Rassegna europea di letteratura italiana | 2013 | N. 42

Anno 2013 – N. 42
A cura di Andrea Di Lanzo

Autore/i articolo: MARCO DORIGATTI
Titolo articolo: Dalla parola al testo. Il cammino di Cesare Segre (1928-2014)

Marco Dorigatti rende omaggio all’amico Cesare Segre (1928-2014) ripercorrendone il cammino – lungo e costellato di importanti traguardi – di studioso, nella duplice veste di critico d’eccezione e di ‘filologus in aeternum’. E proprio la filologia farà da guida in questa rievocazione del percorso speculativo segriano che, partito dalla parola, si irradia presto al testo, rifuggendo però dagli abusi dell’interpretazione esercitati da certa critica. Affonda le radici in questo terreno la posizione di Segre in merito alla disputa che aveva visto contrapporsi gli orientamenti di Croce e di Contini in materia di variantistica, che con Segre viene acquisendo rilievo narratologico. Il saggio indugia poi sul lavoro propriamente filologico di Segre, facendo perno sulla tradizione epico-cavalleresca, dove spiccano l’edizione critica della “Chanson de Rolande” e il memorabile contributo su Ariosto.

Lingua: Italiano
Pag. 11-26
Etichette: Segre Cesare, Critica del testo, Filologia, Novecento, Parola, Testo,

Autore/i articolo: ALFONSO D’AGOSTINO
Titolo articolo: Cesare Segre filologo testuale

Nel ricordare quello che definisce un Maestro ammirato oltre che un amico sincero, Alfonso D’Agostino omaggia Cesare Segre con uno studio dedicato alla sua figura di filologo testuale. La vasta produzione e le numerose edizioni critiche, da Segre approntate nel corso della sua operosissima carriera, consentono all’autore di avviare un’appassionata discussione di metodo filologico, in cui la concezione segriana – fra scuole e orientamenti ecdotici diversi quando non inconciliabili, fra l’imprudente lachmannismo di quanti trattano gli stemmi come astratti grimaldelli e il fideistico bédierismo di quanti si affidano a un’unica impronta storica – si distingue come quella di una filologia saggia, capace di combinare l’audacia di idee originali e le calibrature di spunti allogeni, rendendo pari giustizia tanto al materiale costituito dalla tradizione quanto a quello ricostruibile ‘ex ingenio’.

Lingua: Italiano
Pag. 27-45
Etichette: Segre Cesare, Filologia, Filologia romanza, Novecento, Edizione critica, Testo,

Autore/i articolo: SARA NATALE
Titolo articolo: I volgarizzamenti italiani dell’“Ecclesiaste”. Lingua e stile, ambiente di produzione e pubblico delle quattro traduzioni medievali

Il contributo si propone di fornire le coordinate storico-culturali sottese ai volgarizzamenti italiani dell'”Ecclesiaste”. Dopo un’esauriente premessa sulla tradizione manoscritta, considerata nei suoi aspetti filologici e materiali, Sara Natale affronta la questione della fisionomia linguistico-stilistica delle quattro versioni medievali, di cui analizza l”usus traducendi’ su base comparativa, verticale e orizzontale, valutando le soluzioni espressive in rapporto al testo latino, ma anche al pubblico cui si rivolgono. Ne emerge un quadro da cui si evince che l’aderenza alla lettera non è indice di uno scrupolo ‘ante litteram’ umanistico, così come la libertà delle soluzioni espressive non implica necessariamente traduzioni approssimative. Si può inoltre rintracciare qualche vaga spia di una produzione clericale, presumibilmente mendicante e finalizzata a una fruizione anzitutto laica.

Lingua: Italiano
Pag. 49-75
Etichette: Ecclesiaste, Bibbia, Volgarizzamento, Trecento, Quattrocento, Lingua, Stile, Traduzione,

Autore/i articolo: CHRISTIAN KAISER
Titolo articolo: Nature, Order, and Imperial Authority in Dante’s Claim for Philosophical Autonomy (“Convivio” IV.9) and Its Re-emergence in Bernardo da Firenze

L’articolo di Christian Kaiser fornisce un prezioso contributo agli studi, inevitabilmente lacunosi, sulla tarda letteratura medievale, poiché riguarda un trascurato adattamento di un passo del “Convivio” dantesto da parte del medico Bernardo di Ser Pistorio da Firenze, professore di medicina presso lo “Studium florentinum” e autore di una “Quaestio”, risalente alla fine del XIV sec., conosciuta indirettamente in quanto oggetto di una controversia. Trasposto dal volgare dantesco in latino e adattato da Bernardo alle proprie argomentazioni, il passo del “Convivio”, IV.9 – una riflessione su natura, ordine e autorità imperiale condotta nell’ambito di una rivendicazione per l’autonomia filosofica – viene qui esaminato dapprima nel suo contesto originario (Parte I), e poi in rapporto all’uso specifico che ne è stato fatto nell’ambito della disputa tra Bernardo e Coluccio Salutati (Parte II).

