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Pirandello Studies | 2000 | N. 20
Anno 2000 – N. 20
A cura di Daniela Di Donato
Presentazione del fascicolo, i cui contenuti sono basati sugli atti della conferenza organizzata nel 1999 dalla Società di studi pirandelliani dal titolo “Pirandello in England”.
Lingua: InglesePag. 8
Etichette: Pirandello Luigi, Traduzione, Teatro, Critica teatrale, Novecento, Inghilterra,
Titolo articolo: Pirandello and translation
Per Pirandello la traduzione era ‘come trapiantare un albero generato da un altro terreno, fiorito sotto un altro clima, in un terreno che non è più il suo’. Questa visione non positiva della traduzione, vista come un processo di impoverimento del testo, non ha però impedito alle sue opere di essere tradotte in tutto il mondo, con alterne fortune.
Dopo un breve excursus sulle teorie della traduzione, l’autrice analizza le principali questioni interpretative dell’opera teatrale pirandelliana, sulla quale ha pesato l’idea che il suo umorismo fosse ancorato alla lingua italiana e ai suoi molti modi di dire, tacciati di intraducibilità.
Soprattutto i titoli delle opere hanno incontrato diversi ostacoli: una traduzione mal riuscita ha rischiato spesso di far evaporare, nel processo di adattamento da una lingua all’altra, tutta la carica di feroce analisi della realtà sociale italiana.
Per dirla con Octavio Paz, il compito del traduttore è l’inverso di quello dello scrittore: il traduttore libera ciò che lo scrittore ha fissato una volta per sempre, permettendo ai segni di circolare di nuovo e riempirsi di nuova linfa. Un monito alla chiarezza e al coraggio della traduzione chiude l’articolo, assieme alla speranza di una ‘transpirandellization’, e cioè di una traduzione da vivere come una trasfusione di sangue, apportatrice del nuovo e garante dell’integrità dell’opera e del suo autore.
Pag. 9-17
Etichette: Pirandello Luigi, Traduzione, Teatro, Critica teatrale, Novecento, Settecento, Inghilterra,
Titolo articolo: Producing Pirandello in England
Delle trecento rappresentazioni teatrali delle opere di Pirandello realizzate nel Regno Unito, duecentotrenta hanno trovato spazio in Inghilterra. È questa la considerazione da cui parte il saggio, che mira a ricostruire il successo (dovuto al coraggio di compagnie italiane pioniere in Inghilterra), ma più spesso le difficoltà, che testi teatrali come “I sei personaggi in cerca di autore” o “L’uomo dal fiore in bocca” hanno trovato nel mondo anglofono.
Innaturalmente caricaturali, i personaggi dei drammi dell’autore agrigentino sono stati talvolta interpretati come personaggi buffi (destino comune anche ad alcune opere di De Filippo sbarcate in Inghilterra) e non, più propriamente, umoristici.
Una traduzione forse imbrigliata nel dilemma tra “addomesticare” il testo, calandolo nel contesto culturale della lingua nuova oppure restituirlo fedelmente, snaturandone talvolta il senso più profondo, ha frenato una comprensione efficace della drammaturgia pirandelliana. Nell’immaginario collettivo del pubblico inglese si sono così sovrapposte due caratteristiche, causando un effetto esasperatamente folcloristico: quella dell’italiano tutto gesti e dialetto e quella dell’ eccessiva cerebralità. Questa miscela ha pesato negativamente sui lavori teatrali di Pirandello e ha contribuito a rendere più ostica la loro traduzione e la conseguente messa in scena.
Pag. 18-30
Etichette: Pirandello Luigi, De Filippo Eduardo, Sei personaggi in cerca d’autore, L’uomo dal fiore in bocca, Sabato domenica lunedì, Teatro, Novecento, Inghilterra,
Titolo articolo: English actors and Pirandello: a rag-bag of gossip
Gli attori e i registi sono i più autorevoli ad esprimersi sui drammi da loro portati in scena. Sono i più vicini all’autore, essi sono ‘la forma che si muove’, direbbe Pirandello. Gli attori diventano i loro personaggi e chi ha interpretato una parte nei drammi pirandelliani oppure li ha diretti ha sentito forte questa identità perché la disintegrazione della personalità, la ricerca dell’identità e la paura di non-essere sono temi centrali nelle opere dello scrittore.
Si propone qui una rassegna di commenti e aneddoti raccontati da attori inglesi, che hanno interpretato personaggi pirandelliani: il protagonista dell’Uomo dal fiore in bocca, Enrico IV, la figliastra nei “Sei personaggi in cerca d’autore”, Ersilia Drei in “Vestire gli ignudi”, Leone Gala nel “Gioco delle parti” e il padre nei “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Pag. 32-47
Etichette: Pirandello Luigi, L’uomo dal fiore in bocca, Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, Vestire gli ignudi, Il giuoco delle parti, Teatro, Novecento, Inghilterra,
Titolo articolo: Ways of staging Pirandello’s theatre; and, Cecè: notes of an actor-director
Pirandello commediografo e Pirandello uomo di teatro: una relazione complessa che ha interessato e coinvolto uomini di spettacolo del calibro di Pitoëff, Grotowski, Vasiliev e li ha guidati nell’esplorare e mettere in scena le sue opere. Il saggio presenta, nella prima parte, questi registi nell’atto di coniugare il loro stile con quello pirandelliano; la seconda parte, invece, è dedicata alla sfida di Guy Callan, come regista di “Cecè”. Il suo tentativo è stato non tanto quello di portare alla vita l’opera di uno sceneggiatore, quanto realizzare quella visionaria qualità di Pirandello come uomo di teatro, che è contenuta nei suoi testi.
