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Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria | 2019 | N. 4-2
Anno 2019 – N. 4-2
A cura di Virna Brigatti
Titolo articolo: Come si presenta un libro di poesia tardo-novecentesca: i peritesti di ‘Cumae’ di Michele Sovente
Partendo dalle riflessioni di Gérard Genette sui paratesti e sul ruolo che assolvono nell’interpretazione di un oggetto letterario, l’articolo analizza una particolare tipologia paratestuale quale il peritesto editoriale, inteso come momento fondamentale della ricezione e della lettura del libro di poesia. Lo studio è dedicato ai peritesti di “Cumae”, il quarto libro di Michele Sovente, considerato un buon caso di studio per comprendere le strategie editoriali volte a comporre e presentare il libro di poesia nel tardo Novecento italiano.
Lingua: ItalianoPag. 5-25
Etichette: Autografo, Editoria, Edizione, Letteratura italiana, Libro, Paratesto, Poesia, XX secolo, Michele Sovente, Cumae, Italia
Titolo articolo: La genesi del testo e la filologia redazionale. Volontà d’autore, mediazione editoriale e critica delle varianti. Esempi di filologia deleddiana
Col presente saggio si propongono alcune sintetiche ricognizioni critiche e filologiche su cinque paradigmatici romanzi di Grazia Deledda (“Elias Portolu”, “La via del male”, “Cenere”, “L’edera” e “Cosima”), che tengono conto non solo della produzione e trasmissione del testo studiato nella sua diacronia, ma anche della circolazione e in parte della fruizione, dentro l’integrato sistema della comunicazione letteraria (canali, codici, pubblico, contesto, istituzioni culturali). La critica delle varianti ha infatti aiutato lo studioso a entrare dentro il laboratorio della scrittrice sarda (prima donna a vincere il premio Nobel) e contestualmente lo ha messo nelle condizioni di capire meglio – attraverso la filiera della tradizione testuale analizzata (veicolo attivo e caratterizzante) – la vita e le vicende dell’opera, la sua fortuna, l’accoglienza del pubblico, i differenti modi della trasmissione e della circolazione.
Lingua: ItalianoPag. 27-60
Etichette: Critica del testo, Ecdotica, Edizione, Filologia, Filologia d’autore, Filologia dei testi a stampa, Fortuna editoriale, Letteratura italiana, Lettore, Prosa, Romanzo, Scrittore, Scrittura, Variante, XX secolo, Grazia Deledda, Cenere, Cosima, Elias Portolu, La via del male, L’edera, Italia
Titolo articolo: Riflessioni sui cantieri alfieriani aperti o chiusi; con qualche prospettiva di ricerca e di metodo
In margine alle giornate del convegno internazionale “Vittorio Alfieri: éditer, commenter, traduire”, (Parigi, 16 e il 17 febbraio 2018), il saggio propone alcune riflessioni sui più recenti cantieri bibliografici alfieriani in corso o chiusi, aprendo qualche prospettiva per il futuro. Condizione di base per avventurarsi su questo terreno è la possibilità di disporre di edizioni critiche: l’Edizione Nazionale, promossa dal Centro Nazionale di Studi Alfieriani a partire dal 1951 e continuata dalla Fondazione omonima, ha dato un valido contributo. Gettando uno sguardo d’insieme sulla gloriosa collana, tuttavia, almeno quattro opere hanno richiesto e richiedono edizioni critiche nuove: la “Vita”, i trattati politici “Della Tirannide” e “Del Principe e delle Lettere” e le “Rime”. Uno dei tasti dolenti della critica e dell’editoria alfieriane è poi la carenza quantitativa e qualitativa di edizioni commentate. Migliori risultati giungono invece da altre ricerche, come l’indagine sulla biblioteca, o meglio sulle biblioteche alfieriane, o il progetto internazionale “Digital Alfieri”, nato nel 2015 e tuttora in corso. Le opportunità che possono fornire le tecnologie digitali coniugate a un rigoroso metodo filologico sarebbero assai proficue anche per le indagini sull’epistolario. La filologia delle traduzioni alfieriane, infine, pur apparendo come un aspetto marginale nel ‘mare magnum’ della produzione dell’autore, mostra qualcosa di utile quanto ai problemi che ha posto e al metodo con cui affrontarli.
