Otto / Novecento | 2014 | N. 3

Anno 2014 – Annata: XXXVIII – N. 3 Mese: Settembre / Dicembre
A cura di Paolo Senna

Autore/i articolo: ANGELA IDA VILLA
Titolo articolo: Sul Pascoli cripto-interprete di Leopardi. La memoria del mazzo floreale del Polifemo dell’“Idillio XI” di Teocrito nelle notazioni reticenti, dissimulatrici e depistanti circa l’abbinamento ‘sbagliato’ delle “viole di marzo” con le “rose di maggio” nel “mazzolin” del “Sabato del villaggio”

Nell’autocommento della lirica Il 21 di aprile (XI Kal. Maias) apparso sulla “Rassegna scolastica” dell’ottobre 1895, Pascoli parlava dell’autore di quella poesia come di un poeta reticente, dissimulatore e depistante, poiché nascondeva “sotto il velame” di immagini realistiche simboli mitologico-religiosi pagani. Pochi mesi dopo (marzo 1896), lo stesso Pascoli applicava la medesima interpretazione al “Sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi nella conferenza fiorentina dedicata al poeta di Recanati. Il saggio, dopo aver illustrato nel dettaglio i passaggi della conferenza con precisi riferimenti al contesto storico, discute analiticamente le fonti greche delle immagini delle “rose” e delle “viole” disponibili a Leopardi, individuando nell'”Idillio XI” un riferimento ‘dissimulatorio’ (i gigli con i papaveri), puntualmente rilevato da Pascoli. Tale artificio rimanda a una catena di volute reticenze e dissimulazioni che nascondono un’immagine simbolicamente allusiva al tema mitologico-religioso pagano di Dioniso.

Lingua: Italiano
Pag. 1-62
Etichette: Pascoli Giovanni, Leopardi Giacomo, Teocrito, Sabato del villaggio, Ottocento, Mito, Mitologia, Religione,

Autore/i articolo: ANTONIO DI SILVESTRO
Titolo articolo: Riscritture della sacra rappresentazione nell’opera di Giovanni Verga. Analisi e storia testuale del “Mistero”

Nelle opere di Verga, accanto alla religiosità popolare, di natura quasi folkloristica, esibita spesso con manifestazioni esagerate, esiste un’altra dimensione più intima e nascosta del rapporto con il divino. Attraverso l’esame puntuale della novella “Il mistero”, condotto mediante il raffronto tra il testo dell’edizione Casanova 1883 e la riedizione per i tipi de La Voce del 1920, l’autore del saggio mostra in che modo la religiosità verghiana legata alle pratiche religiose, ancora molto vive nella Sicilia dell’Ottocento, della messa in scena delle Passioni di tradizione medievale venga gradualmente rivista eliminando le espressioni più enfatiche e di stampo dialettale, a favore di un testo più sobrio, sia dal punto di vista lessicale, che dal punto di vista della struttura del racconto.

Lingua: Italiano
Pag. 63-87
Etichette: Verga Giovanni, Il mistero, Ottocento, Verismo, Folklore, Sicilia,

Autore/i articolo: ANTONIO CARANNANTE
Titolo articolo: Un invito allo studio delle ‘dispense accademiche’: Rodolfo Renier, Vittorio Rossi, Francesco Flora, Ferdinando Giannessi, Fernando Figurelli

L’autore del saggio parte dal presupposto che molti critici letterari abbiano espresso il meglio della loro produzione non tanto, e non solo, nei volumi più conosciuti e divulgati, ma anche, e soprattutto, nelle dispense universitarie generate dai loro corsi accademici. Recuperando un patrimonio che rischia, per la maggior parte, di andare perduto, Carannante analizza alcuni dei migliori corsi universitari tenuti da grandi studiosi quali Rodolfo Renier, Vittorio Rossi, Francesco Flora, Ferdinando Giannessi e Fernando Figurelli, coprendo un arco temporale che va dalla metà degli anni Dieci alla metà degli Settanta.

Lingua: Italiano
Pag. 89-111
Etichette: Novecento, Renier Rodolfo, Rossi Vittorio, Flora Francesco, Giannessi Ferdinando, Figurelli Fernando, Accademia,

Autore/i articolo: LUCIA TANTALO
Titolo articolo: “Il gazzarra”: il romanzo informale di Massimo Ferretti

L’autrice rilegge il romanzo “Il gazzarra” di Massimo Ferretti, pubblicato nel 1965, alla luce della nuova letteratura critica sul Gruppo 63 edita negli anni più recenti, in occasione del cinquantenario della nascita della Neovanguardia. Ultimo romanzo compiuto di Ferretti (dopo “Rodrigo”, pubblicato nel 1963, mentre la stesura di “Trunkful” sarà interrotta dalla prematura e improvvisa morte dell’autore), “Il gazzarra” porta avanti lo sperimentalismo linguistico e sintattico già abbozzato in “Rodrigo”, portandolo all’estremo. L’adesione in toto al Gruppo 63 e alle sue teorie è ormai matura e segna il punto di non ritorno nei rapporti con Pasolini, contrariato dalle scelte operate da Ferretti.

