Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria | 2020 | N. 5/II

Anno 2020 – N. 5/II
A cura di Viola Bianchi

Autore/i articolo: Giorgio Pinotti
Titolo articolo: Editoria e filologia. Nuove prospettive per le opere di Gadda

Il saggio intende indagare quali prospettive ecdotiche si aprano oggi per l’opera gaddiana, la cui vita editoriale non poteva che proseguire dopo la morte dell’autore, a causa dell’ampio scarto fra quanto egli tenne inedito nei suoi «leggendari bauli» e quanto invece fu dato alle stampe, in una vita sofferta e spesso disperata. Il recupero della “Meditazione milanese” (da parte di Gian Carlo Roscioni), del “Racconto italiano di ignoto del Novecento”, di “Un fulmine sul 220” e della “Meccanica” (da parte di Dante Isella ) ha fatto affiorare l’audace impegno sul fronte della filosofia e del romanzo e rivoluzionato le nostre conoscenze, modificando radicalmente l’approccio critico. Le due maggiori sfide che aspettano i futuri editori sono la vertiginosa vastità della produzione sommersa e la circolazione e incessante rielaborazione dei testi editi. L’officina di Gadda continuerà dunque ad offrire al connubio di filologia e critica un terreno ideale, per il suo indiscutibile rilievo, per la vastità e qualità della documentazione sopravvissuta, nonché per l’accesa tensione sperimentale che lo anima: quella che fa di lui uno scrittore dalla «posizione accentuatamente euristica».

Lingua: Italiano
Pag. 5-29
Etichette: Archivio, Archivio letterario, Archivio personale, Autografo, Autore, Critica del testo, Ecdotica, Editoria, Edizione, Edizione critica, Filologia, Filologia d’autore, Inedito, Letteratura italiana, XX secolo, Carlo Emilio Gadda, Meccanica, Meditazione milanese, Racconto italiano di ignoto del Novecento, Un fulmine sul 220, Italia

Autore/i articolo: Franco Trabattoni
Titolo articolo: Leopardi e la “schedina” misteriosa. Esercizi di memoria o versi incomprensibili?

Il saggio indaga l’origine e il significato di una curiosa schedina in endecasillabi presente tra le carte leopardiane conservate alla Biblioteca Nazionale di Napoli, che gli editori moderni usano chiamare “Esercizi di memoria” e di cui si fornisce qui un’originale interpretazione. Leopardi era infatti solito redigere schedine in versi preparatorie, in particolare allo “Zibaldone”, e si può credere che esse venissero redatte quando l’autore non aveva agio o modo di dedicarsi alla stesura del diario con la stessa assiduità che gli era concessa a Recanati. Simili operazioni potrebbero in particolare collocarsi in quei periodi in cui Leopardi soggiornava fuori casa ed era soggetto a spostamenti: gli appunti servivano probabilmente a fissare gli estremi di pensieri da sviluppare, e la forma in versi forniva all’autore un’occupazione durante i viaggi in carrozza. Viene dunque proposta l’ipotesi che Leopardi abbia potuto scrivere almeno una parte del recto del primo foglietto durante il suo soggiorno a Roma del 1822-23, quando la stesura dello “Zibaldone” era praticamente interrotta, per fissare delle idee da sviluppare al suo ritorno. Il saggio mira infine a ricostruire le trame che collegano libri, fatti e persone nel “labirinto di associazioni” costruito da Leopardi al momento della scrittura.

Lingua: Italiano
Pag. 31-59
Etichette: Archivio letterario, Autografo, Autore, Critica del testo, Filologia d’autore, Inedito, Letteratura italiana, XIX secolo, Giacomo Leopardi, Zibaldone, Biblioteca Nazionale di Napoli, Italia, Napoli

Autore/i articolo: Daria Motta
Titolo articolo: Cantiere filologico e apprendistato linguistico verghiano. Note sulle varianti di “Una peccatrice” (1866)

