Per leggere | 2007 | N. 13

Anno 2007 – Annata: VII – N. 13
A cura di Daniela Focetola

Autore/i articolo: UMBERTO CARPI
Titolo articolo: Un centenario per Carducci

In occasione del centenario della morte di Giosuè Carducci, viene ricordata questa eclettica personalità, ritenuto uno dei maggiori intellettuali usciti dal Risorgimento e ancora oggi oggetto di infinite discussioni. Carducci, infatti, attende ancora un’interpretazione globale del suo percorso di studioso; definito poeta, polemista e prosatore da Luigi Russo nonché politico, storico, critico, editore e commentatore di testi dal De Sanctis.

Lingua: Italiano
Pag. 1 -10
Etichette: Carducci Giosuè, Opere, Ottocento, Novecento, Critica letteraria,

Autore/i articolo: WILLIAM SPAGGIARI
Titolo articolo: Dopo Aspromonte

La lirica “Dopo Aspromonte” è stata scritta durante il soggiorno fiorentino nel 1862; essa fu composta – come dichiarò lo stesso Carducci al Chiarini – “in poche ore”. Esattamente un anno dopo Carducci invia all’amico l’inno “A Satana” utilizzando quasi le stesse parole. Si stabilisce pertanto uno stretto legame fra le due liriche anche a livello tematico dal momento che il poeta in entrambe fa coesistere le radici classiche con le passioni civili. La stessa pubblicazione di “Dopo Aspromonte” viene a lungo ritardata come accadrà più tardi per l’inno “A Satana”.

Lingua: Italiano
Pag. 11 – 22
Etichette: Carducci Giosuè, Dopo Aspromonte, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: ENRICO FENZI
Titolo articolo: ‘La sacra di Enrico V’: cavalcata infernale e danza macabra (‘Giambi ed Epodi’ XXVIII)

Nel saggio Fenzi presenta una lettura dell’epodo XXVIII di Carducci “La sacra di Enrico V”. Il nucleo tematico della lirica è costituito dalla denuncia da parte del poeta della totale “inattualità di ogni residuo sogno di restaurazione borbonica in terra di Francia”. L’immagine del corteo trionfale di Enrico V rappresenta in realtà il “trionfo della Morte”, la cerimonia sacra della consacrazione e dell’incoronazione reale si muove infatti tra colori e presagi di morte, tra scheletri e morti assassinati. Gli ultimi versi della lirica rappresentano l’esito finale di questa tragedia: il decapitato Luigi XVI accoglie il pretendente al trono offrendogli su un piatto d’oro le chiavi di Parigi e la propria testa.

Lingua: Italiano
Pag. 23 – 49
Etichette: Carducci Giosuè, La sacra di Enrico V, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: RICCARDO BRUSCAGLI
Titolo articolo: Pianto antico

“Pianto antico” viene pubblicato per la prima volta nel 1873 all’interno di “Nuove Poesie” senza titolo ma accompagnato da un’epigrafe in greco che ha come tema centrale la concezione pagana del non-ritorno dei morti e il netto rifiuto di ogni consolazione spiritualistica. Nei sedici versi che compongono la lirica si addensano esperienza biografica e poesia, chiaro esempio del “carducciano vivere la vita attraverso la letteratura”.

Lingua: Italiano
Pag. 51 – 64
Etichette: Carducci Giosuè, Pianto antico, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: GIOVANNI BARBERI SQUAROTTI
Titolo articolo: Le ‘Primavere elleniche’

Barberi Squarotti offre una lettura delle tre “Primavere elleniche” di Carducci, composte fra il 1871 e il 1872 e dedicate a Carolina Cristofori Piva. Alle tre odi è affidato un compito importante: dimostrare che il poeta polemico e rissoso dei “Giambi ed epodi” ha lasciato il posto ad un altro Carducci capace di fare “la grande poesia ideale e artistica”. In particolare le tre liriche segnano una svolta poetica, sono un vero e proprio manifesto del cambiamento biografico e letterario avvenuto nel Carducci, che si eleva ad uomo nuovo e rinnovato nello spirito e nella fonte d’ispirazione poetica, il tutto riconducibile al suo amore per Lidia. Come dichiarò in alcune lettere “Primavere elleniche” celebrano la prospettiva del ritorno ai classici e alla grecità ritrovata: “ritrovata fondamentalmente in Lidia e attraverso Lidia”.

