Quaderns d’Italià | 2013 | N. 18

Anno 2013 – N. 18
A cura di Gabriella Gavagnin Capoggiani

Titolo articolo: Presentació / Premessa

Si presenta la sezione monografica di questo fascicolo in cui si raccolgono le relazioni presentate nelle Giornate di studio “Dante e Llull”, svoltesi il 21 e il 22 febbraio del 2012 presso l’Università di Barcellona. Otto specialisti vi affrontano, in parallelo per ciascun autore,quattro temi generali (la grammatica, la retorica, la filosofia e la politica), privilegiando il quadro culturale e politico condiviso.

Lingua: Catalano/Italiano
Pag. 5-11
Etichette: Alighieri Dante, Llull Ramon, Poesia, Trattato, Duecento, Trecento, Grammatica, Retorica, Filosofia, Politica, Comparatistica, Medioevo,

Autore/i articolo: RAFFAELE PINTO
Titolo articolo: La Grammatica in Dante

L’articolo muove dalla considerazione che la Grammatica occupa in Dante uno dei due poli del paradigma diglossico caratteristico della cultura linguistica del Medioevo, in quanto nel pensiero di Dante essa suole indicare il latino inteso come lingua scolastica e letteraria ed opposto al volgare inteso come lingua spontanea e quotidiana. Ripercorrendo la riflessione sulla Grammatica nei diversi testi danteschi, dalla “Vita Nuova” alla “Commedia”, si mette in luce come tale riflessione si sviluppa creativamente a partire da concetti aristotelico-tomisti e tende alla definitiva neutralizzazione delle diglossie messe in evidenza soprattutto nel “Convivio” e nel “De vulgari eloquentia”. La formulazione teorica di tale neutralizzazione viene individuata nel canto XXVI del Paradiso.

Lingua: Italiano
Pag. 15-44
Etichette: Alighieri Dante, De vulgari eloquentia, Vita nuova, Convivio, Commedia, Trattato, Poesia, Duecento, Trecento,Lingua,Grammatica, Linguaggio, Lingua latina, Lingua volgare, Medioevo,

Autore/i articolo: ELENA PISTOLESI
Titolo articolo: La grammatica lulliana dal trivium all’Arte

L’articolo parte dalla constatazione del ruolo marginale che ha la grammatica nel progetto di rifondazione dei saperi che impegna Llull fin dal 1290. Infatti, mentre retorica e logica sono oggetto di due opere specifiche (“Rhetorica nova” del 1301 e “Logica nova” del 1303), la grammatica viene sondata attraverso i principi artistici solo nell'”Ars generali ultima” (1305-8) all’interno delle ‘Cento forme’. L’articolo ripercorre le tappe di questa inclusione attraverso le definizioni della grammatica offerte dal corpus lulliano, discute l’ipotesi di un orientamento speculativo della disciplina ed evidenzia l’importanza del declinare come fondamento dell’analogia tra i modi della grammatica e i principi correlativi che strutturano l’ontologia dinamica dell’Arte. I riscontri testuali mostrano che la grammatica rappresenta un altro capitolo della ‘dispersa’ filosofia del linguaggio di Llull, lontana nei fini e nell’articolazione dalla prospettiva dei Modisti.

Lingua: Italiano
Pag. 45-64
Etichette: Llull Ramon, Ars generali ultima, Trattato, Duecento, Trecento, Grammatica, Lingua, Filosofia del linguaggio, Arte, Medioevo,

Autore/i articolo: MARCELLO CICCUTO
Titolo articolo: La parola che salva: per un ritratto di Dante filosofo del linguaggio

In questo saggio si discutono alcuni elementi relativi all’immagine di Dante filosofo del
linguaggio, impegnato nel passaggio della sua scrittura da un’implicazione in valori terrestri
e umani a significazioni di alta speculazione teologica. Si analizzano quindi, percorrendo
luoghi specifici così del poema come dei tre canti ventiseiesimi delle cantiche, i modi con cui il poeta punta alla riconquista dell’ordo originalis del dire biblico e teologico.
Sono i luoghi in cui Dante mostra di voler rovesciare il rifiuto già platonico della
poesia (per il suo dubbio rapporto con la verità) puntando a fare del volgare la lingua del sapere filosofico, nel cui sensus literalis traspaiono gli universali. Si studia poi il confrontarsi dantesco con la tradizione poetica ‘terrestre’ precedente e coeva, sino al modello di Arnaut che rappresenterebbe l’individuazione poetica di una via salvationis attraverso una lingua che, accogliendo in sé gli universali, viene proposta come la lingua di un nuovo Adamo. L’intero universo perciò è fatto parlare attraverso la nuova lingua del sacrato poema, consolidata sul modello della scrittura testamentaria, affidata al credere e non al vedere.