Lingua: Inglese
Pag. 77-100
Etichette: Alighieri Dante, Bernardo di ser Pistorio da Firenze, Convivio, Quaestio, Trattatistica, Trecento, Autorità, Filosofia, Natura,

Autore/i articolo: TERESA NOCITA
Titolo articolo: “Io sono la tua Roma”. Immaginario e funzione narrativa della città eterna nel “Filocolo” di Giovanni Boccaccio

Tappa fondamentale del ‘nostos’ di Florio e Biancifiore verso la patria, Roma svolge una funzione catalizzatrice della materia narrata nel V libro del “Filocolo” boccacciano. Rivolgendo l’attenzione all’iconografia simbolica della città eterna – presentata con riferimenti che contaminano la tradizione classica e quella medievale, la simbologia pagana e quella cristiana – Teresa Nocita analizza Roma come oggetto di una celebrazione incentrata su un intento encomiastico, che è legato all’esaltazione della dinastia dei D’Angiò e che al contempo adombra un giudizio favorevole sulla forma politica dell’impero, in continuità con il pensiero dantesco. Boccaccio ordisce così una complessa costruzione ideologica, dove l”urbs’, sede imperiale nell’età classica, centro della cristianità durante l’epoca papale, diventa nel Medioevo il luogo che assomma in sé il mandato temporale e quello religioso.

Lingua: Italiano
Pag. 101-109
Etichette: Boccaccio Giovanni, Filocolo, Romanzo, Trecento, Roma, Città, Iconografia, Simbolo,

Autore/i articolo: ILARIA TUFANO
Titolo articolo: La storia di Roma nel “De casibus virorum illustrium”

In linea, almeno parzialmente, con il pensiero di Petrarca, il “De Casibus virorum illustrium” non rappresenta solo un generico tributo di Boccaccio al suo ‘magister’, ma un tassello di un mosaico assai più vasto, in cui affiora un tema all’epoca importantissimo: la volontà di far rivivere la civiltà romana investendola di un valore perenne che partecipi di quello che si potrebbe definire il sogno dell’umanesimo. La successione degli ‘exempla’ conduce ad una valutazione decisamente negativa della Roma imperiale, e spinge Boccaccio ad aderire al topico elogio della Roma repubblicana, in cui si consolidarono non solo le ‘virtutes’ dei singoli cittadini ma anche le basi per i futuri successi dell’impero. Ne deriva ‘e contrario’ un giudizio fortemente polemico nei confronti dei Priori fiorentini a lui contemporanei, usi ad anteporre il bene privato e abili solo nel furto e nella concussione.

Lingua: Italiano
Pag. 111-121
Etichette: Boccaccio Giovanni, De casibus virorum illustrium, Storia, Trattatistica, Trecento, Roma, Città, Moralità,

Autore/i articolo: LORENZA TROMBONI
Titolo articolo: Filosofia naturale e cosmologia negli appunti aristotelici di Girolamo Savonarola

Addentrandosi nella raccolta di appunti aristotelici di Girolamo Savonarola, il “De doctrina Aristotelis”, lo studio di Lorenza Tromboni si concentra su alcune annotazioni savonaroliane sul “De caelo et mundo” di Aristotele, per dimostrare come il Frate riesca a utilizzare le dottrine naturali e cosmologiche dello Stagirita nel contesto della predicazione e della trattatistica religiosa, all’interno del quale anche l’aspetto didattico è caratterizzato in senso morale. Seguendo l’intricato percorso che va da una semplice annotazione al testo, presa per uso esclusivamente privato, all’occasione pubblica di un sermone vero e proprio, ci si può render conto del metodo di lavoro di Savonarola, e della sua convinzione che non solo fosse possibile un legame tra filosofia classica e teologia, ma che questo legame costituisse uno strumento da poter utilizzare con profitto nell’attività pastorale.

Lingua: Italiano
Pag. 123-134
Etichette: Savonarola Girolamo, De doctrina Aristotelis, Filosofia, Trattatistica, Quattrocento, Cosmo, Letteratura religiosa, Predica,

Autore/i articolo: MARIA PAVLOVA
Titolo articolo: Rodomonte e Ruggiero. Una questione d’onore

L’episodio della sfida tra Ruggiero e Rodomonte, il duello più drammatico e violento del “Furioso”, riveste un’importanza fondamentale per la comprensione del poema. Per capirne il senso profondo lo studio di Maria Pavlova intraprende un percorso esplorativo che parte inevitabilmente da Boiardo: esaminando attentamente le storie dei due migliori campioni di Agramante, l’autrice individua nell’onore cavalleresco il cardine attorno cui ruotano le loro vicende, ribaltando perciò il diffuso giudizio che ha inteso il duello come la rappresentazione – ricalcata sul finale dell'”Eneide” virgiliana – della dicotomia tra bene e male. Imperniato su un tema tutto cavalleresco, lo scontro conclusivo del “Furioso” sancisce piuttosto la vittoria morale del re africano, la cui morte eroica difende la sacralità del vincolo di fedeltà e di amicizia, valori senza i quali la poesia cesserebbe di esistere.

Lingua: Italiano
Pag. 135-177
Etichette: Ariosto Ludovico, Orlando Furioso, Poema cavalleresco, Cinquecento, Letteratura cavalleresca,

Autore/i libro/articolo recensito: CARLO DIONISOTTI, GIOVANNI POZZI
Titolo libro/articolo recensito: “Una degna amicizia, buona per entrambi”. Carteggio 1957-1997
A cura di: O. Besomi
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 181-186
Recensore/i: Franca Strologo
Etichette: Dionisotti Carlo, Pozzi Giovanni, Carteggio, Novecento,