Rassegna europea di letteratura italiana | 2009 | N. 34

Anno 2009 – N. 34
A cura di Cristina Ubaldini

Autore/i articolo: MARCO VILLORESI
Titolo articolo: Panoramica sui poeti performativi d’età laurenziana

Lorenzo il Magnifico, si sa, specialmente durante le vacanze di Vallombrosa, amava la compagnia dei ‘canterini’ coi quali si dilettava nell’esecuzione di musiche e poesie. La figura di Antonio Guidi (1420c-1486), il più grande canterino ed improvvisatore del Quattrocento, interprete principe del “Morgante”, è usata dall’autore del saggio come viatico per una documentata rassegna dei “tanti talenti dediti alla poesia recitata e cantata e, quasi sempre, accompagnata da uno strumento musicale”, vale a dire della “poesia performativa di età laurenziana”, dei quali si trova un primo regesto in un sonetto di Antonio Cammelli detto il Pistoia.

Lingua: Olandese/Italiano
Pag. 11-33
Etichette: Lorenzo il Magnifico, Guidi Antonio, Pulci Luigi, Margutte, Poema cavalleresco, Attore, Musica, Quattrocento,

Autore/i articolo: FRANCA STROLOGO
Titolo articolo: Le fate e i santi per un invincibile Orlando: sullo stato di alcune questioni intorno alla “Spagna” ‘ferrarese’ e le altre

Il dibattito sulla “Spagna in rima” e degli otto cantari della cosiddetta “Spagna” “ferrarese”, nonostante l’edizione di Catalano (1939-40), le riflessioni di Dionisotti e l’ultimo intervento di Antonia Tissoni Benvenuti è ancora vivissimo. Partendo dal dato certo negativo che non è possibile stabilire in modo incontrovertibile la storia redazionale di quest’opera precedente all’apparizione dei manoscritti sopravvissuti, Franca Strologo ricostruisce il quadro della situazione ridiscutendone i punti più cogenti: testimoni, discordanze nella “Spagna” ‘ferrarese’, la fine delle due Spagne, l’inizio ipotetico del poemetto sulla “rotta”, i tagli del copista ferrarese.

Lingua: Italiano
Pag. 35-69
Etichette: Spagna in rima, Poema cavalleresco, Edizione critica, Trecento,

Autore/i articolo: SERGE STOLF
Titolo articolo: Le lettere e le armi: educazione politica nel “Pentalogus” di Enea Silvio Piccolomini Joseph Francese, “Siciliano sono”: Regional Syntax in Two Novels by Sciascia

Il “Pentalogus” di Enea Silvio Piccolomini costituisce, insieme al “Libellum dialogorum” opera fondamentale per chi voglia comprendere a fondo il ruolo educativo del letterato a corte. Serge Stolf ne ricostruisce la storia della stesura e ne offre una puntuale lettura. Si tratta di una serie di dialoghi fra cinque interlocutori, re Federico, Enea, Silvester Pflieger, Nicodema della Scala, il vescovo di Freisig e Gaspar Schlick, che delineano il programma educativo della nuova cultura umanistica, nel quale dominano poesia, filosofia e storia, e che ha come finalità la formazione morale e politica dell’uomo al quale spetta il carico della ‘res publica’.

Lingua: Italiano
Pag. 85-83
Etichette: Piccolomini Enea Silvio, Pentalogus, Dialogo, Cultura, Costume, Società, Scuola, Umanesimo, Quattrocento,

Autore/i articolo: JOSEPH FRANCESE
Titolo articolo: “Siciliano sono”: regional syntax in two novels by Sciascia

Nell’opera di Sciascia, alcuni particolari ‘marcatori sintattici’ appaiono nei primo lavori, tra i quali “Le parrocchie di Reagalpetra” (1956), “Gli zii di Sicilia” (1958) e “Il giorno della civetta” (1961), scompaiono, poi per due decenni e ricompaiono in “Porte aperte” (1987). Si tratta di segnali linguistici utilizzati per differenziare il ruolo del narratore in persona, che non utilizza se non in minima parte coloriture di tipo dialettale, da quello della voce narrante che, invece, fa un uso sistematico del dialetto. Joseph Francese in questo articolo mette a confronto le differenze che intercorrono tra “Il giorno della civetta” e il tardo “Porte aperte” nell’impiego in tal senso della sintassi marcata, dialettale.