Lingua: Italiano
Pag. 65-78
Etichette: Alighieri Dante, Commedia, Tesoretto, Poesia, Duecento, Trecento, Filosofia del linguaggio, Lingua, Parola, Religione,

Autore/i articolo: LOLA BADIA
Titolo articolo: Nova retòrica i pràctica d’escriptura en Ramon Llull

Punto di riferimento di questo saggio è un opuscolo di Llull scritto in catalano nel 1301 durante un viaggio a Cipro: la “Retòrica nova”. Ma lo scandaglio critico si estende anche ad altri testi che precedettero tale opuscolo. Tra il 1271 e il 1301 Llull aveva scritto le Arti della prima fase, le prime elaborazioni di quelle della seconda e la quasi totalità delle sue opere
in volgare d’espressione letteraria: il “Llibre de contemplació en Déu”, il “Llibre del gentil e dels tres savis”, el “Romanç de Blaquerna” con il ‘Llibre d’amic e amat’, il “Llibre de Meravelles” con il ‘Llibre de les bèsties’, il “Llibre de Santa Maria”, il “Plant de la Verge”, il “Desconhort”, e il “Cant de Ramon”. In questi testi, che rappresentano l’esperienza di scrittore di Ramon Llull, è possibile identificare una nuova formulazione dei principi della retorica da una prospettiva congruente con il modus operandi della sua produzione. Particolare attenzione è rivolta alle incursioni lulliane nel discorso allegorico (1274) e nell’autocommento (1299).

Lingua: Catalano
Pag. 79-91
Etichette: Llull Ramon, Retòrica nova, Trattato, Duecento, Trecento, Retorica, Allegoria, Autoesegesi, Arte,

Autore/i articolo: JUAN VARELA-PORTAS DE ORDUÑA
Titolo articolo: Entre cielo y tierra: la ligazón y el abismo en el Convivio

Il saggio esamina le idee principali del “Convivio”, interpretandole come esempio paradigmatico di una crisi storica di dissacralizzazione provocata dalla diffusione del modo di produzione mercantile. Tale crisi storica si traduce a sua volta in una crisi intellettuale, nella quale l’autore cerca di rielaborare il vincolo che unisce il Cielo e la Terra, ovvero la matrice stessa dell’inconscio ideologico sacralizzato del mondo feudale. A tale scopo Dante ripercorre il processo di creazione-generazione del mondo, da una parte, e il processo di conoscenza che risale all’essere umano fino alla Saggezza divina. Dante intenderebbe creare così, senza frutto, una sorta di ‘sacralizzazione civile’
o ‘sacralizzazione mercantile’, percorso indispensabile per la scrittura futura della “Commedia”.

Lingua: Spagnolo
Pag. 93-108
Etichette: Alighieri Dante, Convivio, Trattato, Duecento, Trecento, Sacro, Mercanti, Feudalesimo, Retorica, Medioevo,

Autore/i articolo: MICHELA PEREIRA
Titolo articolo: Nuovi strumenti per pensare. Ramon Llull e la filosofia per i laici nel “Liber de ascensu et descensu intellectus”

Il saggio indaga su come l’autoconsapevolezza di Ramon Llull rispetto alla propria ‘posture’ di intellettuale laico e il suo atteggiamento nei confronti della filosofia scolastica trovino un interessante riscontro nel “Liber de ascensu et descensu intellectus” (Montpellier 1305). Scritta per i laici (‘homines saeculares’) che desiderano acquisire la ‘scientia’, ed esplicitamente indicata come ‘ars’ — per quanto non ne presenti le peculiari caratteristiche —, l’opera è una presentazione delle dottrine filosofiche effettuata con modalità analoga alla ‘mixtio’ dei principi dell”ars’, ovvero combinando sistematicamente otto ‘subiecta’ (serie in parte diversa da quella consueta nei testi della fase ternaria) con dodici termini chiave della filosofia scolastica, ‘vocabula scientiarum’.
La lettura dei diversi livelli del reale attraverso tale strumentazione filosofica integra le concezioni scolastiche con gli elementi basilari dell’arte lulliana (principi assoluti e correlativi), e descrive l’‘ascesa’ e ‘discesa’ dell’intelletto sulla scala dell’essere fornendo un vero e proprio metodo di acquisizione del sapere filosofico.

