Le riviste sostenitrici
Narrativa | 2006 | N. 28
Anno 2006 – Annata: XIV – N. 28 Mese: Gennaio
A cura di Dario Pontuale
Titolo articolo: Prefazione
Viene presenta la nuova linea editoriale della rivista, la quale nonostante segua le orme della precedente, fondata e diretta da Marie-Hèléne Caspar, offrirà spazio non solamente alla narrativa, ma pure al teatro, poesia e saggistica. Inoltre in questa breve prefazione si introduce il tema centrale del numero: “altri stranieri”.
Lingua: ItalianoPag. 5 – 10
Etichette: Periodico,
Titolo articolo: Lo straniero che è in noi
Cesarini mette in risalto quanto, in una società moderna come quella contemporanea, sia complesso e delicato il rapporto dialettico tra gli appartenenti a una nazione o a una classe sociale, che hanno per questo una propria identità propria e definita, e gli esclusi, gli emarginati. Questo campo, ampiamente dibattuto da filosofi come Harendt, Habermas, Agamben, ha portato a tre diversi metodologie di approccio alla questione: Antropologico, Sociologico e Psicologico. E’ sul terzo metodo che Cesarini, infine, incentra la propria disamina, argomentandola e chiarendola con diversi esempi.
Lingua: ItalianoPag. 11 – 24
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Gli intellettuali e la critica, l’identità e l’umanesimo nell’eta della globalizzazione
Il lavoro è organizzato in tre capitoli atti a costruire una rete di relazioni ed interconnessione tra gli intellettuali e l’epoca della globalizzazione, nella quale ormai viviamo pienamente. Se nella prima sezione viene rapidamente analizzato il ruolo dell’intellettuale nel corso dei secoli, le sue alterne fortune e le correlazioni con il potere, nella seconda, invece, Luperini si intrattiene sul compito svolto dalla critica, in particolar modo dal pubblico al quale si rivolge oggi; un pubblico che certamente deve ritrovare proprio nella critica il carattere sociale e materiale, la capacità di dialogo e di conflitto. Con l’ultima parte si giunge alle conclusioni scoprendo le corrispondenze tra l’identità e l’umanesimo, utilizzando come punto di partenza la recente autobiografia di Eric Hobsbawm.
Lingua: ItalianoPag. 25 – 38
Etichette: Narrativa, Critica letteraria,
Titolo articolo: Finzioni dell’io’ nella letteratura dell’immigrazione
In questo articolo vengono analizzati alcuni testi noti come “Letteratura italiana dell’immigrazione”, ossia quelle opere scritte in italiano, appunto, ma da autori stranieri e, più precisamente, da quegli scrittori che sono giunti in Italia con i flussi migratori tra gli anni Ottanta e Novanta. Il riferimento ad un sempre maggiore interesse e una sempre più larga produzione riscosse da questa letteratura, non nasconde un chiaro intento di denuncia politica che, partendo da una vicenda personale arriva a manifestare, poi, un ben più generalizzato disagio.
Lingua: ItalianoPag. 39 – 52
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Salsicce curry di pollo, documenti e concorsi. Scritture dell’immigrazione di’seconda generazione’
Lucia Quaquarelli concentra il suo sforzo d’indagine sulla figura di “chi migra” e cioè di chi, come un eroe epico alle soglie del ventunesimo secolo, lascia le sue radici, la sua patria e sceglie di partire, di intraprendere il viaggio. Quello che però l’autrice si ripropone maggiormente di fare è studiare il momento successivo al viaggio, quello nel quale il pellegrino si trova a fare i conti con una cultura, con un’identità differente dalla sua e che lo obbliga a riformulare il proprio sistema di relazioni. Per far ciò sono stati scelti alcuni testi nei quali si evince una certa conflittualità di rapporti del personaggio tra la sua “identità “atavica” e quella “composita”. I racconti considerati sono: “Curry al pollo”, “Karl Marx fu circonciso?”, “Dismatria” e “La doppia assenza”.
Lingua: ItalianoPag. 53 – 66
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Identikit dello straniero extracomunitario nella narrativa degli ultimi vent’anni:come aggirare lo stereotipo?
