Rassegna europea di letteratura italiana | 2018 | N. 51-52

Anno 2018 – N. 51-52
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Delphine Carron
Titolo articolo: La figure de Catilina et l’histoire de Florence dans les chroniques (début XIIIe-milieu du XIVe siècle)

Questo studio riprende un classico tema di ricerca sulla storia culturale e politica del Comune di Firenze nel Medioevo : il racconto delle sue origini legate alle citta di Troia, Roma e Fiesole e lfambigua figura di Catilina. Attingendo alle opere di Villari, Rubinstein, del Monte, Santini, Davis e Osmond, questo articolo ha beneficiato delle nuove edizioni critiche pubblicate (tra cui la Chronica de origine civitatis Florentiae a cura di Chellini e i volgarizzamenti della Chronica a cura di Mastroddi) e di un rinnovato interesse, negli ultimi ventfanni, per la storia politica e sociale della citta sulle rive dellfArno. Lfobiettivo di questa ricerca e stato quello di illustrare le evoluzioni nella maniera in cui la figura di Catilina viene trattata nella storia delle fondazioni e delle distruzioni di Firenze dalla prima meta del Duecento alla seconda meta del Trecento (Chronica de origine civitatis Florentiae, Gesta Florentinorum di Sanzanome, volgarizzamenti di Sallustio, Tresor di Latini, volgarizzamento ƒ¿ della Chronica, volgarizzamento ƒÓ della Chronica, Nuova Cronica di Villani, Storia fiorentina dello Pseudo-Malispini), prestando particolare attenzione alle varianti, ai toni della narrazione e ai contesti in cui tali testi sono stati scritti, al fine di mostrare quali siano stati gli usi politici di Catilina in base alle epoche, agli eventi e ai narratori.

Lingua: Francese
Pag. 11-59
Etichette: Medioevo,

Autore/i articolo: Diego Sbacchi
Titolo articolo: Dal labirinto alla Candida Rosa

La critica dantesca si è cimentata nell’analisi della Candida Rosa individuando sostanzialmente due possibili tradizioni culturali da cui Dante può aver tratto ispirazione: i critici, infatti, o chiamano in causa il rosone gotico e ipotizzano quindi che tale iconografia sia stata suggerita dall’architettura, o pensano ad una oppositio in imitando con il Roman de la Rose. La tesi che qui si sviluppa si avvale di indizi sia letterari sia artistici e, attraverso la loro sovrapposizione, illustra come avvenne la cristianizzazione del mito di Teseo, il valore del Labirinto come simbolo del peccato, il significato del fiore/rosa che a volte vi è collocato nel centro e che può essere letto come immagine del Paradiso. Date queste premesse, il nesso simbolico che ne deriva e che si vuole proporre è questo: nell’iconografia medievale labirinto e rosa sono spesso associati; il peccato, il male e l’inferno hanno forma di labirinto, mentre il paradiso ha la forma di una rosa, per cui Dante esce dall’inferno-labirinto per approdare al paradiso-candida rosa.

Lingua: Italiano
Pag. 61-74
Etichette: Città, XIV secolo,

Autore/i articolo: Giuseppe Indizio
Titolo articolo: Il cosmo di Dante: un viaggio ai confini dell’universo medievale (e moderno)

La plurisecolare esegesi dantesca ha approfondito numerosi aspetti dell’opera di Dante sotto il profilo letterario e della critica testuale e, entro certi limiti, dell’indagine storica. Tuttavia, i profili più strettamente filosofici, metafisici e teologici, lontani dalla moderna sensibilità, risultano a tutt’oggi poco noti, oggetto di dispute tra specialisti, dove spiccano i contributi di alcuni grandi studiosi (tra cui Nardi, Auerbach, Gilson, Mellone), e di alcuni moderni (tra cui Fioravanti, Imbach, Bianchi, Porro, Falzone). Tuttavia, a giudicare dai principali commenti al poema, la forma data da Dante alla sua visione cosmologica viene regolarmente banalizzata o travisata. Il presente contributo intende fornire alcuni elementi per riconoscere a Dante una notevole capacità intuitiva e speculativa, talvolta, come per l’Empireo, oltre i confini della Scolastica, sottraendolo tuttavia a sciagurate ascrizioni tra i precursori dei grandi scienziati dell’età moderna (Galileo, Newton, Riemann, Einstein, Hubble).

