Le riviste sostenitrici
Linguistica e letteratura | 2023 | N. 1-2
Anno 2023 – N. 1-2
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Vox quasi tuba: modi e forme del sermone nelle lettere papali di Tommaso di Capua
L’articolo indaga le tracce formali, strutturali e ideologiche del sermone in una selezione di lettere tratte dal primo e dal terzo libro della Summa dictaminis di Tommaso di Capua (1217-1237), al fine di dimostrare l’assorbimento delle forme della predicazione da parte del discorso politico papale primoduecentesco. La prima parte dello studio, dopo un adeguato inquadramento storico, delinea i tratti costitutivi del sermone latino, concentrandosi in particolare sui legami tra ars dictaminis e ars praedicandi. La seconda parte propone un’analisi retorico-linguistica delle lettere scelte, con un’enfasi sulla presenza dei modi dell’oralità.
Lingua: ItalianoPag. 9-40
Etichette: Lingua latina, Medioevo, Retorica, Tommaso di Capua, Ars dictaminis, ars praedicandi,
Titolo articolo: «Miglior fabbro»: storia biblica di una parola
L’articolo esamina le complesse questioni legate al termine « fabbro » nel tardo medioevo e ne riconsidera l’uso in Purgatorio xxvi in relazione ad Arnaut Daniel esplorando la ricca e inaspettata interazione tra poesia, musica, arti meccaniche, etica ed estetica che caratterizza la storia di questa immagine. Alla luce di questa indagine, che rivela la storia religiosa della figura del fabbro, l’articolo fornisce nuove prospettive sul valore meta-letterario del termine e sulla riflessione dantesca riguardo alla poesia occitana.
Lingua: ItalianoPag. 41-76
Etichette: Musica, Poesia, Bibbia, Deus artifex, Trobar clus,
Titolo articolo: La famiglia inglese dei codici della redazione P del Devisement dou monde
La traduzione latina realizzata da Francesco Pipino O. P. fu la versione del Devisement dou monde più diffusa e letta nel corso del Medioevo: con i suoi 68 manoscritti rappresenta da sola quasi metà dell’intero testimoniale dell’opera. Nel presente saggio mi vorrei soffermare sul raggruppamento più prolifico all’interno dell’ampia tradizione, definendone i contorni e i contesti di diffusione: si tratta di un gruppo costituito da una ventina di testimoni, per lo più di origine inglese, accomunati da errori e innovazioni peculiari e circolanti in ambienti specifici. L’obiettivo è quello di offrire, attraverso la ricostruzione su base stemmatica dei rapporti tra i diversi manoscritti, un solido quadro di insieme della trasmissione e delle modalità di ricezione del testo.
Lingua: ItalianoPag. 77-143
Etichette: Filologia, Manoscritto, Medioevo, Testo, Traduzione, Francesco Pipino, John of Tynemouth, Marco Polo, Devisement dou monde, Historia Aurea, Inghilterra
Titolo articolo: Il Nuovo Testamento di Antonio Martini nella revisione di Marco Sales (1769-1911). Aspetti storico-linguistici e stilistici
Nel 1911 viene dato alle stampe il primo volume della revisione della Bibbia Martini di Marco Sales, che ne aggiorna lingua e note, alla luce di un’evoluzione delle scienze bibliche che in quegli anni domandava un rinnovo prudente ma deciso del testo biblico. La traduzione di Antonio Martini, pubblicata a partire dal 1769, rispondeva a sua volta alle esigenze di cui si era fatto portavoce Benedetto XIV consentendo la stampa di edizioni in volgare della Bibbia – proibite due secoli prima dal Concilio di Trento – ed esprimendo il desiderio di averne una nuova versione in italiano. Se si è concordi sull’importanza del primato della Martini, poco si è discusso della delicatissima operazione di «aggiornamento di un classico» a cui Sales diede il via. Su tale aggiornamento, e in particolare su quello dei Vangeli, ci si soffermerà, indagando lo scarto linguistico tra un’opera nata come rivoluzionaria e la revisione che puntò a correggerne e in alcuni casi rimodernarne la lingua, approfondendo lo studio dell’originale e addirittura talvolta abbandonando la Vulgata per guardare al greco. La Martini-Sales verrà dunque analizzata nella sua doppia veste di frutto di una variazione linguistica lenta e ponderata – avvenuta in un ambiente tradizionalmente conservatore – e di esperimento traduttologico.
Lingua: ItalianoPag. 145-191
Etichette: Traduzione, Antonio Martini, Marco Sales, Bibbia,
Titolo articolo: Giorgio Castriota Scanderbeg nell’opera letteraria di Ernest Koliqi
Il presente lavoro analizza la figura di Giorgio Castriota Scanderbeg nell’opera letteraria di Ernest Koliqi. L’ideale presenza dell’Eroe nazionale, quale fonte di ispirazione e speranza, è costante nei momenti più bui e in quelli più felici della vita nazionale, momenti che la penna talentuosa dell’autore richiama con perizia o per servire meglio la causa, nelle opere di contenuto patriottico, o per evidenziare, nella modernità, a volte oggetto di critiche pungenti, la tradizione avita che sta alla base e nutre incessantemente lo spirito autoctono albanese, ispiratore di pregevoli opere poetiche. La trattazione letteraria della figura del Condottiero, sempre funzionale agli argomenti e ai propositi artistici di Koliqi, si muove abilmente tra la storia e il mito e diventa una inestimabile eredità distintiva da tramandare ai posteri per glorificare la stirpe. Spesso l’artificio stilistico scavalca il Personaggio storico e si estende all’intera epoca alla Sua guida. Dell’epoca castriotiana sono evocate le imprese eroiche, ma anche la lingua e le consuetudini, lo sfarzo e il declino. Prevale infine la speranza di Koliqi, secondo cui gli Albanesi sapranno essere all’altezza dei contesti storici venturi per perpetuare la memoria di Giorgio Castriota Scanderbeg.
Lingua: ItalianoPag. 193-221
Etichette: Letteratura, Castriota Scanderbeg, Ernest Koliqi, Albania
Titolo articolo: Lessicografia letteraria e metodo concordanziale: storia, modelli e sfide per le Digital Humanities
Il saggio esplora la storia, i modelli e le sfide della lessicografia letteraria e del metodo concordanziale nell’ambito delle Digital Humanities. Seguendo l’insegnamento di Roberto Busa SJ, Giuseppe Savoca ha messo a punto un modello di lemmatizzazione basato sulla poesia moderna e contemporanea che ha raggiunto importati risultati (la pubblicazione del Vocabolario della poesia italiana del Novecento per i tipi Zanichelli nel 1995, ad esempio) ed è stato d’ispirazione per altri progetti (come la versione digitale dell’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello). Si è passati, così, da un mero uso strumentale delle tecnologie informatiche a modelli ermeneutici più complessi, anche in funzione euristica. L’avvento del web e la disponibilità del linguaggio di codifica xml-tei aprono nuove prospettive, mentre la sfida dell’obsolescenza tecnologica rende necessario puntare su formati aperti, interoperabili, accessibili e riusabili, adottando standard consolidati atti a garantire la compatibilità e la permanenza dei dati per il medio e lungo periodo.
Lingua: ItalianoPag. 223-237
Etichette: Critica letteraria, Ermeneutica, Lessicografia, Letteratura, Linguistica computazionale, Digital Humanities,