Quaderns d’Italià | 2020 | N. 25

Anno 2020 – N. 25
Numero monografico: Pragmatica e semantica dell’insulto nell’italiano contemporaneo
A cura di Gabriella Gavagnin Capoggiani

Autore/i articolo: Carla Bazzanella
Titolo articolo: Insulti e pragmatica: complessità, contesto, intensità

L’attuale massiccia diffusione di insulti a livello sia micro che macro-sociale è purtroppo evidente a tutti ed è stata analizzata negli anni recenti all’interno di diversi settori di ricerca.
Questo contributo presenta un quadro di alcuni elementi che incidono significativamente sulla caratterizzazione di un insulto come atto linguistico e sul suo gradiente di intensità come offesa/violenza o, molto più raramente, come uso scherzoso. In particolare si trattano la scelta lessicale o l’espressione idiomatica usata, le componenti rilevanti del contesto (tra cui il tipo e luogo di interazione, le caratteristiche di insultatore ed insultato e loro a/simmetria), i meccanismi di intensità attivati in una specifica situazione. Da questa rapida prospettiva pragmatica ed interazionale sugli insulti emergono la loro complessità, multidimensionalità, intensità, polifunzionalità, variabilità e l’esigenza di una configurazione pragmatica complessiva nella analisi.

Lingua: Italiano
Pag. 11-26
Etichette: Lingua, Lingua italiana, Linguaggio, Linguistica, Parola, Semantica, XX secolo, XXI secolo,

Autore/i articolo: Marco Gargiulo
Titolo articolo: Gli insulti cinematografici. I film degli anni Sessanta

Questo articolo, incentrato sui film degli anni Sessanta, presenta la prima parte di una ricerca più ampia sugli insulti nel cinema italiano. Cominciando con “La dolce vita” (1960) e alcuni dei più famosi e importanti film del decennio, come “Accattone”, “Mamma Roma” e “Rocco e i suoi fratelli”, si cerca di mostrare come gli insulti cinematografici seguano l’evoluzione della società e della cultura italiane. L’analisi evidenzia come l’interpretazione dei mutamenti occorsi nel passaggio dalla tradizione alla modernità si riflettano nella morale e nei tabù. L’articolo si sofferma su alcuni tabù legati alla sessualità, alla famiglia e al genere e sugli insulti legati a tali tabù, e la loro rappresentazione nel nuovo cinema drammatico neorealista e nella cosiddetta “commedia all’italiana”.

Lingua: Italiano
Pag. 27-46
Etichette: Cinema, Commedia all’italiana, Famiglia, Lingua, Lingua italiana, Linguaggio, Neorealismo, Parola, Sessualità, XX secolo, Federico Fellini, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Accattone, La dolce vita, Mamma Roma, Rocco e i suoi fratelli, Italia

Autore/i articolo: Claudio Nobili
Titolo articolo: “Una voce loquitur, toto corpore insultat”: verbale e non verbale nella volgare eloquenza di Alessandra Mussolini e Matteo Salvini

In questo studio ci si concentra sugli idioletti di due politici tipici nella produzione e ricezione di insulti: una donna, Alessandra Mussolini, affiliata da sempre a partiti di (centro)destra, e un uomo, Matteo Salvini, di cui si considera l’attività comunicativa sin dai tempi in cui era solo segretario federale della Lega. Alla prospettiva di genere è unito un approccio multimodale, cioè non limitato al codice verbale ma esteso all’uso del corpo con valore comunicativo, in particolare ai gesti delle mani e delle braccia. Per quanto riguarda Alessandra Mussolini, i risultati dello studio mostrano come sul piano della comunicazione non verbale spicchino aggressività fisica, uso dello spazio con riduzione o aumento della distanza dall’interlocutrice, atteggiamento di provocazione e di sfida, da intendere quali segnali identitari. La retorica di Salvini è invece caratterizzata dall’allargare le braccia e scuotere la testa, e dal sospirare profondamente, esempio di una regressione anche degli aspetti non verbali del linguaggio della politica verso pulsioni primarie.