Lingua: Italiano
Pag. 113-130
Etichette: Ferretti Massimo, Novecento, Neoavanguardia, Pasolini Pier Paolo, Il gazzarra, Gruppo 63,

Autore/i articolo: ALBERTO SANTOS
Titolo articolo: Marino Moretti elzevirista del “Corriere della Sera”

La collaborazione intrattenuta da Marino Moretti con il “Corriere della Sera” si protrasse per circa trent’anni, dal 1923 al 1954, con una produzione di 597 articoli. Già collaboratore de “La Domenica del Corriere” e de “La Lettura”, Moretti fu invitato a partecipare alla terza pagina del “Corriere”, che andava rinascendo dopo la guerra, direttamente da Alberto Albertini, fratello di Luigi e condirettore del giornale, con una lettera datata 21 luglio 1923. Ad essa fece seguito la pubblicazione pressoché immediata della prima novella morettiana, il 9 agosto dello stesso anno, intitolata “Tutt’e due”. Attraverso ampi riferimenti ai carteggi, l’autore del saggio analizza le censure di stampo fascista o moralista, con le quali le novelle del poeta di Cesenatico dovettero confrontarsi, i rapporti fra questi e i vari direttori del “Corriere”, e le vicissitudini storiche e personali che influenzarono la sua collaborazione al quotidiano.

Lingua: Italiano
Pag. 133-146
Etichette: Moretti Marino, Corriere della sera, Novecento, Editoria, Novella, Albertini Alberto, Carteggio,

Autore/i articolo: FABRIZIO MILIUCCI
Titolo articolo: “Il mestiere di vivere” di Pavese. Un percorso fra “secretum professionale” e autoesegesi

L’autore del saggio esamina “Il mestiere di vivere”, l’opera che Pavese iniziò a comporre nel 1935, mentre si trovava al confino a Brancaleone, e che vedrà la luce solamente nel 1952, postuma. Nella sua lunga gestazione, “Il mestiere di vivere” può essere considerato l’equivalente dello “Zibaldone” leopardiano. In esso, infatti, si esprime la riflessione poetica ed esistenziale di Pavese. Opera di difficile definizione, scritta non di getto, ma attraverso la rielaborazione degli appunti presi su di un taccuino, “Il mestiere di vivere” costituisce anche il testamento spirituale di Pavese che, prima del gesto estremo che pose fine alla sua vita, si assicurò di lasciare insieme all’opera un foglio su cui indicò il titolo, il nome dell’autore e qualche notizia biografica, intendendo forse in questo modo esprimersi a favore della sua pubblicazione.

Lingua: Italiano
Pag. 147-161
Etichette: Pavese Cesare, Novecento, Mestiere di vivere, Diario,

Autore/i articolo: MARINA PAINO
Titolo articolo: Brancati e il ‘perturbante’ gallismo di Don Giovanni

Attraverso l’analisi di “Don Giovanni in Sicilia”, e con ampi riferimenti alle altre opere brancatiane, l’autrice del saggio ci mostra in che modo il personaggio e il cliché di Don Giovanni vengano da Brancati trasfigurati e riletti alla luce della sicilianità e calati nel contesto dell’immobilismo della vita di provincia isolana. Il Don Giovanni di Brancati è un personaggio caratterizzato da pigrizia e sonnolenza, che al vero e proprio erotismo sostituisce il guardare da lontano le donne. La placidità e l’inazione dei personaggi delle opere di Brancati ci mostrano come l’eros, considerato esclusivamente come atto mancato, sia in realtà un alter ego della morte.