Lingua: Italiano
Pag. 75-98
Etichette: Scienza, XIV secolo, Dante Alighieri, La Divina Commedia,

Autore/i articolo: Christine Ott
Titolo articolo: Cuori duri e lacrimosi. Girolamo Benivieni e Lorenzo De’ Medici fra erotismo e spiritualizzazione

Il contributo esplora i sottosensi erotici della connessione cuore-mano in una serie di poesie di Girolamo Benivieni e di Lorenzo de’ Medici. Ci si interroga sulla funzione potenzialmente ‘spiritualizzante’ degli autocommenti di entrambi gli autori e si insiste sull’impossibilità di tracciare, per la totalità delle poesie, un percorso univoco che porti da una versione profana a una riscrittura in chiave spirituale. Si tratta, piuttosto, di una tattica discorsiva che propongo di chiamare ‘anfibologica’.

Lingua: Italiano
Pag. 119-130
Etichette: Erotismo, XV secolo,

Autore/i articolo: Sabine Schrader
Titolo articolo: Inquietudine, noia e nervosismo come critica culturale nei testi della Scapigliatura

Con la Scapigliatura si costituisce fra Milano e Torino un gruppo di artisti che proprio nell’epoca della costituzione delle nazioni si erge contro ogni forma definitiva. Già le pettinature degli Scapigliati diventano segni visibili di una fuga dall’ordine costituito. Essi non si pongono come fondatori di caos soltanto nei loro atteggiamenti quotidiani, bensì anche nei loro testi, dove esprimono la loro volontà di ribellione. Essi manifestano, infatti, l’inquietudine di una generazione, attraverso la quale si oppongono alla dicotomia tradizionale spirito/materia e reagiscono concretamente al Risorgimento e alla modernizzazione dell’Italia del Nord. Scegliendo alcuni esempi come la poesia della Scapigliatura e il romanzo Una nobile follia di Tarchetti, mostrerò come gli Scapigliati acquisiscono per mezzo dell’inquietudine e della sua patologia un ‘moderno’ diritto all’esistenza.

Lingua: Italiano
Pag. 131-142
Etichette: Corpo, Scapigliatura, XIX secolo, Ugo Tarchetti,

Autore/i articolo: Luciano Parisi
Titolo articolo: Chi sono Gli indifferenti di Alberto Moravia?

Carla e Michele, ne Gli indifferenti, sono due giovani adulti (lei ha 24 anni, lui è uno studente universitario) ma vengono sistematicamente chiamati ragazzo e ragazza (o fanciulla o bambina) dalla voce narrante e sono a volte caratterizzati da comportamenti e linguaggi infantili (« voi parlate troppissimo », dice Michele a tavola). La duplicità di questa loro rappresentazione è una sfida interpretativa che il romanziere pone ai lettori e che l’autore di questo articolo affronta mettendo in dubbio il realismo generalmente attribuito al giovane Moravia. L’articolo mette in evidenza una componente surrealista od espressionista che permette a Moravia di accostare drammaticamente i poli fra cui l’adolescenza si muove (l’infanzia e la maturità, la dipendenza e l’indipendenza psicologica) e di rappresentare così le condizioni di giovani ancora incapaci di affrontare le difficili situazioni in cui si trovano.

