Quaderni del ‘900 | 2022 | N. 22

Anno 2022 – N. 22
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Tiziana Morosetti, Valentina Polcini
Titolo articolo: Prefazione
Lingua: Italiano
Pag. 7-10
Etichette:

Autore/i articolo: Marco Perale
Titolo articolo: Dino Buzzati 50 anni dopo: una galassia in espansione, oltre gli stereotipi critici

Nel 50° della morte di Dino Buzzati è necessario rileggere il percorso parallelo tra la crescente consapevolezza di Buzzati contemporaneamente scrittore e pittore, a fronte dei silenzi della critica letteraria ed artistica degli anni Sessanta, a cui Buzzati ha risposto con una progressiva fusione tra parola e segno che si è concretizzata nel Poema a fumetti del 1969 e nei Miracoli di Val Morel del 1971. Proprio questa innovazione – lo ‘scridipingere’ di cui parlava con la guida alpina Gabriele Franceschini – richiede ormai un nuovo approccio critico interdisciplinare, capace di leggere e vedere insieme sovrapponendo in controluce lo scrittore e il pittore, così da ricollocare Buzzati al posto che merita nel panorama intellettuale del Novecento italiano ed europeo. Un autore capace di sperimentazioni e contaminazioni tematiche (da La famosa invasione degli orsi in Sicilia del 1945 al Libro delle pipe del 1946), disciplinari (si pensi non solo alla sua produzione poetica, a partire da Gerundio del 1959, ma anche alle sue incursioni musicali con i libretti delle cinque opere liriche realizzate assieme a Luciano Chailly e Riccardo Malipiero) e infine un artista aperto ed anticipatore, in grado non solo di raccontare, come critico d’arte del «Corriere», l’arrivo della Pop Art alle Biennali degli anni Sessanta ma anche di metabolizzarla e reinterpretarla originalmente.

Lingua: Italiano
Pag. 11-21
Etichette: Fumetto, XX secolo, Dino Buzzati,

Autore/i articolo: Vincenzo Lisciani Petrini
Titolo articolo: La musa «necessaria». Forme e strutture musicali nella narrativa buzzatiana

L’articolo vuole indagare il rapporto tra Buzzati e la musica non dal punto di vista delle collaborazioni e della critica musicale che l’autore ha svolto, ma tentando il più arduo compito di risalire alle influenze strutturali delle forme compositive nelle sue opere principali. L’analisi è fondata soprattutto sui romanzi, con particolare attenzione a Il deserto dei Tartari e al Poema a fumetti. Ne emerge la possibilità di indagare il primo secondo la struttura della fuga e il secondo seguendo la struttura del melodramma e del balletto. Altro elemento che contraddistingue la poetica buzzatiana è il silenzio che risuona quasi sempre nei finali, divenendo terreno comune tra parola e musica. In conclusione emerge che nella narrativa buzzatiana vi sia una continua ricerca del suono e che l’atteggiamento dell’autore sia spesso più simile a quello di un compositore che non a quello di un romanziere.

Lingua: Italiano
Pag. 23-34
Etichette: Melodramma, Musica, XX secolo, Dino Buzzati,

Autore/i articolo: Antonio R. Daniele
Titolo articolo: Forma breve di forma breve: gli “embrioni” buzzatiani di In quel preciso momento nelle scritture italiane del tempo

In quel preciso momento è – sin dalla sua prima edizione (1950) – tra i lavori di Dino Buzzati meno frequentati dalla critica. Negli studi e nelle sillogi recenti e meno recenti sulle forme brevi della prosa del Novecento Buzzati è giudicato tra gli autori esemplari, ma il libro pubblicato con e su sollecitazione di Neri Pozza non rientra tra quelli che contribuiscono a questo giudizio. Una delle ragioni che potrebbe spiegare questo dato è il carattere della scrittura, frutto di molte contaminazioni e di vertiginose ibridazioni. Detto in altri termini, non è facile collocare la raccolta né i suoi singoli “frammenti” in un genere (l’estensione dei brani aumenta di edizione in edizione e anche ciò merita una riflessione) ed è venuto il momento di valutarne la cogenza all’interno del contesto di riferimento e di non considerarlo più come un testo interlocutorio, stretto tra la favola e il realismo delle opere più fortunate dello scrittore, nel quindicennio tra dopoguerra e “miracolo economico”. Le forme embrionali di narrazione che Buzzati propose con questa raccolta anticipano di alcuni lustri la mescolanza di stilemi e di forme del Calvino delle Città invisibili ma, al tempo stesso, si pongono come momento di convergenza e di sviluppo dell’apologo sapido alla Panzini (Rose d’ogni mese, 1933) e alla Cecchi (Corse al trotto, 1936). L’anomala forma diaristica interpolata al mistero rende In quel preciso momento un libro di non facile addomesticamento, ma meritevole di essere considerato tra gli esempi di una nuova retorica narrativa del secondo Novecento, ben prima di quei nomi e di quei titoli che di solito rientrano nel canone isolato dalle ricostruzioni critiche degli ultimi decenni.