Lingua: InglesePag. 48-61
Etichette: Pirandello Luigi, Pitoëff, Grotowski, Vasiliev, I giganti della montagna, Ciascuno a suo modo, Cecè, L’uomo dal fiore in bocca, Teatro, Novecento, Inghilterra,
Titolo articolo: Pirandello in performance: an english line
Ogni versione teatrale di Pirandello è circondata dal doppio problema della traduzione e dell’interpretazione artistica. Nell’articolo l’attenzione si concentra su tre atti unici e cerca di identificarne le qualità e i punti in comune, grazie ai quali la loro resa in inglese è risultata eccezionale: “Cecè” (1920), “L’uomo dal fiore in bocca” (1923) e “Sogno (o forse no?)” (1931).
Lingua: InglesePag. 62-74
Etichette: Pirandello Luigi, L’uomo dal fiore in bocca, Cecè, Sogno (ma forse no?), Teatro, Novecento, Inghilterra,
Titolo articolo: Performances of Pirandello’s plays in Britain and Ireland, 1922-1999
Rassegna dettagliata, senza distinzione tra compagnie professioniste e compagnie amatoriali, delle rappresentazioni di drammi pirandelliani in Gran Bretagna e Irlanda. Il titolo dell’opera è in italiano quando è stata rappresentata da una compagnia italiana
Lingua: InglesePag. 75-100
Etichette: Pirandello Luigi, Teatro, Rassegna, Novecento, Gran Bretagna, Irlanda,
Titolo articolo: ‘Macchinetta infernale’ and ‘Lente diabolica’: Umorismo’s devilish double visions
Un’analisi dell’umorismo pirandelliano che evidenzia l’importanza delle vista e delle immagini, nonché degli oggetti che riguardano l’osservazione: questo il tema centrale dell’articolo. Paradosso, ambiguità e doppiezza si legano intimamente all’avvertimento del contrario che, dopo la riflessione, diventa ‘sentimento del contrario’.Forse Verga precorre questa percezione della realtà (si fa riferimento alle novelle “Fantasticheria” e “L’amante di Gramigna”) dove lo scrittore è qualcuno che vede la realtà attraverso una lente.
Lingua: InglesePag. 102-116
Etichette: Pirandello Luigi, Verga Giovanni, L’umorismo, Suo marito, La tragedia di un personaggio, Fantasticheria, L’amante di Gramigna,Teatro, Novecento,
Titolo articolo: Digressive art as humorous art? Pirandello’s Uno, nessuno e centomila
La sperimentazione narrativa delle novelle di Pirandello, partendo dall’interno del modello naturalistico o verista dell'”Esclusa” (1904) e finendo nella brillante parodia di “Uno nessuno e centomila”, è ingegnosamente condotta con lo strumento della digressione. Si esaminano tre funzioni della digressione: come strategia di composizione, come spiegazione della “disarmonia” stilistica del testo umoristico, come un modello capace di riflettere il discontinuo e imprevisto carattere della vita. Disamina dei diversi caratteri dei personaggi pirandelliani.
Lingua: InglesePag. 117-134
Etichette: Pirandello Luigi, L’esclusa, Uno nessuno e centomila, L’umorismo, Il fu Mattia Pascal, Teatro, Novecento,
Titolo articolo: Bringing Pirandello to London
Intervista a due giovani registi che hanno recentemente (1999) portato in scena nuove versioni inglesi di opere di Pirandello: “Diana e la Tuda”, “Cecè”, “L’uomo dal fiore in bocca”, “Sogno (ma forse no?)”.
Lingua: InglesePag. 135-138
Etichette: Pirandello Luigi, Bailey Chubb Katherine, Cox Simon, Cecè, L’uomo dal fiore in bocca, Sogno (ma forse no?), Diana e la Tuda, Teatro, Novecento, Gran Bretagna,
Titolo libro/articolo recensito: Lettere a Lietta
A cura di: Maria Luisa Aguirre D’Amico
Edizioni: Mondadori, Milano – 1999
Lingua: Inglese
Pag. 139-141
Recensore/i: Anna Laura Lepschy
Etichette: Pirandello Luigi, Il giuoco delle parti, Enrico IV, Sei personaggi in cerca d’autore, Novecento, Carteggio,
Titolo libro/articolo recensito: Pirandello and His Muse: The plays for Marta Abba
Edizioni: University Press of Florida, Gainesville – 1998
Lingua: Inglese
Pag. 142-144
Recensore/i: Jennifer Lorch
Etichette: Pirandello Luigi, Abba Marta, Novecento, Personaggio,
Titolo libro/articolo recensito: Characters and Authors in Luigi Pirandello
Edizioni: Clarendon Press, Oxford – 1998
Lingua: Inglese
Pag. 144-145
Recensore/i: Claudia Nocentini
Etichette: Pirandello Luigi, Sei personaggi in cerca d’autore, Uno nessuno e centomila, La coscienza di Zeno, Novecento, Paratesto,
Edizioni: Costa and Nolan, Torino – 1998
Lingua: Inglese
Pag. 146-148
Recensore/i: Jennifer Lorch
Etichette: Pirandello Luigi, Abba Marta, Teatro, Novecento, Epistolario,
Titolo libro/articolo recensito: Ars dramatica: studi sulla poetica di Luigi Pirandello
Edizioni: Peter Lang, New York – 1996
Lingua: Italiano
Pag. 148-149
Recensore/i: Claudia Nocentini
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