Medioevo letterario d’Italia | 2023 | N. 20

Anno 2023 – N. 20
A cura di Paolo Perilli

Autore/i articolo: Joachim Schulze
Titolo articolo: Osservazioni sul lessico musicale nella lirica italiana antica

Scopo del presente articolo è di verificare se e quanto un certo lessico usato dai poeti della Scuola Siciliana (cantare, fare, ecc.) può fornire informazioni sull’esecuzione vocale-musicale della lirica italiana delle origini.

Lingua: Italiano
Pag. 9-27
Etichette: Musica, Sicilia

Autore/i articolo: Donato Pirovano
Titolo articolo: «Ed io baciando stava / in gran dilettamento / con quella che m’amava, / bionda, viso d’argento». Eros e corporeità nei poeti della corte di Federico II

L’articolo si concentra sui momenti di compimento della « gioia » o del « gioco » (il joi dei poeti occitanici), che determinano nell’uomo e nella donna il raggiungimento del piacere a lungo desiderato. Al centro di questi testi, in particolare di Giacomo da Lentini e di Giacomino Pugliese – analizzati nella loro intertestualità e nelle loro diramazioni culturali, lessicali e stilistiche all’interno della poesia della corte di Federico II e verso il grande canto cortese dei poeti occitani –, si canta l’amore umano, nella sua fisicità, un amore giovane e primaverile, che rimane nella memoria con la sua intensa carica erotica e con il ricordo della bellezza del corpo femminile, delineata con rapidi ma seducenti tocchi, che potrebbero anche richiamare il Cantico dei Cantici.

Lingua: Italiano
Pag. 29-60
Etichette: Erotismo, Giacomino Pugliese, Giacomo da Lentini, Cantico dei Cantici,

Autore/i articolo: Giuseppe Cannavò
Titolo articolo: Fiamme ladre e ladri in fiamme: due peccati di Malebolge

Solitamente l’invettiva contro Firenze ladrona all’inizio del canto xxvi dell’Inferno è considerata quasi una coda dell’ultimo episodio della bolgia dei ladri. Qui si propone di riconoscere in quella dura apostrofe di Dante alla città natale non una specie d’intrusa, ma la chiave di lettura dei canti dei consiglieri di frode. Evitando d’isolare impropriamente l’episodio di Ulisse dal contesto di Malebolge in cui il Poeta volle inserirlo, si mettono in evidenza le somiglianze formali, lessicali, tematiche, di pene e colpe tra la settima bolgia e quella successiva, restituendo a questa sezione dell’ottavo cerchio la continuità artistica e morale che Dante volle suggerire al lettore proprio con la profonda intrusione della problematica del ladroneccio nella bolgia d’Ulisse e Guido da Montefeltro.

Lingua: Italiano
Pag. 61-95
Etichette: Guido da Montefeltro, Firenze

Autore/i articolo: Floriana Conte
Titolo articolo: I ricordi figurativi del «visibile parlare» di Dante: lessico specialistico in Purg. 10.94-95, in Purg. 11.94-95 (e in Par. 17.52-54)

Chiedersi quali sono « i ricordi figurativi di Dante », cioè « quali opere d’arte Dante conoscesse », può rappresentare un rompicapo di difficile soluzione e, per alcune implicazioni culturali di carattere generale, un vero e proprio enigma che travalica i confini dello specialismo disciplinare. Le riflessioni degli storici dell’arte sul rapporto di Dante con le arti visive risultano declinate su due binari principali : ‘le arti in Dante’, ossia ‘Dante di fronte alle arti’, oppure ‘Dante nell’arte’, ossia ‘le arti di fronte a Dante’. Sicuramente foriera di risultati in grado di migliorare la comprensione di alcuni luoghi della Commedia appare invece l’indagine puntuale sugli ambiti di riferimento delle scelte lessicali di Dante (sostantivi, aggettivi, forme verbali) e sul loro eventuale rapporto con il lessico tecnico delle arti visive.

Lingua: Italiano
Pag. 97-121
Etichette: Lessico, Pittura, Dante Alighieri, Giotto,

Autore/i articolo: Fortunata Latella
Titolo articolo: Il racconto di Agnès et Meleus e la ‘scrittura’ novellistica

Il saggio accosta i costituenti del duecentesco racconto franco-italiano di Agnès et Meleus – tra gli altri, brevità, redazione in prosa, contenuto verosimile, individuazione storica e psicologica dei personaggi – a quelli caratteristici della novella italiana, rispetto alla quale è però vistosa l’assenza della struttura narrativa considerata canonica, cioè la raccolta organica di racconti con cornice. La presenza concomitante di una fisionomia caratteristica e di lineamenti ancora ambigui sembra indicare uno stadio esordiale della novella, segnato da una circolazione in forma isolata e, con ogni probabilità, orale.

Lingua: Italiano
Pag. 123-148
Etichette: Novella, Agnès et Meleus, Fabulatores,

Autore/i articolo: Marco Maggiore
Titolo articolo: La «Confessione ritmica» e gli altri testi volgari del codice Ambrosiano B 39 sup.

Si offre in questa sede la prima edizione integrale critica e commentata dei testi volgari in alfabeto greco del codice Ambrosiano B 39 sup., copiato in Terra d’Otranto dopo la metà del xv secolo. Il manoscritto era stato studiato in precedenza da Antonino Pagliaro, che per primo vi individuò la Confessione ritmica greco-romanza (giudicandola un testo calabrese), e da Rocco Distilo. Oltre a fornire per la prima volta un commento puntuale a tutti i testi e alle glosse, si pubblica qui anche un’inedita ricetta medica biografica in volgare, la cui presenza nel codice non era stata rilevata dagli studi precedenti.

Lingua: Italiano
Pag. 149-189
Etichette: Linguistica, Italia meridionale, Salento