Lingua: Italiano
Pag. 35-43
Etichette: Aforisma, Favola, Realismo, XX secolo, Dino Buzzati,

Autore/i articolo: Fabio Camilletti
Titolo articolo: Buzzati degli spiriti

Nell’estate del 1965 Dino Buzzati realizza per il « Corriere della Sera » il reportage In cerca dell’Italia misteriosa, poi parzialmente raccolto nel postumo I misteri d’Italia (1978). Opera pionieristica, quella di Buzzati, nel proporre – dalla terza pagina del quotidiano più prestigioso d’Italia – un viaggio nella penisola più segreta, popolata da medium, visionari e guaritori di campagna ; e, al tempo stesso, profondamente attuale, concepita com’è sullo sfondo del grande revival dell’‘occulto’ che interessa la cultura occidentale a partire dalla fine degli anni Cinquanta, e che proprio in Italia conosce uno dei suoi più vitali, imprevedibili laboratori. Nel contributo esamino i tratti che fanno del reportage buzzatiano un modello per tutte quelle indagini che, fra anni Sessanta e Ottanta, tenteranno un’analoga mappatura dell’Italia segreta. In particolare, mi soffermerò sull’interesse buzzatiano per i ‘margini’ – geografici, sociali e culturali – che fin dai primi anni Sessanta gli fanno scoprire l’esistenza di un’Italia assai più ‘magica’ di quello che le mitologie del disincanto farebbero supporre.

Lingua: Italiano
Pag. 45-52
Etichette: Giornalismo, Occultismo, XX secolo, Dino Buzzati, I misteri d'Italia,

Autore/i articolo: Simone Marsi
Titolo articolo: All’orizzonte domina il Deserto. Dino Buzzati nei manuali scolastici

Il cinquantesimo anniversario della morte di Dino Buzzati è l’occasione per definire la diffusione dell’autore nella cultura letteraria e, più ampiamente, nella società italiana. Per raggiungere questo obiettivo, l’articolo propone un’analisi comparativa tra i manuali di letteratura italiana per la scuola secondaria pubblicati dal 1992, con il classico I testi nella storia di Clelia Martignoni e Cesare Segre, fino al 2019, con il recente Vola alta parola di Roberto Carnero e Giuseppe Iannaccone. L’analisi descrive quale parte della sua carriera (scrittura, pittura, giornalismo) è sottolineata dagli autori, quali testi della sua produzione sono antologizzati, il modo in cui la sua figura è raccontata nell’intera storia della letteratura italiana e la posizione che occupa nel canone letterario. Nella parte finale, l’articolo suggerisce che il cinquantesimo anniversario della sua morte può essere un’occasione per diffondere un’immagine meno parziale dell’opera di Buzzati.

Lingua: Italiano
Pag. 53-62
Etichette: Canone letterario, Letteratura italiana, XX secolo, XXI secolo, Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari,

Autore/i articolo: Roberta Coglitore
Titolo articolo: La Sicilia negli Orsi di Dino Buzzati e Lorenzo Mattotti

Nella fiaba illustrata di Dino Buzzati La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945) e nella sua trasposizione filmica ad opera di Lorenzo Mattotti (2019) l’ambientazione siciliana è determinante. In entrambi i casi la Sicilia è un’isola con un grande vulcano – trasfigurata in un ambiente fantastico o riscritta secondo alcuni stereotipi – che i due autori utilizzano con accezioni diverse nella costituzione dell’ecosistema delle loro narrazioni. Soltanto attraverso una comparazione tra le due opere sarà possibile distinguere la rappresentazione delle due Sicilie che vengono raccontate con un intervallo di circa settanta anni. Se non si considera la storia degli Orsi soltanto una fiaba per bambini che utilizza stilemi semplicistici ma, al contrario, un’occasione per trattare temi seri e complessi come una prospettiva ecocritica ante litteram o la questione dei conflitti tra gruppi, tipica dei Subaltern o dei Migration Studies, le immagini delle due Sicilie assumono coloriture diverse.

