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Per leggere | 2009 | N. 17
Anno 2009 – Annata: IX – N. 17
A cura di Alessandra Maria Turco
Titolo articolo: Su Meravigliosamente di Giacomo da Lentini e sul frammento ravennate
Nel suo articolo Maurizio Perugi pone a confronto le edizioni di Antonelli e Contini di “Meravigliosamente” di Giacomo da Lentini. L’autore individua le principali varianti contenute nelle due edizioni, ed offre commento ed analisi lessico-semantica dei testi. Nello stesso articolo l’autore offre nuove proposte testuali riguardo le principali edizioni critiche, di Alfredo Stussi e Arrigo Castellani, della pergamena 11518 dell’Archivio Arcivescovile di Ravenna proveniente dal fondo del monastero femminile di Sant’Andrea Maggiore.
Lingua: ItalianoPag. 9-32
Etichette: Giacomo da Lentini, Meravigliosamente, Frammento ravennate, Scuola siciliana, Critica del testo, Commento, Duecento,
Titolo articolo: Cino da Pistoia: profilo di un lussurioso
Giuseppe Marrani propone in veste commentata i due sonetti d’amore di Cino da Pistoia “Avegna che crudel lancia ‘ntraversi” e “Per una merla che dintorno al volto” con l’intenzione di tracciare una nuova interpretazione della lirica del pistoiese e ridefinire i rapporti con la poesia di Dante Alighieri. In virtù del commento dei due sonetti Marrani propone un’interpretazione ‘lussuriosa’ di Cino da Pistoia raffigurandolo come un amante pesantemente assoggettato dal desiderio carnale preda di una donna tutt’altro che virtuosa e beatificante, entrambi lontani dalla concezione tradizionale stilnovista.
Lingua: ItalianoPag. 33-53
Etichette: Cino da Pistoia, Dante Alighieri, Commento, Critica del testo, Poesia, Trecento,
Titolo articolo: Morte e fama in Sannazaro, Rime LXXIX
Il testo del sonetto LXXIX delle “Rime” del Sannazaro ripropone il mito di Icaro. Raffaella Castagnola analizza la struttura complessa della sua opera e ne evidenzia la ricercatezza stilistica. Il testo risulta essere animato da una pluralità di fonti latine (Ovidio, Lucano, Properzio) e in particolar modo influenzato dallo stile del Petrarca. L’autrice sottolinea ed illustra i concetti di morte e fama presenti all’interno dell’opera fondamentali per spiegare la dialettica del Sannazaro.
Lingua: ItalianoPag. 55-64
Etichette: Sannazaro, Critica del testo, Sintassi, Quattrocento, Cinquecento,
Titolo articolo: Dalla “prima | Occasïon” alle ‘parole estreme’: Le scene iniziali e quella finale del Conte di Carmagnola del Manzoni
Giovanni Bardazzi offre un commento volto ad esaminare stile e scrittura del “Conte di Carmagnola” di Alessandro Manzoni. L’intenzione dell’autore consiste nel far corrispondere ad un massimo di analiticità un massimo di leggibilità allo scopo di evitare al lettore un “naufragio” nel mare delle chiose. La novità apportata dal Bardazzi si può riscontrare all’interno delle note e del commento. Egli fornisce una soluzione stilistica capace di mostrare in che modo autori, prosatori, storiografi e biografi interagiscono ed operano all’interno del testo.
Lingua: ItalianoPag. 65-135
Etichette: Conte di Carmagnola, Manzoni, Critica del testo, Commento, Settecento, Ottocento,
Titolo articolo: Esercizio di commento sopra un testo di dedica: Giacomo Leopardi al conte Trissino
Maria Antonietta Terzoli commenta un testo minore di Giacomo Leopardi mai commentato prima ovvero la dedica a Leonardo Trissino della canzone “Ad Angelo Mai”. L’autrice evidenzia come il commento di queste pagine liminari del Leopardi sia estremamente produttivo per quanto riguarda la conoscenza dei suoi rapporti con i contemporanei, sia per quanto riguarda l’uso di uno strumento come la dedica. L’autrice sottolinea l’attenzione che il Leopardi riserva nel costruire questa parte fragile ed esposta dell’opera.
Lingua: ItalianoPag. 157-170
Etichette: Leopardi, Commento, Dedica, Canzone, Critica del testo, Ottocento,
Titolo articolo: “Desolata t’attende…” (La Casa dei doganieri di Montale)
Luciano Zampese propone un nuovo commento alla “Casa dei doganieri” di Eugenio Montale. L’autore riconoscendo la difficoltà del testo sia per la sua centralità nella genesi delle “Occasioni”, sia per la fitta rete di legami intertestuali, pone attenzione alla sintassi ed al lessico dell’opera. Altri punti di fondamentale importanza nella riflessione dell’autore sono: il nucleo tematico della “Casa dei doganieri” ovvero “il tema dell’oblio del ‘tu’ e del ricordo dell’io”, le notizie biografiche e ‘ciclo’ di Arletta, le riflessioni metriche e sul titolo.
Lingua: ItalianoPag. 171-239
Etichette: Montale, Critica del testo, Critica letteraria, Novecento,