Le riviste sostenitrici
Quaderni del ‘900 | 2021 | N. 21
Anno 2021 – N. 21
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Introduzione
Lingua: Italiano
Pag. 7-9
Etichette:
Titolo articolo: (Un)suitable Jobs : Female Detectives in Early Twentieth-Century Italian Literature
Questo articolo esamina la rappresentazione della donna investigatrice all’interno di una serie di testi pubblicati negli anni che immediatamente precedono lo scoppio della prima guerra mondiale. Critici e studiosi italiani hanno generalmente trascurato la narrativa criminale nel primo quarto del Novecento, liquidando le sue manifestazioni in quanto prive di valore estetico e ideologicamente conservative. La figura della donna detective, invece, è capace di mettere in discussione questo radicato paradigma interpretativo. Dopo una contestualizzazione di carattere storico, mi focalizzerò su due popolarissimi romanzi scritti da Carolina Invernizio – Nina la poliziotta dilettante (1909) e Lara l’avventuriera (1910) – nel tentativo di esplorare le modalità attraverso cui questa narrativa ha il potere di scardinare (o rinforzare) categorie e costruzioni socio-culturali riguardanti genere, femminilità e il ruolo della donna in società e in ambito professionale. L’articolo, in sostanza, mette in discussione la dimensione esclusivamente conservativa del racconto d’investigazione, portando alla luce un vario e dimenticato gruppo di testi che aiutano non solamente ad allargare il canone del romanzo poliziesco italiano ma anche a ripensare a questo genere come problematico e potenzialmente sovversivo.
Lingua: InglesePag. 11-21
Etichette: Donne, Romanzo giallo, Romanzo poliziesco, XX secolo,
Titolo articolo: «Must there be no love interest?». Luciana Peverelli e il giallo-rosa italiano
Questo saggio si propone di esaminare la produzione poliziesca di Luciana Peverelli (1902-1986), ricordata soprattutto per essere l’inventrice del fotoromanzo italiano e una prolifica scrittrice di romanzi sentimentali. In realtà Peverelli – oltre ad aver tradotto La luna è tramontata di John Steinbeck, ad aver militato nelle file dell’antifascismo e a essersi occupata di giornalismo e scrittura per il cinema – è autrice di alcuni racconti polizieschi, comparsi tra il 1935 e il 1937 sulle pagine della rivista «Il Cerchio Verde», e di due romanzi gialli, Incendio a bordo (1938) e Inchiesta su Mariana (1955). Si tratta di prove letterarie interessanti che, in coerenza con il rinnovamento in senso ‘realistico’ del romanzo rosa, presentano la contaminazione, nel segno della ‘letteratura di massa’, tra i moduli della detective story e la tematica amorosa, contraddicendo così il principio di Van Dine «There must be no love interest». Tale licenza, insieme all’ambientazione orientale di alcuni dei racconti, può essere interpretata anche alla luce delle necessità di trasfigurazione della materia investigativa e delittuosa, dettate dal regime fascista.
Lingua: ItalianoPag. 23-31
Etichette: Letteratura femminile, Romanzo poliziesco, XX secolo, Luciana Peverelli,
Titolo articolo: Una notte di Giuseppe Romualdi. Un dramma d’epoca fascista chiosato secondo le categorie critiche di Gramsci
Il saggio analizza, attraverso la categoria critica gramsciana dell’egemonia, il dramma giallo-poliziesco di Giuseppe Romualdi Una notte, rappresentato dalla compagnia Alfredo De Sanctis e pubblicato nella rivista «Il Dramma» nel 1937. L’opera, in tre atti, oltre ad essere un chiaro esempio della cultura fascista, presenta due scenari metonimici: la giustizia, da una parte, le prassi della politica, dall’altra. Per Antonio Gramsci il teatro è un sistema di codici storicamente determinati e in costante interazione. L’arte del teatro, sempre secondo Gramsci, è legata a quella dell’organizzazione pratica di uomini e strumenti di lavoro come mezzo di espressione artistica; il palcoscenico è il «luogo privilegiato di riscontro e di espressione della decadenza ideologica della borghesia italiana». Seguendo queste linee, unitamente al parametro critico dell’egemonia, si configurerà la riscoperta e il commento di quest’opera emblematica dell’epoca del regime.