Lingua: Italiano
Pag. 163-173
Etichette: Brancati Vitaliano, Don Giovanni in Sicilia, Erotismo, Libertinismo, Morte, Novecento,

Autore/i articolo: DONATELLA LA MONACA
Titolo articolo: La “grazia suprema” della poesia sabiana nella vocazione artistica di Elsa Morante

L’intervento dell’autrice verte a dimostrare come, all’interno della narrativa di Elsa Morante, sia possibile identificare una linea conforme alla poetica di Umberto Saba. Il poeta triestino, celebrato dalla Morante nell’opera “Il poeta di tutta la vita”, uscito nel 1957 in occasione della morte, è sentito da sempre dall’autrice come spirito affine. La devozione della Morante nei confronti di Saba emerge anche da alcune lettere inviate al poeta nel 1956, in occasione della perdita dell’amatissima moglie Lina. In esse spicca la venerazione della Morante nei suoi confronti, il timore quasi reverenziale nell’esprimere, con parole a suo giudizio inadeguate, la compartecipazione al dolore di Saba.

Lingua: Italiano
Pag. 175-184
Etichette: Saba Umberto, Morante Elsa, Il poeta di tutta la vita, Carteggio, Novecento,

Autore/i articolo: ISOTTA PIAZZA
Titolo articolo: Poeti per una “quinta generazione”. La neoavanguardia secondo Vanni Scheiwiller

Il saggio esamina l’apporto significativo dato da Vanni Scheiwiller e dall’Insegna del Pesce d’Oro ai poeti della neoavanguardia. Attraverso l’analisi dei ricchissimi materiali dell’Archivio Scheiwiller, conservati al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, l’autrice dell’articolo mostra in che modo il grande editore abbia avuto il merito di comprendere l’originalità della corrente della neoavanguardia, probabilmente ancora prima che il Gruppo 63 si presentasse con una fisionomia ben definita e avviata, e ciò anche grazie ai rapporti personali privilegiati intrattenuti da Vanni Scheiwiller con i maggiori esponenti di essa, in particolare Nanni Balestrini e Antonio Porta. Emerge, inoltre, piuttosto chiaramente la posizione dell’editore nei confronti del movimento, lontana sia da atteggiamenti reazionari di rifiuto nei confronti della carica eversiva di esso, cari a buona parte della critica coeva, sia da manifestazioni di entusiasmo acritico, e talvolta ingiustificato, che spesso l’accompagnarono.

Lingua: Italiano
Pag. 185-198
Etichette: Scheiwiller Vanni, Neoavanguardia, Archivio Scheiwiller, Università degli Studi di Milano, Gruppo 63, Balestrini Nanni, Porta Antonio, Novecento, Novecento,

Autore/i articolo: SARA LORENZETTI
Titolo articolo: Sperimentare il sé nell’altro. Per una lettura sociologica de “La mia casa è dove sono” di Igiaba Scego

All’interno della definizione di ‘letteratura di migrazione’, apparsa nel nostro Paese da poco più di vent’anni, è possibile attualmente isolare una corrente così definita di “seconda generazione”, ossia di scrittori arrivati da piccoli in Italia, o addirittura nati qui. Igiaba Scebo, nata a Roma nel 1974 da genitori somali, è l’autrice del romanzo “La mia casa è dove sono”, edito nel 2010. Con grande sensibilità e toni che spaziano dal drammatico all’ironico riesce a descrivere la straniante condizione che si ritrovano a vivere le persone, come lei, che vivono una situazione sospesa tra due culture, quella di origine della propria famiglia, e quella italiana.

Lingua: Italiano
Pag. 199-213
Etichette: Scego Igiaba, Romanzo, Somalia, Italia, Critica sociologica, Duemila,

Autore/i libro/articolo recensito: ALBERTO BRAMBILLA
Titolo libro/articolo recensito: Il mammut in automobile. Corpi, macchine e sfide nella vita e nella scrittura di Emilio Salgari
Edizioni: Delmiglio Editore, Verona – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 217-219
Recensore/i: Francesca Strazzi
Etichette: Salgari Emilio, Ottocento,

Autore/i libro/articolo recensito: ANTONIO LUCIO GIANNONE
Titolo libro/articolo recensito: Fra Sud ed Europa. Studi sul Novecento letterario italiano
Edizioni: Milella, Lecce – 2013
Lingua: Italiano
Pag. 219-221
Recensore/i: Lucia Tantalo
Etichette: Novecento, Critica letteraria, Viola Cesare Giulio, Saponaro Michele, Comi Girolami, Onifri Arturo, Quasimodo Salvatore, Scotellaro Rocco,

Autore/i libro/articolo recensito: ANTONIA POZZI
Titolo libro/articolo recensito: Ti scrivo dal mio vecchio tavolo. Lettere 1919-1938
A cura di: Graziella Bernabò, Onorina Dino
Edizioni: Ancora, Milano – 2014
Lingua: Italiano
Pag. 222-224
Recensore/i: Stefania Triachini
Etichette: Pozzi Antonia, Carteggio, Novecento, Dino Onorina, Poesia,