Dopo un breve quadro storico-sociale delle del flusso immigratorio che ha coinvolto l’Italia negli ultimi venti anni, l’autrice del saggio sottolinea come, a partire degli anni Novanta, il nostro Paese si sia ritrovato multietnico e pluriconfessionale, tanto da vedere cresciuta nel suo interno una generazione di “nuovi” cittadini. La figura dello “straniero” non incarna più quindi una realtà di passaggio, bensì una figura stanziale della vita quotidiana d’ognuno. Le Gouez, osservato questo ciclo generazionale, offre una chiave di lettura del testo letterario prodotto nell’Italia della trasformazione da quegli autori che hanno affrontato il tema dell’alterità, degli stereotipi e pregiudizi culturali che vincolano la figura dell’altro.
Lingua: ItalianoPag. 67 – 80
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Altri stranieri. Identità minoritarie a confronto nella narrativa meridionale dell’ultima generazione
Un attento e dettagliato sguardo storico ricostruisce le sorti e le numerose vicende storiche, politiche e sociali che colpirono il Meridione dal tempo del Rinascimento fino all’inizio del ventesimo secolo. Inoltre un’ulteriore studio viene intrapreso sulle comparazioni economiche e culturali tra Nord e Sud d’Italia, sempre nel tentativo di spiegare l’arretratezza nella quale vive il Mezzogiorno, ma è proprio da questa condizione che nasce la narrativa meridionale, ricca d’identità minoritarie. Nonostante provenga dalle stesse radici, questa narrativa conosce, nel corso del tempo e delle molte vicissitudini storiche, varie metamorfosi che permettono un’interessante comparazione tra i testi prodotti nel corso degli anni.
Lingua: ItalianoPag. 81 – 98
Etichette: Narrativa, Meridionalismo,
Titolo articolo: Stranieri al Sud: per una ridefinizione delle frontiere
L’articolo di Angela Biancofiore segue la scia degli scrittori migranti, di quegli autori che puntano il loro sguardo estraneo sulla nostra società, che riversano nella scrittura tutta la loro esistenza, mai mera finzione. È così che questa autrice, con la trasposizione della propria esperienza nella lingua altra, ha la capacità di mettersi e metterci in aperta discussione. Lo studio si focalizza, principalmente, sui narratori del Sud, su quegli emigranti che affrontano con inquietudine il travagliato processo di sradicalizzazione e reimpianto nella nuova realtà. Il modello più caratterizzante è la lingua usata da Carmine Abate, scrittore arberesh trapiantato in Germania, a cui si aggiunge quello dell’albanese, emigrato in Italia, Ron Kubati autore del romanzo “Va e non torna”.
Lingua: ItalianoPag. 99 – 118
Etichette: Narrativa, Abate Carmine, Kubati Ron,
Titolo articolo: La sardità creola nella rappresentazione identitaria di Marcello Fois
Questo saggio, che tratta soprattutto l’attività letteraria di Marcello Fois, si apre con un omaggio al cagliaritano Sergio Atzeni traduttore del romanzo di Patrick Chamoiseau “Texaco” e per questo considerato un anticipatore della creolità in Sardegna. La cultura creola viene messa in evidente risalto nel raffronto tra l’opera tradotta dall’autore ed il suo romanzo, postumo,”Passavamo sulla terra leggeri”.
Marcello Fois ha raccolto, più di altri, l’eredita del bilinguismo di Atzeni con i suoi scritti che si muovono in una sorta di complesso equilibrio linguistico che unisce il sardo all’italiano, dove la propria identità non viene rinnegata, ma analizza, messa in discussione ed infine rinnovata.