Lingua: ItalianoPag. 33-43
Etichette: Fascismo, Teatro, XX secolo,
Titolo articolo: «Romanzi polizieschi, in viaggio». La Kriminalliteratur tedesca del Novecento in Italia
Il contributo ricostruisce per sommi capi la ricezione del poliziesco in lingua tedesca del Novecento in Italia. Dopo una breve panoramica dei dati quantitativi e cronologici relativi alle traduzioni di gialli dal tedesco all’italiano pubblicate tra il 1895 e il 1999 (per cui si è usato come fonte il Dizionario bibliografico del giallo), l’articolo esplora tre casi specifici. Il primo mette a confronto tre diverse edizioni di Der Meister des jüngsten Tages di Leo Perutz, il primo romanzo scritto in tedesco pubblicato nella celebre collana « I Libri Gialli » nel 1931 e poi accolto, mezzo secolo più tardi, in collezioni più raffinate, dopo il raggiungimento da parte del genere poliziesco di uno status canonico. Il secondo si concentra sul periodo 1933-1943, nel tentativo di stabilire fino a che punto il forte incremento nel numero delle traduzioni di gialli tedeschi in Italia sia da imputare a motivazioni ideologiche ; in tal senso, la « Collana Poliziesca » della casa editrice milanese stem, quasi completamente dedicata agli autori tedeschi, è un ottimo esempio dei paradossi generati dall’avversione dei due regimi sia per il poliziesco che per il fenomeno della traduzione. Infine, l’ultimo studio di caso descrive l’importante ruolo svolto tra gli anni ’60 e ’80 dagli scrittori svizzeri Friedrich Dürrenmatt e Friedrich Glauser, attraverso i loro mediatori, nel conferire prestigio al genere poliziesco all’interno del sistema letterario italiano.
Lingua: ItalianoPag. 45-55
Etichette: Fascismo, Romanzo poliziesco, Traduzione, XX secolo, Germania
Titolo articolo: Elementi del giallo e del poliziesco nei racconti surreali de Il guanto nero
L’articolo analizza le differenti modalità con cui gli elementi tipici del giallo e del poliziesco vengono impiegati ne Il guanto nero di Libero de Libero. Il libro, che costituisce la seconda raccolta di racconti dell’autore, è stato edito nel 1050 e raccoglie alcuni dei suoi fortemente influenzati dal Surrealismo italiano e già pubblicati tra il 1938 e il 1956. Ciò nonostante, leggendo Il guanto nero, è possibile incontrare alcuni elementi che appartengono al giallo e al poliziesco, come l’omicidio, il mistero, il colpo di scena, l’inseguimento; tuttavia, questi elementi non si concretizzano mai in qualcosa di tangibile: ma rimangono sfumati, come immagini fuggevoli e surreali. Anche quando il “mistero” viene risolto, permane un senso di incertezza, dove la ragione, che nella brevità del racconto incontra il suo limite, fallisce nel comprendere appieno la situazione e si arrende al clima surreale che anima il racconto.
Lingua: ItalianoPag. 57-66
Etichette: Racconto, Romanzo poliziesco, Surrealismo, XX secolo,
Titolo articolo: Giallo, enigma, allegoria. In merito al riuso allegorico del genere giallo
«Il “giallo” è uno degli schemi della tragedia, antico quanto la letteratura drammatica», afferma Malerba nel corso di un’intervista, per poi aggiungere: «l’orizzonte espressivo di uno schema abusato e svilito da una vasta produzione di consumo come il “giallo” si nobilita soltanto con un “valore aggiunto”, quello che giustifica il libro». Tale “valore aggiunto” è spesso veicolato dalla presenza sistematica ed endemica di un procedimento di tipo allegorico, o, più esattamente, da un riuso in funzione allegorica del genere giallo. Soffermandosi sul contesto della ‘letteratura di ricerca’ del secondo Novecento italiano, il presente contributo intende indagare l’effetto di potenziamento gnoseologico che risulta dal paradossale ribaltamento delle convenzioni del ‘giallo’. Applicando la nozione di «allegoria dei modelli», elaborata da F. Bettini, ad alcune prove narrative particolarmente esemplificative di un uso ‘atipico’ del giallo – tra cui i ‘gialli al contrario’ rappresentati da Il serpente e Salto Mortale di Luigi Malerba – si vuole verificare l’assunto per cui «la funzionalità dell’allegoria si sviluppa in corrispondenza […] di una narrativa che non si limita a far risaltare il proprio aneddoto (il contenuto), ma rende incisiva la propria fattura (la forma, la deformazione straniante)» (F. Muzzioli, Le strane allegorie del narratore).