Il romanzo “Una peccatrice”, ultimato a Catania nel 1864 ma pubblicato nel 1866 dopo una revisione di due anni e soprattutto dopo il primo periodo trascorso da Verga a Firenze, documenta la maturazione della competenza linguistico-stilistica del giovane autore, nonostante egli stesso abbia liquidato il testo solo come un «peccato di gioventù». L’analisi linguistica delle varianti ci rivela le direttrici lungo le quali Verga si muoveva per allontanarsi dalla lingua ancora stentata delle sue prime prove catanesi. Le varianti lessicali testimoniano un andamento che a prima vista può apparire contrastante, ma che in realtà tende a raggiungere un’ideale lingua “media”, bilanciata tra opposte tensioni: vi si riscontra un innalzamento di registro rispetto alla prima stesura, nel tentativo di rappresentare più realisticamente l’ambiente borghese e mondano in cui la vicenda è ambientata, e al contempo la ricerca di una lingua più sciolta e scorrevole di quanto non fosse nella versione originaria.
Inoltre, Verga si allontana da un dialetto che a tratti emergeva ancora troppo chiaramente e in maniera irriflessa nella prima versione del testo.

Lingua: Italiano
Pag. 61-99
Etichette: Archivio letterario, Autografo, Autore, Avantesto, Critica del testo, Dialetto, Ecdotica, Filologia d’autore, Fondo archivistico, Letteratura italiana, Lingua, Manoscritto, Romanzo, Variante, XIX secolo, Giovanni Verga, Una peccatrice, Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, Catania, Firenze

Autore/i articolo: Maria Villano
Titolo articolo: Montale einaudizzato

Che ci sia un filo rosso a legare, nel catalogo Einaudi, il nome di Montale a quello di Gianfranco Contini e che il poeta sia entrato e – dopo molte peripezie – rimasto nel catalogo dell’editore torinese grazie a Contini non è certo affermazione foriera di grandi novità per gli addetti ai lavori, né sul rapporto tra l’autore e il suo primo critico restano molti misteri, dopo la pubblicazione di “Eusebio e Trabucco”. Tuttavia ripercorrere, attraverso le carte d’archivio, la vicenda di Contini e quella di Montale tra le mura di via Biancamano consentirà di tracciare un percorso in parte nuovo, che mostrerà come, nonostante i titoli montaliani usciti all’insegna dello Struzzo non siano numericamente nemmeno lontanamente equiparabili a quelli di Mondadori, Montale sia diventato nei fatti – e anche grazie all’azione di Contini – un autore Einaudi.

Lingua: Italiano
Pag. 101-117
Etichette: Autografo, Autore, Carteggio, Editoria, XX secolo, Eugenio Montale, Gianfranco Contini, Italia

Autore/i articolo: Stefania Baragetti
Titolo articolo: Salvator Rosa e Giosuè Carducci: storia di un’edizione

Il contributo mira a ripercorrere la storia dell’edizione delle “Satire, odi e lettere” di Salvator Rosa, curata da Giosuè Carducci per la «Collezione Diamante» di Gaspero Barbèra (1860). All’indagine sul significato dell’operazione, nutrita di finalità pedagogico-civili, si affianca l’analisi delle questioni ecdotiche rilevate da Carducci, che ha fatto ricorso alle edizioni delle “Satire” del 1719 e 1784, e del suo commento ai testi, che prende le mosse dal confronto con il precedente lavoro esegetico di Anton Maria Salvini.

Lingua: Italiano
Pag. 119-144
Etichette: Autore, Collana letteraria, Commento, Critica del testo, Ecdotica, Editoria, Edizione, Filologia dei testi a stampa, Letteratura italiana, XIX secolo, XVIII secolo, Anton Maria Salvini, Giosuè Carducci, Salvator Rosa, Satire, Italia

Autore/i articolo: Andrea Palermitano
Titolo articolo: Con la sua voce: i primi peritesti degli Oscar Mondadori Opere di Italo Calvino

L’intervento intende analizzare la fisionomia paratestuale che caratterizza la serie monografica dedicata a Calvino presso gli Oscar Mondadori negli anni della prima edizione. A differenza della prassi editoriale maggioritaria della collana – che accompagna i testi letterari con scritti critici di voci terze – le Opere di Italo Calvino vengono presentate da peritesti d’autore, riservando alla voce di Calvino ogni spazio intorno ai suoi testi. Si tratta di un caso eccezionale che non ha riscontri in nessun’altra compagine degli Oscar e che riflette la strategia di Mondadori di proporre a un pubblico generalista la figura di un autore «classico» che si presenta da sé. L’ottica teorica del lavoro si basa su “Soglie” di Gérard Genette e “L’ordine dei libri” di Roger Chartier, in cui illustrano come lo stato editoriale concorra a influenzare la ricezione del testo da parte dei lettori.

