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Petrarchesca | 2022 | N. 10
Anno 2022 – N. 10
A cura di Paolo Rigo
Titolo articolo: La cerimonia della laurea capitolina tra storia, leggenda e iconografia
Il saggio ricostruisce le cause, le premesse, le circostanze e gli eventi della cerimonia capitolina della laurea di Petrarca (8 aprile 1341). Dopo aver discusso della questione se circolassero opere poetiche dell’autore tali da giustificare l’atto della cerimonia, individua non nell’Africa ma nelle Epystole il fondamento dell’incoronazione, ridimensionando il ruolo del poema. Passa poi al versante delle vulgate storiche e iconografiche nate attorno alla cerimonia, spesso in un’ambientazione romanzesca che a volte si è imposta sulla storia anche a dispetto di una verità dei dati facilmente attingibile.
Lingua: ItalianoPag. 11-29
Etichette: Iconografia, Italian Studies, Italianistica, Latinità, Letteratura italiana, Poesia, Poesia lirica, Retorica, Stile, Storia della letteratura, XIV secolo, XV secolo, XVI secolo, XVII secolo, XVIII secolo, Francesco Petrarca, Africa, Epystole metriche, Familiares, Rerum vulgarium fragmenta, Roma
Titolo articolo: Ancora sul riordino della sequenza finale dei Rerum vulgarium fragmenta
L’articolo si occupa della sistemazione delle ultime 31 poesie del Canzoniere che Petrarca tentò di effettuare nella fase finale del suo lavoro sul testo. Un’analisi dei numeri arabi, messi in margine del suo testo di lavoro (Vat. Lat. 3195), con i quali Petrarca voleva cambiare l’ordine delle poesie, rivela uno stato instabile degli interventi. La disposizione delle poesie arrangiata produce effetti manifesti riguardanti la ‘ideologia’ amorosa della raccolta. Il risultato degli interventi oscilla tra un’enfasi sull’idea di contemplazione e pentimento religioso, e una insistenza sulla dimensione estetica di brillantezza stilistico-melodica. Questa antitesi, tipica di tutta l’opera, non viene chiarita o risolta dalla nuova numerazione. Così la questione dei numeri arabi nel codice acquista un rilievo generale per l’interpretazione del Canzoniere.
Lingua: ItalianoPag. 31-38
Etichette: Critica del testo, Critica letteraria, Ecdotica, Filologia, Filologia d’autore, Italianistica, Poesia, Poesia lirica, XIV secolo, Francesco Petrarca, Canzoniere, Rerum vulgarium fragmenta, Arquu00e0, Italia, Roma
Titolo articolo: La Fam. XVII 8 a frate Matteo da Como: redazione γ dell’epistola e identità del destinatario
L’articolo si concentra sull’ignoto corrispondente petrarchesco della Fam. XVII 8, frate Matteo da Como : si avanza un’inedita proposta di identificazione di tale destinatario, ricostruendone la biografia e i rapporti con personalità vicine a Petrarca, e si analizzano le ricadute di questa identificazione sull’esegesi della Familiare a lui inviata. Si dà notizia, inoltre, del ritrovamento di un testimone della redazione γ di questa epistola, finora nota solo in redazione canonica : si fornisce una descrizione del codice e se ne discutono le varianti testuali.