Lingua: Italiano
Pag. 109-126
Etichette: Llull Ramon, Liber de ascensu et descensu intellectus, Trattato, Duecento, Trecento, Filosofia, Laicismo, Medioevo,

Autore/i articolo: ENRICO FENZI
Titolo articolo: Dante ghibellino. Note per una discussione

Il saggio propone un’ipotesi di cronologia che riesca a precisare i momenti diversi ma
certamente molto vicini della richiesta di perdono ai ‘neri’ fiorentini che è nella canzone
“Tre donne”, e il forte spirito ghibellino che anima l’elogio di Federico II e Manfredi nel “De
vulgari eloquentia”. Di qui, muove la considerazione del progressivo distacco di Dante dalla prospettiva guelfa del maestro Brunetto Latini, e il finale approdo a posizioni apertamente filo-imperiali che l'”Inferno”, secondo quanto argomentato nel saggio, non rinnega e non nasconde.

Lingua: Italiano
Pag. 127-156
Etichette: Alighieri Dante, Latini Brunetto, De vulgari eloquentia, Rime, Duecento, Trecento, Politica, Medioevo,

Autore/i articolo: JOSEP MARIA RUIZ SIMON
Titolo articolo: De guineus, lleons, llops i pastors: domini i govern en el pensament polític de Llull

Il saggio propone la lettura del “Llibre de les bèsties” di Ramon Llull come uno specchio in cui l’autore, sulla scorta tanto della dottrina ciceroniana, secondo la quale la forza e la frode
sono gli elementi che configurano la parte animale della politica, quanto della tradizione letteraria delle favole animalistiche, ricorre alle fiere per istruire il principe sui segreti
del dominio. A tale scopo si serve di lezioni che parlano del potere della forza e del potere dell’inganno, prescindendo così da qualsiasi discorso sulla giustizia quale elemento che definisce il buon governo. Riguardo all’uso di tali concetti, l’autore segnala significativi punti di contatto tra l’uso che ne fa Llull e quello che ne fa Dante nella “Commedia”, con particolare riferimento all’episodio di Guido da Montefeltro nel canto XXVII dell'”Inferno”. Il confronto mette in luce le analogie tra la descrizione della realtà contemporanea presente nel “Liber de Predicatione” di Llull e quella che Dante affida alle voci di Guido da Montefeltro e di Folchetto di Marsiglia.

Lingua: Catalano
Pag. 157-178
Etichette: Llull Ramon, Llibre de les bèsties, Narrativa, Favola, Animale, Duecento, Trecento, Politica, Potere, Medioevo,

Autore/i articolo: EMANUELA FORGETTA
Titolo articolo: Ramon Llull: l’allegorismo ‘cortese’ nell'”Arbre de filosofia d’amor”

Quest’articolo verte sulla presenza di figure allegoriche nell'”Arbre de filosofia d’amor” di Ramon Llull. Poiché ebbe la possibilità di conoscere le mode letterarie parigine, ne sfrutta le risorse metaforiche per compensare la tecnicità del metodo combinatorio e utilizza belle immagini come supporto alla costante astrazione metafisica. Se in modo meticoloso elabora il suo sistema filosofico, in modo altrettanto meticoloso programma le figure che avrebbero dovuto rendere allettanti i suoi scritti. L’allegoria e il simbolismo arboreo, infatti, hanno nella sua opera sistemazione rigorosa che incrementa il suo valore estetico e gli permettono, una volta individuato il fondamento teologico o filosofico al quale far riferimento, di abbandonarsi al più alto lirismo.

Lingua: Italiano
Pag. 181-200
Etichette: Llull Ramon, Arbre de filosofia d’amor, Narrativa, Duecento, Trecento, Allegoria, Cortesia, Amore,

Autore/i articolo: SUSANNA ALLÉS TORRENT
Titolo articolo: Il genere biografico degli umanisti e la ricezione nella Penisola Iberica

La ripresa del genere biografico sotto i parametri degli autori greci e latini fu durante il Quattrocento italiano un fenomeno di vasta portata letteraria e culturale la cui onda espansiva arrivò negli stessi anni nella Penisola Iberica. L’articolo affronta alcuni capitoli di questa ricezione che sono da collegarsi direttamente al recupero di Plutarco e alle traduzioni latine quattrocentesche delle “Vite parallele”. Un gran numero di queste versioni furono edite per la prima volta verso il 1470; posteriormente, una ristampa dell’anno 1478 fu integralmente tradotta in lingua spagnola, implicando un allargamento considerevole di opuscoli biografici in territorio ispanico, non sempre presi con la dovuta considerazione. L’articolo passa in rassegna queste opere biografiche, distinguendo, da un lato, le traduzioni di opere latine antiche e le traduzioni indirette di opere greche e, dall’altro, le opere biografiche originali scritte da umanisti italiani, in particolare, quelle di Leonardo Bruni, Guarino Veronese e Donato Acciaiuoli.