Lingua: Inglese
Pag. 85-98
Etichette: Sciascia Leonardo, Il giorno della civetta, Porte aperte, Dialetto, Narrativa, Romanzo, Novecento,

Autore/i articolo: ALESSANDRO BOSCO
Titolo articolo: “Trovava ‘adorabili’ quelli che inevitabilmente sarebbero stati strumenti della sua morte”. Pasolini, Sciascia e il sacro

Alessandro Bosco, propone una suggestiva lettura comparativa dell’opera di Pasolini e Sciascia nel segno della concezione della morte. Egli dimostra, dapprima, come la visione del mondo e degli uomini di Pasolini possa esser definita una sorta di ‘umorismo sacro’ che si differenzia da quello ‘borghese’ di Manzoni, fondato su un rapporto distaccato e dissociato dell’uomo medio con la realtà e che somiglia, invece, molto all’umorismo di papa Giovanni XXIII, che gli consente distacco dalla propria funzione di potere, ma non dissociazione dagli uomini. Per Sciascia, al contrario, umorismo e cristianesimo non si contraddicono, ma, al contrario, si implicano in un modo tutto particolare. Il Cristianesimo dei siciliani, cela dietro l’ipertrofia dei riti e dei ritualismi una sostanziale e profonda irreligiosità e in Sciascia il cristianesimo, privato del sentimento della passione, finisce col coincidere con il proprio sistema morale. Così il primo vive la morte come estrema azione e il secondo come contemplazione.

Lingua: Italiano
Pag. 99-121
Etichette: Pasolini Pier Paolo, Sciascia Leonardo, Umorismo, Sacro, Cristianesimo, Morte, Novecento,

Autore/i articolo: MASSIMILIANO BORELLI
Titolo articolo: Debenedetti e il personaggio-uomo tra modernismo e avanguardia

Il saggio di Massimiliano Borelli riflette sull’immagine di “personaggio-uomo” delineata da Giacomo Debenedetti con l’intento di scoprire in quale modo e in che misura l’avanguardia e il modernismo siano stati interpretati e considerati dal grande critico della letteratura.
Dopo gli studi, fra gli altri, su Proust, Svevo, Joyce, nella “Commemorazione provvisoria”, Debenedetti giunge anche a dar conto dell’antiromanzo contemporaneo, nel quale è messo in scena un ‘personaggio particella’, senza però riuscire a farne un oggetto vero della propria riflessione, poiché per lui, scrive Borelli “la letteratura è uno strumento formidabile per indagare la realtà, visibile e invisibile, ma le giova il recuperare, dopo la catastrofe, un’impronta riconoscibile dell’essere umano”.

Lingua: Italiano
Pag. 125-134
Etichette: Debenedetti Giacomo, Critica letteraria, Romanzo, Uomo, Modernismo, Avanguardia, Novecento,

Titolo libro/articolo recensito: Rime e lettere di Battista Guarini. Atti del convegno di studi (Padova, 5-6 dicembre 2003)
A cura di: Bianca Maria Da Rif
Edizioni: Edizioni dell’Orso, Alessandria – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 137-138
Recensore/i: Antonio Stäuble
Etichette: Rime e lettere, Guarini Battista, Poesia, Convegno di studi, Seicento,

Autore/i libro/articolo recensito: CARLO GOZZI
Titolo libro/articolo recensito: I drammi “spagnoleschi”
A cura di: Susanne Winter con la collaborazione di Monica Bandella
Edizioni: Universitätsverlag Winter, Heidelberg – 2008
Lingua: Italiano
Pag. 138-142
Recensore/i: Caterina Nosdeo
Etichette: Gozzi Carlo, I drammi spagnoleschi, Teatro, Fiaba, Settecento,