Lingua: ItalianoPag. 39-48
Etichette: Critica stilistica, Epistolario, Epistolografia, Filologia, Letteratura, XIV secolo, Francesco Petrarca, Matteo da Como, Familiares, Avignone, Italia, Roma
Titolo articolo: «Malenconico, extenuato e pallido» : divagazioni su Filelfo, Petrarca e la malinconia
In un celebre articolo del 1950, Ezio Raimondi discuteva il controverso commento di Filelfo al Canzoniere evidenziandone un aspetto in genere sfuggito agli studiosi : la componente malinconica che lo caratterizza. Nel presente saggio si effettua una ricognizione sistematica del termine « malinconia » (e derivati) nelle chiose filelfiane, indagandone gli aspetti semantici, letterari e filosofici : dalla passione dolorosa al lato medico ; dai legami con la solitudine alla dimensione metamorfica che talvolta si associa con il sentimento malinconico. Il quadro che emerge rivela consonanze con il Problema xxx, 1 di Aristotele, dove l’uomo di genio è presentato come malinconico e lussurioso, e getta nuova luce sull’irriverente ritratto del Petrarca amante sensuale proposto dal commento
Lingua: ItalianoPag. 49-79
Etichette: Commento, Filosofia, Fisiologia, Malinconia, XIV secolo, XV secolo, XVI secolo, Francesco Filelfo, Francesco Petrarca, Commento al Canzoniere, Rerum vulgarium fragmenta, Firenze, Italia, Toletino
Titolo articolo: “Sors du tombeau noble orateur Petrarque” : notes sur la lecture du Triumphus Famæ avant l’age d’or des Triumphi en France
Il contributo indaga i motivi e le condizioni che hanno portato i lettori francesi di Petrarca a interessarsi ai Trionfi, all’inizio di quell’epoca che, tra il 1470 e il 1555, vedrà apparire in Francia cinque traduzioni in versi o in prosa del poema. Il saggio analizza l’attenzione che in area franco-borgognona fu rivolta all’allegoria della Fama, e al relativo trionfo, nelle arti figurative e in testi appartenenti al genere letterario della complainte funèbre composti tra il 1463 e il 1515. Questi testi saranno esaminati alla luce della fortuna di cui godette il poema petrarchesco, e in particolare il Triumphus Famæ, nell’immaginario collettivo degli eruditi francesi ammiratori della grande erudizione del Poeta Laureato, historien e collectioneur d’exempla.
Lingua: FrancesePag. 81-95
Etichette: Comparatistica, Critica letteraria, Fortuna, Fortuna editoriale, Letteratura francese, Letteratura italiana, XIV secolo, XV secolo, XVI secolo, Francesco Petrarca, Trionfi, Triumphi, Francia
Titolo articolo: Giuseppe Fracassetti editore e traduttore delle Familiares
Dopo una panoramica sull’opera di Fracassetti editore e traduttore delle Familiares, punto di snodo nella storia degli studi petrarcheschi, l’articolo esamina la traduzione delle epistole Antiquis illustrioribus del libro xxiv e i suoi risvolti interpretativi, attraverso l’analisi di alcune scelte lessicali e di resa. In seguito, a partire dall’osservazione delle discrepanze tra testo latino e volgarizzamento pubblicati per Fam. xxiv 4, 5 e 8, si studiano tempi e metodi del suo lavoro di costituzione del testo e traduzione, che procede frammentariamente e attinge in maniera eclettica a fonti che attualmente sappiamo testimoniare due distinti stadi redazionali delle lettere.
Lingua: ItalianoPag. 97-114
Etichette: Critica letteraria, Filologia, Filologia dei testi a stampa, Letteratura, Traduzione, XIX secolo, XX secolo, Francesco Petrarca, Giuseppe Fracasetti, Familiares, Italia
Titolo articolo: Rvf 206 : il giuramento di Petrarca e una possibile nuova fonte
Il contributo esamina Rvf 206 alla luce della rubrica che definisce il testo nel manoscritto Chigiano L.viii.305 : « Sagramento dimess(ere) franciescho petracchi ». Partendo dalla definizione di « sagramento » (giuramento), si individua un sonetto di Cino da Pistoia come possibile fonte, probabilmente secondaria, della canzone. Infine il contributo riflette sul significato del componimento e in particolare sull’oggetto del giuramento petrarchesco e sulla natura della colpa da cui il poeta si difende nel testo.
Lingua: ItalianoPag. 117-122
Etichette: Critica del testo, Critica letteraria, Italianistica, Letteratura, Poesia, Poesia lirica, XIV secolo, Francesco Petrarca, Rerum vulgarium fragmenta, Italia
Titolo articolo: Petrarca, Boccaccio e le monete delle Mulieres Antiquae (nota su una postilla petrarchesca del Par. lat. 5816, f. 8v e su De mulieribus claris xcviii)
Il saggio analizza la presenza e la funzione storica e letteraria delle monete delle imperatrici romane nelle opere di Petrarca e Boccaccio, con particolare attenzione per alcune postille di Petrarca nel suo codice dell’Historia Augusta (BnF, lat. 5816) e alcuni capitoli del De mulieribus claris del Boccaccio. La “coscienza numismatica” di Petrarca è poi messa in relazione con quella dimostrata dal mansionario della cattedrale di Verona Giovanni de’ Matociis nelle sue Historie imperiales. Si presentano infine alcune riflessioni e precisazioni sull’uso dell’Historia Augusta come fonte nel De mulieribus.
