Pirandello Studies | 2003 | N. 23

Il tema della conferenza annuale del 2002 ha come titolo: Riflessioni e rifrazioni. Quanto cioè il punto di vista di Pirandello e le sue teorie estetiche hanno influenzato le opere degli altri artisti suoi contemporanei e non: quanto hanno ricevuto in termini di tradizione letteraria e quanto hanno restituito con le loro opere. I drammi di Pirandello furono, sia per il pubblico che per gli autori, riflesso della crisi di un’epoca e di un modo di essere dell’uomo moderno.

Il contributo proviene dall’intervento tenuto al congresso del 2002 e l’autore analizza la presenza di situazioni tipicamente pirandelliane nei film di Rossellini “Il Generale Della Rovere” e “Roma città aperta”. Il primo era basato su una breve storia scritta da Indro Montanelli e con protagonista Vittorio De Sica, scritta nel 1959. Montanelli parla del trattamento cinematografico ricavato da quella che definisce una breve sua novella, che non è cronaca ma aspira alla verosimiglianza. Quel che manca delle teorie pirandelliane è la ricerca e l’assunzione di una nuova identità

Si attraversano similitudini e contraddizioni tra Luigi Pirandello e Harold Pinter, tentando si spiegare la naturale diffidenza che il drammaturgo italiano ha avuto in Inghilterra. In comune i due autori hanno il desiderio di proiettare lo spettatore non in un solo personaggio ma in molti, secondo un fenomeno di rifrazione e riflessione. L’arte era per entrambi la vita stessa.

Si esplorano le possibili influenze di Pirandello su una serie di drammi irlandesi, in particolare “Church street” (1934) di Lennox Robinson, che fece conoscere i lavori di Pirandello in Irlanda, e le opere di Brian Friel. Segue bibliografia.

Presentato alla Conferenza su Pirandello del 2001, l’intervento analizza l’influenza della pittura espressionista tedesca sul teatro di Pirandello, in particolare sul primo atto di “Come tu mi vuoi”. Pirandello, che soggiornò a lungo in Germania, accolse alcuni stilemi dell’espressionismo berlinese, soprattutto lo spirito di sperimentazione avanguardistica dei colori e delle luci, impressionato dalle suggestioni pittoriche osate dai pittori berlinesi dei tardi anni venti.

Recensione dello spettacolo “I giganti della montagna”, rappresentato a Roma nel 2002 e diretto da Marcello Amici.

Recensione dello spettacolo “Il berretto a sonagli”, rappresentato a Dublino, durante il Festival internazional del teatro europeo, nel 2003.

Recensione dello spettacolo “Enrivo IV” presentato a Londra nel 2003.

Recensione dello spettacolo “Personagges”, realizzato a Faenza nel 2003, e de “I giganti della montagna”, rappresentato a Cesena nel 2003.

Recensione dello spettacolo “L’amica delle mogli” rappresentato a Roma nell’aprile del 2003.