Lingua: Italiano
Pag. 47-64
Etichette: Comunicazione, Corpo, Dialogo, Donne, Eloquenza, Gestualità, Lingua italiana, Linguaggio, Politica, Retorica, Social network, Sociolinguistica, XXI secolo, Italia

Autore/i articolo: Paolo Orrù
Titolo articolo: “Capra sarai tu e anche maleducato!!”: insulto e interazione nei commenti Facebook

Le interazioni sui social media sono contraddistinte dall’immediatezza comunicativa e da un’intrinseca dialogicità che spesso sconfina in situazioni di aperto contrasto che possono condurre anche all’insulto. Verranno prese in esame le interazioni tra gli utenti in un vasto corpus (130milioni di parole) di commenti raccolti nelle pagine dei tre leader politici più rappresentativi degli ultimi anni: Renzi, Salvini, Di Maio. L’argomento politico è stato scelto poiché scatena con facilità vivaci polemiche: coinvolge l’identità e i valori degli interlocutori e alimenta il senso di appartenenza a un gruppo. L’obiettivo è di analizzare le interazioni offensive online nelle sezioni dei commenti estratte da tre pagine a tema politico. Verranno esaminate le categorie semantiche prevalenti negli insulti tra gli utenti; i tipi di reazione e le strategie impiegate per rispondere all’offesa; il contributo alla realizzazione dell’atto per mezzo degli strumenti peculiari del mezzo.

Lingua: Italiano
Pag. 65-82
Etichette: Commento, Comunicazione, Dialogo, Internet, Lingua italiana, Linguaggio, Mass media, Parola, Polemica, Politica, Social network, Sociolinguistica, XXI secolo,

Autore/i articolo: Elena Pistolesi
Titolo articolo: La multiforme vita del “troll”: provocatore, flamer o dissidente?

Il termine “troll” indica in internet un soggetto che intende disturbare le conversazioni altrui con azioni provocatorie, insensate o offensive. L’articolo, dopo una panoramica sull’origine del termine e sulla letteratura scientifica relativa a diversi ambienti, analizza gli usi della parola e dei suoi derivati all’interno di un gruppo Facebook, “La Gastrite di Shy”, soffermandosi in particolare sui contesti in cui co-occorrono l’insulto e l’accusa di “trolling”. I risultati dell’indagine, relativi a un momento particolare della vita della community, confermano, nel complesso, quanto rilevato dagli studi sul tema: l’azione e la percezione del “troll” sono contestuali e difficilmente generalizzabili. Esiste infatti un uso del termine che risponde alla necessità di delimitare i confini (ideologici, linguistici, culturali) di un gruppo, di ribadire o modulare i suoi criteri di inclusione ed esclusione. L’evocazione sulla scena di un troll, reale o presunto, può essere l’effetto di una provocazione palese o il sintomo delle difficoltà che una comunità incontra nel gestire il dissenso.

Lingua: Italiano
Pag. 83-102
Etichette: Commento, Comunicazione, Internet, Lingua, Lingua italiana, Linguaggio, Polemica, Social network, Sociolinguistica, XXI secolo,

Autore/i articolo: Giovanna Marina Alfonzetti
Titolo articolo: “Fuck Prof Ke lezione di merda”: Insultare sui muri dell’università

