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Poetiche | 2015 | N. 1
Anno 2015 – N. 1
A cura di Lavinia Spalanca
Titolo articolo: Introduzione
Nel maggio 1950 Einaudi pubblicava il nuovo romanzo di Carlo Levi “L’Orologio”, sottolineandone l’urgenza militante. Ma “L’Orologio” era qualcosa di diverso persino nelle scelte paratestuali, piuttosto inusuali per un romanzo uscito in piena voga neorealista. La rivalutazione critica del libro sarebbe avvenuta molto tardi e a tale processo, in larga parte da costruire, i saggi qui pubblicati – frutto di un convegno tenutosi nell’ottobre 2013 al Berlin Institute for Cultural Inquiry – intendono portare un nuovo tassello in termini di apertura metodologica, dimensione interdisciplinare e rigore critico-testuale.
Lingua: ItalianoPag. 3-12
Etichette: Levi Carlo, L’Orologio, Narrativa, Novecento, Critica letteraria, Letteratura, Poetica, Scrittura,
Titolo articolo: Poesia e testimonianza. “L’Orologio” di Carlo Levi
Il contributo ripercorre la difficile ricezione critica del libro di Levi “L’Orologio” e la sua tarda e problematica riconsiderazione. Nel tentativo di contestualizzarlo all’interno dell’opera e della biografia dell’autore, la studiosa indaga il complesso rapporto tra poesia e testimonianza, sulla scia delle teorie critiche di Starobinski. Ne “L’Orologio” – come qui si dimostra – Levi crea un testo ibrido tra autobiografia e fin-zione, affrontando anche la ‘paura della libertà’.
Lingua: ItalianoPag. 13-23
Etichette: Levi Carlo, L’Orologio, Narrativa, Novecento, Autobiografia, Letteratura, Poetica, Scrittura,
Titolo articolo: Tempo del calendario, tempo del flâneur: Leopardi, Benjamin, Levi
Il saggio esamina in parallelo “L’Orologio” di Levi e il “Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere” di Leopardi, nel comune segno del motivo mitico del volgere dell’anno. Partendo da una nota considerazione di Benjamin sulla figura del flâneur, icona del moderno, il saggio analizza il tema del passo e la sua relazione con la temporalità. Al contempo, s’individua il tentativo di sfuggire, in entrambi gli autori, alla linearità del tempo dell’orologio o del calendario, recuperando quelle illusioni che la ‘geometrizzazione’ della vita moderna ha dissolto: i testi si configurano dunque come possibilità di recuperare un tempo della speranza, della festa o della rivolta.
Lingua: ItalianoPag. 25-53
Etichette: Leopardi Giacomo, Levi Carlo, Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere, L’Orologio, Trattatistica, Ottocento, Narrativa, Novecento, Letteratura, Tempo, Testo,
Titolo articolo: Con Vico ne “L’Orologio”
Oggetto del saggio sono i rapporti fra la scrittura di Levi (“Paura della libertà”, “L’Orologio”), e quella di Vico (“Scienza Nuova”), non visti in termini di continuità – secondo quanto ha sostenuto la critica preesistente – bensì di conflittualità.
Lingua: ItalianoPag. 55-76
Etichette: Levi Carlo, Vico Giovanbattista, Ottocento, Narrativa, Novecento, Letteratura, Scrittura,
Titolo articolo: Legge e tempo ne “L’Orologio” di Carlo Levi
Il contributo costituisce una lettura psicanalitica de “L’Orologio” di Levi. Mediante l’ausilio di carte d’archivio, lo studioso dimostra come l’interpretazione del sogno affidata a Martino (alias il critico e traduttore Roberto Bazlen) sia una delle chiavi d’accesso al mondo onirico/psicologico di Levi, spesso trascurato dalla critica a favore della componente politica del romanzo.
Lingua: ItalianoPag. 76-105
Etichette: Levi Carlo, L’Orologio, Narrativa, Novecento, Autobiografia, Letteratura, Psicoanalisi, Scrittura,
Titolo articolo: Sogno, memoria e storia: la Roma di Carlo Levi e Federico Fellini
Oggetto dell’articolo è la nozione di temporalità affiorante dalla rappresentazione della città di Roma nel romanzo “L’Orologio” di Levi e ne “La dolce vita” di Fellini. Per Levi, la città di Roma è luogo della compresenza dei tempi, nella coesistenza fra sogno e memoria come luoghi dell’inconscio e del mito. Per Fellini, Roma è luogo di contemporaneità, al confine fra realtà e mito, fra incertezza del presente e nostalgia del passato. In entrambi gli artisti – come qui si dimostra – l’esplorazione della temporalità dialettica della modernità implica inoltre la critica alla corruzione degli ideali politici e culturali del dopoguerra.
Lingua: ItalianoPag. 107-139
Etichette: Fellini Federico, Levi Carlo, Narrativa, Novecento, Cinema, Ideologia, Letteratura, Mito,
Titolo articolo: Alcune carte inedite sull’edizione americana di “L’Orologio” (1951)
Pubblicata nel 1951 dagli editori newyorkesi Farrar, Straus & Young, l’edizione americana del romanzo leviano “L’Orologio” ha subito una gestazione complicata da numerosi problemi di traduzione. Attraverso la disamina di alcune lettere inedite spedite dall’editore Farrar allo scrittore tra il 15 marzo e il 14 maggio 1951, l’autore dell’articolo aggiunge nuovi elementi alla storia redazionale del testo e ai rapporti leviani col mondo editoriale e culturale statunitense.
Lingua: ItalianoPag. 141-172
Etichette: Levi Carlo, L’Orologio, Narrativa, Novecento, Editoria, Letteratura, Scrittura, Traduzione,
Titolo articolo: Carlo Levi e la ‘meaninglessness’ della storia
Il saggio prende in esame “L’Orologio” di Levi dal punto di vista della doppia temporalità. Il ‘non-tempo’ del romanzo è scandito infatti da una serie di apparizioni e visioni, incontri con mostri e personaggi strani, per le vie e le piazze di Roma. La ricchezza ontologica percepita da Levi è messa in contrasto, allora, con l’aridità degli altri protagonisti del romanzo, i compagni dello scrittore impegnati col Partito d’Azione ma chiusi nel loro mondo limitato dai giochi di potere. Nel saggio si esamina inoltre l”anestetizzazione’ della percezione della realtà come condizione della vita moderna, che in Levi rappre-senta un pericolo politico in quanto collegata all’ascesa del fascismo.
Lingua: ItalianoPag. 173-198
Etichette: Levi Carlo, L’Orologio, Narrativa, Novecento, Ideologia, Letteratura, Scrittura, Tempo,
Titolo libro/articolo recensito: Siciliani ultimi? Tre studi su Sciascia, Bufalino, Consolo. E oltre
Edizioni: Mucchi, Modena – 2014
Lingua: Albanese
Pag. 201-206
Recensore/i: Giulio Iacoli
Etichette: Traina Giuseppe, Critica letteraria, Duemila, Antropologia, Letteratura, Poetica, Storia,