Lingua: Italiano
Pag. 201-215
Etichette: Bruni Leonardo, Veronese Guarino, Acciaiuoli Donato, Plutarco, Alfonso de Palencia, Biografia, Quattrocento, Letteratura latina, Traduzione,Fortuna editoriale, Ricezione, Umanesimo, Spagna,

Autore/i articolo: BIENVENIDO MORROS MESTRES
Titolo articolo: Sonetos para Dido y para Irene en el Renacimiento italiano

Il saggio analizza la rappresentazione poetica di due figure, l’una letteraria e l’altra storica, attraverso alcuni sonetti del Rinascimento italiano. Una delle due figure è la regina di Cartagine, Didone, alla quale Tansillo dedicò un enigmatico sonetto, perché senza menzionarne il nome, la donna è ubicata nei ‘campi del pianto’, rievocando così i ‘lugentes campi’ di un passo del libro VI dell’Eneide. L’altra figura analizzata è la meno nota Irene di Spilimbergo, pittrice friulana allieva di Tiziano, celebrata da molti poeti contemporanei in occasione della sua prematura morte. In alcuni di questi componimenti la sua immagine, in un gioco linguistico con l’etimologia del suo nome, fu ricreata in uno scenario di pace paradisiaca.
Le interpretazioni dei sonetti dedicati alle due figure sono condotte alla luce della fonte virgiliane e sono accompagnate da osservazioni sulle possibili relazioni con riscritture del motivo in autori rinascimentali spagnoli.

Lingua: Spagnolo
Pag. 217-239
Etichette: Tansillo Luigi, Rota Berardino, Virgilio, Il Canzoniere, Rime, Eneide, Poesia lirica, Sonetto, Cinquecento, Amore, Morte, Comparatistica, Rinascimento, Italia, Spagna,

Autore/i articolo: MARCO CARMELLO
Titolo articolo: Un primo sondaggio sulla sintassi dell’ultimo Pizzuto: considerazioni (e divagazioni) su ‘ultime e penultime’

In quest’articolo si analizza la fase finale della produzione letteraria di Antonio Pizzuto, prendendo in considerazione “Ultime e Penultime”. Tenendo conto del particolare sperimentalismo linguistico di quest’autore, ci si concentra sulla struttura linguistica analizzando, da un punto di vista sintattico, pragmatico e retorico la sua produzione, proponendo così un’interpretazione testuale che intende spiegare le ragioni poetologiche dell’opera pizzutiana. L’articolo si chiude con un’analisi microtestuale di “Dall’Ombra” (dall’opera “Ultime e Penultime”) a riprova della ricerca proposta.

Lingua: Italiano
Pag. 241-264
Etichette: Pizzuto Antonio, Ultime e Penultime, Narrativa, Novecento, Lingua, Sintassi, Stile, Retorica,

Autore/i articolo: SIMONA MESSINA
Titolo articolo: Che carino! Alcune considerazioni sulla ‘lingua delle donne’ nella fiction tra stereotipo e realtà

L’articolo analizza la rappresentazione della lingua parlata dalle donne nella narrativa televisiva italiana. La lingua, insieme all’immagine, è uno strumento indispensabile per la caratterizzazione dei personaggi e per la creazione di modelli che, se da un lato hanno l’ambizione di rappresentare la realtà, attraverso la costruzione di un mondo verosimile, dall’altro se ne discostano in quanto rappresentano stereotipi che rendono i modelli immediatamente riconoscibili e gli eventi prevedibili. Partendo da queste premesse, per analizzare i modelli femminili descritti dalla televisione italiana, vengono prese in considerazione alcune fiction di largo successo: una family fiction, “Un medico in famiglia” (1998), e altre due fiction a forte protagonismo femminile “Commesse” (1999) e “Il bello delle donne” (2000).

Lingua: Italiano
Pag. 265-283
Etichette: Narrativa, Televisione, Novecento, Duemila, Linguaggio, Donna, Lessico, Mass Media, Comunicazione,

Autore/i articolo: DIANA BERRUEZO SÁNCHEZ
Titolo articolo: Lo Zibaldone di Leopardi come ipertesto. Noticia del Congreso Internacional de Barcelona (octubre 2012)

La nota critica passa in rassegna le relazioni presantate al Convegno “Lo Zibaldone di Leopardi come ipertesto”, svoltosi presso l’Università di Barcellona il 26 e il 27 ottobre del 2012.

