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Poetiche | 2014 | N. 1
Anno 2014 – N. 1
A cura di Lavinia Spalanca
Titolo articolo: Introduzione
L’idea di dedicare questo numero della rivista alle “Figure dell’anomalia” – come sottolineano le autrici dell’articolo – nasce da una felice collaborazione fra il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e il Dipartimento di Lettres, langues et spectacles dell’Università di Paris Ouest Nanterre la Défense. Il titolo di questa ricerca congiunta è infatti “Figure dell’anomalia. La costruzione del personaggio del delinquente, dello straniero e dell’eccentrico tra letteratura, diritto e scienze mediche.” Ad accomunare i contributi qui raccolti è l’ottica interdisciplinare che anima lo studio della rappresentazione dell’alterità e della devianza nel romanzo moderno e contemporaneo, nonché la particolare attenzione alle relazioni intellettuali fra Italia e Francia.
Lingua: ItalianoPag. 3-7
Etichette: Critica letteraria, Narrativa, Ottocento, Novecento, Antropologia, Giustizia, Letteratura, Scienza, Scrittura,
Titolo articolo: I personaggi delinquenti di Edoardo Scarfoglio, ‘dramatis personae’ illusorie. “Il processo di Frine” e “Il romanzo di Misdea”
In questo contributo si analizzano le figure dell’anomalia nelle prime prove narrative di Edoardo Scarfoglio, “Il pro-cesso di Frine” e “Il romanzo di Misdea”. I suddetti personaggi – come dimostra la studiosa – sono figure prive di una vera voce, al servizio dell’ideologia dell’autore. In tal modo si conferma la tesi, poi espressa da Michel Foucault, secondo cui l’anomalo non è mai trattato in letteratura come una persona ma come un caso, un tipo, un documento.
Lingua: ItalianoPag. 9-28
Etichette: Scarfoglio Edoardo, Il processo di Frine, Il romanzo di Misdea, Ottocento, Ideologia, Letteratura, Psicologia, Psicopatologia,
Titolo articolo: Il ‘birbante’ e l’alienista. Per uno statuto del personaggio delinquente nell’Italia postunitaria
Analizzando l’emblematico caso letterario e processuale della “Milano Sconosciuta e Milano Moderna” di Paolo Valera, l’autore del contributo avanza l’ipotesi secondo cui i personaggi delinquenti della letteratura postunitaria non abbiano subito il tipico processo di disgregazione del personaggio-uomo – secondo la celebre formula debenedettiana – e della sua peculiare funzione ‘illusoria’.
Lingua: ItalianoPag. 29-52
Etichette: Valera Paolo, Milano Sconosciuta e Milano Moderna, Narrativa, Ottocento, Antropologia, Estetica, Etica, Letteratura,
Titolo articolo: Biografie e finzioni in “Narrate, uomini, la vostra storia” di Alberto Savinio
L’autrice dell’articolo analizza le modalità narrative mediante cui Savinio, nella raccolta di racconti “Narrate, uomini, la vostra storia”, ibrida il genere biografico con la narrazione fantastica. Associando l’approccio da ‘microstorico’ con quello dello storico antico, lo scrittore surrealista sperimenta il felice innesto della finzione narrativa sulla realtà storica, al solo scopo di ‘inventare il vero’.
Lingua: ItalianoPag. 53-76
Etichette: Savinio Alberto, Narrate, uomini, la vostra storia, Narrativa, Novecento, Letteratura, Poetica, Realismo, Storia,
Titolo articolo: Carlo Pisacane: un rivoluzionario al tempo della neoavanguardia
Con l’opera “Le armi l’amore” (1963), Emilio Tadini costruisce un romanzo storico che mette in discussione le possibilità stesse di scrivere la Storia. Attraverso un montaggio articolato dei diversi piani narrativi e un uso alterato dei tempi verbali, lo scrittore mette in atto – come dimostra esemplarmente l’autore dell’articolo – la contestazione del genere tradizionale anche mediante la riduzione della Storia alla dimensione della coscienza soggettiva del protagonista, Carlo Pisacane. Nel romanzo si produce in tal modo, in linea con la coeva poetica neoavanguardistica, un’astrazione da tutti i parametri simbolici ed epistemologici del racconto storico, a partire già dal nome del personaggio.
Lingua: ItalianoPag. 77-92
Etichette: Tadini Emilio, Le armi l’amore, Narrativa, Novecento, Letteratura, Poetica, Scrittura, Storia, Tradizione,
Titolo articolo: Sciascia: la verità del personaggio uomo
Ai fini della riflessione sullo statuto del personaggio-uomo, “L’affaire Moro” di Sciascia risulta significativo per la messa in discussione della verità, che rende Aldo Moro un personaggio reale ma al contempo finzionale. Col sostegno delle preziose argomentazioni di Auerbach sul procedimento figurale attuato da Dante nella “Commedia”, lo studioso rintraccia ne “L’affaire Moro” una sorta di secolarizzazione di tale procedimento, in base al quale la finzione attira il personaggio reale verso un livello superiore di compiutezza. Emerge – come qui si dimostra ampiamente – un paradosso decisivo per lo statuto del personaggio: Moro condannato a morte trova dentro di sé un altro Moro, compiendo quel processo d’individuazione del personaggio serio comico di cui parla Bachtin, inverando l’effetto umoristico della maschera pirandelliana.
Lingua: ItalianoPag. 93-109
Etichette: Sciascia Leonardo, Narrativa, Novecento, Letteratura, Realismo, Storia, Tempo, Umorismo,
Titolo articolo: Incapace di mordere la vita. L’inetto di Domenico Starnone
L’autrice dell’articolo si sofferma sulla costruzione narrativa di un personaggio di Domenico Starnone, il protagonista del romanzo “Denti”. Si assiste, come si legge nel contributo, ad una scissione fra il ritratto finzionale del protagonista, che si presenta al lettore come una vittima innocente adusa a riversare sul mondo esterno le ragioni della propria infelicità – e in questo senso è rivelatore il rapporto che instaura con i suoi denti – e dall’altro il suo ritratto più veritiero, quello di un inetto che non sa di esserlo. Nella distanza fra autore implicito e narratore esplicito s’invera il senso da attribuire all’inettitudine del personaggio: immaturità psichica, incapacità di assumersi le responsabilità dei propri fallimenti. Ecco che il romanzo diventa il racconto di un’antibildung, di una maturazione incompiuta.
Lingua: ItalianoPag. 111-131
Etichette: Starnone Domenico, Narrativa, Novecento, Autore, Letteratura, Realismo, Scrittura,