Lingua: Italiano
Pag. 145-174
Etichette: Autore, Collana letteraria, Editoria, Edizione, Letteratura italiana, Paratesto, XX secolo, Italo Calvino, Italia

Autore/i articolo: Laura Sofia Bianchi
Titolo articolo: Guido Ceronetti poeta: genesi ed evoluzione di «Poesie separate»

Il contribuito qui proposto intende approfondire una tessera della produzione poetica di Guido Ceronetti e prende in considerazione, a partire da una sezione specifica, il cammino che, dalle prime tracce rinvenute nelle due sillogi d’esordio – i “Nuovi salmi. Psalterium primum” (Pacini Mariotti, 1955) e i “Nuovi salmi” (Stamperia Impronta, 1957) – e dalla prima raccolta einaudiana, “Poesie, Frammenti, Poesie separate” (1968), conduce all’opera omnia rizzoliana, “La distanza. Poesie” 1946-1996 (1996), e alla scelta antologica einaudiana, “Sono fragile sparo poesia” (2012). Il discorso si concentra sulle modifiche apportate sul piano dell’architettura interna e sulla riorganizzazione degli indici della terza sezione, dall’originario nucleo di “Poesie separat”e a “Suggerimenti dell’emozione”. Rinviando a un’altra sede l’analisi delle varianti testuali, il presente articolo si pone su una linea più vicina alla filologia delle strutture: descrive l’organismo poetico nel suo divenire, nelle diverse fasi in cui esso è stato cristallizzato, rivisto e ampliato dall’autore.

Lingua: Italiano
Pag. 175-203
Etichette: Antologia, Autore, Editoria, Edizione, Filologia dei testi a stampa, Indice, Letteratura italiana, Poesia, XX secolo, Guido Ceronetti, Frammenti, La distanza. Poesie 1946-1996, Nuovi salmi, Nuovi salmi. Psalterium primum, Poesie, Poesie separate, Sono fragile sparo poesia, Italia

Autore/i articolo: Alberto Cadioli
Titolo articolo: Storia e prospettive dell’Osservatorio sulle edizioni critiche

Intervento presentato al seminario “Prassi ecdotiche. Seminari filologici in memoria di Giovanni Orlandi”, “L’Osservatorio sulle edizioni critiche. Un cantiere in sviluppo”, tenutosi in forma virtuale il 9 ottobre 2020.

Lingua: Italiano
Pag. 207-214
Etichette: Ecdotica, Edizione critica, Università degli Studi di Milano

Autore/i articolo: Alessandro Foggetta
Titolo articolo: “La vita degli affari” di Massimo Bontempelli. Il testo letterario nel contesto editoriale di «una rivista tecnica della produzione»

Il saggio analizza il rapporto tra “La vita degli affari” di Massimo Bontempelli e «Le I.I.I.», rivista di aggiornamento tecnico per le industrie, che lo pubblicò per la prima volta nel 1920. Il romanzo, costruito su un’ambigua oscillazione tra opposti, domanda al lettore de «Le I.I.I.» una forte autoironia, perché distorce miti e parole d’ordine della rivista. La rivista, invece, tenta di moderare gli elementi più fortemente parodici del romanzo, inglobandolo nel proprio progetto onnicomprensivo.

Lingua: Italiano
Pag. 217-243
Etichette: Editio princeps, Edizione, Letteratura e industria, Letteratura italiana, Lettore, Rivista, Romanzo, XX secolo, Massimo Bontempelli, La vita degli affari, Italia

Autore/i articolo: Filippo Tonti
Titolo articolo: Hemingway, Vittorini e “Per chi suonano le campane”. Traduzione e riscrittura per il «Politecnico».

Ciò che si intende proporre con il presente contributo è una indagine approfondita – mai condotta finora – sul testo di “Per chi suona la campana” di Hemngway apparso su «Politecnico» settimanale tra il 1947 e il 1948, al fine di mettere in evidenza quali siano le parti tagliate o rielaborate da Vittorini e al fine di capire esattamente che cosa si nasconda sotto l’espressione, suggestiva quanto vaga da lui dichiarata, «tagliamo quello che ci sembra di minore importanza per l’arte stessa di Hemingway».

Lingua: Italiano
Pag. 247-285
Etichette: Autore, Ecdotica, Editoria, Edizione, Filologia dei testi a stampa, Letteratura americana, Rivista, Romanzo, XX secolo, Ernest Hemingway, Per chi suona la campana,