Le riviste sostenitrici
Quaderni del ‘900 | 2010 | N. 10
Anno 2010 – Annata: X – N. 10
A cura di Giovanna Maria Pia Vincelli
Titolo articolo: In viaggio
Il contributo introduce il numero monografico di “Quaderni del ‘900” sul viaggio. A dieci anni dalla fondazione della rivista, vengono rievocate le vicende che condussero a rendere concreto un progetto a lungo agognato. Questo numero segna un nuovo ‘viaggio’, segnato dal passaggio della direzione italiana da Stefano Giovanardi a Lucia Strappini, dalla quale ci si aspetta un ulteriore arricchimento di prospettive.
Lingua: ItalianoPag. 7-8
Etichette: Strappini Lucia, Giovanardi Stefano, Viaggio, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Introduzione. Uno sguardo all’odeporica, oggi
De Caprio propone un’introduzione al numero X della rivista, incentrato sull’esperienza del viaggio nella letteratura italiana del Novecento. Viene affrontato l’approccio che, a partire dal Settecento, gli scrittori hanno avuto con la letteratura odeporica. A titolo esemplificativo, l’Autore ricorda racconti di esperienze odoporetiche reali e immaginarie, mostrandosi favorevole ai primi e osservando la necessità di un approccio pluridisciplinare che tenga conto della dinamicità dei diversi punti di vista che vi interagiscono. De Caprio conclude osservando il vasto interesse sul versante critico della viaggistica, con un proliferare di iniziative collettive e proposte editoriali.
Lingua: ItalianoPag. 11-13
Etichette: Critica letteraria, Viaggio, Settecento, Ottocento, Novecento,
Titolo articolo: Le città indicibili. Venezia, il viaggio in laguna e la città elusa
Il saggio di Tania Rossetto investiga l’indicibilità, che si profila come un motivo ricorrente nella letteratura di viaggio, nei casi in cui il testo odoporetico documenta un effetto di ‘eccedenza’ del luogo rispetto alle possibilità di restituzione della parola. Le città si qualificano come ‘indicibili’ per motivazioni e caratteri differenti, dando origini a molteplici varianti del motivo. A tale definizione rispondono Berlino, Instanbul e Venezia, quest’ultima è la città ‘indicibile’ per eccellenza, per la sua forma, urbana e ambientale. A sostegno della sua tesi, la Rossetto si sofferma sulla Serenissima proponendo una serie di esempi letterari.
Lingua: ItalianoPag. 15-23
Etichette: Zanzotto Andrea, Venezia,forse, Venezia, Viaggio, Prosa, Novecento,
Titolo articolo: Antonio Delfini e il vagabondaggio nelle prose di “Ritorno in città”
Roberto Mosena esamina le prose di “Ritorno in città”, libro d’esordio di Antonio Delfini. Si tratta di undici brevi vagabondaggi cittadini che vedono protagonista lo stesso autore, incline ad una prosa disinvolta che mescola realtà e fantasia in un viaggio-vagabondaggio verso il ricordo. Mosena individua importanti analogie biobibliografiche tra Delfini e lo svizzero Robert Walser, entrambi caratterizzati da una ‘smania vagabonda’.
Lingua: ItalianoPag. 25-30
Etichette: Delfini Antonio, Walser Robert, Ritorno in città, Surrealismo, Racconto, Prosa, Novecento,
Titolo articolo: “Lungo il nastro ondulato della Cassia”. Viaggi, città, paesaggi. Il paradigma della pittura senese nella scrittura di Mario Luzi
Il saggio di Antonello Ricci verte sulla rappresentazione che del viaggio ci fornisce il poeta e scrittore Mario Luzi. Si tratta qui del viaggio compiuto dal poeta, negli anni ’50, da Firenze a Viterbo, lungo la via Cassia. Partendo da un’analisi accurata delle prose “Viterbo” e “Volterra”, Ricci arriva a definire lo stile della scrittura di Luzi: più che descrivere la realtà del paesaggio, egli sembra tratteggiarne la sua veduta ideale e archetipica, fissando sulla carta le proprie sensazioni. Il tutto è ricondotto al modello della città di Siena, prototipo di tutti i paesaggi e strettamente correlato ad una visuale pittorica, attraverso cui il poeta filtra il suo punto di vista. Non meraviglia, a tal proposito, l’autorappresentazione di Luzi nel personaggio del pittore Simone Martini nel poema-romanzo odeporico “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini”.