Lingua: ItalianoPag. 67-74
Etichette: Allegoria, Romanzo giallo, XX secolo, Luigi Malerba,
Titolo articolo: L’enigma incompiuto di Prisco: il romanzo si tinge di giallo
Con Michele Prisco il romanzo si tinge di giallo. La dinamica ambigua tra incidente e delitto che pervade Una spirale di nebbia e incrocia altri racconti e romanzi si radica probabilmente in uno spunto autobiografico: la misteriosa morte del dottor Papale, medico di Trecase, mai chiarita fino in fondo. Il motivo della porta chiusa può aver favorito la soluzione incompiuta, traducendosi nello spiraglio del divieto, dove balena un fugace indizio, ma non è consentito di vedere oltre. Si giunge così alla verità aperta.
Lingua: ItalianoPag. 75-84
Etichette: Mistero, Romanzo giallo, XX secolo, Michele Prisco,
Titolo articolo: «Cousins of the New Times»: Transcultural Collectivity and Ethics of Care in Theodor Kallifatides’s The Sixth Passenger
Il sesto passeggero (Atene 2003), dell’autore greco-svedese Theodor Kallifatides (1938), è il secondo libro di una trilogia la cui protagonista è la detective Kristina Vendel, e la seconda versione del romanzo Den sjatte passageraren (Stoccolma 2002). La storia ruota attorno a un caso di traffico d’organi internazionale e presenta alcuni dei temi ricorrenti nell’opera dello scrittore. Un’analisi postcoloniale e femminista del romanzo rivela una rappresentazione della Svezia come una societa divisa in due comunità: una decadente, formata dai cittadini di radici svedesi, caratterizzata da una visione classista e razzista; e una nuova, composta da svedesi di seconda generazione. A differenza di quanto avviene in altri romanzi gialli postcoloniali, in cui i migranti di prima e seconda generazione appartengono ai margini, nel Sesto passeggero i “nuovi svedesi” sono ritratti come un gruppo sociale abbastanza forte da sfidare l’egemonia dei “vecchi svedesi” e da promuovere il proprio concetto di giustizia. Sulla base del quadro teorico proposto da Caroline Reitz (2014) per i romanzi polizieschi al femminile, il saggio sostiene che la forza di questa nuova collettività risieda nel suo essere parte di un soggetto collettivo più ampio, transculturale e transnazionale, unito dall’etica della cura.
Lingua: InglesePag. 85-95
Etichette: Femminismo, Romanzo giallo, XX secolo, XXI secolo, Theodor Kallifatides, Il sesto passeggero,
Titolo articolo: Tracce e recuperi di polizieschi e investigativi nei videogiochi italiani
L’articolo studia il rapporto tra videogiochi e letteratura dal punto di vista dell’immaginario romanzesco investigativo/poliziesco sottostante ai prodotti italiani fra il 2010 e il 2020, contribuendo tanto agli studi letterari quanto alla sociologia culturale del gaming. La duplice ipotesi di ricerca è che i videogiochi mystery-investigativi concepiti da sviluppatori italiani si ergano su fondamenta immaginativo-culturali di riferimenti letterari del genere e il loro gameplay rifletta il gusto per l’indagine razionale comune alla narrativa investigativa di matrice positivista. Metodologicamente, si è applicata la tecnica dell’intervista semi-strutturata a un campione di dieci developer, noti agli autori per le loro produzioni nell’ambito considerato. L’analisi tematica di questi colloqui ha consentito di catalogare i videogiochi esaminati in base alla loro vicinanza rispetto alle opere letterarie di riferimento, di volta in volta stretta, lasca o nulla, a seconda che i romanzi di riferimento siano emersi come ispirazione diretta, indiretta o assente, laddove probabilmente: nel primo caso il gioco non esisterebbe senza il romanzo originario, nel secondo non esisterebbe senza alcuni prodotti mediali derivati dal romanzo originario e nel terzo esiste indipendentemente da un romanzo relativo.
Lingua: ItalianoPag. 97-107
Etichette: Letteratura poliziesca, Videogioco, XXI secolo, Italia