Pag. 119 – 134
Etichette: Narrativa, Fois Marcello, Atzeni Sergio,
Titolo articolo: ‘Su Sambenau’ e ‘Su Stangiu’: nativi e stranieri nel giallo sardo contemporaneo
Lo studio affronta il concetto rappresentato dal termine “straniero” nella moderna letteratura gialla sarda. L’individuazione è complessa in una realtà sociale tanto policroma come quella della Sardegna. La Pias partendo dalle voci dialettali “Sambenau”; nativo, e “Strangiu”, straniero, affronta i temi dell’appartenenza etnica, del rapporto identità-alterità e dell’alterità interna ed esterna. scegliendo molti autori, tra cui Fois, Todde e Mannuzzu, giunge a due conclusioni: che il tema dell’alterità è costante e che il termine straniero può rispecchiare realtà molto diverse tra loro
Lingua: ItalianoPag. 135 – 150
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Stranieri del nero e del giallo
Lingua: Italiano
Pag. 151 – 162
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Americani, cinesi, extracomunitari: l’ispettore Guido Lopez e gli stranieri
Milanesi, con questo suo lavoro, intende presentare la figura dell’Ispettore Guido Lopez, personaggio nato dalla penna di Giuseppe Genna. Quattro dei seri romanzi, formano un ciclo non ancora concluso, ma che si evidenziano per la struttura narrativa – mista tra fumetto, serie televisiva e cinema, e quella contenutistica – che si ispira alla storia, alla memoria collettiva ed alla mitologia. Caratteristica peculiare di Genna è la sintassi molto libera che introduce il concetto della “Avant Pop”, cioè l’influenza della comunicazione di massa sull’arte e sul romanzo in particolare, nonchè la sua predisposizione antipedagogica.L’articolo termina con una attenta analisi della figura del protagonista, l’Ispettore Lopez
Lingua: ItalianoPag. 163 – 180
Etichette: Narrativa, Genna Giuseppe,
Titolo articolo: Quando il cinese Chung Fu scopre il golfo di Napolo
Lo scritto nasce da una riflessione di Ermanno Rea dal titolo “La Dismissione”che ha due virtuali protagonisti: il tecnico dell’Ilva, Vincenzo Buonocore, e il cinese Chung Fu. Il testo può essere considerato a tutti gli effetti un romanzo-reportage in quanto fotografia precisa dello smantellamento di una acciaieria, stile già adottato peraltro da Rea nel suo libro “Mistero Napoletano”. In entrambi i casi le realtà sono legate al degrado della città di Napoli dove è presente una forza esterna ed estera che ne accelera il processo di disfacimento.
Lingua: ItalianoPag. 181 – 192
Etichette: Narrativa, Rea Ermanno,
Titolo articolo: Guerre senza fine:’scontri di civiltà’ passati e futuri nella prima narrativa di Valerio Evangelisti
Nel 1994, pubblicato dalla Collana di Fantascienza Urania, vede la luce il primo dei tre libri di Valerio Evangelisti che ha come protagonista l’Inquisitore Nicolas Eymerich. I romanzi si muovono tra l’horror ed il noir, tra il fantascientifico ed il fantastico e vengono definiti dallo stesso autore “a formula”. In questo intervento Luca Somigli concentra la sua attenzione sull’omogeneità strutturale dei romanzi, sottolineando come l’autore sappia elaborare una struttura narrativa tripartita in continuo movimento tra i due punti fondamentali: il romanzo storico, ambientato nel ‘300, e la fantascienza di un futuro poi non così lontano dal nostro. Somigli ha cura anche di presentare brevi sunti dei romanzi che hanno i titoli: “Nicolas Eymerich, Inquisitore”, “Le catene di Eymerich”, “Il Corpo e il Sangue di Eymerich”
Lingua: ItalianoPag. 193 – 212
Etichette: Narrativa, Letteratura fantastica, Evangelisti Valerio,
Titolo articolo: Diventare stranieri. Dagli zombi di Arbasino agli alieni di Pincio (via Celati e Trevi)
Una domanda nodale funge da asse portante di questo articolo, ossia se sia possibile diventare stranieri? Soprattutto se di libera iniziativa e non spinti da fattori politici o istituzionali. Gran parte della letteratura del Novecento con Rimbaud, Proust e Kafka ha dibattuto su questo argomento, ma Giglioli limita la sua ricerca al caso italiano prendendo in esame in primis la figura di Alberto Arbasino, la sua attività letteraria soprattutto ruotante attorno alla raccolta di scritti intitolata “Paesaggio italiano con zombi”, studiandone poi lo stile. Altri profili tematico-letterari presentati sono quelli di Gianni Celati, Emanuele Trevi e Tommaso Pincio.