Lingua: ItalianoPag. 61-85
Etichette: Autografo, Biblioteca, Critica del testo, Critica letteraria, Ecdotica, Edizione, Edizione critica, Epistolario, Filologia, Filologia d’autore, Filologia dei testi a stampa, Filologia digitale, Letteratura italiana, Opera, Traduzione, Variante, XVIII secolo, Vittorio Alfieri, Del Principe e delle Lettere, Della Tirannide, Edizione Nazionale, Frammenti, Rime, Vita, Italia
Titolo articolo: “Il Cinque Maggio”: storia del testo ed edizione critica
Il presente contributo ricostruisce la storia della composizione del “Cinque Maggio” e ne offre una nuova edizione critica costituita dall’integrazione di due edizioni parziali: quella della prima redazione dell’ode con le sue varianti e quella del testo di riferimento. Diversamente da quanto operato dai precedenti editori, questo è individuato nella copia autografa immediatamente presentata, insieme ad una copia gemella, dal Manzoni all’ufficio della Censura. Anche se l’ode fu rifiutata alla pubblicazione, la redazione definitiva affidata alle due copie vale dunque come pubblicazione d’autore, in quanto sarebbe stata il testo della stampa se ragioni politiche non lo avessero impedito. Essa fu, infatti, a capo di tutta la sua tradizione clandestina, a cui il poeta non fu estraneo. L’edizione autografa del 1821 è arricchita dalle varianti immediate e tardive d’autore. Una seconda fascia di apparato rappresenta le lezioni sostanziali della tradizione apografa. Correda, infine, l’edizione la riproduzione a sé stante del testo delle “Opere varie”.
Lingua: ItalianoPag. 97-140
Etichette: Autografo, Avantesto, Censura, Critica del testo, Ecdotica, Edizione, Edizione critica, Filologia, Filologia d’autore, Letteratura italiana, Poesia, Variante, XIX secolo, Alessandro Manzoni, Cinque Maggio, Italia, Milano
Titolo articolo: Le carte di Salvator Rosa alla Biblioteca Ambrosiana: primi sondaggi
Il presente contributo dà conto di una serie di autografi delle Satire di Salvator Rosa, conservati presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana (S.P.63) e mai presi in considerazione dagli studiosi, e offre i primi risultati dell’indagine avviata in particolare sulle carte autografe di “La Musica”, “La Poesia”, “La Pittura”. Il primo tentativo di stabilire il testo critico delle sette satire di Salvator Rosa, composte tra il 1641 e il 1663 (a stampa nel 1694 circa), risale al 1892, per le cure di Giovanni Alfredo Cesareo, e tuttora si fa ricorso a questa edizione; ma, per ammissione dello stesso editore, la ‘recensio’ dei testimoni manoscritti è incompleta. Una nuova sistemazione testuale non potrà dunque non tenere conto anche degli autografi conservati presso la Biblioteca Ambrosiana.
Lingua: ItalianoPag. 143-171
Etichette: Archivio, Archivio letterario, Autografo, Avantesto, Critica del testo, Ecdotica, Filologia, Filologia d’autore, Fondo archivistico, Inedito, Letteratura italiana, Poesia, Satira, Variante, XVII secolo, Salvator Rosa, La Musica, La Pittura, La Poesia, Satire, Italia, Milano
Titolo articolo: Foscolo e la traduzione del “Viaggio sentimentale” di Sterne: la redazione inedita del 1812
Nella primavera del 2019 Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria ha organizzato, insieme con la classe di Italianistica dell’Accademia Ambrosiana, un ciclo di seminari che portano il titolo: “Stesure, redazioni, revisioni, riscritture: problemi di definizione”.Il punto di partenza di questa proposta nasce da una domanda, cui si intrecciano subito numerose altre: c’è differenza tra «stesura» e «redazione», spesso usati come sinonimi in filologia e nelle pagine critiche? Se una differenza c’è, qual è la specificità o la particolarità dell’una e dell’altra? Quali definizioni si possono quindi dare? E, muovendosi nella stessa direzione, fino a quando si può parlare di «revisione» e quando si incomincia a parlare di «riscrittura»? E come cambia un’opera cambiando i suoi indici? Tentare di rispondere alle domande sopra poste significa sia aprire una riflessione su un possibile glossario condiviso, sia fare i conti con i singoli casi che la storia della letteratura o della critica presenta continuamente agli studiosi. Nella sezione di “Convegni aperti” di questo secondo fascicolo del numero 4(2019) di PEML si propongono dunque alcune relazioni del ciclo, che si sono tenute nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2019. La prima di queste è quella di Giulia Ravera, “Foscolo e la traduzione del “Viaggio sentimentale” di Sterne: la redazione inedita del 1812″.
Lingua: ItalianoPag. 175-195
Etichette: Autografo, Avantesto, Critica del testo, Ecdotica, Filologia, Filologia d’autore, Letteratura di viaggio, Letteratura italiana, Prosa, Traduzione, Variante, Viaggio, XIX secolo, XVIII secolo, Laurence Sterne, Ugo Foscolo, Viaggio Sentimentale,
Titolo articolo: Per il nuovo commento ai “Canti leopardiani” di Luigi Blasucci
È qui riprodotto il testo letto il 6 novembre 2019 a Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, in occasione della presentazione di Giacomo Leopardi, “Canti”, a cura di Luigi Blasucci, Parma, Fondazione Pietro Bembo – Ugo Guanda Editore, 2019, vol. I, pp. LXXXI-470.
Lingua: ItalianoPag. 197-211
Etichette: Commento, Ecdotica, Edizione, Filologia, Letteratura italiana, Poesia, XIX secolo, Giacomo Leopardi, Canti, Italia