Medioevo letterario d’Italia | 2007 | N. 4

Anno 2007 – Annata: IV – N. 4
A cura di Dario Pontuale

Autore/i articolo: ANNA BETTARINI BRUNI
Titolo articolo: Sul sonetto “Pelle chiabelle di Dio no ci arvai”

Questo sonetto è uno dei primi esempi di parodia etero-dialettale della poesia italiana delle origini e il commento insiste sulla rappresentazione linguistica. Il componimento ha una tradizione manoscritta plurima la quale consente di discutere la possibile paternità di Lapo Gianni.

Lingua: Italiano
Pag. 9 – 32
Etichette: Poesia volgare, Gianni Lapo,

Autore/i articolo: ARMANDO ANTONELLI
Titolo articolo: Ancora sulla ballata “Fòra de la bella bella cabia”

In contributo verte intorno allo studio del supporto cartaceo che trasmette la ballata . L’analisi della carta consente d’individuare l’anno di copia e d’identificarne l’estensore in un notaio padovano presente nel secondo semestre del 1305 a Bologna al seguito di un podestà conterraneo. Il confronto con un secondo testimone coevo della rima vergato da un notaio bolognese permette allo studioso di indagare alcune delle modalità di trasmissione comuni ad altre ballate.

Lingua: Italiano
Pag. 33 – 44
Etichette: Poesia volgare,

Autore/i articolo: RACHELE FASSANELLI
Titolo articolo: La descrizione nell'”Entrèe d’Espagne”

L’articolo intende contribuire allo studio della descrizione letteraria nei testi medievali tramite l’indagine delle tematiche, delle tecniche e delle finzioni delle “descriptio” nell’Entrèe d’Espagne, poema franco-veneto del primo Trecento. Un’attenta lettura del testo che rivela la presenza di tipologie descrittive differenti, analizzate dividendole nelle due categorie canoniche di “descriptio personarum” e “descriptio rerum”.

Lingua: Italiano
Pag. 45 – 68
Etichette: Trecento, Poesia volgare,

Autore/i articolo: LORENZO TOMASIN
Titolo articolo: Il volgare nella cancelleria veneziana fra Tre e Quattrocento

Il volgare compare nei documenti della cancelleria veneziana nel corso del XXI secolo: i testi più antichi scritti direttamente in questa lingua consistono in accordi diplomatici con sovrani non cristiani e furono probabilmente preparati in Oriente. L’uso del volgare per documenti scritti da ufficiali e cancellieri veneziani inizia a manifestarsi ai primi del secolo seguente e molti capitolari vengono tradotti dal latino.

Lingua: Italiano
Pag. 69 – 90
Etichette: Trecento, Quattrocento, Poesia volgare,

Autore/i articolo: CRISTINA MONTAGNANI
Titolo articolo: “Tutte siàn fatte comme fu Tisbina”: storia di Piramo, di Tisbe e di una novella senza più autore

Il saggio presenta una novella in prosa settentrionale anonima, presumibelmente della metà del XV secolo, ispirata alla vicenda ovidiana di Piramo e Tsibe. Oltre all’interesse linguistico il testo si segnala per un particolare riuso del mito classico, in chiave accusatamente elegiaca, che mostra come l’acquisizione alla letteratura volgare di livello medio di un’opera come il “Metamorphoseon” possa anche essere mediata da una ricodificazione del genere di appartenenza.

Lingua: Italiano
Pag. 91 – 110
Etichette: Trecento, Poesia Volgare, Ovidio,