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Linguistica e letteratura | 2020 | N. 1-2
Anno 2020 – Annata: XLV – N. 1-2
A cura di Paolo Perilli
Titolo articolo: Divinazione, astrologia e profetismo politico in Cecco d’Ascoli
Il contributo analizza la maniera in cui le varie forme di predizione del futuro si realizzano, intrecciandosi, nell’opera di Cecco d’Ascoli e lo statuto che esse assumono dalle opere latine fino al poema volgare. In particolare, si prendono in esame la connotazione della magia e delle tecniche divinatorie nei commenti al Sacrobosco e ad Alcabizio, il ricorso all’astrologia giudiziaria, disciplina padroneggiata da Cecco, per gli oroscopi politici delle città italiane, e infine l’esercizio del profetismo politico tout court, specialmente nell’Acerba. L’intento è quello di esplorare il particolare uso del profetismo da parte di un personaggio dalle note competenze astrologiche, di evidenziarne i differenti ambienti di fruizione e fornire qualche pista di indagine anche per la ricostruzione biografica dell’autore e per il suo posizionamento rispetto al contesto politico del primo Trecento.
Lingua: ItalianoPag. 17-49
Etichette: Astrologia, Magia, Profezia, XIV secolo, Cecco d'Ascoli,
Titolo articolo: Poesia, profezia e verità nel commento dantesco di Guido da Pisa
L’articolo prende avvio da alcuni contributi recenti relativi al commento di Guido da Pisa (Battaglia Ricci, Pegoretti, Balbarini) per proporre un esame sistematico della riflessione dell’interprete carmelitano sul valore di verità della Commedia e sullo speciale statuto del suo autore.
Lingua: ItalianoPag. 51-75
Etichette: Allegoria, Esegesi, Poesia, Profezia, XIV secolo, Dante Alighieri, La Divina Commedia,
Titolo articolo: Riusi dell’immaginario profetico in Petrarca tra i sonetti “babilonesi” e le Sine nomine
Il saggio prende in esame le modalità con le quali Francesco Petrarca, nell’ambito della sua produzione di carattere politico dedicata alla Curia, pur rifiutando l’approccio profetico in senso stretto, si serve di elementi dell’escatologia coeva per rafforzare il suo messaggio e coinvolgere i curiali. Dopo aver discusso il contesto storico-politico in cui furono composti i sonetti “babilonesi” (Rvf 136-138), mettendo in evidenza punti di contatto e differenze nei confronti degli scritti di Giovanni di Rupescissa, si procede ad confronto tra il riuso di elementi profetici da parte di Petrarca e gli elementi messianici e apocalittici della propaganda di Cola di Rienzo, marcando la profonda distanza tra le due strategie comunicative. Il saggio, infine, discute le caratteristiche del discorso petrarchesco sulla povertà, distinto, per impostazione e implicazioni, dalla tradizione degli Spirituali.
Lingua: ItalianoPag. 77-118
Etichette: Profezia, XIV secolo, Francesco Petrarca,
Titolo articolo: «Là dove Apollo diventò profeta»: su poesia e profezia in Petrarca
Nell’articolo si esplora il rapporto tra poesia e profezia nel macrotesto petrarchesco. Il punto di partenza è l’analisi del sonetto Rvf 166, in cui la poesia è legata a un Apollo profeta ctonio ; nella seconda parte si ripercorre brevemente la variegata fortuna medievale di Apollo, e si indagano le rappresentazioni del dio nell’opera di Petrarca. Nel terzo paragrafo si esaminano diversi passi in cui Petrarca parla di divinazione e di profezia, mostrando come coesistano scetticismo nei confronti delle pratiche divinatorie e volontà di presentarsi come vate, in particolare in relazione a Roberto d’Angiò. Nell’ultima parte dell’articolo vengono accostati alcuni componimenti in cui Petrarca vaticina la morte di Laura in termini assai simili a quelli adoperati per piangere la morte di Roberto, a dimostrazione di una saldatura tra le due componenti apollinee della profezia e della poesia d’amore.
Lingua: ItalianoPag. 119-148
Etichette: Poesia, Profezia, XIV secolo, Francesco Petrarca,
Titolo articolo: «Io veggio il Cinquecento cinque e diece». Due inediti sonetti trecenteschi tra poesia e profezia
Il saggio annuncia la scoperta di quattro inediti sonetti trecenteschi anonimi, due dei quali, di tono profetico, d’ispirazione dantesca e attribuibili al medesimo autore, sono oggetto di edizione e di studio. Sulla scorta dell’analisi linguistica e dei riferimenti contestuali si propone di assegnare i testi a un ghibellino pisano di parte popolare e collocare la loro composizione in un periodo compreso tra i mesi precedenti l’assedio della repubblica marinara da parte di Lodovico il Bavaro e la discesa dell’imperatore a Roma. Dei nuovi testi si rileva inoltre l’importanza per le nostre conoscenze sulla circolazione pisana della Commedia.
