Medioevo letterario d’Italia | 2013 | N. 10

Anno 2013 – Annata: X – N. 10
A cura di Alessandra Tramontana

Autore/i articolo: ANTONIO MONTINARO
Titolo articolo: Il “bestiario d’amore” della Scuola poetica siciliana. Anticipazioni da un glossario del lessico animale (con analisi delle fonti)

Il contributo dà conto dei primi risultati di una ricerca nell’ambito dei componimenti del ‘corpus’ riconducibile alla Scuola poetica siciliana; essa è finalizzata all’allestimento di un glossario relativo al lessico animale (sia reale che favoloso). A tale scopo viene illustrata la struttura delle voci di tale glossario che si propone tre obiettivi: analizzare tutte le ricorrenze presenti nell’edizione milanese di riferimento del 2008; vagliarle sotto il profilo semantico ed etimologico; infine individuare le fonti utilizzate. Vengono poi illustrati i risultati relativi all’analisi di dieci lemmi, da cui emerge l’interesse di tale operazione, capace di mettere in luce nuovi rapporti tra testi appartenenti ad ambiti diversi. Il saggio è corredato di appendice bibliografica.

Lingua: Italiano
Pag. 9-30
Etichette: Bestiario d’amore’, Poesia lirica, Duecento, Bestiario, Glossario, Medioevo, Sicilia,

Autore/i articolo: DAVIDE CAPPI
Titolo articolo: Emendazioni alla vulgata dei sonetti di Cino da Pistoia

Il contributo di Cappi prende le mosse dalla recente edizione commentata delle rime di Cino da Pistoia, curata da Donato Pirovano e pubblicata nel 2012. Fatta salva l’obiettiva difficoltà di un lavoro critico su un vasto ‘corpus’ di rime attestato da un alto numero di testimoni, nella recente edizione lo studioso ravvisa ancora uno stato insoddisfacente del testo vulgato ciniano. Mettendo a frutto il lavoro preparatorio ad una edizione critica ciniana, poi non andata in porto, di Domenico De Robertis, Cappi fornisce un’ampia rassegna di luoghi relativi ai sonetti, corredati di una serie di proposte emendative, di cui occorrerà tener conto. Chiude il saggio un indice di manoscritti, stampe antiche ed edizioni moderne contenenti il ‘corpus’ ciniano.

Lingua: Italiano
Pag. 31-69
Etichette: Cino da Pistoia, Rime, Poesia, Duecento, Trecento, Manoscritti, Edizione critica, Medioevo, Toscana,

Autore/i articolo: MARCO MAGGIORE
Titolo articolo: Evidenze del quarto genere grammaticale in salentino antico

La ricerca prende le mosse da un recente lavoro relativo al genere grammaticale italoromanzo, e in particolare a una peculiarità della morfologia del romanesco antico, caratterizzato da un sistema a quattro generi. Marco Maggiore prende in esame in questo saggio la pertinenza di un uguale quarto genere al sistema morfologico del salentino antico, indagando a questo scopo un ‘corpus’ di testimonianze, pure inedite, relative a un periodo che va dalle origini all’inizio del Cinquecento. Viene pertanto raccolta una congrua documentazione a supporto di tale tesi, che evidenzia come il fenomeno nel salentino trovasse condizioni di applicazione maggiori rispetto al romanesco. Viene poi proposto un confronto con documenti coevi della Puglia e per ultimo con i dialetti moderni. Il saggio si conclude con tre Appendici documentarie.

Lingua: Italiano
Pag. 71-122
Etichette: Duecento, Trecento, Quattrocento, Cinquecento, Grammatica, Dialetto, Medioevo, Salento,

Autore/i articolo: MAURO ZANCHETTA
Titolo articolo: Note sulla vulgata della prima redazione del “Comentum” di Pietro Alighieri alla “Commedia”

Il saggio dà conto dei primi risultati, in vista di una moderna edizione critica, dello studio dell’unica edizione di riferimento del “Comentum” di Pietro Alighieri alla “Commedia” dantesca. Si tratta della vulgata della prima di tre stesure del “Comentum”, curata da Vincenzio Nannucci per un’edizione fiorentina nel 1845. Basata su un solo testimone (Riccardiano 1075), cui Zanchetta attribuisce un margine di correttezza medio-basso, essa, pur meritevole, perché a lungo unico accesso accettabile all’operetta, necessita ora di un ampio processo di revisione. La prima sezione del contributo è dedicata alla classificazione delle modalità d’intervento del copista sul codice Riccardiano (sostituzioni, aggiunte, tagli-riassunti), condotta alla luce degli altri testimoni della tradizione manoscritta; la seconda invece analizza i criteri editoriali seguiti da Nannucci. Entrambe sono corredate di un congruo numero di esempi.

Lingua: Italiano
Pag. 123-154
Etichette: Alighieri Pietro, Comoediam Commentarium, Trattato, Trecento, Manoscritto, Edizione critica, Medioevo, Toscana,

Autore/i articolo: CONCETTO DEL POPOLO
Titolo articolo: Un nuovo frammento di laudario musicato

Nel contributo vengono pubblicati i testi di un laudario musicato, finora non segnalato e sconosciuto, riconducibile alla Toscana dell’inizio del ‘300. Si tratta in particolare di tre testi: il primo vede come protagonista Maria Maddalena; il secondo, che si riferisce a Paolo, appare mutilo dal confronto con un altro testimone (Banco Rari 19), ma rispetto a quello è musicato; il terzo, infine, è il più breve e di difficile interpretazione, anche se lo studioso lo riconduce con una certa probabilità alla Maddalena. Più che a una compagnia, è probabile che il codice sia appartenuto a una comunità religiosa, forse quella delle monache del monastero di S. Maria Maddalena delle Convertite di Firenze.

Lingua: Italiano
Pag. 155-161
Etichette: Laudario musicato, Trecento, Manoscritto, Medioevo, Toscana,

Autore/i articolo: SANDRO ORLANDO
Titolo articolo: Il “Contrasto dell’Anima e del Corpo” di Antoni di Oliveri: persistenza di un tópos nella Sicilia di fine Quattrocento

Vengono pubblicate in questa sede in forma sinottica le ottave di un componimento contenuto sia in una cinquecentina ‘ante’ 1515 (l’esemplare studiato dall’autore si trova presso la Biblioteca Colombina di Sevilla =S), sia in un’edizione palermitana del 1665, un cui esemplare è oggi presso la Biblioteca Comunale di Palermo (=P). L’intento è quello di definire la fisionomia originaria del testo. Le differenze tra i due testi riguardano intanto l’ampiezza del componimento, che in S presenta dieci ottave in più, ma soprattutto la patina linguistica. Infatti S, che è il testo più antico, presenta forti tracce toscaneggianti, mentre P ha un assetto marcatamente siciliano. Prima di offrire i due testi, lo studioso dedica qualche pagina all’autore delle ottave a alla loro struttura metrica. I versi sono accompagnati da notazioni di carattere metrico e linguistico, anche con opportuni rimandi a testi contemporanei.

Lingua: Italiano
Pag. 163-209
Etichette: Di Oliveri Antoni, Contrasto dell’Anima e del Corpo, Poesia, Quattrocento, Cinquecento, Seicento, Cinquecentina, Flologia, Umanesimo, Toscana, Sicilia,