Lingua: Italiano
Pag. 65 -97
Etichette: Carducci Giosuè, Primavere elleniche, Lirica, Ode, Ottocento, Classicismo,

Autore/i articolo: ROBERTO FEDI
Titolo articolo: Le chiome di Maria (Nota su ‘Rime Nuove’ LXVIII)

Nel saggio R. Fedi propone una lettura interpretativa dell’ “Idillio maremmano” di Giosuè Carducci. Il primo elemento sottolineato dall’autore del saggio è che la fanciulla bionda di cui si parla nella poesia, identificata da alcuni “chiosatori tendenti al gossip” con Maria Bianchini (un amore giovanile del poeta), è in realtà un elemento secondario e fuorviante. La lirica, composta da venti terzine più un isolato verso finale, si chiude con il nome di Trissottino che è l’unico “accenno deliberatamente letterario del componimento”. L’idillio è, secondo Fedi, nettamente diviso in due parti: la prima tutta basata sul motivo del dolce ricordo, la seconda che si apre invece con un grido di dolore sottolineando la visione del tempo che passa e la vacuità dell’esistenza. Oltre che a livello tematico le due parti si distinguono anche a livello stilistico, dolce e letteraria la prima virile e sprezzante la seconda.

Lingua: Italiano
Pag. 99 – 107
Etichette: Carducci Giosuè, Idillio maremmano, Idillio, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: CARLO CARUSO
Titolo articolo: La nota carducciana alle ‘Odi barbare’ (1877), la libertà metrica e la poesia di Leopardi

I temi salienti presenti nella “Nota” carducciana che chiude l’Appendice alle prime “Odi barbare” sono la marginalità dei nuovi metri rispetto a quelli tradizionali, il diritto a ricercare nuove forme d’espressione diverse da quelle consuete e il riconoscimento della fine dei generi poetici tradizionali, fatta eccezione per la lirica. Nella “Nota” Carducci sottolinea “la legittimità della sperimentazione in campo lirico” proprio all’indomani della pubblicazione delle Odi Barbare, per porre le difese alle repliche di coloro che all’uscita del libro, invece, dichiararono “illegittimi i nuovi metri”. Carducci tanto nella “Nota” quanto nelle opere successive andrà sempre alla ricerca di una convivenza produttiva fra i due sistemi: il tradizionale e il nuovo.

Lingua: Italiano
Pag. 109 – 124
Etichette: Carducci Giosuè, Leopardi Giacomo, Odi barbare, Lirica, Metrica, Ottocento,

Autore/i articolo: ELENA PARRINI CANTINI
Titolo articolo: ‘Le risorse di San Miniato’ : materiali per un commento

La prosa dal titolo “Le risorse di San Miniato al Tedesco” è secondo Cantini la più nota pagina autobiografica del Carducci. In alcune lettere inviate all’editore del volume il poeta dichiarò che essa fu composta in un lasso di tempo piuttosto breve ma che contemporaneamente fu sottoposta ad un’attenta revisione “come si conveniva ad una prosa artistica”. Nel saggio Cantini prende in esame queste ed altre lettere che il Carducci scrive proprio nel biennio 1881-1882, che sono gli anni post-Lidia; in esse l’autrice del saggio mette in luce numerose e significative “tracce del lungo processo di sedimentazione dei materiali compositivi” che confluiranno poi nella prose delle “Risorse”.

Lingua: Italiano
Pag. 125 – 134
Etichette: Carducci Giosuè, Le risorse di San Miniato al Tedesco, Prosa, Ottocento, Autobiografia,

Autore/i articolo: PIETRO G. BELTRAMI
Titolo articolo: Carducci e ‘La guerra’

Scritta nel novembre 1891 l’ode carducciana “La guerra”, dopo una breve fase di polemiche che accompagnarono la sua pubblicazione, è caduta in un sostanziale silenzio. Beltrami offre una lettura dell’ode in relazione ai rapporti di quest’ultima con il trattato “Del diritto e della morale” di Carlo Cattaneo. Carducci aveva ben presenti le pagine di questo libro dal momento che ne trasporta nella lirica la medesima posizione, ossia la guerra intesa come legge di natura, necessità eterna nonché fenomeno storicamente contingente. Beltrami ritiene necessaria una rilettura e rivalutazione dell’ode carducciana per due ragioni: innanzitutto perché è lirica ed in seconda istanza perché in essa vi è una chiara e fredda ‘impoliticità’ del discorso stesso, dal momento che Carducci parla della guerra come fatto inevitabile “dell’umanità e dei popoli, piuttosto che dei singoli individui”.

