letterati, maestri e istitutori : pratiche educative degli esuli italiani a Londra (1820-1840)

Il periodo compreso tra il 1820 e il 1840 vide un significativo afflusso di esuli italiani a Londra, conseguente ai moti libertari repressi nella penisola. Alcuni di questi esuli, spesso appartenenti a ceti elevati ma privi di mezzi di sostentamento, si inserirono nel tessuto sociale londinese occupandosi dell’insegnamento della lingua e della letteratura italiana, in questo facilitati anche dalla fascinazione delle classi più elevate inglesi per l’italianità. L’articolo esamina come queste attività educative, inclusa la curatela di testi didattici e letterari, rappresentassero per gli esuli anche un mezzo per mantenere e diffondere la propria identità culturale e per svolgere un ruolo centrale nel promuovere una conoscenza approfondita e diretta della letteratura italiana.

Lingua: Italiano
Pag. 253-277
Etichette: Antologia, Esilio, Risorgimento, Inghilterra

Autore/i articolo: Daniela Shalom Vagata
Titolo articolo: Il Sermone del 1806 di Ugo Foscolo nell’orizzonte inter-testuale degli Inni alle Grazie

Nella forma della preterizione il Sermone del 1806 fa luce sul rapporto tra Foscolo e il potere, e segna l’adozione da parte del poeta di un linguaggio mitologico portatore di verità nascoste. Il saggio traccia i rapporti tra il Sermone e gli Inni alle Grazie, attraverso la considerazione di alcuni motivi in comune, quali l’icona solare di Napoleone, la figura di Prometeo martire della ragione al pari di Socrate e alter-ego di Foscolo, e il tema della sapienza riposta legata al ruolo del letterato. Il saggio si sofferma su alcune opere del tempo riguardanti i rapporti con il potere, e da ultimo fornisce un’ipotesi esegetica di alcuni versi del forse più enigmatico tra gli scritti foscoliani.

Lingua: Italiano
Pag. 281-314
Etichette: Dottrina, Napoleone Bonaparte, Prometeo, Sermone,

Autore/i articolo: Miriam Kay
Titolo articolo: Un giusto volumetto sotto il titolo: On Literary Criticism. Dai manoscritti foscoliani al progetto critico sulla tragedia

Il saggio si focalizza sulla ricostruzione storico-biografica e critica degli scritti incompiuti di Ugo Foscolo dedicati alla relazione tra tragedia, storia e critica letteraria. Sul finire del 1826, Foscolo pianificò una recensione del Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni, che successivamente avrebbe ampliato in un progetto più ambizioso, chiamato On Literary Criticism. Tuttavia, verso l’inizio del 1827, Foscolo avrebbe deciso di concentrarsi esclusivamente sulla tragedia manzoniana. Attraverso l’analisi dei manoscritti pervenuti e altre fonti biografiche, il saggio ricostruisce la diacronia di tali fasi progettuali, con l’obiettivo di presentarli come diversi tentativi di Foscolo di intervenire all’interno della querelle classico-romantica sull’argomento, a lui caro, della tragedia.

Lingua: Italiano
Pag. 315-345
Etichette: Critica letteraria, Tragedia, Alessandro Manzoni, Ugo Foscolo, Wolfgang Goethe,

Autore/i articolo: Matilde Esposito
Titolo articolo: Riscritture teatrali dell’Ortis tra Otto e Novecento

L’articolo ricostruisce la fortuna teatrale delle Ultime lettere di Jacopo Ortis a partire dall’analisi di un corpus selezionato di riscritture, da quelle primo ottocentesche fino a quelle apparse durante il Ventennio fascista. Lo studio intende verificare in che modo il contesto storico-culturale – in primis quello pre-unitario, segnato da un clima di severa censura, poi quello dell’Italia unita e, infine, quello fascista, animato dal recupero del discorso risorgimentale in funzione autolegittimante – influenzò le trasposizioni drammatiche del romanzo foscoliano, modificando (e manipolando) il senso e la struttura originari dell’opera.

Lingua: Italiano
Pag. 347-367
Etichette: Adattamento, Fascismo, Risorgimento, Teatro, Ugo Foscolo,