Le riviste sostenitrici
Rassegna europea di letteratura italiana | 2001 | N. 17
Anno 2001 – N. 17
A cura di Caterina Maria Amendola
Titolo articolo: Ciappelletto e il progetto di Dio: lettura di “Decameron” I.1
Canova mostra, attraverso una puntuale analisi strutturale e tematica, come la calcolatissima impalcatura della prima novella del “Decameron”, costruita su piani simmetrici e speculari, e il carattere religioso della vicenda di Ciappelletto, finiscano per celebrare l’onnipotenza imperscrutabile del pensiero divino, alla cui forza soggiace perfino lo spietato notaio, “uom malvagio” ridotto a “semplice strumento” di una superiore volontà.
Lingua: ItalianoPag. 9-32
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento,
Titolo articolo: Una scheda per Ciappelletto
In questa breve scheda critica, presentata come appendice del precedente saggio, Picone contrappone ad una lettura etico-religiosa della novella di Ciappelletto un’analisi estetico-letteraria, in base alla quale il protagonista diviene un “artista del male”, un istrione che utilizza tutte le arti della persuasione per “un gusto innato del gioco”. Si sottolinea in tal modo la “ludicità” dell’intera novella, considerata al tempo stesso “esempio di ‘inventio’ narrativa” e “chiave per decodificare l’intera opera”.
Lingua: ItalianoPag. 33-40
Etichette: Boccaccio Giovanni, Decameron, Narrativa, Trecento,
Titolo articolo: Seduzioni romanzesche nell’opera di Carlo Goldoni
La studiosa individua nell’opera goldoniana frequenti ed inconfondibili tratti romanzeschi, che definisce “seduzioni” rielaborate dal commediografo e trasposte nella finzione scenica, al di là delle incompatibilità strutturali dei due generi: quegli “accidenti inaspettati e strani, e talor sorprendenti”, straordinariamente intrecciati, che propongono al lettore/spettatore l’affascinante contrasto invenzione/verosimiglianza.
Lingua: ItalianoPag. 41-59
Etichette: Goldoni Carlo, Teatro, Settecento, Commedia, Romanzo,
Titolo articolo: “Protogeo”: neologismi e congetture saviniani
Viene offerta un’analisi linguistico-stilistica dell’opera del poliedrico Alberto Savinio, considerato uno dei padri fondatori del Surrealismo e uno dei Dioscuri della pittura metafisica moderna. Il saggista dimostra come nello stile saviniano l’uso di neologismi e il gusto per il gioco di parole e per le riproduzioni fonetiche da varie lingue, il cosiddetto “ermafroditismo linguistico”, siano funzionali all’entusiastica volontà di ricercare gli inesauribili lati nascosti della realtà.
Lingua: ItalianoPag. 61-101
Etichette: Savinio Alberto, Poesia, Novecento, Surrealismo,
Titolo articolo: Su una “lectura” zurighese dell'”Inferno”
Dalla disamina dei principali contributi della ‘Lectura Dantis Turicensis’,tenuta presso l’Università di Zurigo tra il 1997 e il 2001, si ricava la varietà, considerata potenziale fecondità, degli approcci al testo di Dante, dall’analisi di segmenti narrativi associati ad altre unità microtestuali o all’intero poema inteso come macrotesto, a quelle stilistiche, retoriche e linguistiche, fino alla ricerca intertestuale di probabili fonti, promossa in particolare da Michelangelo Picone.
Lingua: ItalianoPag. 105-114
Etichette: Alighieri Dante, Inferno, Poesia, Duecento, Trecento,
Titolo articolo: Alle origini del canto lirico: Ossian, Cesarotti e Leopardi
Si verifica la portata della presenza dei ‘poemi di Ossian’ nei lavori di Cesarotti e Leopardi e si indaga il percorso del canto lirico dalle sue origini classiche fino alle varianti celtiche, arcadiche e leopardiane. La nascita della lirica romantica italiana viene associata alle traduzioni ossianiche di Cesarotti e al successivo intervento del Leopardi, nelle cui poesie le passioni più intense appaiono stemperate nel sentimento universale della compassione, in un “eroismo d’umanità” e in un’alternanza di affetti, genuine espressioni degli “slanci dell’anima”.
Lingua: ItalianoPag. 115-134
Etichette: Cesarotti Melchiorre, Leopardi Giacomo, Ossian, Poesia, Settecento, Ottocento, Ossianesimo,
Titolo articolo: Filologie del 2000
In uno scenario geopolitico esteso ai nuovi orizzonti d’Europa e d’oltreoceano, lo studioso deplora quell’eccesso di filologismo che ha condotto a un culto maniacale delle edizioni critiche ed auspica l’avvento di una filologia rinnovata in grado di aprirsi sincronicamente e diacronicamente al dialogo fecondo con altre discipline e con altri tempi. Il concetto di filologia che se ne ricava risulta opposto a quello della New Filology nata nell’ultimo decennio in America e si rivela in grado di acquistare un ruolo più dinamico nel discorso culturale contemporaneo.
Lingua: ItalianoPag. 135-153
Etichette: Filologia, Duemila, Rinnovamento, America, Europa,
Titolo libro/articolo recensito: The Theatre of Angelo Beolco (Ruzante). Text, Context and Performance
Edizioni: Longo Editore, Ravenna – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 157-159
Recensore/i: Mauro Canova
Etichette: Beolco Angelo, Ruzante, Teatro, Cinquecento,
A cura di: Raffaella Castagnola
Edizioni: Archinto, Milano – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 160-161
Recensore/i: Antonio Barbuto
Etichette: Casati Stampa Luisa, D’Annunzio Gabriele, Carteggio, Novecento,
Edizioni: Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Pisa-Roma – 2000
Lingua: Italiano
Pag. 161-167
Recensore/i: Giuseppe De Marco
Etichette: Pavese Cesare, Narrativa, Novecento,
A cura di: Raffaella Castagnola
Edizioni: Franco Cesati Editore, Firenze – 2001
Lingua: Italiano
Pag. 168-169
Recensore/i: Vito Salierno
Etichette: Letteratura, Novecento, Italia, Svizzera,