Lingua: Italiano
Pag. 135 – 149
Etichette: Carducci Giosuè, Cattaneo Carlo, Del diritto e della morale, La guerra, Lirica, Prosa, Ottocento, Intertestualità,

Autore/i articolo: GUIDO CAPOVILLA
Titolo articolo: Versi ‘barbari’ fra le extravaganti di Carducci. Primi appunti

Capovilla segnala tra il materiale ‘extravagante’ del Carducci più tardo, la presenza di alcune prove ‘barbare’. Si tratta di otto poesie che appartengono alla avanzata maturità del poeta e che questi volutamente lasciò completamente inediti. Tali testi, infatti, non risultano pubblicati né in riviste, né furono inclusi in raccolte, tantomeno furono sottoposte ad alcun lavoro di rifinitura. Nel saggio ci si sofferma su queste odi dal momento che esse “completano i risultati dell’officina barbara” proponendone per la prima volta una lettura ed inquadramento passibili di ulteriori e più approfonditi studi ed indagini.

Lingua: Italiano
Pag. 151 – 166
Etichette: Carducci Giosuè, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: MAURO MORETTI
Titolo articolo: “Quando in cospetto a l’aquila”. Sul Medioevo carducciano

Nel saggio Mauro Moretti ha messo in risalto come Carducci nell’esordio dei discorsi “Dello svolgimento della letteratura nazionale”, ha fissato alcune coordinate salienti del suo pensiero sul medioevo, considerato come una realtà poliedrica, per cui Carducci ritiene più opportuno parlare “di diversi tempi, luoghi e volti del medioevo”.

Lingua: Italiano
Pag. 169 – 189
Etichette: Carducci Giosuè, Trattatistica, Ottocento, Letteratura, Medioevo,

Autore/i articolo: PAOLO GIOVANETTI
Titolo articolo: Il popolo è altrove. Carducci e la ballata romantica

Il saggio introduttivo all’edizione del Poliziano volgare del 1863 costituisce l’esplicito manifesto dell’antiromanticismo carducciano. Ma già negli anni precedenti (1853-1855) Carducci aveva espresso con chiarezza per la prima volta la propria distanza “dai valori diseducativi della letteratura romantica italiana e straniera, nonché dalla ‘ballatista’ per antonomasia”.

Lingua: Italiano
Pag. 191 – 222
Etichette: Carducci Giosuè, Trattatistica, Edizione critica, Ottocento, Ballata, Romanticismo,

Autore/i articolo: FRANCO CASTELLANI
Titolo articolo: Sulla migrazione delle ‘Rime’ di San Miniato

Le “Rime”di San Miniato di Giosuè Carducci furono pubblicate nel luglio del 1857 dopo un lungo e attento lavoro di revisione dei testi scelti per il libro. Castellani nel saggio sottolinea che l’ideazione di questa pubblicazione fu lunga e preceduta da molti tentavi di raccolta, poi falliti, che ebbero la funzione di preparare l’esordio delle “Rime”; infatti gli anni giovanili del Carducci furono caratterizzati da molti progetti ed esperimenti poetici e tutte le raccolte che non videro mai la luce furono scritte tra il 1850 e il 1857, raccolte di cui l’autore del saggio fornisce titoli ed anni di concepimento. Da ciò si deduce la necessità del poeta di consegnare testi inseriti in una struttura e disegno unitario. Tuttavia la coerenza interna propria di un canzoniere era ancora acerba nel Carducci degli esordi; con la pubblicazione delle “Rime” di San Miniato, invece, il poeta giunge alla realizzazione matura e compiuta delle sue prime aspirazioni.

Lingua: Italiano
Pag. 225 – 306
Etichette: Carducci Giosuè, Rime, Lirica, Ottocento,

Autore/i articolo: FRANCESCO BAUSI
Titolo articolo: L’edizione polizianesca di Giosuè Carducci (1863)

Bausi sottolinea nel saggio che il contributo di Carducci come editore e filologo nell’ambito della letteratura umanistica fiorentina si limita soltanto a due lavori giovanili: l’edizione delle poesie di Lorenzo de’ Medici, con testi privi di note esegetiche e “allestiti in maniera sbrigativa”, e l’edizione delle poesie volgari di Angelo Poliziano che presenta invece un ricco apparato critico, con testi “approntati ex novo sulla base di ricerche di prima mano e corredati da un ricco commentario”. Ed è proprio su quest’ultimo lavoro carducciano che Bausi concentra la sua indagine dimostrando come il Carducci, diversamente dai suoi predecessori, lavori su tre fronti diversi: testo, commento ed interpretazione storico-critica.

Lingua: Italiano
Pag. 307 – 336
Etichette: Carducci Giosuè, Poliziano Angelo, Trattatistica, Ottocento, Edizione critica, Commento,