Lingua: Italiano
Pag. 143-158
Etichette: Adolescenza, Modernismo, Alberto Moravia, Gli indifferenti,

Autore/i articolo: Stefano Lazzarin
Titolo articolo: Le fantastique italien du XXe siècle: une littérature de l’hybride

Lo scopo del saggio è indagare sul fantastico italiano del Novecento come letteratura dell’ibridazione. Nell’ambito di questa tradizione, in effetti, gli scrittori più noti sono ‘scrittori dell’ibrido’: Papini, Savinio, Landolfi, Buzzati (studiati più in dettaglio nell’articolo), ma anche Pirandello, De Chirico, Bontempelli, Parise, Primo Levi, Manganelli, Vigolo, Tabucchi. Da questo punto di vista il fantastico italiano sembra costituire un’eccezione: i fenomeni d’ibridazione non caratterizzano soltanto i racconti di fine secolo, ma tutta la letteratura fantastica italiana del Novecento.

Lingua: Francese
Pag. 159-168
Etichette: Letteratura fantastica, XX secolo,

Autore/i articolo: Massimo Colella
Titolo articolo: «Tutti i versi da me scritti fino ad oggi». Il primo tempo della poesia di Giorgio Bassani

Il saggio intende recuperare all’attenzione critica la raccolta poetica di Giorgio Bassani L’alba ai vetri (1963) – invisibile nell’assetto definitivo del settore lirico dell’opera omnia (In rima e senza, 1982) – per una serie di motivazioni esterne ed interne al macrotesto. Prima sistemazione autoriale della stagione esordiale dell’itinerario poetico bassaniano (Storie dei poveri amanti e altri versi, 1945; Te lucis ante, 1947; Un’altra libertà, 1951), la silloge, lungi dal costituire una pura e semplice autoantologia, rivela un ben definibile profilo strutturale, formale-stilistico e tematico-contenutistico.

Lingua: Italiano
Pag. 169-194
Etichette: Poesia, Variante, XX secolo, Giorgio Bassani, In rima e senza, L'alba ai vetri,

Autore/i articolo: Matteo Maselli
Titolo articolo: Nota su Dante e le principali tendenze critico-letterarie novecentesche

Il presente saggio passa in rassegna alcuni dei principali esiti interpretativi emersi rapportando le maggiori correnti della critica novecentesca (formal-strutturalista, psicanalitica e marxista) ai testi danteschi. L’attenzione ermeneutica non si è limitata ai soli contributi di dantisti di professione italiani e stranieri ma, nel rispetto del radicato cosmopolitismo degli studi danteschi, sono stati altresì presi in considerazione gli apporti di studiosi estranei alla dantologia stricto sensu.

Lingua: Italiano
Pag. 197-206
Etichette: Psicoanalisi, Strutturalismo, XX secolo, Dante Alighieri, La Divina Commedia,

Autore/i articolo: Matteo M. Pedroni
Titolo articolo: Saba, Pascoli e Dante. Note in margine a un saggio sugli animali del Canzoniere

Tra gli autori di Saba ci sono Pascoli e Dante. Perché non pensare allora che Saba potesse leggere Dante anche attraverso Pascoli, che alla Commedia dedicò non pochi scritti, in cui l’esegesi si confonde con l’autobiografia? È l’ipotesi avanzata da questo saggio, nato come recensione di un libro di Marzia Minutelli sugli animali del Canzoniere di Saba e arricchitosi nel dialogo stimolante con il ricco apparato di note a pie’ di pagina, che ne costituisce uno dei tanti meriti. Questa ipotesi interpretativa, che apporta nuovi elementi sulla ricezione di Pascoli da parte di Saba, ruota attorno a Fior da fiore (1901), l’antologia scolastica compilata dal Romagnolo, che alla Commedia si richiama fin dal titolo.

Lingua: Italiano
Pag. 207-220
Etichette: Animale, Ebraismo, Poetica, Dante Alighieri, Giovanni Pascoli, Umberto Saba,

Autore/i libro/articolo recensito: Patrizia Landi
Titolo libro/articolo recensito: La parola e le immagini. Saggio si Giacomo Leopardi
Edizioni: CLUEB, Bologna – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 223-226
Recensore/i: Antonella Del Gatto
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