Lingua: ItalianoPag. 213 – 226
Etichette: Narrativa, Arbasino Alberto, Celati Gianni, Trevi Emanuele, Pincio Tommaso,
Titolo articolo: La figura dello straniero nell’opera di Erri De Luca
Anche nei libri di Erri De Luca la figura dello straniero è una presenza molto ridondante, assume però aspetti e sfaccettature sempre diversi, una gamma di personaggi nei quali si mostra tutta l’identità dello scrittore che ha vissuto sulla sua pelle la realtà dell’immigrato. De Luca non cade mai in una descrizione dello straniero stereotipata, lo straniero infatti può essere vittima e carnefice, assalito o assalitore. L’intera opera deluchiana presenta la tesi che l’Italia, quanto l’Europa, non si trova davanti ad un semplice fenomeno di immigrazione, bensì innanzi ad una migrazione inarrestabile che sconvolgerà profondamente l’ordine etnico conosciuto.
Lingua: ItalianoPag. 227 – 242
Etichette: Narrativa, De Luca Erri,
Titolo articolo: La dinamica identitaria in Carmine Abate: un groviglio di radici ancestrali e nuove
Articolo interamente incentrato sull’autore calabrese e arberesh Carmine Abate, nato da famiglia albanese a Carfizzi, in provincia di Crotone. Questi rappresenta un esempio di perfetta fusione di due culture, quella arberesh e quella italiana, in romanzi come “Il ballo tondo”, “La festa del ritorno”, “Il muro dei muri”, “La moto di Scanderberg”, affronta i temi del viaggio e dello sradicamento spesso sfocianti nella profonda problematica dell’identità individuale. Nella seconda parte del saggio, l’autrice passa in rassegna numerose opere del scrittore calabro concludendo che tali romanzi hanno una struttura ad incastro che lega presente e passato storico.
Lingua: ItalianoPag. 243 – 256
Etichette: Narrativa, Abate Carmine,
Titolo articolo: ‘Listen to me, ginuese’. Paesaggi di terre e di uomini in Maurizio Maggiani
Nei romanzi di Maurizio Maggiani, Matteo Meschiari indica l’importanza che il passaggio ha nella costruzione e nella forza del tessuto narrativo. I paesaggi offrono ripetutamente l’incontro tra varie etnie, lingue e situazioni che normalmente sarebbero assai distanti ed hanno una funzione strutturante che influenza i personaggi della storia e addirittura l’io narrante. Maggiani, grazie a tale trovata stilistica, mantiene nei suoi scritti una doppia tensione, divisa tra la tematica dell’identità su una varietà di spazi reali e lo spazio reale come vero motore narrativo. E’ per questo che nell’autore il paesaggio resta sempre il luogo preferito d’incontro di un’irremovibile diversità.
Lingua: ItalianoPag. 257 – 266
Etichette: Narrativa, Maggiani Maurizio,
Titolo articolo: Straniero da dove? Claudio Magris e il romanzo ‘Alla cieca’
L’autrice del brano concentra il suo interesse sul recente libro di Cludio Magris, “Alla cieca”, opera scritta all’insegna del mare, degli oceani e dei suoi naviganti che tra epoche remote spaziano da Ulisse a Giasone fino ad arrivare all’olandese volante. Il racconto si basa sulla confessione di un esule che sfida spazio e tempo, affronta acque in tempesta e conosce nuove terre, restando però sempre e comunque straniero e senza patria. Il finale a sorpresa scopre, però, che chi racconta tutto ciò non è altro che un povero pazzo rinchiuso in un asilo psichiatrico dal quale non si è mai allontanato. Nel romanzo di Magris è palesemente mostrato il tema dello sradicamento e dell’erranza.
Lingua: ItalianoPag. 267 – 280
Etichette: Narrativa, Magris Claudio,
Titolo articolo: Che razza di stranieri sono? Storie di figli adottivi nella narrativa contemporanea
La Paganini apre il suo intervento riportando dei dati statistici sull’adozione in Italia e sull’adozione da parte di coppie italiane di bimbi stranieri, soprattutto quelli di colore. Approfondisce poi simili dati, spiegando la delicatezza e la difficoltà che può incontrare l’adozione di un bambino di colore nella società italiana, che nonostante il suo allargamento etnico, risente ancora della “cultura del sangue”. Sulla base di simili considerazioni e dubbi, l’autrice presenta due romanzi che come protagonisti o personaggi secondari hanno figure di adottati di origine straniera. I libri in questione sono: “Il cielo non cade mai” di Maria Venturi e “A perdifiato” di Mauro Covacich.