Lingua: ItalianoPag. 31-39
Etichette: Luzi Mario, Viterbo, Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, Pittura, Viaggio, Prosa, Poesia, Siena, Novecento,
Titolo articolo: Tiziano Terzani in viaggio nel mondo alla ricerca di sé
Nei testi di Tiziano Terzani centrale è il tema del viaggio, filtrato dalla sua personale esperienza di uomo e scrittore e affrontato in tutte le sue poliedriche sfaccettature. Cinzia Capitoni prende in esame l’ultimo lavoro di Terzani, “Un altro giro di giostra”, resoconto di un viaggio intrapreso per curare il cancro che lo ha colpito. Il viaggio centrifugo per il mondo ha avuto come esito la riscoperta del vero io interiore e ha portato Terzani a comprendere l’importanza del viaggiare per conoscere e migliorarsi.
Lingua: ItalianoPag. 41-46
Etichette: Terzani Tiziano, Un altro giro di giostra, Viaggio, Giornalismo, Prosa, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Nuove forme di scrittura odeporica. Il caso de “Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro” di Enrico Brizzi
Stefano Pifferi affronta l’annosa questione del rapporto fra viaggio reale e scrittura di viaggio, partendo dal saggio del 1996 di Vincenzo De Caprio “Un genere letterario instabile”, che ha avuto il merito di riaccendere la riflessione a riguardo. Il critico investiga la produzione letteraria del “viandante e narratore” Enrico Brizzi, i cui viaggi hanno dato vita a numerose opere in cui lo scrittore ha raccontato l’esperienza vissuta attraverso varie forme letterarie ed extra-letterarie: dal reportage giornalistico al romanzo, dal diario al viaggio fotografico, dalla graphic novel al blog. L’opera di Brizzi è vista come un utile strumento per comprendere come la stessa vicenda possa dar vita ad una visuale pluriprospettica, matrice di differenti elaborazioni letterarie.
Lingua: ItalianoPag. 47-54
Etichette: Brizzi Enrico, Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, I diari della Via Francigena. Da Canterbury a Roma sulle tracce di viandanti e pellegrini, Viaggio, Letteratura odeporica, Diario, Romanzo, Novecento, Duemila,
Titolo articolo: Viaggiatori pigri, panchine, viaggi da fermo: poetiche di itineranza alternativa in Angelo Ferracuti, Antonio Pascale, Beppe Sebaste
Davide Papotti si propone di approfondire un filone particolare dell’odeporica: il viaggio stanziale. La letteratura del viaggio sedentario si occupa di libri dedicati a narrazioni di luoghi effettuate da viaggiatori in apparenza pigri e refrattari a spostarsi, ma allo stesso tempo molto interessati ai territori e ai loro dettagli nascosti. Il critico prende spunto dal saggio “Viaggi sedentari” di Sergio Zatti che analizza le opere di tre scrittori contemporanei: Angelo Ferracuti, Antonio Pascale e Beppe Sebaste. Papotti propone delle riflessioni sinottiche per inquadrare le principali peculiarità di questo genere letterario: le pratiche di mobilità dolce adottate, le caratteristiche narrative derivanti dalla stanzialità, il valore conoscitivo dei luoghi, il rapporto instaurato con la cartografia e la fotografia.
Lingua: ItalianoPag. 55-64
Etichette: Zatti Sergio, Ferracuti Angelo, Pascale Antonio, Sebaste Beppe, Viaggi sedentari, Viaggio da fermo. Un sillabario piceno, Non è per cattiveria. Confessioni di un viaggiatore pigro, Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne, Oggetti smarriti e altre ap,