Viene analizzato un corpus di graffiti contenenti insulti fotografati nei locali del Dipartimento di Scienze Umanistiche (Catania) e della Sapienza (Roma) in due fasi: 2007-2010 e 2019. Emerge così che la diffusione alluvionale dei “social media” ha ridotto drasticamente la produzione di graffiti di ogni genere. Gli insulti, indizi importanti per ricostruire il sistema di valori di una comunità socioculturale, in quanto atti che attaccano la faccia del destinatario, si collocano nell’ambito della violenza verbale, in parziale sovrapposizione con altri atti violenti, da cui si cerca di differenziarli, come prevede la teoria del prototipo, sulla base di una serie di criteri (pragmatico-funzionale, formale e sequenziale). In relazione alla (s)cortesia verbale, gli insulti prototipici potrebbero considerarsi atti inerentemente scortesi, la cui formulazione mostra una chiara tendenza alla intensificazione a vari livelli. Viene quindi proposta una classificazione degli insulti convenzionalizzati del corpus, molti dei quali risultano da processi di metaforizzazione.

Pag. 103-134
Etichette: Cortesia, Lingua, Lingua italiana, Parola, Scrittura, Semantica, Società, Sociolinguistica, Università, XXI secolo, Catania, Italia, Roma

Autore/i articolo: Chiara Meluzzi, Chiara Celata
Titolo articolo: Style and addressees in the selection of dialectal vs. standard phonetic forms: Sicilian rhotics

Questo studio si occupa della produzione delle rotiche in contesto scempio e geminato da parte di parlanti siciliani, le cui lingue native sono l’italiano e un dialetto siciliano, durante conversazioni con diversi interlocutori. Come in molte altre lingue, la /r/ ricopre il ruolo di variabile sociolinguistica nell’area siciliana, veicolando informazioni sociali e geografiche sul parlante. Lo studio mostra come la /r/ veicoli anche informazioni sulle dinamiche comunicative e interazionali nei dialoghi in italiano e in dialetto siciliano. Nel processo di selezione delle varianti della /r/, i parlanti appaiano influenzati dal contesto socio-comunicativo e da fenomeni di convergenza reciproca tra interlocutori.

Lingua: Inglese
Pag. 137-154
Etichette: Comunicazione, Dialetto, Dialettologia, Dialogo, Fonetica, Lingua italiana, Parola, Sociolinguistica, Stile, XXI secolo, Sicilia

Autore/i articolo: Andrea Artusi
Titolo articolo: La traduzione dei verbi sintagmatici italiani in francese. Il caso di “Caos Calmo”

I verbi sintagmatici italiani sono costrutti analitici formati da una base verbale e una particella, generalmente di tipo locativo. In italiano sono più produttivi che in francese, poiché in quest’ultima lingua i loro costituenti sono soggetti a importanti restrizioni combinatorie. In questo contributo si intende determinare quali strutture morfosintattiche si utilizzino più spesso in francese per tradurre i verbi sintagmatici italiani. A tale scopo si fa ricorso a un corpus parallelo italiano-francese costituito dal romanzo di Sandro Veronesi “Caos calmo” (2005) e la sua traduzione. Dopo aver offerto l’inventario dei verbi sintagmatici presenti nel corpus, con una proposta di analisi quantitativa e qualitativa dei costrutti, vengono catalogati i traducenti attraverso criteri formali, di tipo morfosintattico. L’analisi consente di formulare delle considerazioni in ottica contrastiva e di sottolineare delle divergenze tipologiche rilevanti tra le due lingue in esame.

Lingua: Italiano
Pag. 155-170
Etichette: Lessico, Lingua francese, Lingua italiana, Linguistica, Sintassi, Traduzione, XXI secolo, Sandro Veronesi, Caos Calmo, Francia, Italia

Autore/i articolo: Stefano Ondelli
Titolo articolo: Semplicità, semplificazione e semplicismo. Su alcuni fraintendimenti nell’analisi della lingua dei politici

Questo articolo illustra un confronto della lingua di sei politici italiani: Berlusconi, Bossi e D’Alema per il periodo 1994-1998 e Alfano, Renzi e Salvini per il periodo 2014-2016. I testi considerati comprendono comizi, “post” su “Facebook” e “tweets”. Il confronto si basa sull’analisi automatica di ricchezza e densità lessicale, incidenza del vocabolario di base e leggibilità. Lo scopo è verificare due assunti ampiamente condivisi: che la lingua dei politici sia andata semplificandosi e che i populisti comunichino in maniera più semplice degli altri leader. I risultati indicano che le due ipotesi sono in parte confermate dall’indice di leggibilità ma smentite dalle altre misurazioni. È dunque necessario riflettere sul ruolo dell’analisi automatica dei testi e sul concetto di lingua semplice.