Lingua: Spagnolo
Pag. 287-290
Etichette: Leopardi Giacomo, Zibaldone di pensieri, Prosa, Ottocento, Romanticismo, Convegno di studi, Critica del testo, Ipertesto,

Autore/i articolo: FELIPE GONZÁLEZ VEGA
Titolo articolo: Nebrija ante Alberti desde el arte gramatical

L’articolo rassegna criticamente il saggio di María Rodrigo “Nebrija ante Alberti. Arquitecturas romances del arte gramatical”, pubblicato a Bologna dalla casa editrice Bononia nel 2012.

Lingua: Spagnolo
Pag. 291-297
Etichette: Rodrigo María, Nebrija ante Alberti. Arquitecturas romances del arte gramatical, Alberti Leon Battista, Nebrija Antonio de, Grammatichetta, Gramática sobre la lengua castellana, Grammatica, Quattrocento, Lingua italiana, Lingua spagnola, Questione dela li,

Autore/i articolo: ELENA PISTOLESI
Titolo articolo: Tra lingua e lessicografia. Osservazioni su “Gli italianismi nel catalano. Dizionario storico-etimologico” di Yorick Gomez Gane

Le riflessioni contenute nell’articolo partono dalla pubblicazione del dizionario “Gli italianismi nel catalano” di Yorick Gomez Gane(Roma, Aracne 2012), analizzando criticamente alcuni aspetti metodologici dell’opera lessicografica riguardanti la struttura delle voci e i criteri di selezione dei lemmi.

Lingua: Italiano
Pag. 299-303
Etichette: Gomez Gane Yorick, Gli italianismi nel catalano, Dizionario, Origini/Novecento, Lessicografia, Lingua italiana, Lingua Catalana, Italia, Catalogna,

Autore/i libro/articolo recensito: ELISA BRILLI
Titolo libro/articolo recensito: Firenze e il profeta. Dante fra teologia e politica
Edizioni: Carocci, Roma – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 305-308
Recensore/i: Luca Fiorentini
Etichette: Brilli Elisa, Firenze e il profeta. Dante fra teologia e politica, Saggistica, Duecento, Trecento, Dante Alighieri, Politica, Teologia, Esilio, Commedia, Medioevo, Firenze,

Autore/i libro/articolo recensito: *
Titolo libro/articolo recensito: La Veneciana
A cura di: Cesáreo Calvo Rigual, Anna Giordano Gramegna
Traduttore: Cesáreo Calvo Rigual, Anna Giordano Gramegna
Edizioni: Cátedra, Madrid – 2013
Lingua: Spagnolo
Pag. 308-310
Recensore/i: Julio-Angel Ruiz González-Calero
Etichette: Calvo Rigual Cesáreo, Giordano Gramegna Anna, La Venexiana, La Veneciana, Teatro, Teatro dialettale, Cinquecento, Traduzione, Rinascimento, Venezia, Spagna,

Autore/i libro/articolo recensito: CARLO GOZZI
Titolo libro/articolo recensito: La donna serpente
A cura di: Giulietta Bazoli
Edizioni: Marsilio, Venezia – 2013
Lingua: Spagnolo
Pag. 311-312
Recensore/i: Javier Gutiérrez Carou
Etichette: Gozzi Carlo, Bazoli Giulietta, La donna serpente, Teatro, Fiaba, Settecento, Edizione critica, Venezia,

Autore/i libro/articolo recensito: ANTONIO FOGAZZARO
Titolo libro/articolo recensito: Pequeño mundo antiguo
A cura di: Fernando Molina Castillo
Traduttore: Fernando Molina Castillo
Edizioni: Cátedra, Madrid – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 313-316
Recensore/i: Giovanni Albertocchi
Etichette: Fogazzaro Antonio, Molina Castillo Fernando, Piccolo mondo antico, Pequeño mundo antiguo, Narrativa, Ottocento, Novecento, Religione, Lingua, Dialetto, Questione della lingua, Ricezione, Lombardia, Spagna,

Autore/i libro/articolo recensito: LUIGI PIRANDELLO
Titolo libro/articolo recensito: L’humorisme
Traduttore: Josep Alemany
Edizioni: Adesiara, Barcelona – 2012
Lingua: Italiano
Pag. 316-317
Recensore/i: Francesco Ardolino
Etichette: Pirandello Luigi, Alemany Josep, L’umorismo, L’humorisme, Saggistica, Novecento, Teoria della letteratura, Umorismo, Comico, Traduzione, Ricezione, Catalogna,