Problemi | 2001 | N. 119-120

Sono riportate alcune osservazioni critiche dell’A.su falsi o false affermazioni a partire dalla così detta “Donazione di Costantino” con il quale l’imperatore avrebbe donato al papa alcune terre nel Lazio riconoscendone così la supremazia, che il poi Valla dimostrò nel ‘400 trattarsi di un falso e, con un balzo di molti secoli, si porta ad obiettare l’affermazione dello studioso Zvetan Todorov, che afferma la letteratura “autentica” è solo quella che mette continuamente in discussione se stessa e le sue leggi,e questo non è possibile nel romanzo poliziesco. Petronio confuta questa tesi con sostanziali esempi. Ancora motivo di critica è l’idea che Roland Barthes esprime sulla teoria del racconto nel saggio “Introduzione all’analisi strutturale dei racconti”.

A partire dalla lettura storico-politica che viene data alle affermazioni crociane presenti in opere fondamentali quali la “Storia d’ Europa nel secolo decimonono” e la “Storia del Regno di Napoli” riguardo al giacobinismo meridionale e agli esiti della rivoluzione napoletana del’99, l’A.si sofferma sull’operetta di Giustino Fortunato “I giustiziati di Napoli” e della sua visione cupa e dolente della situazione meridionale che furono poi oggetto di studio del meridionalista Tommaso Fiore intorno agli anni Sessanta del Novecento.

Analisi dell’attività narrativa della Contessa Lara (“nom de plume” di Evelina Cattermore) iniziata solo dopo il successo ottenuto con la produzione lirica, che, proposta da Angelo Sommaruga, la impose all’attenzione dei critici e lettori e ne fece uno dei più clamorosi casi letterari della fine dell’800. L’A. analizza tutta la produzione delle novelle a partire dalla prima raccolta pubblicata nel 1887.

Saggio critico sulle edizioni della “Donna della domenica”, esordio narrativo della coppia Fruttero & Lucentini, a partire da quella mondadoriana del 1972 fino alla definitiva edizione per i tipi di Adelphi del 1994, anche alla luce della critica italiana e straniera.

L’A. traccia la storia della “Domenica del Corriere” inserto nato l’8 gennaio 1899 dalle costole del “Corriere della sera” quale supplemento illustrato che ebbe subito fortuna.Inviato gratuitamente agli abbonati e venduto nelle edicole con un supplemento di dieci centesimi. Particolare rilievo viene dato nel saggio all’attività letteraria dell’inserto con particolare riferimento alla fase della pubblicazione dei gialli a puntate che si ebbero tra il 1920 ed il 1940.

Carrellata sulla scena letteraria della seconda metà del ‘900 con l’esame critico di tutti i più significativi autori della narrativa italiana del periodo.