Lingua: ItalianoPag. 123-129
Etichette: Bibliofilia, Biblioteca, Classicità romana, Collezionismo, Storia, Storia della letteratura, XIV secolo, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Giovanni de' Matociis, De mulieribus claris, Historia Augusta, Historie Imperiales, Italia
Titolo articolo: Storia di un’attribuzione onomastica : Giovanni Mazzuoli, padre di Zanobi da Strada e primo maestro di Boccaccio
Il contributo che segue si presenta come un’indagine di carattere prosopografico sulla figura di Giovanni di Domenico Mazzuoli da Strada, padre di Zanobi e primo maestro di Giovanni Boccaccio. Attraverso uno spoglio documentario, archivistico e letterario, si ricostruisce la complessa vicenda dell’attribuzione onomastica, passata in giudicato per secoli dalla letteratura scientifica sull’argomento.
Lingua: ItalianoPag. 131-148
Etichette: Archivio personale, Biblioteca, Biblioteca privata, Critica storica, Storia, Giovanni Boccaccio, Giovanni di Domenico Mazzuoli da Strada, Zanobi da Strada, Italia, Pisa
Titolo articolo: Una inedita traduzione in esametri di Benedetto Egio della canzone Italia Mia di Petrarca
Nel contributo si propone la trascrizione della inedita traduzione in esametri ad opera di Benedetto Egio, umanista, grecista ed erudito spoletino vissuto nel sec. xvi, della canzone petrarchesca Italia mia, contenuta alle cc. 115v-119r del ms. C.d.V., B.A.V., Chigiano I.iv.102. Se è noto che Egio fu un esponente molto attivo nel circolo umanistico romano che ruotava attorno ad Antonio Augustín a partire dagli anni Quaranta del Cinquecento, quasi nulla sappiamo della sua attività poetica. La traduzione di Egio evidenzia una notevole padronanza della materia degli auctores e una capacità di integrazione prosodica orientate più a un gusto personale che all’aderenza al registro petrarchesco.
Lingua: ItalianoPag. 149-154
Etichette: Classicismo, Letteratura, Letteratura latina, Lingua italiana, Lingua latina, Traduzione, XIV secolo, XV secolo, XVI secolo, Benedetto Egio, Francesco Petrarca, Italia mia, Rerum vulgarium fragmenta, Italia, Roma
Titolo articolo: Encore sur les Cinq sonnets de Petrarque traduits par Louis Aragon
Nel 1947 Aragon pubblicò la traduzione « À la Fontaine de Vaucluse » di cinque sonetti di Petrarca con un’acquaforte di Picasso e un’introduzione ‘del traduttore’ in cui Aragon giustifica la propria decisione di tradurre Petrarca. Alla fine di ognuna delle 110 copie il poeta francese scrisse un proverbio autografo. L’articolo presenta per la primissima volta la raccolta di 19 di questi proverbi, raccolta difficile perché le copie dell’opuscolo non furono mai messe in vendita, ma distribuite ad amici sia del poeta sia di Picasso. Questa ricerca in fieri permette tuttora di determinare l’origine (e la coerenza ?) della scelta dei proverbi con cui Aragon volle concludere la traduzione dell’antologia petrarchesca.
Lingua: FrancesePag. 156-159
Etichette: Lingua francese, Lingua italiana, Linguistica, Poeta, Poetica, Tradizione, Traduzione, XIV secolo, XX secolo, Francesco Petrarca, Louis Aragon, Pablo Picasso, Cinq sonnets de Pu00e9trarque avec une eau-forte de Picasso et les explications du traducteur, Rerum vulgarium fragmenta, Francia, Italia