Lingua: Italiano
Pag. 171-188
Etichette: Eloquenza, Lessico, Lingua, Lingua italiana, Linguaggio, Linguistica, Politica, Retorica, Social network, Sociolinguistica, Stile, XX secolo, XXI secolo, Italia

Autore/i articolo: Daniela Palmeri
Titolo articolo: Imparare l’imperativo a partire dalla mindfulness. Un project work realizzato in una scuola di Barcellona

Questo saggio analizza un project work di Italiano come LS (livello linguistico A1/A2), svolto in una scuola secondaria di primo grado di Barcellona, Institut Escola Artístic Oriol Martorell. Il project work si è basato sulla mindfulness a partire dall’approccio comunicativo e anche da quello umanistico-affettivo. La prima parte dello studio indaga alcuni concetti chiave (competenza comunicativa; task e project work; mindfulness). La seconda parte presenta il caso di studio in cui vengono applicate la mindfulness e la meditazione per imparare a rilassarsi attraverso l’uso dell’imperativo. Il project work ha permesso di perseguire contemporaneamente l’acquisizione di abilità linguistiche e anche personali e sociali. I risultati mostrano come la mindfulness applicata all’apprendimento dell’italiano come LS consenta di potenziare l’autoconsapevolezza e anche la creatività, attraverso l’apprendimento significativo.

Lingua: Italiano
Pag. 189-210
Etichette: Didattica, Lingua, Lingua italiana, Linguistica, Morfosintassi, Scuola, XXI secolo, Spagna

Autore/i articolo: Matteo Trillini
Titolo articolo: “Tristo chi d’alma feminil se fida”. L’amore, il tradimento, la sofferenza: sul petrarchismo degli “Amorum libri” di Boiardo.

Il presente articolo rappresenta un contributo allo studio delle fonti volgari degli “Amorum libri” di Boiardo, il cui obiettivo è quello di ridefinirne il rapporto con il modello petrarchesco e approfondire la comprensione di alcuni testi fondamentali. Ci si concentrerà, infatti, sulle liriche 31, 32, 33 del secondo libro degli “Amores”, in cui è descritta la svolta nella vicenda amorosa e delle quali si evidenzia un debito diretto con il primo canzoniere petrarchista del secolo: la “Bella mano” di Giusto de’ Conti. Proprio il modello giustiano, dietro al quale si nascondono rimandi a una fitta rete intertestuale che riconduce non solo a Petrarca, ma anche a Dante e a Boccaccio, indurrà Boiardo a compiere scelte in completa antitesi con i “Rerum vuglarium fragmenta”, facendo degli “Amorum libri” una delle opere più belle e originali della nostra letteratura.

Lingua: Italiano
Pag. 211-230
Etichette: Amore, Intertestualità, Petrarchismo, Poesia, Poesia lirica, Tradizione, Umanesimo, XIV secolo, XV secolo, Francesco Petrarca, Giusto de' Conti, Matteo Maria Boiardo, Amorum libri, Bella mano, Rerum vulgarium fragmenta, Italia

Autore/i articolo: Simona Demontis
Titolo articolo: Dal rito della bombetta al “Petit Cabrón”: critica alle ideologie e irrisione della dittatura nell’opera narrativa di Camilleri e Pérez-Reverte

Lo scopo di questo contributo è mostrare come Andrea Camilleri e Arturo Pérez-Reverte, scrittori di paesi e lingue diverse, abbiano adottato strategie narrative simili per ricostruire gli avvenimenti del passato. Il focus si concentra, in particolare, sul fatto che hanno raccontato la dittatura e la guerra, che entrambi hanno sperimentato, utilizzando le armi dell’ironia e del sarcasmo e deformando la realtà talvolta in modo parodico e caricaturale. Attraverso il sense of humour di cui sono dotati, prendono le distanze dagli avvenimenti, rispettando la memoria degli eventi e richiamando la società civile all’assunzione del senso di responsabilità individuale.