Lingua: ItalianoPag. 149-184
Etichette: Poesia, Profezia, XIV secolo, Dante Alighieri, Lodovico il Bavaro,
Titolo articolo: Notarelle sparse sulla frottola «O pelegrina Italia» (con una nuova edizione)
Il contributo propone uno studio della frottola «O pelegrina Italia», profezia in versi che descrive la situazione politica italiana della metà del secolo xiv. Si affronta in primo luogo la complessa questione del possibile autore del testo, vagliando le candidature presenti nella tradizione o proposte dalla storiografia precedente. Altro nodo assai spinoso è quello relativo alla sua datazione: i numerosi riferimenti interni, per quanto talvolta criptici come spesso accade in ambito profetico, sembrano indurre a collocare con una certa precisione il componimento intorno al 1358. In chiusura, infine, si fornisce una nuova edizione critica della frottola, accompagnata da un parco commento, che mette in luce in particolare i forti debiti danteschi.
Lingua: ItalianoPag. 185-225
Etichette: Profezia, XIV secolo, Dante Alighieri,
Titolo articolo: Iacopone profeta
La pseudoepigrafia, nella letteratura profetica tardo medievale, rappresenta la norma. Il carattere più o meno fantasioso dell’attribuzione dei testi non esime tuttavia dal cercare di comprenderne le ragioni. Come si spiega l’autorità profetica di Iacopone da Todi? Concentrandosi su tre profezie a lui attribuite fra Tre e Quattrocento, il saggio risponde partendo dal ruolo carismatico di Iacopone nella memoria dei francescani ‘spirituali’. Tale ruolo, sulla base di una lettura militante di alcune laude del frate di Todi, fu interpretato in senso profetico dai gruppi di fraticelli allontanatisi dall’obbedienza alla Chiesa di Roma. La diffusione al di fuori delle comunità dei fraticelli del loro immaginario escatologico trasformò quest’ultimo in una forma d’espressione slegata dall’originario programma dissidente : una retorica profetica che favorì la produzione di testi nuovi, dagli obiettivi politici, fornendo loro un linguaggio collaudato e autorità profetiche suggestive, come appunto Iacopone.
Lingua: ItalianoPag. 227-279
Etichette: Profezia, XIV secolo, XV secolo, Iacopone da Todi,
Titolo articolo: Come si scrive l’agiografia di un profeta? Su Tommasuccio e Giusto della Rosa
Il contributo analizza la leggenda agiografica relativa all’eremita e predicatore itinerante Tommasuccio da Foligno, compilata in volgare nel XV secolo forse dal suo seguace Giusto della Rosa. In particolare, viene discussa l’incidenza della scrittura poetica e della sua auctoritas profetica all’interno della memoria agiografica del beato.
Lingua: ItalianoPag. 281-305
Etichette: Poesia, Profezia, XIV secolo, Tommasuccio da Foligno,
Titolo articolo: Periegesi dei Sepolcri di Ugo Foscolo. Saggio di antropologia letteraria
Nel Carme Dei Sepolcri la meditazione sull’umana caducità si radicalizza in uno sforzo rappresentativo che porta in luce l’aporia insita in un pensiero della morte che pretenda di calarsi nella condizione del non-vivo, secondo quello che era il punto di partenza delle pratiche rituali, pagane così come cristiane, della consolatio mortis. L’accentuazione del tempo a scapito dello spazio, caratterizzante la tradizionale meditazione sulla caducità, si rovescia nella preminenza totalizzante accordata al tema topicale. Sulle orme di Pausania, passaggi decisivi della storia occidentale vengono fatti coincidere con precise localizzazioni. Trafalgar, Santa Croce, Maratona, e infine Troia : sottratta alla cronologia, la sintesi storica si lega a una ricerca spaziale che illumina simultaneamente, assolutizzandoli, passato e presente.
Lingua: ItalianoPag. 309-374
Etichette: Memoria, Morte, Turismo,
A cura di: Maria Conte, Antonio Montefusco, Samuela Simion
Edizioni: Edizioni Ca’ Foscari, Venezia – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 377-384
Recensore/i: Irene Reginato
Etichette:
A cura di: Roberta Morosini, Marcello Ciccuto
Edizioni: “L’Erma” di Bretschneider, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 384-389
Recensore/i: Marcello Bolognari
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Petrarca cortigiano. Francesco Petrarca e le corti da Avignone a Padova.
Edizioni: Bulzoni, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 390-394
Recensore/i: Stefano Pezzè
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Titolo libro/articolo recensito: Petrarch and Boccaccio in the First Commentaries on Dante’s Commedia. A Literary Canon Before its Official Birth
Edizioni: Routledge, New York – 2020
Lingua: Inglese
Pag. 394-401
Recensore/i: Sara Ferrilli
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Titolo libro/articolo recensito: Rime e libri delle rime di Dante tra Medioevo e primo Rinascimento
Edizioni: Edizioni di Storia e Letteratura, Roma – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 401-404
Recensore/i: Anna Scafaro
Etichette:
Titolo libro/articolo recensito: Francesco Guicciardini tra autobiografia e storia
Edizioni: Ronzani, Dueville (VI) – 2020
Lingua: Italiano
Pag. 404-408
Recensore/i: Lorenzo Geri
Etichette:
A cura di: Alberto Campagnolo
Edizioni: Arch Humanities Press, Leeds – 2020
Lingua: Inglese
Pag. 408-416
Recensore/i: Paola Peratello
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