Lingua: ItalianoPag. 281 – 298
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: Rometta e Giulieo di Jadelin Mabiala Gangbo, o la ricerca di un’indentità
Jadelin Mabiala Gangbo, originale scrittore africano nato in Congo ma trasferitosi in Italia ancora bambino, viene abbandonato e trascorre la sua infanzia e adolescenza in diversi orfanotrofi. E’ perciò un autore che, se pur d’origine africana, si sente respinto dalla sua terra natia, vestendo i panni dell’immigrato in Italia senza volerlo essere. Il suo iter letterario-psicologico è quindi di colui che tenta il superamento della condizione coatta d’immigrato per la conquista di una nuova identità. I segni di tale cammino introspettivo sono rintracciati dall’autrice del saggio nel secondo romanzo di Gangbo: “Rometta e Giulieo”.
Lingua: ItalianoPag. 299 – 308
Etichette: Narrativa, Gangbo Jadelin Mabiala,
Titolo articolo: Il ponte di Qabè. Gli scritti di viaggio di Gezim Hajdari
Diversamente dai saggi precedenti, che vertevano unicamente su testi narrativi di autori stranieri, Ugo Fracassa pone sotto la lente di ingrandimento l’opera poetica di Gezim Hajdari, insignito del premio Montale, ed autore di raccolte di poesie quali “Corpo Presente”, “San Pedro Cutud. Viaggi agli Inferi del Tropico”, “Muzungu! Diario in Nero”, in cui ben si coglie, non solo nella struttura ma anche in alcuni stralci poetici, proprio quella diversità già largamente esplicitata dagli altri autori citati. Gli stessi riscontri si possono rintracciare anche nell’opera, dal titolo ancora provvisorio, “Zaira”.
Lingua: ItalianoPag. 309 – 320
Etichette: Poesia, Hajdari Gezim,
Titolo articolo: Helena Janeczek, Lezioni di tenebra: l’esilio dalla lingua madre
La Ricciardi intende mettere in luce l’uso che la Janeczek, fa della lingua come espressione e trasmissione più autentica di sé stessi, in lei il concetto di lingua è però molto complesso perché si intrecciano tre idiomi diversi: il tedesco, lingua madre; il polacco, lingua parlata dai genitori; e l’italiano del paese adottivo. Nel romanzo “Lezioni di tenebra” l’autrice, di religione ebraica, affronta il tema dell’olocausto rivivendolo nella narrazione della madre durante un viaggio da Varsavia a Cracovia attraverso Auschwitz. Nel racconto materno si consuma il dramma di una giovane ebrea che pur non avendo vissuto direttamente lo sterminio rimane vittima di un forte contraccolpo che le impedisce di radicarsi completamente fino a scegliere un esilio volontario dalla sua lingua perché quella dei carnefici.
Lingua: ItalianoPag. 321 – 330
Etichette: Narrativa, Janeczek Helena,
Titolo articolo: Lo straniero e l’Italia:esperienza nuova o componente identitaria?
In questo scritto l’autore cerca di analizzare ed approfondire il tema della migrazione per cercare di capire se il fenomeno è legato a fattori ricorrenti che lo possano identificare e più precisamente delimitare. Dopo ampia trattazione e ricerca, senza volerli considerare principi assoluti, perviene alla definizione di due costanti che ormai da lungo tempo influenzano la letteratura italiana: il rapporto con lo spazio e il rapporto con la lingua scritta.
Lingua: ItalianoPag. 331 – 342
Etichette: Narrativa,
Titolo articolo: L’ospite in scena
Rifacendosi al testo pasoliniano “Teorema”, la compagnia teatrale Motus mette in scena “L’Ospite” dove la figura de “l’altro – lo straniero” si integra con la famiglia borghese di cui è appunto ospite senza alcun moto verbale, soltanto con la sua presenza riesce a cambiarla e a diventarne parte integrale. La rappresentazione riempie quei vuoti lasciati da Pasolini, qui la figura dello straniero è puramente emblematica e giunge ad incarnare qualità e ideali che lo fanno apparire un angelo.
Lingua: ItalianoPag. 331 – 343
Etichette: Narrativa, Teatro, Pasolini Pier Paolo,