Lingua: Italiano
Pag. 63-74
Etichette: Paesaggio, XX secolo, Dino Buzzati, Lorenzo Mattotti, Sicilia

Autore/i articolo: Ilaria Rossini
Titolo articolo: «Qualcosa di molto più serio». Un Amore di Dino Buzzati, la sua fortuna francese, la possibilità psicanalitica

Questo saggio propone un’analisi del romanzo Un amore di Dino Buzzati (Mondadori, 1963), ponendola in relazione alle istanze della psicanalisi (di cui Buzzati nega l’influsso) e alla sua ricezione, editoriale e cinematografica, francese. Subito tradotto da Michel Breitman, Un amour uscirà nel 1964 per Robert Laffont (riedito, nel 1993, da Livre de poche). L’osservazione delle scelte di traduzione offre molti elementi di riflessione: sul mercato editoriale, sulla resa della centralità simbolica di Milano e sul rapporto tra psicanalisi e letteratura in Francia e in Italia.

Lingua: Italiano
Pag. 75-84
Etichette: Traduzione, XX secolo, Dino Buzzati, Un amore, Francia

Autore/i articolo: Matteo Piccin
Titolo articolo: Note sulla ricezione di Buzzati in Polonia, tra fantasmi mitteleuropei e linee d’ombra

L’articolo indaga la presenza e la fortuna della figura e dell’opera di Dino Buzzati in Polonia, a partire dalle prime traduzioni apparse sul finire degli anni ’60 fino all’epoca attuale. Attraverso una critica ragionata degli studi classici su Buzzati e delle più recenti e significative ricerche di argomento buzzatiano pubblicati in Polonia, e una ricognizione della sua presenza nei manuali di storia della letteratura italiana, l’autore riflette su come e se l’approccio al testo buzzatiano negli ultimi trent’anni sia mutato rispetto al cliché di Buzzati – epigono di Kafka e degli esistenzialisti, tanto radicato nella critica letteraria tradizionale, e frutto di una comprensione spesso superficiale dell’opera buzzatiana, dovuta anche a condizionamenti storico-culturali e congiunture socio-politiche non sempre favorevoli.

Lingua: Italiano
Pag. 85-94
Etichette: Esistenzialismo, XX secolo, Dino Buzzati, Franz Kafka, Joseph Conrad, Confine, Il deserto dei Tartari, Linea d'ombra, Polonia

Autore/i articolo: Peipei Xie
Titolo articolo: La traduzione e la ricezione di Dino Buzzati in Cina

La produzione narrativa dello scrittore italiano Dino Buzzati è stata oggetto di attenzione e traduzione in Cina a partire dagli anni Ottanta. La prima versione cinese è una traduzione diretta della lingua originale ed esistono anche altre traduzioni indirette, ad esempio da testi francesi. Grazie all’impegno di numerosi ricercatori italiani, le opere principali dello scrittore sono già state tradotte e pubblicate. La sua popolarità è dovuta all’ascesa della narrativa flash e al boom della letteratura per bambini. Al giorno d’oggi, consigliate dai social e dalle celebrità come prodotti di un “Kafka italiano” e legate a Camus e Borges, le storie di Buzzati, costruite su una poetica dell’assurdo di derivazione surrealista, sono adatte a lettori di tutte le età. Sotto la pressione della vita reale, le sue opere hanno ancora un significato pratico, il quale riflette il fatto che la gente comune non può sfuggire alla realtà. Dopo la selezione e la valutazione di editori e ricercatori italiani, i vari racconti vengono inclusi in riviste o libri di testo delle scuole. I testi in italiano sono designati come materiale di lettura per gli studenti di italiano. Allo stesso tempo, le storie di Buzzati influenzano la produzione di scrittori contemporanei cinesi. Il presente lavoro tenta di delineare il lungo percorso delle traduzioni delle opere di Buzzati pubblicate in Cina e di raccontarne la ricezione negli ultimi anni. L’analisi delle varie edizioni e delle antologie specifiche è volta a mettere in luce il rapporto tra le traduzioni e il ruolo dei traduttori/curatori/case editrici nel mercato dell’editoria.

Lingua: Italiano
Pag. 95-105
Etichette: Traduzione, Dino Buzzati, Lü Tongliu, Ni Anyu, Il colombre, Il deserto dei Tartari, Sessanta racconti, Cina