Lingua: Italiano
Pag. 231-250
Etichette: Comparatistica, Guerra, Ideologia, Ironia, Memoria, Narrativa, Parodia, Politica, Postmoderno, Romanzo, Romanzo giallo, Umorismo, XX secolo, XXI secolo, Andrea Camilleri, Arturo Pérez-Reverte, Italia, Sicilia, Spagna

Autore/i libro/articolo recensito: Paolo Orrù
Titolo libro/articolo recensito: Il discorso sulle migrazioni nell’Italia contemporanea: Un’analisi linguistico-discorsiva sulla stampa (2000-2010)
Edizioni: Franco Angeli, Milano – 2017
Lingua: Italiano
Pag. 253-256
Recensore/i: Giulia Mattioli
Etichette: Lingua italiana, Linguaggio, Linguistica, Mass media, Migrazione, Saggio, XXI secolo, Italia

Autore/i libro/articolo recensito: Vittorio Alfieri
A cura di: Gabriella Fenocchio
Edizioni: Mimesis Edizioni, Milano – 201
Lingua: Italiano
Pag. 257-260
Recensore/i: Giovanni Albertocchi
Etichette: Critica letteraria, Edizione, Poesia, Potere, Satira, XVIII secolo, Vittorio Alfieri, Satire, Francia, Italia

Autore/i libro/articolo recensito: Daniela Brogi
Titolo libro/articolo recensito: Un romanzo per gli occhi: Manzoni, Caravaggio e la fabbrica del realismo
Edizioni: Carocci, Roma – 1918
Lingua: Italiano
Pag. 261-264
Recensore/i: Simonetta Teucci
Etichette: Pittura, Realismo, Romanzo, Romanzo storico, Saggio, XIX secolo, XVI secolo, XXI secolo, Alessandro Manzoni, Caravaggio, I promessi sposi,

Autore/i libro/articolo recensito: Patrizia Valduga
Titolo libro/articolo recensito: Belluno: Andantino e grande fuga
Edizioni: Einaudi, Torino – 2019
Lingua: Italiano
Pag. 265-266
Recensore/i: Pietro Polverini
Etichette: Analisi metrica, Letteratura italiana, Metrica, Parodia, Poesia, XXI secolo, Carlo Porta, Patrizia Valduga, Belluno: Andantino e grande fuga, Belluno, Veneto

Autore/i libro/articolo recensito: Isabella Becherucci
Titolo libro/articolo recensito: Imprimatur: Si stampi Manzoni
Edizioni: Marsilio, Venezia – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 267-270
Recensore/i: Giovanni Albertocchi
Etichette: Censura, Edizione critica, Risorgimento, Stampa, Teatro, Variante, XIX secolo, Alessandro Manzoni, Adelchi, Il Cinque Maggio, Il conte di Carmagnola, Lombardo-Veneto

Autore/i libro/articolo recensito: Mario Masini
Titolo libro/articolo recensito: I miei film con Carmelo Bene / My Films with Carmelo Bene / Mes films avec Carmelo Bene
A cura di: Carlo Alberto Petruzzi
Edizioni: Damocle, Venezia – 2020
Lingua: Spagnolo
Pag. 271-274
Recensore/i: Annalisa Mirizio
Etichette: Cinema, Fotografia, Fotografo, Memoria, Regia, XX secolo, Carmelo Bene, Mario Masini, Italia