Titolo libro/articolo recensito: La letteratura cavalleresca delle chansons de geste alla Gerusalemme Liberata. Atti del II Convegno Internazionale di Studi (Certaldo Alto, 21-23 giugno 2007)
A cura di: Michelangelo Picone
Edizioni: Pacini, Pisa – 2008
Lingua: Olandese/Italiano
Pag. 142-149
Recensore/i: Serena Lunardi
Etichette: Poema cavalleresco, Duecento, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Convegno,

Autore/i articolo: CESARE SEGRE
Titolo articolo: Tra le pagine di Michelangelo Picone

L’orazione funebre di Cesare Segre e tutti gli interventi che seguono sono stati tenuti il 4 giugno 2009 in margine al Convegno organizzato dal “Centro Europeo di Studi di Civiltà cavalleresca”, dal titolo “Il revival cavalleresco dal Don Chisciotte all’Ivanhoe (e oltre), serata organizzata per ricordare la figura e l’opera di Michelangelo Picone, cofondatore del Centro e ideatore del Convegno sangimignanese.

Lingua: Olandese/Italiano
Pag. 11-15
Etichette: Picone Michelangelo, Necrologio, Novecento,

Autore/i articolo: MICHELE CILIBERTO
Titolo articolo: Michelangelo Picone. Un amico, una generazione

Commemorazione di Michelangelo Picone tenuta il 4 giugno 2009 in margine al Convegno organizzato dal “Centro Europeo di Studi di Civiltà cavalleresca”, dal titolo “Il revival cavalleresco dal Don Chisciotte all’Ivanhoe (e oltre), serata organizzata per ricordare la figura e l’opera di Michelangelo Picone, cofondatore del Centro e ideatore del Convegno sangimignanese”.

Lingua: Italiano
Pag. 19-23
Etichette: Picone Michelangelo, Necrologio, Novecento,

Autore/i articolo: MARGHERITA MESIRCA
Titolo articolo: Ricordando Michelangelo

Commemorazione di Michelangelo Picone tenuta il 4 giugno 2009 in margine al Convegno organizzato dal “Centro Europeo di Studi di Civiltà cavalleresca”, dal titolo “Il revival cavalleresco dal Don Chiscotte all’Ivanhoe (e oltre), serata organizzata per ricordare la figura e l’opera di Michelangelo Picone, cofondatore del Centro e ideatore del Convegno sangimignanese”.

Lingua: Italiano
Pag. 25-27
Etichette: Picone Michelangelo, Necrologio, Novecento,

Autore/i articolo: BODO GUTHMüLLER
Titolo articolo: Per Michelangelo Picone

Commemorazione di Michelangelo Picone tenuta il 4 giugno 2009 in margine al Convegno organizzato dal “Centro Europeo di Studi di Civiltà cavalleresca”, dal titolo “Il revival cavalleresco dal Don Chisciotte all’Ivanhoe (e oltre), serata organizzata per ricordare la figura e l’opera di Michelangelo Picone, cofondatore del Centro e ideatore del Convegno sangimignanese”.

Lingua: Italiano
Pag. 29-33
Etichette: Picone Michelangelo, Necrologio, Novecento,

Autore/i articolo: TATIANA CRIVELLI E ROSA PITTORINO
Titolo articolo: Bibliografia degli scritti di Michelangelo Picone

In memoria di Michelangelo Picone, questa bibliografia delle opere dell’eminente studioso nasce dalla “Bibliografia degli scritti di Michelangelo Picone” curata da tatiana Crivelli negli “Studi sul cannone letterario del Trecento. Per Michelangelo Picone”, a cura di J. Bartuschat e L. Rossi, Ravenna, Longo, 2003, pp. 175-203.

Lingua: Italiano
Pag. 35-62
Etichette: Picone Michelangelo, Bibliografia, Rassegna, Critica letteraria, Novecento,